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Re: La Rocca del Male (riedizione Salani - nuova traduzione Ego)
¿„ãßꪧ¬ ha scritto:Sì, però dubito fortemente che l'editore si sia messo a beta-testare il libro prima di pubblicarlo, non è quello il suo compito. Così come non è detto che l'autore sia consapevole della questione, o che abbia avuto alcuna voglia di rimettere mano a un testo di 35 anni prima.
Beh però aspetta... Jackson non era solo autore del libro, ma anche direttore della stessa collana, detentore dei diritti e proprietario della casa editrice che li realizzava (non pubblicava), oggi proprietario del marchio. Non è neanche fuori dai giochi perchè troppo anziano o disinteressato o rincitrullito, ma anzi è dentro alla riedizione con tutte le scarpe, visto che forse ne sta scrivendo un altro.
Vogliamo attribuirgli un minimo di consapevolezza autoriale: se quella parte non è stata corretta il traduttore deve presumere che ci sia un motivo dietro.
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: La Rocca del Male (riedizione Salani - nuova traduzione Ego)
Mornon ha scritto:Jackson non era solo autore del libro, ma anche direttore della stessa collana, detentore dei diritti e proprietario della casa editrice che li realizzava (non pubblicava), oggi proprietario del marchio. Non è neanche fuori dai giochi perchè troppo anziano o disinteressato o rincitrullito, ma anzi è dentro alla riedizione con tutte le scarpe, visto che forse ne sta scrivendo un altro.
Vogliamo attribuirgli un minimo di consapevolezza autoriale: se quella parte non è stata corretta il traduttore deve presumere che ci sia un motivo dietro.
Quindi dici che sia possibile porgli la domanda diretta e auspicare una risposta?
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Re: La Rocca del Male (riedizione Salani - nuova traduzione Ego)
Al di là della “primitività” del libro, mi pare evidente che Steve abbia scritto tutto intenzionalmente.
Insomma, ma se voi pensate a un liquido, vi verrebbe mai in mente di descriverlo come “vischioso” (“creamy” in inglese)? A me viene in mente uno yogurt. E avete mai avuto il ghiribizzo di bere un unguento, invece di spalmarvelo sulla pelle?
Eppure Steve chiama questa roba “pozione” (“of Magick”), e ci dice che per assumerla bisogna berla. Quindi: o Steve da bambino provò a bere da un barattolo l’unguento per le emorroidi di sua nonna, e volle condividere con il mondo la sua esperienza ... oppure ha fatto l’impossibile per descrivere questa poltiglia in modo così bizzarro, che non sarebbe stato possibile dimenticarsi di averla trovata e di averne letto la descrizione.
Il semplice fatto che la descrizione della “roba” sia così intrinsecamente contraddittoria, è sufficiente a far dubitare molti che il paragrafo sia stato scritto e tradotto correttamente. Ed è proprio questo, il punto. Non sta in piedi. Ed è questo, che dovrebbe farti capire che è qualcosa di molto speciale!
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Re: La Rocca del Male (riedizione Salani - nuova traduzione Ego)
Zakimos ha scritto:Nessuno si è accorto che si tratta di due oggetti distinti? Quando ti avvicini al gruppo noti una fiala di liquido per terra. Dopo la battaglia perquisisci i mostri, e trovi nelle TASCHE di uno l'unguento. 'turning to the viald of liquid" significa che dopo aver perquisito l'eroe esamina la fiala che aveva notato a terra, visibile nelle immagini, scoprendo che è una pozione magica.
... ed ecco che Zakimos ha risolto l’arcano.
Congratulazioni. No, ammetto che non me n’ero accorto. E così, temo, tutti quanti.
Quindi diabolico Steve a menzionare così, del tutto en passant, un oggetto fondamentale per finire l’avventura. Niente maiuscole, niente dettagli o specificazioni, niente che attiri l’attenzione.
Il fatto che le creature si innervosiscano quando chiedi delucidazioni sulla boccetta contenuta nella scatola, ha attirato ulteriormente la nostra attenzione su di essa, facendocela confondere con quella che trovi nelle tasche dei nemici uccisi.
Che pasticcio incredibile, che inganno perfetto. Mi inchino a Steve, e recito un mea culpa. Sarebbe bastato scrivere “turning to the vial IN THE BOX” per eliminare qualsiasi possibilità di confondersi. Ma ovviamente, in inglese, jar e vial non sono uguali, e non c’era bisogno di specificarlo.
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Re: La Rocca del Male (riedizione Salani - nuova traduzione Ego)
Zakimos ha scritto:Nessuno si è accorto che si tratta di due oggetti distinti? Quando ti avvicini al gruppo noti una fiala di liquido per terra. Dopo la battaglia perquisisci i mostri, e trovi nelle TASCHE di uno l'unguento. 'turning to the viald of liquid" significa che dopo aver perquisito l'eroe esamina la fiala che aveva notato a terra, visibile nelle immagini, scoprendo che è una pozione magica.
EGO ha scritto:Quindi diabolico Steve a menzionare così, del tutto en passant, un oggetto fondamentale per finire l’avventura. Niente maiuscole, niente dettagli o specificazioni, niente che attiri l’attenzione.
