Re: I Corti di LGL 2016 - 6° - Il Peso della Cultura
Mornon ha scritto:Hieronymus ha scritto:In quasi conclusione, giusto per farvi ridere, ho ricevuto la foto di uno di voi, dove c’è un laptop su un tavolo, sulla cui schermata si vede il video di questo corto, a fianco al laptop ci sono: una pistola vera, un anello di Sauron e una molletta! Inoltre questo lettore mi ha detto che aveva abbastanza librigame da superare quota 300 e la sua casa (una villa) aveva ogni tipo di stanza possibile. In poche parole: il power reader player di questo corto!
E' chiaramente Gott.
Lascia stare và, che quando ho dovuto contare le finestre aperte ho cumulato tipo 30 punti tragedia di colpo...
E quando ho contato i LG mi sono dimenticato di moltiplicarli per i 4-5 punti cadauno, così mi stupivo di totalizzare "solo" 240
-
Gott
-
Arcimaestro
-
-
-
-
592 Messaggi
-
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Re: I Corti di LGL 2016 - 6° - Il Peso della Cultura
come già detto, ecco in forte ritardo i nostri voti:
¿„ãßꪧ¬ ha scritto:
Il corto parte da un simpatico presupposto: se un'epidemia di zombie fosse reale, casa nostra sarebbe un luogo adatto per stare al sicuro? Confesso che da ragazzino è una domanda che mi sono realmente posto, e anche senza simulazioni di mobili spostati o finestre sprangate, la mia sconsolata risposta è stata no.
Questo corto l'ha tristemente confermato, e infatti alla prima lettura sono morto.
Allora ho ricominciato da capo, ma sono morto di nuovo, facendo lo stesso identico percorso.
Uno penserebbe: ma scusa, cambia percorso, se quello lì hai già visto che conduce a ID!
Ecco, il grosso problema di questo corto è che non si può cambiare percorso: non ci sono scelte da fare per tutto il corto.
Lo ripeto: non ci sono scelte in tutto il corto. L'intero andamento del corto è predeterminato prima ancora di cominciare la lettura. Vale a dire che è un semplice racconto (interattivo) con il vezzo dei capitoli in disordine.
Quindi io sono destinato a non finirlo mai, perchè la mia casa è fatta in un certo modo e ho o non ho certi oggetti in casa.
L'unica variabilità offerta dal corto è accettare o rifiutarsi di fare certe determinate azioni, il che conferisce più o meno punti tragedia. Ma se casa mia ha una cantina ma è usata per tutt'altro scopo che per ripostiglio e non contiene gli oggetti della checklist, o la porta d'ingresso è senza spioncino, o non esiste una porta sul retro, o non possiedo un acquario, o non ho cani o gatti, ecc, ebbene non c'è scampo: si arriva all'ID.
Anche i check finali sono improntati su situazioni che non dipendono da noi nel momento in cui leggiamo e su cui non abbiamo nessun potere decisionale: ovvero possedere o meno determinati oggetti o aver compiuto o meno determinate azioni nel passato.
Non ho un anello di Sauron (e il paragrafo che conduce a successo con questo check non ha molto senso: gli zombie possono sempre sentire il tuo odore, come libri, film e serie tv insegnano), così come non ho mai votato determinati politici, guardato determinate trasmissioni o preso virus cliccando su allegati email (anche se il paragrafo che conduce a successo con questo check è indubbiamente divertente).
Non sono ovviamente mai potuto arrivare all'ultimo check nel corso di una partita, ma leggendo comunque tutti i paragrafi ho visto che è richiesto raggiungere 300 punti tramite il possesso di librigame. Una soglia decisamente troppo alta per un lettore medio, mal calibrata dall'autore (che ha probabilmente basato questa soglia sulla SUA collezione, probabilmente completa). (Per la cronaca, il mio punteggio è stato 227.)
Anche qui comunque una situazione su cui non abbiamo alcun controllo.
NB: Il par. 34 è un controsenso: ci si arriva se si fa la pipì in piedi, ma poi il testo dà la possibilità di essere una donna. Qualcosa mi sfugge.
L'idea del corto è molto simpatica, la scrittura è sufficiente e l'umorismo diverte, ma il tutto si limita a un gioco di ruolo in solitaria che può essere giocato una sola volta e conduce a vittoria automatica o sconfitta automatica.
Ci fossero state vere scelte (tipo scegliere se recarsi in una stanza o in un'altra), e se i check finali fossero dipesi anch'essi da scelte o azioni da compiere, il mio giudizio sarebbe stato molto più alto.
