Re: I Corti di LGL 2016 - 1° - L'Agone degli Erranti
Con vostro grande rammarico (...) sarò un poco meno prolisso del solito.
La cornice è essenziale ma, come ho già detto altre volte, quando si tratta di introdurre un'ambientazione non solo mi bastano, bensì preferisco pochi accenni alle lunghe dissertazioni che mi separano da quello che per me è il fulcro della letteratura interattiva, cioè la possibilità di decidere e contribuire in modo rilevante a plasmare da me una storia. Pochi concetti chiave (Iatromante, Psicagogo, alchimisti, leggi di ospitalità, corpo astrale, filo d'argento...) bastano a stuzzicare la mia fantasia e non pretendono di soddisfare la mia ragione, cosa per cui non basterebbero pagine e pagine. Per motivi analoghi non amo i protagonisti troppo caratterizzati, che finiscono col rendere difficile o impossibile l'immedesimazione; quindi su questo versante direi che va abbastanza bene.
La struttura è complessa ma ben oliata: permette di giocare partite potenzialmente lunghissime (virtualmente infinite) e, sempre potenzialmente, tutte in qualche misura diverse l'una dall'altra. Anche se al prezzo di barcamenarmi fra molte (troppe!) clausole e postille, non mi sono mai infilato in incongruenze a livello di trama, benché il tipo di struttura, diciamo combinatoria ma comunque dotata di finale e obiettivo, sia molto scivolosa da questo punto di vista. Come indicava FinalFabbiX c'è almeno un baco, ma bisogna proprio andarselo a cercare, nel senso che difficilmente un lettore in buona fede può giungere a stirare fino a questo punto le regole, se non per inseguire un power play fine a se stesso: perdono quindi l'autore per non averci pensato. Sempre in tema di struttura, a proposito di combinatorio, il Corto mi ha ricordato in qualche misura il Castello dei destini incrociati di Calvino (dove compare la struttura combinatoria legata ai tarocchi) ibridato con alcune classiche avventure anni Ottanta: secondo me dice bene lonewolf quando ravvede un'analogia con le avventurine introduttive dei vecchi rolegame, perché in effetti tutte le situazioni, o quasi, paiono rivisitazioni di situazioni molto stereotipe dei giochi di ruolo e/o della letteratura interattiva, specie quelli di una volta, quelli con cui molti di noi hanno cominciato a giocare: la prigioniera da salvare (o no?), il Doppelgänger, i duelli, le trappole, gli enigmi e via discorrendo. Sicuramente temi non molto originali, ma comunque per me divertenti. Sempre a livello di struttura, mi ha colpito positivamente l'esistenza, a fianco dei codici veri e propri, anche di chiavi numeriche e “passaggi segreti", a creare un paio di gustosi “ester egg" (in un certo passaggio ravvedo solo io un'eco del corto presentato l'anno scorso dal defunto abeas?).
Insomma, lo trovo originale e abbastanza divertente, ma alcuni grossi difetti per me gli impediscono di ambire ai livelli più alti della classifica: a volte per esempio pare proprio che all'autore manchino le parole (in senso strettamente numerico!!!). Il regolamento poi non è malaccio, ma a mio avviso è troppo complesso per un Corto; l'idea di applicare, con qualche variante, il concetto di «riserva di dadi» a un librogame a quanto so io è originale, ma poteva essere risparmiata per un testo più lungo. La struttura funziona ma a costo di troppi giri e rigiri: alla fine, per assicurarsi che in qualche modo ci si imbatta nelle carte decisive – ma non troppo presto! – , sono state introdotte troppe clausole e varianti: carte in più da pescare, condizioni da rispettare, indizi più o meno chiari, punti fato e chi più ne ha più ne metta. L'elemento aleatorio è fortissimo, e può certo frustrare chi abbia qualche mano sfortunata (e non si rassegni a barare!).
Alla fine,
VOTO 7.5
PS: Noto con dispiacere che non sono stato di parola e che ho scritto la solita sbrodolata...
PPS: Penso che l'autore dovrà pagare da bere per anni a Finalfabbix e ad Aloona! Ho letto poche volte difese così accorate!
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Re: I Corti di LGL 2016 - 1° - L'Agone degli Erranti
Dario III ha scritto:(in un certo passaggio ravvedo solo io un'eco del corto presentato l'anno scorso dal defunto abeas?)
No.
Dario III ha scritto:L'elemento aleatorio è fortissimo, e può certo frustrare chi abbia qualche mano sfortunata (e non si rassegni a barare!).
