Re: I Corti di LGL 2019 - Bando ufficiale
Yeee! Evviva il nuovo bando!
L'art. 8 introduce, in un solo articolo, parecchi divieti, che daranno qualche grattacapo agli autori. In pratica:
- Niente dadi (come nell'edizione 2014) e niente elementi esterni al libro.
- Sembrerebbe quindi, niente alea. Ma in realtà è possibile usare una tabella del destino (confermato dai LAZy)! Quindi chi proprio vuole può usare il caso.
- In base a quanto sopra, i combattimenti sono ancora possibili, però tenendo presente che "è possibile inserire meccaniche che costringano il lettore a tener traccia di appunti e valori modificabili, ma solo se tali elementi possono essere facilmente ricordati anche a mente". Questo per me esclude non solo i combattimenti, ma anche i codici, le password e gli inventari! Esclude anche i soldi e qualsiasi punteggio a caratteristiche o scelta di abilità.
- In realtà la regola che gli elementi variabili possono essere usati purchè facilmente ricordabili a mente è abbastanza generica, e spingerà qualche autore a forzare la mano. Quante informazioni sono infatti ricordabili a mente? Non è qualcosa di univoco e varia di persona in persona! Uno può ricordarsi molto o nulla! Questa regola creerà polemiche in fase di giudizio dei corti, mi sa. A sto punto forse era meglio vietare del tutto appunti e valori modificabili.
- Ebbene sì, ciò in pratica significa edizione SLaTA!
- Novità delle novità, bisogna inserire le soluzioni degli enigmi!
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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Re: I Corti di LGL 2019 - Bando ufficiale
GGigassi ha scritto:Anima di Lupo ha scritto:abbiamo provato a escludere gli Organizzatori dalla partecipazione (auspico che questa regola rimanga negli anni)
AdL
Questo lo dico in tutti i miei Bandi
Ci tengo a dire che comunque negli anni passati gli Organizzatori che hanno anche scritto Corti durante la loro gestione sono sempre stati obiettivi e cristallini. Io non ho mai notato alcuna preferenza o faziosità.
L'art. 1 non deve essere visto come una critica al loro operato ma semplicemente per quello che è in realtà: un tentativo di limitare l'autoreferenzialità del Concorso.
Fa che ciò che ami sia il tuo rifugio
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Re: I Corti di LGL 2019 - Bando ufficiale
Zakimos ha scritto:Posso astrattamente giocare al corto in qualsiasi luogo, su qualsiasi supporto, a prescindere da cosa io abbia con me in quel momento e dal fatto di essere io uomo, donna, alto, basso, vestito o nudo e via dicendo?
Se giochi nudo in banca, non penso che puoi farlo a lungo... praticamente, quando il servizio d'ordine viene a prenderti, è un ID!
Sul serio, grazie per aver spiegato meglio e dato un esempio chiaro. Dario III ha scritto:Riguardo all'anno scorso, vorrei dire che Adriano e Pirata si sono generosamente cimentati nella stesura di un corto solo perché, a un certo punto, temevamo un flop totale delle partecipazioni (che poi si sono rivelate poche ma comunque in linea con il trend generale). Col senno di poi ne sono contento, perché hanno prodotto due corti molti divertenti!
Grazie Dario!
Il fatto che gli Organizzatori non possano partecipare riduce di brutto il numero potenziale dei partecipanti...
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Re: I Corti di LGL 2019 - Bando ufficiale
Pirata delle Alpi ha scritto:Il fatto che gli Organizzatori non possano partecipare
Riguardo a questo argomento e alla novità introdotta nell'art. 1, faccio un breve excursus storico del Concorso.
Fino all'edizione 2013 (la 5a) gli organizzatori si chiamavano Giudici e il loro voto pesava più di quello degli altri votanti. Fino alla 4a edizione infatti l'intera media del voto del popolo contava solo per un quarto nel voto finale al Corto e il voto dei tre giudici contava per tre quarti. Nella quinta edizione la formula era stata leggermente cambiata (il voto dei giudici contava per un terzo) ma il concetto era lo stesso. Pertanto, anche se non esplicitamente vietato nei bandi, i giudici non partecipavano al concorso.
Il primo giudice in assoluto a presentare un suo corto al concorso, ma dichiarando esplicitamente in anticipo che fosse fuori concorso, è stato Apologeta (e caso unico nella storia del concorso, nessun lettore gli ha dato un voto).
Nella sesta edizione (2014), gpet74, EGO e Rygar hanno rovesciato il tavolo e cambiato il nome della terna da Giudici a Organizzatori. Da quella edizione per la prima volta il voto della terna viene conteggiato con lo stesso peso del voto di ciascun altro votante. Ciò è stato dichiaratamente fatto per permettere agli organizzatori di partecipare al concorso loro stessi. Infatti l'art.24 del bando 2014 diceva "Anche i tre organizzatori del concorso possono concorrere con i propri racconti, a patto di rispettare tutti i punti del Regolamento."
Di fatto però, trovandosi la terna in una posizione di vantaggio rispetto agli altri concorrenti (sono loro che stabiliscono le regole, il tema e la gestione del concorso, oltre a poter leggere in anticipo tutti i corti e conoscere l'identità degli autori), per prassi se un organizzatore si sentiva di scrivere un corto, lo presentava come fuori concorso.
Nell'edizione 2014, gpet74 ha partecipato con un corto fuori concorso. Nell'edizione 2015, Apologeta ha fatto lo stesso. Nell'edizione 2016, SkarnTasKai ha fatto lo stesso.
Nell'edizione 2016 io sono stato organizzatore, insieme a Prodo e SkarnTasKai. Il permesso agli organizzatori di partecipare è stato spostato dall'art. 24 direttamente all'art. 1. Ricordo la discussione con Prodo, che voleva introdurre il divieto agli organizzatori di porter partecipare in concorso, e ricordo che l'avevo dissuaso in quanto si era ormai consolidata la prassi che se un organizzatore presentava un corto, lo faceva fuori concorso. Era una regola non scritta, ma in 8 edizioni era sempre stato così. Mi piaceva il concetto di "prassi", una regola non scritta ma tacitamente rispettata. Un po' come in Parlamento, dove il presidente ha diritto di voto come tutti gli altri parlamentari, ma per prassi non vota.
Questo tuttavia è cambiato nell'edizione successiva. Nel 2017 per la prima volta un organizzatore (Hieronymus) ha partecipato con un corto in concorso, classificandosi quinto, e quindi entrando ufficialmente nella classifica del concorso di quell'edizione.
Nel 2018, di nuovo, Adriano e Pirata delle Alpi hanno partecipato in concorso, classificandosi terzo e sesto rispettivamente.
Nell'edizione attuale la frase dell'art. 1 che consente agli organizzatori di partecipare è stata cambiata da LordAxim, Zakimos e Anima di Lupo in un divieto.
Capisco le loro intenzioni con questo cambio di regola, però io a questo punto la vedrei bene come un divieto di partecipare in concorso, e quindi come una possibilità di presentare un corto fuori concorso, tornando quindi a quella che fino al 2016 era una prassi, scritta stavolta come regola ufficiale.
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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