Voto finale: 6.
Prodo ha scritto:Una grande prova sperimentale al limite tra il libro-gioco e il gioco di ruolo live. Il racconto ha quasi tutto: freschezza, narrativa, ritmo incalzante, simpatiche trovate per rendere interattivo e interessante il narrato; persino le prove casalinghe da affrontare sono stimolanti, e, senza essere realmente bastarde, ci costringono a qualche acrobazia per evitare di accumulare punti tragedia.
La verve comica è diffusa e coinvolgente: il racconto non fa propriamente sbellicare secondo me, ma diverte moltissimo, e le citazioni a opere classiche del genere, intervallate da rimandi a situazioni ed eventi che nessun vero nerd può evitare di conoscere, sono sempre appropriate e costituiscono un valore aggiunto per l’opera.
Ho apprezzato anche approcci che potrebbero dar fastidio ad altri: dover giocare con il tablet mentre si gira per casa, dover avere una connessione a internet, dover impiegare elementi che non tutti potrebbero avere per affrontare le varie prove, con l’accortezza però di lasciare sempre un’”uscita secondaria” per superare eventuali impasse, magari accumulando qualche punto tragedia in più. Siamo nel XXI secolo, nell’epoca tecnologica, abbiamo un sacco di strumenti: usiamoli ogni tanto per far evolvere il genere.
La trovata dell’enigma posto tramite youtube è geniale (i miei complimenti!), e anche se il problema in sé è piuttosto semplice da risolvere, e il video molto spartano, è un ottimo esempio di come sfruttare in modo intelligente evoluzioni concesseci dall’avanzare dei tempi in ambito librogiochistico. Se ci pensate l’idea del video-indizio è abbastanza lineare, eppure elementi simili vengono impiegati pochissimo: farlo un po’ di più rappresenterebbe un valore aggiunto per molte short-story di questo tipo.
L’unico elemento che ho bypassato è stata la molletta sulle dita per tenere conto dei punti accumulati: non me la sono sentita, chiedo scusa all’autore.
Insomma divertente, ben tarato, ottimamente narrato e che strizza l’occhio agli appassionati. Nessun difetto quindi?
Qualcuno in realtà c’è, ma lo considero minore. A voler ben guardare il pelo nell’uovo, un corto simile ha un bacino di utenza ristrettissimo: bisogna possedere un bel numero di librogame per superare la prova finale e ottenere l’epilogo migliore, o in alternativa una copia dell’anello di Sauron (ma così facendo si raggiunge un finale vincente però non perfetto). E, nonostante i lettori del nostro concorso siano grandi appassionati del genere, molti hanno avuto difficoltà ad accumulare i punti necessari. E altri elementi presuppongono, per essere apprezzati o addirittura superati (il già citato enigma-youtube ne è un esempio) una radicata frequentazione di contesti in cui si parla di narrativa interattiva. Questo significa che Il Peso della Cultura al di fuori della nicchia di LGL non trova ragione di essere.
Altra magagna: la possibilità reale di interagire, e soprattutto rigiocare l’opera, è minima. Le scelte che abbiamo sono condizionate dal fatto di avere o non avere determinati oggetti, o di vivere in una casa strutturata o meno in una certa maniera. E il divertimento che si prova leggendo la storia è strettamente correlato alle possibilità reali che abbiamo di svolgere le prove richieste. Una volta ultimato il percorso, nonostante esistano differenti snodi, rileggere l’opera non ha quasi senso: potremmo cambiare l’andamento del nostro cammino solo mutando forzatamente le scelte, fingendo di possedere oggetti che non abbiamo o di vivere in una magione diversa da quella in cui siamo. Ci ho provato, il livello di divertimento è calato di colpo del 75%.
Il Peso della Cultura è un racconto one-shot: è il prezzo da pagare e il sacrificio fatto dall’autore per inserire tanti elementi innovativi, e trasformare un libro-gioco in un libro-gioco di ruolo dal vivo.
Tutto questo però non compromette minimamente l’assoluta godibilità del lavoro, e lo sbattimento evidente che c’è stato per cercare di creare qualcosa di non solo divertente, ma anche stimolante e innovativo va encomiato. Inoltre non si può negare che alla fine l’operazione sia riuscita.
Quindi un applauso e ancora i complimenti all’ideatore, il suo sforzo merita la promozione piena e magari anche un bel bacio accademico.
Il mio voto è 7,5, decisamente meritato.
