...come  ogni giovane  americano  che  si  rispetti,  hai  tre  qualità:  Intelligenza, Prestanza Fisica e Patriottismo. In cui distribuire un totale di due punti in tutto, come meglio credi.

Ipersemplificazione... o tentativo di satira?   

Inizio dando il voto al disegno: 8.
Bel disegno, tra l'altro in prospettiva, con visuale dal basso, che ci fa sentire impotenti davanti al male che ci sovrasta. Sulla tecnica non sto ad esprimermi ,dato che non sono un illustratore, il mio voto è dato più da quello che mi suscita quello che è rappresentato, che da come è tracciato e colorato. Un disegno che mi inquieta abbastanza da piacermi.

Andiamo al corto.
Ben scritto ma forse non il meglio scritto del concorso. Ho apprezzato la sottile ironia nel prologo che per forza di cause maggiori (vicende drammatiche) è sparita nel resto della storia.
Aver scelto come ambientazione quello dell'attentato alle torri implica sia vantaggi che svantaggi. Un vantaggio è che l'autore non si sia dovuto sbattere per inventare una trama da zero (al massimo da Ground Zero...o che battuta, bannatemi), perché quello che accade è ciò che è realmente accaduto. All'autore va comunque il merito di aver saputo costruire intorno a dei singoli personaggi (protagonista, sorella e collega della sorella) una storia a se stante, ovvero il loro tentativo di fuga.
Lo svantaggio è che noi lettori sappiamo com'è andata a finire la tragedia dell'11 Settembre, quindi sappiamo che non ha senso nascondersi nella torre o aspettare che ci salvi qualcuno o sperare che la torre non crolli. Tutto quello che avviene già lo sappiamo. Abbiamo dubbi solo su alcuni particolari (che alla fine sono quelli che rendono ben giocabile quest'avventura), come ad esempio il funzionamento o meno di un ascensore, l'utilità di pigliare un estintore, ecc.
Regolamento: perfetto per questo corto, semplice e funzionale e niente sbattimento di dadi...se non fosse per il tiro di dado che siamo costretti a fare proprio a inizio avventura (maledizione).

In conclusione, al di la di tutti i pregi di questo corto, penso che il merito principale dell'autore sia l'essere riuscito a rendere ludica una vicenda drammatica accaduta realmente. E per fare ciò ci vuole sia bravura che coraggio.
Io stesso, per quanto ve ne potrà fregare, avevo come prima idea di scrivere un cortogioco ambientato a Kobane, con protagonista una guerrigliera curda. Alla fine ho rinunciato optando per qualcosa di più ironico e fantasioso (il peso della cultura). Quindi apprezzo ancora di più questo corto proprio perché l'autore ha avuto quel fattore x che è mancato a me, anche se in fondo non mi dispiace, dato che mi sono divertito un mondo a scrivere il corto che ho scritto.
Finale del corto sull'11 Settembre: l'autore ci infila dentro una riflessione sulla quale ognuno di noi può dire la sua. Il discorso sulla schiavitù mi fa pensare alle battaglie di "noi sfigati" vegani, che veniamo quotidianamente presi in giro e accusati di nazianimalismo. Sono sicuro che in un futuro neanche troppo lontano l'umanità sarà costretta più per motivi di sostenibilità, che di altro, a seguire una dieta vegana, e quando accadrà, le nostre anime (dato che ormai saremo morti) saranno vendicate.
Ma questa è un'altra storia e non voglio uscire fuori topico...

Infine, il mio voto è 8,5.

Ho tirato una sola volta il dado, ho dovuto usare solo una volta un'informazione ottenuta per arrivare a un paragrafo nascosto e una sola volta ho potuto (non dovuto, era una scelta) fare riferimento a una caratteristica.

Certo la rigiocabilità sembra altissima.

Letto e finito alla prima lettura, in pochi minuti... Certo dovrò rigiocarlo, per farmi un'idea più completa.

L'ho aggiunto dopo senza scrivere "edit".
A ogni modo abbiate pazienza, io sono un amante della scrittura e della lettura e partecipo a questo corto per scrivere, leggere e votare corti. Non mi dispiace votare e giudicare anche disegni, ma non aspettatevi dei commenti alla Philippe Daverio. Non è il mio mestiere, grazie per la pazienza.