Imboccate la biforcazione che porta verso l'alto, e lo fate nella maniera più silenziosa possibile.
Dopo un paio di minuti arrivate in una grande stanza quadrata, sulle cui pareti sono dipinte le gesta degli antichi partecipanti alla contesa del Krarth.
Un imponente quadro raffigura un combattimento di Icon l'Empio contro un campione del Mago Balhazar.
Da quello che vedete, sembra trattarsi di una specie di stanza delle udienze.

"Liberatemi..."
Sentite provenire dall'alto.
Nurrak alza lo sguardo, ma non c'è anima viva.

"Liberatemi...".
Per la seconda volta sentite pronunciare la stessa richiesta.
Nurrak chiede, incuriosito: "Chi parla?".

"Sono un avventuriero bloccato da decenni in questo settore del labirinto... Il Mago Tor mi ha condannato ad essere bloccato qui per sempre... Ve ne prego, liberatemi...".
La voce sembra disperata, e continua a chiedervi aiuto.

In fondo alla stanza notate altre 2 uscite: una è una scala che prosegue verso l'alto, l'altra è un corridoio laterale.

Nurrak sembra dubbioso, ma intravedi nella sua coscienza lo stesso pensiero che sfiora la tua.

"Il Mago Tor mi ha esiliato in questo luogo sperduto perchè non voleva che intralciassi i suoi piani. Ci sono due sfere in questa stanza: una bianca ed una nera. Per liberarmi, vi basterà avvicinarvi alla sfera bianca che troverete nell'angolo est. Ve ne sarò grato in eterno, anche se tornare ora a vivere significa aver perso tutti gli affetti e le vecchie conoscenze...".

La voce risponde: "E' bene non avvicinarsi alla sfera nera... Serve per controbilanciare l'incantesimo che mi intrappola, ed è stata messa lì dall'essere malvagio che mi ha intrappolato!!".

Appena sfiori la sfera bianca, senti un rumore sordo in sottofondo.
Quindi, alle tue spalle, vedi comparire una figura: si tratta di un uomo, è magro, vestito completamente di nero, ha il mantello in brandelli. Ha capelli lunghi e viso abbastanza magro, emana una strana energia che puoi quasi percepire mentre esce dal suo corpo.
Inizialmente sembra avere intenzioni bellicose nei tuoi confronti, ma poi ti poggia una mano sulla spalla e, anche se con tono ambiguo, ti ringrazia: "Fratello, sono in debito con te. Grazie per avermi liberato".

Nurrak gli chiede come si chiama.
"Il mio nome è Nebularon. Sono circa 300 anni che mi trovo intrappolato qui. Ma finalmente ora sono libero... Non finirò mai di ringraziarvi.", continua, pronunciandosi in una strana risata.

"Non saprei dirti... Nebularon... Questo nome non mi è nuovo, sai? A te dice nulla? Sono convinto di averlo già sentito da qualche altra parte, ma ora non ricordo dove... In ogni caso, se aveva intenzione bellicose ci avrebbe già ucciso, anche se questo non esclude del tutto la sua pericolosità nei nostri confronti. Ora provo a parlargli...", risponde Nurrak.

"Siamo contenti di essere arrivati in tempo. Ora che ti abbiamo liberato, però, potresti dirci come mai sei stato intrappolato e chi sei veramente? Avevi una missione prima di finire bloccato in questo posto?", chiede Nurrak a Nebularon.

NEBULARON: "Ve l'ho detto, diverrsi decenni fa il Mago Tor mi ha intrappolato in questi cunicoli: riteneva che io rappresentassi una minaccia per i suoi piani di conquista e controllo del territorio. Da allora sono rimasto bloccato qui. Poichè le contese dei Labirinti di Krarth sono ormai terminate oltre 300 anni fa, nessun gruppo di avventurieri si è più addentrato qui dento. O meglio: alcuni uomini si avventurano sempre, ma questa parte del labirinto è piuttosto isolata rispetto al resto, quindi è molto meno frequentata. Voi siete stati i primi uomini che sono passati di qui, per questo ho chiesto aiuto a voi... Non so dove avete già sentito il mio nome: probabilmente in qualche vecchia leggenda narrata da qualche viandante...".