SkarnTasKai ha scritto:cominciamo col dire una cosa: se mentre leggevo questo corto avessi davvero acceso la tv, vista l'ora più che gasparri avrei potuto trovare alessandra mussolini in una delle sue indimenticabili interpretazioni cinematografiche.
questo corto mi è davvero piaciuto, simpatico, originale, ben strutturato. il tema non è certo il massimo dell'originalità, ma è trattato in modo scanzonato e a tratti imprevedibile (io non sono uno spettatore di the walking dead ma ho ragione di credere che non ci siano zombie vegani o che l'antidoto siano libri a bivi... ). tutto sommato c'è rigiocabilità, basta trovarsi in un ambiente diverso col racconto su un e-reader o un tablet.
se avessi dovuto giocare assolutamente secondo le regole mi sarei fermato prima della conclusione, arrivando al 17 e al geniale 14 (genius! genius! genius! - cit.), perchè a notte inoltrata certe cose non si possono proprio fare. o forse sarei arrivato al 55, visto che la mia fede nuziale è talmente grossa che sembra davvero una replica dell'unico anello...
ma naturalmente la curiosità di vedere cosa c'era negli altri percorsi era tale che arrivato ai 30 punti tragedia d'ordinanza ho comunque proseguito anche con la lettura normale del libro, scoprendo di avere davvero tanti punti ludico-narrativi (non li ho contati esattamente, ma sicuramente più di 300).
interessanti anche i "paragrafi nascosti" che partono con l'11 (sì, ho DAVVERO bevuto un litro d'acqua prima di inziare la lettura). piccolo problema: ho due gatti e adesso qualcuno si dovrà prendere la responsabilità di averli trasformati in zombie!
l'idea di dividere in due parti ogni paragrafo è ottima e resa molto bene (molto meglio, per esempio, di come avevo fatto io in quei paragrafi di "golem" che lo richiedevano). sicuramente avrei goduto di più la parte "nera" se avessi letto il racconto durante il giorno, ma anche solo immaginarmi le scene mi ha strappato qualche sorriso.
è un racconto decisamente sperimentale, e direi di una sperimentazione pensata e attuata bene: in fin dei conti, la multimedialità è il futuro di questo genere, e studiarne le modalità di utilizzo è cosa giusta e necessaria.
sicuramente essendo un primo esperimento è un libro ancora acerbo e con spazi di miglioramento (magari un altro filmato in cui si presentano diversi gruppi di verdure per lo zombie vegano a seconda delle stagioni) quindi il 10 pieno non sarebbe il voto corretto, ma un 9 non glielo leva nessuno!
-
SkarnTasKai
-
MeGATrON
-
Barone del Sole
-
-
-
-
2057 Messaggi
-
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Re: I Corti di LGL 2016 - 6° - Il Peso della Cultura
Gott ha scritto:
Lascia stare và, che quando ho dovuto contare le finestre aperte ho cumulato tipo 30 punti tragedia di colpo...
E quando ho contato i LG mi sono dimenticato di moltiplicarli per i 4-5 punti cadauno, così mi stupivo di totalizzare "solo" 240
Beato te... io ero più che al sicuro. é__è
Ottimo Hyeronimus, anche se neanch'io sono d'accordo sul rivelarsi in anticipo (per quanto non sia stata una sorpresa). Sei la prova della mia onestà intellettuale quasi quanto lo fu abeas con La Nebbia, nel senso che entrambi non mi eravate piaciuti altrettanto l'anno prima e entrambi, per me, avreste meritato la vittoria l'anno dopo.
E anche del fatto che sono un caso cronico: è davvero meglio che non giochi il Totoautori, non ce la posso proprio fare a indovinarvi.
-
Aloona
-
1° Direttrice della Gazzetta
-
Moderatore
-
-
-
7680 Messaggi
-
Administrator has disabled public posting
Re: I Corti di LGL 2016 - 6° - Il Peso della Cultura
Hieronymus ha scritto:Ulnar Primo si chiama Paolo
Invece Simon(e) era asso78.
"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"
-
Rygar
-
Tetro Lettore / Grim Reader
-
Barone del Sole
-
-
-
-
2006 Messaggi
-
Administrator has disabled public posting
- Statistiche Forum:
-
- Totale Discussioni:
- 5812
- Totale Sondaggi:
- 100
- Totale Messaggi:
- 154624
- Messaggi di questa settimana:
- 16
- Info Utenti:
-
- Totale Utenti:
- 10257
- Ultimo Utente Registrato:
- VALEGAME
|