Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
Zakimos ha scritto:No Ggigassi, hai cannato completamente
In realtà mi pare che stiate dicendo entrambi la stessa cosa.
"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"
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Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
Pagellone Macchine Mortali
Prepararsi a partire! = 5
Questo problema non raggiunge dimensioni gravi nel tuo corto, ma faresti bene a rifletterci su. Nella tua storia, talvolta anziché "fare", il personaggio "inizia a fare".
Le macchine cominciarono a cambiare bersaglio. L'analista iniziò le operazioni di comparazione. Il tecnico in campo iniziò ad irrigare il terreno. Qualcosa iniziò a rompersi. Il trattore comparse dal nulla, cominciando a raccogliere zucchine. [le raccoglie o inizia soltanto a raccoglierle?]
Tell, don't show = 4
Fornisci poche informazioni al lettore, il più delle volte tramite asserzioni. Era furente. Stava urlando. Un moccioso lo aveva sfidato e parzialmente battuto. Puoi migliorare rapidamente sotto questo aspetto concentrandoti sulla descrizione precisa della scena, anziché sul suo riassunto.
Abbondi di frasi nominali: cerca di limitarti. Troppe volte i soggetti sottintesi rendono difficile la lettura:
Un controllo allo scheletro del terreno e lo stupore. [lo stupore che?]
Il trattore si arrestò, manovrando sulla terra. [Non ho capito cosa sta facendo il trattore]
Il suo taccuino si riempiva di considerazioni. [che ci farebbe piacere conoscere, dato che non tutti sono agronomi o geologi]
E' = 7
Ho delle perplessità sull'uso del punto fermo subito dopo il punto esclamativo (o subito dopo il punto interrogativo).
Però lo fai sempre, quindi è il tuo stile.
Mancano degli spazi qua e là: ombrasbucò e maledettobarbuto. Il correttore automatico dovrebbe segnalarteli. Qualche congiuntivo ti è scappato.
Sembra = 9
Per quanto mi secchi ammetterlo, hai usato correttamente la maggior parte dei "sembra", ovvero inserendoli in similitudini. Oppure smentendo subito dopo. Oppure per indicare una sensazione del personaggio. Sono giusti tutti questi usi.
Non prendi il 10 per il p.21 "nessun altro sembrava così vicino alla soluzione"
Quasi = 5
Gino aveva quasi ultimato il raccolto. Giusto usare il quasi, crea empatia con la vittima: per poco non aveva finito, stava per rientrare a casa.
Ma Gennariello aveva già raccolto quasi cinquanta chili di zucchine. Perché quasi? Non è funzionale alla storia. Poteva averne già raccolti cinquanta. Inoltre annunci un già per poi smentirlo con un quasi, come se ti fossi pentito di aver sparato un numero grosso.
Lanciò qualche maledizione, quasi come se questo potesse esentarlo dal compito. A che serve il quasi?
L'infiltrato lo aprì delicatamente, quasi come fosse di carta velina. Che differenza fa trattare qualcosa come fosse di carta velina, e trattarla quasi come fosse di carta velina?
Giada dorme da quasi venti minuti. Sono certo che poteva essere addormentata da venti minuti senza ripercussioni per la storia.
As you know, Bob = 6
p. 20 "come ben sapete è nostro interesse che quei trattori continuino a seminare il panico." è un'informazione che due interlocutori della storia non si scambierebbero mai. Serve solo a farsi scoprire dal lettore.
Il potere della mente = 6
p. 21 "Il trattore l'aveva letteralmente inseguito."
"Sciogliere il prodotto direttamente nell'acqua."
"ci sarebbe stata una seconda sostanza in grado di ammorbidirlo nuovamente."
Anche se non hai esagerato con gli avverbi, se li togli la storia è identica.
Narratore epilettico = 1
Il vero punto dolente del corto. Non c'entra il fatto che hai usato tre protagonisti diversi ad ogni paragrafo, ma hai la tendenza ad omettere il soggetto. Talvolta il soggetto sottinteso è il protagonista del paragrafo, altre volte no.
Nel primo paragrafo dell' intro, il punto di vista è del nipote dell'agricoltore Gino. Si parla infatti di Nonno Gino. A fine paragrafo interviene il narratore onnisciente (lo farà spessissimo nel Corto) per dire che "nessuno vide più Gino."
Nel secondo paragrafo il punto di vista è dell'agricoltore.
Nel terzo paragrafo è di Ermanno, che ha l'idea di sviluppare un colloide, per realizzare il desiderio di un padre ormai defunto. E chi sarebbe suo padre? Che idea aveva suo padre? L'introduzione non ce lo dice.
