"Grazie...", commenta sommessamente la poverina, tra le lacrime.
Vi fate guidare da lei nella città: è uno spettacolo desolante.
Intere case polverizzate, solo i muri più resistenti sono rimasti in piedi, ma si tratta per lo più dei perimetri delle case. Trovare un'abitazione con il tetto ancora presente è un'ardua impresa.
Nell'aria c'è ancora una nube di fumo che rende fastidioso persino respirare, ed assomiglia ad una foschia.
La ragazza vi guida verso il porto: è lì che c'era la sua casa.
Sotto una valanga di pietre e polvere, riuscite a scorgere i corpi senza vita di due persone e, dopo averli estratti dalle macerie, la ragazza scoppia in un pianto ancora più accorato. A quanto pare, ha riconosciuto in quei due corpi i suoi genitori.
L'intero territorio è stato completamente raso al suolo.

"Possiamo prendere quell'imbarcazione lì", propone Nebularos.
Si tratta di un'imbarcazione da pesca di medie dimensioni, sembra perfettamente intatta a parte la prua semi-distrutta e bruciata. Ma in ogni caso sembra in grado di salpare.
L'alternativa sembra percorrere a piedi il Krarth in direzione sud.

Attraversando le rovine, arrivate a quello che sembrava un porto.
La distruzione qui è totale.
Salite sull'imbarcazione e vi preparate a salpare, dopo aver aperto le due vele.
In ogni caso, la barca sembra anche dotata di due remi con i quali potete governarla meglio nel caso ne abbiate la necessità.
Partite quindi procedendo verso sud, oltrepassando la zona del porto e lasciandovi la città distrutta alle spalle.
Nebularon, per giunta, sembra anche essere un abile navigatore, quindi vi sentite sicuri.

Mentre navigate seguendo la costa, Nurrak domanda: "Una casupola? Cosa hai visto di preciso? Ma dovremo dirigerci ancora più a sud o il nostro obiettivo è questa casupola?".
Nebularon, nel frattempo, osserva l'orizzonte.

Navigando lungo la costa, dopo qualche minuto la vostra attenzione è attirata da una nave in mezzo all'oceano: sembra una barca alla deriva. Si trova a qualche centinaio di metri da voi; ancora più avanti, riuscite ad intravedere la sagoma di un'isola. Proseguite lentamente, cercando di fare attenzione al minimo rumore e valutando bene il da farsi, fino a che, superata una quercia dall'imponente chioma, compare alla vostra destra una piccola costruzione semi-nascosta nella vegetazione. Si tratta di una baracca.
La casa ha un aspetto spettrale: la zona circostante è quasi paludosa, grandi canne di bambù si ergono dal terreno umido ed acquoso, ed una lunga serie di salici piangenti rende l'ambiente ancora meno attraente. Le condizioni ambientali, poi, generano una strana foschia simile alla nebbia, estremamente fastidiosa, che rende i dintorni ancora più cupi.
Dalla baracca, tuttavia, non provengono rumori, ma i vetri rotti delle finestre ti suggeriscono che probabilmente qualcosa è successo in questo posto. A prima vista, sembra un luogo ideale dove nascondere qualcosa: posto isolato, visibile solo da vicino in un punto in cui generalmente le navi passano molto più al largo, visibile dall'entroterra solo avvicinandosi in un ambiente ostile...
Alcune impronte, davanti all'entrata: sono rimaste impresse nel fango umido, e non sono molto recenti.

Entrate nella baracca: la porta cigola in maniera evidente. All'interno senti un fastidioso odore di muffa oltre ad una puzza nauseabonda: ti basta questo per escludere che possa viverci qualcuno.
A quanto pare, la baracca è composta di 2 stanze: siete appena entrati nella prima, mentre per accedere alla seconda c'è un piccolo passaggio alla vostra destra.
Quello che noti è che la baracca è davvero sporca: diversi animali si rintanano al suo interno, visti i numerosi escrementi che puoi notare a terra.
Di fronte a voi c'è uno scaffale di legno ormai consumato dal tempo, sulla sinistra c'è un baule chiuso. Sulla destra, invece, vicino al passaggio che porta alla seconda stanza, c'è una piccola mensola con numerose ampolle contenenti due tipi di liquidi: uno nero ed uno rosso. Ci sono ampolle di varie dimensioni e forme, e sono tutte chiuse con piccoli tappi di sughero.
Sono completamente impolverate, segno che sono giorni che non vengono toccate, forse settimane.
A prima vista si tratta di pozioni, ma non riesci ad immaginare il tipo di liquido che possono contenere.
La parete accanto alla mensola, inoltre, ha qualcosa di strano: su di essa è colato uno strano liquido nero, e sembra che la parete stessa abbia subito una reazione con qualche strana sostanza che ha creato delle bollicine "effervescenti".
Sul baule, invece, sembra esserci uno strano meccanismo metallico che lo teneva chiuso. Il meccanismo è grande quanto la testa di un uomo, ma sembra essere stato aperto: c'è ancora una chiave a forma di stessa nella serratura. Nel baule, nonostante la serratura di sicurezza, non c'è niente, ma alla base stessa del baule sembra esserci qualcosa che genera movimento, come se sotto ci fosse un vuoto o qualcosa del genere.

Sposti il baule, facendo attenzione a non fare rumore. Fortunatamente Nebularon ti dà una mano.
Quello che scoprite ha dell'incredibile: un passaggio sotterraneo, una scala a pioli conduce ad un livello inferiore, al di sotto del livello del mare, posto a circa 7-8 metri più in basso di dove vi trovate adesso.

Nurrak, nel frattempo, osserva le ampolle, che nessuno di voi ha saputo riconoscere, neanche Nebularon.
"Possiamo sempre vedere che effetto hanno versandone un po sul legno...", parla tra sè e sè Nurrak, aprendo entrambe le ampolle e preparandosi a versare il liquido.