Il fatto che le creature si innervosiscano quando chiedi delucidazioni sulla boccetta contenuta nella scatola, ha attirato ulteriormente la nostra attenzione su di essa, facendocela confondere con quella che trovi nelle tasche dei nemici uccisi.
Che pasticcio incredibile, che inganno perfetto. Mi inchino a Steve, e recito un mea culpa. Sarebbe bastato scrivere “turning to the vial IN THE BOX” per eliminare qualsiasi possibilità di confondersi. Ma ovviamente, in inglese, jar e vial non sono uguali, e non c’era bisogno di specificarlo.
Non. Ci. Posso. Credere!
Ma avete ragione!
Questo spiega anche perchè nell'edizione inglese non hanno mai nemmeno sollevato la questione!
Quindi, ricapitolando:
Il traduttore EL è rimasto ingannato dall'esistenza di due oggetti simili, e li ha fusi in uno solo. Nel par.235 usa le parole "fiala di liquido" (senza rendersi conto che il testo più avanti chiederà se hai una "boccetta d'unguento"), perchè il testo inglese parla sia di una "vial of liquid" che di una "jar of ointment", e lui uniforma tutto con "fiala".
Ego, conoscendo l'errore sulla boccetta, nella sua ritraduzione della nuova edizione italiana Salani ha fatto attenzione a usare sempre la parola "boccetta", anche laddove il testo inglese usa la parola "vial". Ingannato dall'errore EL di fusione di due oggetti diversi in uno solo, anche lui tratta i due oggetti come uno solo.
Il fatto è che ormai l'errore EL guidava le menti di tutti noi a interpretare il testo inglese come se parlasse sempre e solo di un oggetto, non di due oggetti distinti, eppure, se si sgombra la mente da questo errore, i due oggetti tornano a vedersi come due oggetti.
Infatti, il testo inglese dice:
Par. 339 (quello in cui ti avvicini al gruppo intorno al fuoco) ha scritto:
[...]In front of the Dwarf you can see an open box. You can just make out a vial of liquid within it.[...]
Par. 134 (ti siedi con il gruppo) ha scritto:
[...]You ask about the vial of liquid within the box, whereupon they get agitated. Will you press them for more information about the vial (turn to 60)?[...]
Par. 235 (dopo il combattimento col gruppo) ha scritto:
[...]Going through the pockets of the creatures you find 8 Gold Pieces, a copper-coloured key, and a jar of a dark, creamy ointment. You may take any two of these with you. Turning to the vial of liquid, you can make out an inscription on the lid, written in runes. Your heart leaps as you realize that this is a Potion of Magik and is very rare. Within the vial is enough liquid for two doses [...] You may take this Potion with you to use after using any Spell. When you drink the Potion [...]
Quindi SJ chiama sempre la vial come vial, senza mai usare sinonimi. Al 235 inoltre nelle tasche fa trovare una jar, che è oggetto distinto dalla vial (anche se, per maggiore chiarezza, sarebbe stato bello che anche in quel paragrafo avesse nominato di nuovo la scatola, scrivendo "turning to the vial of liquid within the box"). Ritiro quindi l'accusa che volesse introdurre il doppio salto mortale di difficoltà di dare un oggetto consumabile che però non va consumato perchè diventa fondamentale alla fine, e di dargli un nome ma farne il check di possesso con parole diverse dal nome. Tuttavia notate come non si esime dalla bastardata di farti scegliere solo due dei tre oggetti trovati nelle tasche, non si sa bene perchè, e uno che legge la prima volta con ogni probabilità abbandonerà proprio la jar, essendo la chiave di rame un oggetto che chiaramente avrà un'utilità futura ed essendo gli 8 pezzi d'oro i primi che si trovano nel libro (e che, guarda caso, possono venire spesi subito dopo, quindi se uno li avesse per caso lasciati in favore della jar, fa sempre in tempo a ripensarci ).
Inoltre, come giustamente dice Ego, una "jar" (barattolo) e una "vial" (fiala) sono due oggetti diversi, così come un "creamy ointment" (unguento, pomata, balsamo cremoso) non è un liquido e non si può di certo bere una pomata.
Eppure Stefano D'Aprile commette tutti questi errori e a distanza di 30 anni ha continuato a ingannarci tutti!
Per la cronaca, i paragrafi citati sopra, nell'edizione EL diventano:
- Par.339: Accanto allo Gnomo c'è una scatola col coperchio sollevato, in cui riesci a vedere una fiala di liquido.
- Par.134: Li interroghi allora sulla boccetta di liquido dentro la scatola, ma vedi che assumono un'aria imbarazzata. Vuoi insistere sulla fiala (vai al 60)?
- Par.235: Rovistando nelle tasche delle creature trovi 8 Pezzi d'Oro, una chiave di rame, e una fiala di un liquido scuro e vischioso. Puoi prendere tutto, dal momento che nessuno reclama gli averi delle creature. Decifrando una minuta iscrizione sulla fiala in caratteri di una lingua arcaica, che fortunatamente conosci, ti rendi conto con stupore che si tratta di una Pozione Magica molto rara.
Ed ecco che D'Aprile, per evitare di ripetere la parola "fiala", introduce la parola "boccetta" anche quando il testo inglese dice "vial", e nel par.235 decide arbitrariamente che la "jar" è una fiala. I due oggetti diventano uno e l'inganno è fatto.
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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