Io non ho barato. Ammetto, però, come già accennato, che per riuscirci mi sono impantanata e ho dovuto girare in tondo parecchio. In una o due situazioni, poi, ho avuto davvero fattore C in abbondanza. E capisco che questo possa dar fastidio ai più; è pur vero, però, che SI PUO' FARE, quando si è capito il meccanismo (qui interviene anche la facilitazione dei successi che si ottengono con 5 e 6, che a qualcuno pareva eccessiva), anche se richiede pazienza, basta farsi una strategia. Forse non alla prima partita... anche questo comprendo che possa essere da considerarsi un difetto.
Dario III ha scritto:PPS: Penso che l'autore dovrà pagare da bere per anni a Finalfabbix e ad Aloona! Ho letto poche volte difese così accorate!
Eh mo'... se una cosa mi piace mi piace, non sono mica solo ipercritica. Ho comunque tenuto in conto i difetti, considerando che il mio massimo è 10 e non ho paura di usarlo.
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Re: I Corti di LGL 2016 - 1° - L'Agone degli Erranti
Aloona ha scritto:Dario III ha scritto:
L'elemento aleatorio è fortissimo, e può certo frustrare chi abbia qualche mano sfortunata (e non si rassegni a barare!).
Io non ho barato. Ammetto, però, come già accennato, che per riuscirci mi sono impantanata e ho dovuto girare in tondo parecchio. In una o due situazioni, poi, ho avuto davvero fattore C in abbondanza. E capisco che questo possa dar fastidio ai più; è pur vero, però, che SI PUO' FARE, quando si è capito il meccanismo (qui interviene anche la facilitazione dei successi che si ottengono con 5 e 6, che a qualcuno pareva eccessiva), anche se richiede pazienza, basta farsi una strategia. Forse non alla prima partita... anche questo comprendo che possa essere da considerarsi un difetto.
Sono in profondo disaccordo.
Ho finito la mia prima partita con 15 vigore 16 lucidità e 10 punti fato, anche se alla fine ho ottenuto il codice KKK e quindi di fatto sono morto Non penso che sia tutto culo
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Re: I Corti di LGL 2016 - 1° - L'Agone degli Erranti
Che bello si ricomincia! Uno dei momenti magici dell'anno per la nostra Comunità: fantasia al potere!
Quest'anno tutti i titoli mi intrigano, sarà una lotta serrata stando alle mie percezioni (basate sul nulla ovviamente..).
Come ogni anno, leggerò il thread solo dopo aver votato quindi mi scuso in anticipo se dirò cosa già dette o già analizzate.
Titolo enigmatico per il primo Corto in gara, il cui significato si dipana leggendo i primi paragrafi del racconto: questo Agone è un limbo metà spirituale e metà onirico in cui si impongono conseguenze fisiche e materiali (bello). Gli Erranti sono personaggi in cerca d'avventura ed emozioni forti provenienti da "aperture", chiamate Folei, sparse in tutto il mondo (bello anche questo)...a un certo punto mi è parso di veder passare il Prete Gianni, l'Errante Cavaliere dell'Oriente...ma forse ho bevuto troppo psicagogo (termine suggerito all'autore da un farmacista ispirato da colagogo=benefico per il fegato?).
Sia come sia l'idea di base è davvero eccellente, l'ambientazione cupa e tenebrosa ci trasporta nel racconto e siamo ansiosi di scoprire dove si va a parare. Ho subito accertato che (per me) l'autore scrive benissimo: non credo sia un esordiente ma se lo è complimenti! Oltretutto il racconto è ordinato, la cosiddetta "pulizia del foglio" eccellente, il testo privo di refusi, la terminologia abbastanza ricercata e i dialoghi brevi e incisivi. L'unica cosa da annotare è lo "schiacciamento" di un paragrafo sull'altro ma capisco che volendo inserire 21 tarocchi (si si.. mò c'arrivo ai tarocchi..) con le rispettive diramazioni ha comportato la creazione di 192(!) paragrafi. Poi le 45 pagine richieste dal Bando sono quelle che sono e alla fine da qualche parte bisognava risparmiare eh...
Solo i primi paragrafi sono corposi ma per niente prolissi o noiosi...certo i nomi dei luoghi e dei personaggi sono un pochino articolati (Zaaluna di Wakr, Shalconda, Sakjin, Gramaghul, Arcani Maggiori, Bagatto...ma che caspiterina è sto Bagatto?!?! ) ma si adattano all'atmosfera cupa e alla fin fine approvo pure quelli.
