Visto che ci sono, mi esprimo anche sul resto.
Secondo me, le parole erano troppe.
Troppe davvero.
A differenza delle pagine, che erano ben calibrate e anzi si potevano diminuire fino a 30, le parole erano tantissime.
Ne sarebbero bastate -per dire- cinquemila.
Il regolamento, invece, era abbastanza calibrato. Se fossi io mi regolerei nel modo seguente: metterei il limite di una pagina per ogni dieci che può avere il corto, più uno (per cui un corto con 30 pagine massimo dovrebbe averne al massimo 4 di regolamento)

Faccio altre due considerazioni:
La scheda personaggio dovrebbe avere uno spazio suo (l'avevo già detto, ma mi sa si è perso nel fiume di proposte) perché non dare la possibilità all'autore di inserirla è una cattiveria nei confronti del lettore e non ha alcun senso. La scheda dovrebbe essere considerato spazio a sé, visto che a conti fatti non è parte del regolamento.
I fuori concorso dovrebbero avere delle regole per poter essere accettati, in primis non eccedere troppo in lunghezza. Vero, Hieronymus? Perché davvero quel racconto era totalmente fuori contesto. Tanto valeva inviare un libro non interattivo.

@FinalFabbix: hai tante idee e vedo una grande passione per l'argomento... forse farai parte del Megatron del anno prossimo!

Adesso, tutto è nelle mani dell'onnipotente Terna... chissà quale bando uscirà delle loro menti...

Poi li dovete leggere e valutare... se arrivano 1000 paragrafi?

Yaztromo ha scritto:

Secondo me dobbiamo decidere prima che tipo di "anima" vogliamo dare a questo concorso: vogliamo un concorso veramente "aperto" a molti se non tutti, oppure un concorso "elitario" per aspiranti professionisti scrittori che si vogliono far conoscere e si vogliono mettere in "rampa di lancio"?

Diciamo che, per aumentare la partecipazione e la varieta' dei temi e degli approcci alla cosa, l'ideale sarebbe partire dal tempo (ipotetico) che ci vuole per scrivere un corto e porlo per ipotesi, diciamo, sulle 8 ore (tempo che in molti riuscirebbero a far saltare fuori da qui a Gennaio). Quanto si puo' scrivere, rivedere e testare in 8 ore? Diciamo 25 o 30 paragrafi brevi? quante parole ipotizziamo? OK, prendiamo questo come riferimento.

In alternativa possiamo dare spazio a corti molto piu' lunghi e complessi, che richiedono settimane di lavoro (come spesso capitato in passato). ma questo tipo di impegno lo puo' mettere solo
1) chi ha tanto tempo da perdere con un hobby come questo (beati loro! ma non possono essere cosi' tanti)
2) chi vuole investire il suo tempo in previsione di diventare professionista
in questo caso ha senso lasciare ei limiti di parole e paragrafi ampio per avere dei corti che portano i votanti a passare molto tempo per sviscerare il corto, con il problema di completare a fatica la lettura e l'analisi in una settimana (sapendo che la settimana successiva ne avranno un altro...).

Secondo me un aspirante professionista che pensa di "mettersi in mostra" ad un concorso con 10 o 15 partecipanti e 20 o 25 votanti ha fatto un errorino di valutazione e io sarei per avere corti che siano veramente ei corti, o delle "pillole interattive" dove si possono gustare tante idee diverse e tanti approcci alle storie a bivi da gustare in minuti piu' che in ore o giorni, ma ovviamente si tratta del mio umilissimo parere.

Yaztromo, ho letto tutti i racconti con cui hai partecipato alle varie edizioni e anche i commenti che hai sollevato anticipando già quello che ora sottolinei con forza.
Ci tengo a precisare la mia opinione personale, in quanto lettore di Corti e non come organizzatore designato.
Credo che ci si possa presentare a qualsiasi competizione, di qualunque genere, con spiriti diversi.
O si ha un'indole competitiva (c'è qualcuno che si incazza anche quando gioca a carte con la propria madre) o si ha un atteggiamento partecipativo.
Il tuo Unicorno dei Ghiacci e il tuo Sangue e Intrighi alla Corte di Aquisgrana sono stati parte di due concorsi che furono ecccezionali per qualità e partecipazione. Gli autori si esaltarono e noi lettori facemmo altrettanto.
Quelle due edizioni sono per me il faro per l'organizzazione del prossimo concorso. Non è di sicuro mia intenzione imbrigliare la fantasia dei concorrenti.
Semmai è giusto responsabilizzare i votanti a soppesare bene tutti gli elementi ai fini di stabilire un giudizio equo che possa essere costruttivo e di stimolo al miglioramento.
E' su questo che tu mi sta sollecitando.
Io accetto la sfida, ma ti chiedo anche un aiuto.
Come fare per creare un bando che permetta a tutti di iniziare dalla stessa linea di partenza, indipendentemente dagli sforzi dedicati alla stesura dei racconti?

babacampione ha scritto:

Come fare per creare un bando che permetta a tutti di iniziare dalla stessa linea di partenza, indipendentemente dagli sforzi dedicati alla stesura dei racconti?

Come già detto da Aloona, in un certo senso è impossibile: ovviamente un autore navigato avrà più chance di un nuovo arrivato che impieghi 10min a scrivere.
Ma ci si può arrivare molto vicino, con qualche accorgimento.
Per prima cosa bisogna assicurarsi che nessuno lavori in anticipo, e per questo serve un bando che riesca a permeare il racconto nel profondo senza azzannare la creatività degli scrittori.
Per farmi capire meglio faccio qualche esempio:
L'avventura è ambientata a Roma e deve toccare qualche luogo prestabilito dal bando.
Il protagonista del testo dev'essere Icon l'empio

In tutti questi casi, anche se magari l'autore ha un'idea sulla trama, sulla storia, sui meccanismi ... non può stendere una riga prima del rilascio del bando. Perché vi sfido io a riadattare una storia che si svolge nelle terre centrali a Roma senza cambiare il 70% del testo

Da evitare le fanfiction perché obbligano chi non conosce quei mondo a studiarsi centinaia di pagine. Va bene usare un personaggio o un regolamento di un universo di librogame, ma capite bene che se si fa qualcosa su Blood Sword, un partecipante su due rinuncia in anticipo.
Evitare anche i bandi "inserisci la frase" perché consentono il riciclo di materiale precedente cambiando solo uno-due paragrafi.

Poi, bisogna far sì che partecipare non richieda un lavoro enorme: un utente medio per scrivere e testare un corto non ci può mettere un mese di lavoro. Facciamo che sia disposto a impiegare un pomeriggio al mese.
Io al massimo in tre pomeriggi riesco a fare un corto di 4000-6000 parole.
Bandi da 10'000/20'000 parole sono esagerati, perché richiedono due settimane di lavoro.

Poi bisogna dare una mano ai neofiti. In questo senso l'errata corrige aiuta molto.
Un'altra idea sarebbe quella di rilasciare un documento odt/doc di Lorem Ipsum che sia già impaginato per il concorso.

E visto che ci sono faccio un'altra considerazione:
ma come va impaginato il titolo?
Siccome ogni autore dall'inizio del concorso a fatto a modo suo, si è creato un vero e proprio putiferio di impaginazioni diverse con risultati spesso infelici.
Fate una standardizzazione, per l'amor di Dio, che non vi costa niente!