Se si dovesse davvero concretizzare un rilancio della serie, ci sarebbero delle caratteristiche strutturali dei volumi che modifichereste? Non tanto per la ristampa dei vecchi, che comunque non potrebbero essere stravolti più di tanto, ma per eventuali nuovi capitoli. Secondo voi quali cambiamenti potrebbero rendere la collana ancora più attuale?

Prodo ha scritto:

Se si dovesse davvero concretizzare un rilancio della serie, ci sarebbero delle caratteristiche strutturali dei volumi che modifichereste? Non tanto per la ristampa dei vecchi, che comunque non potrebbero essere stravolti più di tanto, ma per eventuali nuovi capitoli. Secondo voi quali cambiamenti potrebbero rendere la collana ancora più attuale?

Io abbandonerei del tutto il nome "realtà virtuale" che non c'entrava nulla con la serie e mi concentrerei sugli aspetti storici e culturali che hanno reso speciali volumi come il 2 e il 6, a ben vedere quel che ha fatto Rygar con il 7.

L'alternativa come dice EGO è dargli invece un senso e virare sul fantascientifico/cyberpunk. Tra le due ovviamente preferisco la prima anche perché a titolo personale all'epoca snobbai la serie proprio per il nome e l'icona.

Basta con il cyberpunk santi  Numi e niente Chtulu per favore
Apriamo a nuovi scenari, o magari ad alcuni classici senza però personaggi arcinoti. Una plurità di ambientazioni può essere una chiave di successo.
E poi si forse lo stesso nome della collana sarebbe da modificare.

EGO ha scritto:

In inglese i volumi di Morris sono stati ripubblicati e sono tutti su Amazon.

Gli altri due volumi, purtroppo, rovinavano un po’ la collana, che comunque resta piuttosto breve.
Personalmente ritengo che Cuore di Ghiaccio andrebbe riedito, anche da solo. È un libro bellissimo che trascende la sua componente “game”.

Ma gli ultimi due non erano Cuore di Ghiaccio e I misteri di Baghdad?
Il primo è un capolavoro da antologia, come tu stesso dici!
Baghdad / Twist of fate a me è sempre piaciuto tantissimo: forse non ai livelli de L'abisso dei morti viventi, ma lo trovo magnifico.
A dirla tutta il solo RV che trovo pessimo è Green Blood / La foresta degli elfi.

Su "Le spire dell'odio" (Coils of Hate) mi piacerebbe aprire una discussione: ricordo che tu Ego lo definivi immondo e ingiocabile, e in effetti è più frustrante che pranzare da Cracco.
Però...
trovo che quella sua difficoltà sadica, quel quasi-truepath che in fondo Jackson ha fatto di "peggio" e quelle miriadi di morti istantanee dietro l'angolo contribuiscano molto a creare la solida atmosfera tragica e disperata di cui il olume vuole permearsi.
Forse è fatto proprio per non piacere e per non divertire: un'opera sadomasochista che riesce comunque a far riflettere il lettore.
L'ho rivalutata molto negli anni, pur non arrivando ad annoverarla nella ovvia top-three.

Io devo avere avuto parecchio Fato a scegliere come primi libri proprio La Foresta degli Elfi e Le Spire dell'Odio. Col risultato che ho sviluppato un'aberrazione ingiustificata per questa serie.
Fortunatamente grazie a LGL e alle recensioni pubblicate in Enciclopedia mi sono ricreduto.
Poi, Desperados di Adriano Ziffer è secondo me il migliore della serie.