Nella prima parte della storia il racconto è in terza persona. Nella seconda parte è in seconda persona (quando siamo Ermanno).
Dì un’altra parola e ti mando all’ospedale!
Il ragazzo bofonchiò qualcosa. Un pugno lo colpì in pieno volto.
Chi ha colpito chi?
Nel paragrafo 8 (nero) non si capisce chi parla, né chi fa cosa. Anche il 26 è molto confusionario.
Giada esce dal bagno. Il livido sulla sua guancia destra è ancora ben visibile.
“Hai chiamato in ufficio per dire che domani non vai?”. [chi chiede a chi?]
“Si”.
“Buonanotte papà”.
Ti giri verso la porta, inespressivo. [cioè mi giro verso chi parla o mi giro verso la porta per evitare la conversazione?]
“Buonanotte”. [questo chi lo dice? Il papà o la mamma?]
“Buonanotte mammina”.
Giada percorre nuovamente [ma non l'aveva ancora fatto!] la camera da letto. Una lacrima scivola giù dalla sua guancia quando la piccola nota il livido. Muta [chi? nella frase precedente ci sono due soggetti femminili], stringe a sé il suo orsacchiotto, mentre Giada la abbraccia e le dà il bacio della buonanotte.
p.12 nero
La macchina tornò a terra con un rumore sordo, inquietante, poi si fermò. Era incerto sul da farsi. [ma chi era incerto? Il trattore? Il protagonista?]
Poi un rombo di rabbia, quindi lo scatto in direzione dei bambini. [chi è scattato? La macchina o il protagonista?]
"Portali via! Subito!", gridò [a chi?] come non aveva mai fatto prima [non aveva mai gridato?].
Un’ombra sbucò dal nulla, afferrò i bambini e scomparve. [Sparirono anche i bambini? E che vuol dire che un'ombra può sparire?]
"Qui, maledetto! Qui!" [chi parla? L'ombra nascosta o il protagonista?]
Il trattore non vide più i bambini, ma fu distratto da lui [da chi dei due?]. Gli [Lui? Il trattore?] puntò contro, accelerando.
p.17 nero
Lavorò in un ristorante come lavapiatti, poi in una ditta di pulizie, infine come impiegato in un’agenzia immobiliare.
Poi conobbe la famiglia di Alfonso, che aveva appena acquistato un appartamento. Alfonso dirigeva un’azienda agricola. Lavorò tre anni [Alfonso, giusto? O il personaggio, che lavorava nell'agenzia immobiliare?]. Furono tre anni felici [Per il personaggio, giusto?]. Poi giunsero i
trattori. L’azienda [di Alfonso, giusto? Non stai parlando dell'agenzia immobiliare.] andò distrutta, e con essa il posto di lavoro [di Alfonso, giusto?].
Quell’annuncio era forse la cosa più giusta a cui avesse risposto [Ma stiamo parlando di Alfonso, che è rimasto senza azienda? O di quello che lavora nell'agenzia immobiliare da tre anni? Parentesi a parte per 'la cosa più giusta alla quale avesse risposto, forse']
Infine, le scelte che proponi al termine di ogni paragrafo molto spesso non riguardano l'azione che il personaggio farà, ma gli esiti che ne otterrà! Il risultato è una spoilerata assicurata.
Pdor, figlio di Kmer = 10
I nomi dei protagonisti li scelgo io, opzione sensatissima.
Poter saper volere = 4
Immaginò di poter guidare una di quelle macchine
Ognuno voleva apparecchiare per sé stesso, per poter assaggiare almeno una fetta di torta.
Riuscirai a tenere a bada quei senatori.
[...] con un ghigno sinistro che provò a scacciare, ma senza riuscirci.
Ecodoppler = 4
- Prendi il timbro, ma rimani un attimo immobile, pensieroso. Un piccolo dubbio ti attanaglia.
- raccoglievano i raccolti
More is less = 6
Abbondi di parole che appesantiscono la storia o che aumentano la confusione.
p.17
Sulla destra, un pannello verticale raffigurava l’intero stato italiano. Era alto circa due metri e mezzo, alcune puntine erano conficcate nel pannello.
"era alto" si riferisce allo stato italiano? Non di certo al pannello, dato che lo nomini nella frase dopo.