Veniamo al Regolamento...appena l'ho visto mi son detto "oimeo...lungo e complesso...cominciamo male". Invece leggendolo e "assimilandolo" mi ha convinto. Il numero di dadi da tirare è alto ma non eccessivo (sono anni che uso un'app sul cellulare quindi... no problem). È scritto anche molto bene, non è semplice mettere nero su bianco certe regole che "è meglio farle che dirle" per così dire. Quindi una volta letto più volte (scusate il gioco di parole) l'unica cosa che non mi sconfinfera è il discorso del massimale di VIGORE e LUCIDITÀ. Perché andare ad impelagarsi con due valori? L'autore scrive: "Nota che quando ti verrà detto di aggiungere punti al VIGORE o alla LUCIDITÀ questi potranno anche superare il punteggio iniziale; se ti verrà detto che ne recuperi non potrai superare il punteggio iniziale". Considero questa un'inutile complicazione e non l'avrei messa anche se concettualmente non è sbagliata. Ci sono già abbastanza cose da ricordare e da fare in questo Corto,avrei messo un massimale da non superare mai oppure non avrei messo alcun massimale.
Ho ritrovato questa regola in certi volumi di Dimensione Avventura e lì il testo spesso non è nemmeno chiaro.
Eccoci ai tarocchi...la prima considerazione è positiva perché non li conoscevo bene quindi ho imparato qualcosa di nuovo, ho ampliato la mia visione in un certo senso. Pur non essendo un amante della lettura del futuro e del Destino, sono stato contento di approfondire l'argomento. Sapevo dalla famosa Zingara di Pippo Baudo che c'erano l'Appeso, la temibile Luna Nera, la Giustizia e poco altro... Non ho avuto problemi a trovare l'app (a gratis..) su Android sui Tarocchi di Marsiglia e giù di lì ma ho quasi sempre usato quelli egiziani essendo un appassionato dell'Antico Egitto. L'autore (che dà bravo ragazzo ha studiato l'argomento... oppure lo pratica, non so.. ) sapeva che vanno estratti tre alla volta e pure l'app funziona così. Presi uno alla volta i tarocchi sono carichi di significati e possono risultare stimolanti ma in questo racconto la loro potenzialità è limitata. Scelta legittima ma che la trama sia semplice e si punti tutto sulla giocabilitá mi pare evidente. L'autore ha creato paragrafi brevi per ognuno di loro con ramificazioni quasi sempre interessanti ma lo sviluppo narrativo è scarno, l'idea di base è bella come già detto sopra ma la trama sta tutta nel vedere in cosa consiste la "stanza del tarocco" e nel suo significato intrinseco. Bisogna trovare la ragazza d'accordo e il Concorso dei Corti è per racconti brevi però qua si è scelta una via ben precisa nel costruire il racconto. Questa preponderanza dell'aspetto ludico su quello narrativo abbassa la mia emotività, il mio coinvolgimento nella storia..... e l'immedesimazione per me è l'aspetto più importante (riconosco che talvolta è anche il più difficile da creare).
La difficoltà l'ho trovata alta inizialmente, poi man mano che si conoscono le stanze migliora perché si evitano di scegliere i tarocchi "penalizzanti".
Il Corto è certamente longevo nel senso che va esplorato bene per forza prima di riuscire a finirlo, dopodiché la rilettura cala drasticamente.
In conclusione, L'Agone degli Erranti è un bel Corto e potrei assegnargli due nomination agli Oscar (miglior ambientazione e miglior regolamento), staremo a vedere gli altri, però ha dei difetti che si riassumono in un limitato coinvolgimento da parte del lettore.
Comunque, a conti fatti, il racconto è promosso e l'autore si merita i miei sinceri complimenti.
Voto: 7,5
PS
Si vede che non faccio più il Direttore della Gazzetta e ho più tempo per scrivere i commenti ai Corti, eh?!?!
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Re: I Corti di LGL 2016 - 1° - L'Agone degli Erranti
Un buon inizio per i Corti 2016 con quest'opera che sfrutta perfettamente il regolamento di quest'anno.
L'autore utilizza un gran numero di paragrafi e crea davvero tantissime situazioni diverse. Alta longevità e interazione al massimo livello si sposano con il continuo ricorso al caso per risolvere gli enigmi (con ben due varianti: dadi e arcani!).
Tutto questo ben di dio non poteva però avere anche dei punti deboli... La prosa è asciutta e poco profonda, l'indagine si potrebbe risolvere in poche mosse (vabbeh, io sono stato fortunato con gli arcani), anche se poi, comunque, mi sono letto tutte le altre situazioni, per curiosità.
La stringatezza della narrazione mi ha reso difficile immedesimarmi nel protagonista e mi è sembrato di leggere la storia dall'esterno, come se fossi un osservatore.
Non ho trovato altre sbavature o errori logici, quindi per me il Corto merita un voto buono, che deve servire da incoraggiamento all'autore a proseguire con altre opere, perché ha davvero creato un ottimo impianto di gioco, che avrebbe senso utilizzare anche senza le limitazioni del regolamento dei Corti.
Bravo autore misterioso! il tuo Corto é da 7,5!
Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...
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babacampione
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Grande Maestro Ramas
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