Home Forum General Il Portale della Scrittura - LibriNostri Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

Non era riferito a ego bigsmile Era generico sulla discussione wink

Prodigo pompiere con estintore a benzina :*

purpe
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

purpe ha scritto:

Non era riferito a ego bigsmile Era generico sulla discussione wink

Non mi sembra che la si possa definire un flame. Ho usato dei toni molto seri, ma non credo che ci siano alternative. Pensare che la pubblicazione di certi LN sia fuorilegge è un'idea che ho considerato, ma pensare che qualcuno possa venire a rompere le balle per questa scemenzuola quando nessuno ci perde niente e nessuno ci intasca niente, mentre il mondo compra abiti, borsette, DVD e farmaci taroccati dai cinesi, dai tailandesi o da Taiwan e completamente alla luce del sole, mi fa parecchio incazzare.

EGO
Barone del Sole
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

EGO ha scritto:

Non mi sembra che la si possa definire un flame. Ho usato dei toni molto seri, ma non credo che ci siano alternative. Pensare che la pubblicazione di certi LN sia fuorilegge è un'idea che ho considerato, ma pensare che qualcuno possa venire a rompere le balle per questa scemenzuola quando nessuno ci perde niente e nessuno ci intasca niente, mentre il mondo compra abiti, borsette, DVD e farmaci taroccati dai cinesi, dai tailandesi o da Taiwan e completamente alla luce del sole, mi fa parecchio incazzare.

essì, amico mio quanto c'hai ragione, ma come tutti i giorni gli ambulanti vendono per strada merce contraffatta che associazioni criminali gli forniscono, sotto gli occhi concilianti della polizia, e devono venire a tritare  proprio a chi insegue solo una propria passione? che li stampino questi libri e vedranno che me li vadio a comprare. se poi non li stampano allora per cortesia non rompessero @#€*§

(vabbè ho sfiammato scusate,scusate,scusate)

ilsaggio79
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

Finora di flame non se n'è visto. Cmq la linea prudente/paracula ma spregiudicata finché possiamo per ora non cambia!

Dragan
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

Tutto quello che ho da dire io in proposito è: se qualcuno in Italia avesse acquistato i diritti su Fighting Fantasy e se li fosse tradotti e stampati, mi sarei risparmiato ben volentieri la fatica di tradurli io; dato che così non è stato, e molto probabilmente non sarà mai, non vedo davvero il motivo per cui il pubblico italiano non possa godere di queste opere, se c'è chi ha il tempo, la volontà e soprattutto la passione di tradurle gratuitamente. E' un intervento molto 'di pancia', e me ne scuso, ma davvero è questo secondo me il nocciolo della questione.

fabionedelta
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

parole sante!

Dirk
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

Piccola osservazione: se la questione Harry Potter è quella che riguarda il Lexicon, la denuncia è scoccata quando si è ventilata l'ipotesi di pubblicare e commercializzare i contenuti del sito che fino ad allora erano di dominio pubblico. Non mi risulta che la Rowling abbia intrapreso cause contro le numerosissime fanfiction (nemmeno quelle erotiche smile2 )

La mia domanda riguardo alla casa editrice nasceva perché di tante realtà editoriali amatoriali che conosco, LgL è l'unica che avrebbe un senso come vera e propria casa editrice, a mio parere. Parlo ovviamente di edizioni on demand stampate in digitale.
I motivi sono tanti: c'è un pubblico (anche se molto di nicchia ma c'è), c'è moltissimo materiale pubblicabile tra antichità e nuove produzioni, c'è già un ampio parco di collaboratori che vantano una certa esperienza, ADDIRITTURA RILEGANO IN CASA (siete matti) e lavorano per passione...
Una casa editrice, a fronte di una spesa non eccessiva (credo sia sufficiente una partita IVA) consente per esempio di scontare l'IVA dalla stampa, e permetterebbe di trattare con una certa dignità questioni quali l'acquisto di diritti, eccetera.
Se poi si continua a lavorare solo per la gloria, secondo me i prezzi dei volumi non aumenterebbero tanto e il lavoro per i collaboratori potrebbe rimanere uguale a ora.

Ovviamente non mi permetto di consigliare nulla, visto che non sono della partita... al massimo un "pensateci" wink

P.S.
Occhio che i diritti d'autore sono una cosa, la SIAE un'altra!

Zot
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

Il Zot e' informato sul caso "Henry Potter", non ero entrato nel reale dettaglio perche' e' una faccenda di complessa interpretazione.

Con Ego, in pratica siamo su binari diversi: entrambe le interpretazioni hanno ragione, pero' corrono sul proprio binario.

Io rispondevo a purple che chiedeva, testualmente: "se siamo sicuri che la cosa e' lecita-lecita?"
La risposta pertanto e' NEGATIVA.

Per fare qualche esempio sul fatto che la gratuiticita' NON e' attenuante e non e' nemmeno prevista dal codice:
- se fai una lettura in pubblico di un libro, pure se fai ingresso libero (gratis-no biglietto) devi compilare il modulo SIAE appositamente previsto e pagare comunque 600 Euro di diritti.
-le biblioteche pagano milioni di euro ogni anno per i libri che (gratuitamente) prestano perche' ha prevalso il principio che "il fatto costituisce danno in mancata vendita dei libri"
(Nessuno sa di questa porcheria unicamente perche' lo stato se ne e' fatto carico e paga per le bliblioteche, sempre pero' coi soldi di tasca nostra!).

A questo punto, se la legge e' legge, la soluzione "levo il file e amici come prima" non e' un rimedio che sana l'illecito gia' compiuto ma e' una bonaria concessione che la parte lesa puo' farti a sua discrezione...

