Re: I Corti di LGL 2016 - 3° - True Path
Dario III ha scritto:Detto questo, chi ha apprezzato questo aspetto l'ha considerato una sorta di coronamento dell'esperienza di lettura; evidentemente è una questione di sensibilità.
A fine concorso mi piacerebbe sentire l'autore a riguardo!
Assolutamente. Mi piacerà sentire il commento dell'autore (o autrice) a fine concorso
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Re: I Corti di LGL 2016 - 3° - True Path
EGO ha scritto:Perché qualcuno decide di passare sopra all'evidente problema tecnico del Corto (la sua irrisolvibilità ludica) in nome dell'originalità, degli intenti dell'autore, della sua faccia tosta, dell'impegno che ci ha dedicato, fino ad arrivare al voto perfetto?
Giusta osservazione. Nel mio lavoro, quando propongo un sudoku irrisolvibile, mi viene chiesto di sostituirlo. Indipendentemente dalla difficoltà, dalla bellezza dei ragionamenti, dall'estetica dello schema, dalla raffinatezza delle tecniche che bisogna impiegare. Se è irrisolvibile, non lo posso presentare ad un torneo, né posso farmi vanto di quanto sia stato bravo a crearlo.
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Re: I Corti di LGL 2016 - 3° - True Path
EGO ha scritto:Certo. Ma proprio questo è il nocciolo della questione. Possibile che la boutade debba puntualmente essere premiata per il fatto di essere una boutade? Che per valutarla vengano immancabilmente ribaltati gli schemi di valutazione? Che in nome di essa si creino due giurie, due pesi, due misure?
Un bell'intervento questo di Ego.
Provo a rispondere in parte: probabilmente la boutade viene premiata non in assoluto, ma quando consente al lettore, o almeno a una parte dei lettori, di cogliere dietro alla facciata da racconto "normale", magari con molti enigmi ma caratterizzato da una struttura "normale", un lavoro di ingegno che questa normalità la stravolge non in senso caciarone o sconnesso, ma evolutivo.
Un passo ulteriore che porta il genere a misurarsi con nuovi orizzonti, e in alcuni casi nuovi canoni.
Non è una tendenza fine a sé stessa a premiare a tutti i costi l'originalità, anche se questa magari è figlia di lavori frettolosi o malfatti. E infatti questo atteggiamento esce fuori non in ogni occasione, altrimenti il corto precedente a questo, contraddistinto da alcuni errori strutturali, avrebbe preso 10 anche lui.
Ma quando traspaiono alcuni elementi che denotano come la struttura non sia errata, ma volutamente diversa; che l'autore ha cercato di rivoluzionare i canoni dell'opera perché convinto in questo modo di creare qualcosa di nuovo, e, non per tutti ma per alcuni, avvincente e coinvolgente.
L'autore ha osato: da alcuni è stato cassato senza pietà, e ha beccato anche un voto minimo, da altri è stato premiato, e ha beccato un voto massimo.
Hai fatto l'esempio dell'arte, ed è un esempio azzeccato. Perché l'arte si è evoluta nei secoli proprio perché, a periodi di lenti passetti in avanti concretizzati ampliando e sviluppando il canone, si sono alternati momenti di enorme rottura, che hanno rivoluzionato tutto quello che era status quo fino a quella determinata data.
E spesso tali momenti sono stati inizialmente aspramente criticati, osteggiati, vituperati. E non penso solo all'arte contemporanea, ma a tante fasi nel corso della storia dell'arte: da Michelangelo con la pietà Rondanini, a Caravaggio con i suoi santi dai piedi sporchi e il suo uso rivoluzionario della luce, fino alle impressioni su tela di Monet e compagnia. E in molte altre occasioni.
A me piace pensare che anche un racconto a bivi rappresenti, nel suo piccolo, un modo per comunicare arte: e quando, molto raramente, ho il sentore che qualcuno lo stia facendo con un approccio "rivoluzionario", lo premio. Ma questi sono miei giudizi personali, e hanno lo stesso identico valore di quelli di coloro che pensato che True Path sia orribile e buggato.
E tutto sommato è bellissimo che sia così.
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Re: I Corti di LGL 2016 - 3° - True Path
lonewolf79 ha scritto:come ha detto prodo Abeas ( visto che pure tu stai continuando)
Eh?? Veramente io dopo il richiamo di Prodo non ho più scritto niente. Io.
EGO ha scritto:Monòpoli avrebbe avuto lo stesso successo, se fosse impossibile vincere? E altri giochi?
Veramente proprio a Monopoli è impossibile vincere
EGO ha scritto:il racconto-burla abbastanza furbo da mantenere un contegno serio e non buttare tutto in vacca si prende votoni e baci accademici pur con una scrittura ampiamente migliorabile
Può darsi, ma non è questo il caso, dato che il corto ha preso una pletora di 6 e 6,5.
Per il resto, ottima analisi, grazie EGO!
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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Re: I Corti di LGL 2016 - 3° - True Path
Charles Petrie-Smith ha scritto:A una cosa tutta la discussione è servita: ho scoperto che 4 è il voto più basso (perché ovviamente sono troppo pigro per leggermi il bando).
Per altro non lo trovo equilibratissimo, ma va beh.
lonewolf79 ha scritto:cosa che infatti trovo insensata. visto che possiamo dare pero' 10.
Va beh...
Le discussioni sul sistema di votazione spostatele nel thread di discussione generale, per favore.
Se ne è AMPIAMENTE parlato a novembre.
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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Re: I Corti di LGL 2016 - 3° - True Path
gabrieleud ha scritto:Tanti enigmi, true path serrato... per poi scoprire che non è risolvibile.
Se con LCD4R si è trattato di una svista, con "true path" invece è voluto (ne siamo certi?).
No
Infatti mi aspetto che a fine concorso arrivi l'autore (o autrice) a dirci che abbiamo preso una sonora cantonata
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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Re: I Corti di LGL 2016 - 3° - True Path
¿„ãßꪧ¬ ha scritto:Aggiungo che concordo anche con la risposta di Prodo.
Nella storia dell'arte ci sono stati parecchi artisti che hanno cambiato i paradigmi di quanto esisteva fino a quel momento, andando fuori dagli schemi dell'epoca. Ciò non significa che siano stati automaticamente capiti e osannati (di molti pittori è stato riconosciuto il valore solo dopo la morte).
Un esempio che mi viene in mente è Lucio Fontana e i suoi concetti spaziali, che hanno dato il via al cosiddetto Spazialismo. Prima di allora la tela era una superficie di supporto al dipinto. Lui l'ha squarciata.
C'è chi può trovare un quadro del genere una ciofeca, ma ciò non toglie che nessuno prima d'allora ci aveva mai pensato, è stato un gesto rivoluzionario.
Ciò non toglie nemmeno che se da allora in poi tutti i quadri avessero le tele tagliate sai che noia. E' giusto che il dipinto "tradizionale" continui a essere il modo principale di concepire un quadro.
Le discussioni sul sistema di votazione spostatele nel thread di discussione generale, per favore.
Se ne è AMPIAMENTE parlato a novembre.
Sull' ambito di Lucio fontana allora dovevi venire a sentirti certe discussioni al dams...
ovvio. Ho solo fatto un osservazione che finisce li.
Il fatto che a Novembre se ne è parlato AMPIAMENTE ( non hai bisogno di scrivere in grande giusto per farti capire che leggo tutto) è coinciso con un periodo in cui non avevo tantissimo tempo visto che mio padre doveva mettere il pace maker. scusa...
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