C’era poca ghiaia e nessuna roccia sopra i 12 millimetri. [volevi dire che non c'erano rocce dal diametro sopra i 12 millimetri (ma anche in tal caso non le chiamerei rocce) o volevi dire che non c'erano rocce nello strato di terra che va da 0 a 12 millimetri di profondità, o ancora che non c'erano rocce SOTTO i 12 millimetri di profondità?
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Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
Ci troviamo davanti ad una intuizione di portata epocale. Non solo abbiamo un racconto da leggere, ma abbiamo tre punti di vista da mettere assieme. Chissà quanti capolavori librogheimistici vedremo, che sfrutteranno questo lampo di genio del nostro autore misterioso?
Sfruttare il paragrafo come contenitore per tre azioni diverse, per tre personaggi diversi, è qualcosa di assolutamente fuori dagli schemi. È stato fatto in certi romanzi fantasy, ma mai così. Mai così!
L'idea... trattori del futuro appaiono sulla terra (non sulla Terra) e si appropriano con la forza di ortaggi.
Ma lo sai, caro autore dei miei stivali da orto, che hai avuto una pensata geniale!
Stamattina mi è partito un trip mentale che è durato fino alle 14.05. Perché mai una civiltà capace di inviare oggetti indietro nel tempo si limita ad inviare trattori rubaverdura anziché inviare - che so - un centinaio di dvd con le serie tv del futuro, con un biglietto: "Mettete un quintale di mele nel cesto e vi mandiamo la seconda stagione."
Ora ipotizzate di avere VOI la macchina che è in grado di spedire oggetti nel passato (e riceverli, come accade in questo corto). Immaginate di spedire 1000 dollari nel 1918. Quanta materia prima vi potete comprare? Certo, non ha senso spedire banconote dove (e quando) non hanno corso legale, ma ci sarà un prodotto del futuro appetibile nel passato, tanto da scambiarlo con derrate alimentari, di cui come ben sappiamo c'è un surplus esagerato.
Poi mi sono domandato se la civiltà del futuro ruba le zucchine e le cipolle per necessità alimentari. Ma, riflettendo, se tu hai fame vai a rubare un camion di cipolle? No, rubi arance, pere, pomodori, fagioli, piselli. Perché le cipolle? Perché? E cos'hanno in comune con le zucchine?
Temo che morirò senza saperlo: alle 14.05 ha suonato il postino.
Pultroppo, la struttura e il regolamento del corto non rendono giustizia alle premesse. Dal momento che le scelte si riducono a poco più di zero, quelle poche che restano sono ininfluenti, e non ci sono enigmi da risolvere, tanto valeva scrivere tutti i paragrafi uno dopo l'altro, senza incrociarne i rimandi.
L'unica regola del corto impone di cambiare personaggio ad ogni paragrafo. Oddio, ma perché? Che vantaggio ne traggo? Per capire le trame, il modo più semplice è leggere tre volte il corto, partendo dal nero, poi dal rosso, poi dal blu e ruotandoli in senso orario ad ogni paragrafo. Ma che vantaggio letterario/giochistico ne volevi ottenere obbligandomi a saltare da una testa all'altra ad ogni passo? Perché mi viene imposto? A che serve tutta questa confusione artificiale? Potrei leggere prima la storia in nero, poi quella in rosso, poi quella in blu e arriverei comunque alla seconda parte del corto senza affanni.
Eppure il tuo caleidoscopio ha spianato la strada ad un nuovo genere di gioco nel gioco. D'ora in poi sarà possibile sfruttare più percorsi e più personaggi contemporaneamente. Succede solo ciò che è descritto nel capoverso prescelto, ciò che succede negli altri è irrilevante. Prova a pensare ad una storia che contenga un vero enigma da risolvere, un vero true path in cui i tre personaggi agiscono ad insaputa l'uno dell'altro, ma solo un intervento esterno (da parte del lettore onnisciente) fa quadrare gli spigoli del cerchio.
Voto inviato a uno dei tre.
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Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
Tomcat75 ha scritto:Poi arrivo alla gioco lettura e non ci capisco nulla. Leggo la spiegazione di GGigassi, ci riprovo e ancora non ho capito.
REGOLAMENTO
1. Se hai opzioni a fine paragrafo non puoi leggere lo stesso colore per due paragrafi consecutivi.
2. Se non hai opzioni, vai avanti normalmente.
E ora sorge un problema:
al paragrafo 24, 27, 29 non posso compiere alcuna scelta: sono scritte in nero, e il testo appena letto è nero.
Ciò contravviene all' unica regola, che dichiara Al momento della scelta, l’unica regola da seguire è che non è possibile scegliere un’opzione dello stesso colore della sezione
che hai appena letto.
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