In linea squisitamente teorica e' possibile che succeda questo:
Librogame fanfiction su StarWars: ma il mercato dei LG e' in rilancio e una casa editrice decide di pubblicare un libro su tale soggetto.
In mano agli avvocati e' possibile accusarti di avergli danneggiato il mercato in anticipo distribuendo gratis molte copie via internet...

Stessa faccenda con Misteri d'Oriente 6, che mima in tutto e per tutto un libro commerciale : titolo, protagonista, livrea di copertina, persino il numero progressivo della collana originale rimasta incompleta etc...
Bhe, io ci avrei scritto almeno "FANFICTION" in copertina, per stare piu' tranquillo....

Poi che qualche problema succeda veramente, per fortuna, sarebbe improbabile, ridicolo etc etc... tutto quello che volete.

Pero' ripeto che la legge e' molto chiara sul diritto d'autore: non si puo' usare neanche un pezzetto delle idee altrui, senza permesso scritto.
E fin qui si puo' sperare di essere presi in simpatia dallo scrittore...

Se invece l'autore s'e' gia' rivolto alla SIAE, che gestisce per lui i diritti d'autore, bisognerebbe chiedere il permesso alla SIAE che, state ben certi, non arrivera' mai...

Seven_Legion
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

Seven_Legion ha scritto:

Io rispondevo a purple che chiedeva, testualmente: "se siamo sicuri che la cosa e' lecita-lecita?"
La risposta pertanto e' NEGATIVA.

Questo è pacifico.


Seven_Legion ha scritto:

- se fai una lettura in pubblico di un libro, pure se fai ingresso libero (gratis-no biglietto) devi compilare il modulo SIAE appositamente previsto e pagare comunque 600 Euro di diritti.
-le biblioteche pagano milioni di euro ogni anno per i libri che (gratuitamente) prestano perche' ha prevalso il principio che "il fatto costituisce danno in mancata vendita dei libri"
(Nessuno sa di questa porcheria unicamente perche' lo stato se ne e' fatto carico e paga per le bliblioteche, sempre pero' coi soldi di tasca nostra!)

Ora comincio a capire perché ogni tanto salta fuori l'idea delle biblioteche a pagamento. Onestamente sarei anche curioso di sapere quale sia oggi l'effettivo "uso" delle biblioteche da parte del pubblico, visto che si dice e si ripete che nessuno legge. Per me in effetti la biblioteca è sempre stata un luogo quasi mitico dove si reca chi deve fare la tesi di laurea umanistica e basta, visto che non conosco nessuno che ci prenda in prestito libri per altri motivi.

Ma ditemi una cosa, se la sapete: le scuole per caso pagano preventivamente una quota annuale alla SIAE per la proiezione di film, la riproduzione di musica e (ditemi di no) per le volte in cui l'insegnante legge un pezzo di un libro davanti alla classe?

Metto già le faccine in previsione della risposta: yikesyikes2yikesyikes2yikesyikes2yikesyikes2

EGO
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Re: Domandone: Ma per quanto riguarda gli aspetti prettamente legali?

non ne ho idea, si dovrebbe chiedere ad un preside o ad un amministratore scolastico.
Ci vedo varie possibilita', in questo caso specifico:

A-una classe scolastica non e' considerata fruizione "pubblica" quindi ne e' esente (ma la credo improbabile)

B-il materiale didattico (film- CD musicali-Sofware etc) viene acquistato gia' col bollino SIAE previsto per le riproduzioni pubbliche (un po' come la BlockBuster che non puo' usare videocassette qualsiasi ma deve acquistare quelle apposite per nolleggio col bollo speciale a caro prezzo, credo oltre 100 euro l'una)

C-all'italiana: gli insegnanti agiscono fuori dalla legge... per la serie "tanto chi vuoi che ci becchi finche' siamo in classe tra noi"...

Il problema emerge quando le cose si fanno evidenti, tipo l'insegnante che mette online i materiali per i propri alunni.

L' anitel, associazione che spesso combatte contro la SIAE, avvisa che:
qualsiasi sito scolastico o blog didattico che utilizza per puro scopo didattico file sonori, immagini protette, citazioni d'autore, rischia ingenti sanzioni e quindi la chiusura immediata;


Come si vede, c'e' scritto "rischia ingenti sanzioni" non "dovra' levare tutto per evitare le sanzioni", con buona pace di Prodo che confida di poter far valere la faccenda del "non profit" ma purtroppo non e' cosi'...

E' successo un caso recente proprio ad un insegnante:

l'ufficio Arti Figurative della Siae ha inoltrato varie denunce, con richiesta di ingenti somme pecuniarie, al sig. Enrico Galavotti, insegnante di Cesena, autore di ipertesti pubblicati su sito internet di didattica e cultura non profit di Cesena www.homolaicus.com, da lui realizzato e gestito attivamente da un decennio; Galavotti (meglio conosciuto in rete col nick di Galarico) è uno dei fondatori del web didattico nazionale, ed è stato denunciato per l'utilizzo di immagini digitali riproducenti 74 dipinti protetti dai diritti d'autore;


Che crimine ha commesso l'insegnante? Per spiegare la storia dell'arte ha messo degli esempi di quadri anche moderni, non pensando che devono scadere 70 anni dalla morte dell'autore perche' i diritti decadano...

Secondo la SIAE il danno e' gia' compiuto con la pubblicazione, per cui c'e' una parte lesa (sono autori associati con SIAE) e scatta la richiesta di rimborso...

Seven_Legion
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