Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
Questo corto mi ha lasciato con sentimenti contrastanti.
L'idea di base è geniale, potenzialmente rivoluzionaria. In un settore, quello della narrativa interattiva, attivo da quarant'anni, introdurre qualcosa che innovi è ormai diventato difficilissimo. In undici anni di concorso dei Corti, di idee rivoluzionarie che hanno spianato una nuova strada e sono state poi usate negli anni a venire da altri scrittori di corti ce ne sono state pochissime (mi permetto di includere: il sistema di abbandono del paragrafo per recarsi in un nuovo paragrafo su iniziativa del lettore, introdotto da Apologeta nella 3a edizione; il sistema a obiettivi per rigiocare il libro con diverse finalità, introdotto da suaimondi nella 4a edizione; il sistema a rimandi non segnalati nel testo, su libera iniziativa del lettore, introdotto da abeas nella 7a edizione; e ora potenzialmente questo).
Il sistema di questo corto prevede di avere contemporaneamente più punti di vista, ma di leggerne solo uno per volta. L'idea è ottima, e sono sicuro che verrà sfruttata e perfezionata in futuro. E' una di quelle idee che mi pento di non avere avuto io.
Purtroppo l'idea, pur geniale, è sfruttata maluccio. L'obbligo di cambiare punto di vista ad ogni cambio di paragrafo rende la lettura difficoltosa. Io personalmente non sono davvero riuscito a seguire la trama.
Aggiungiamo poi quello che è un peccato gravissimo: di fatto nel corto non ci sono bivi. Sì, ce ne sono un paio nella prima parte, e la seconda parte sembra strutturata come un LG classico (ma solo in apparenza), ma di fatto questi bivi riconducono tutti nell'Unico Percorso che porta inevitabilmente, qualsiasi scelta si faccia, che si capisca o meno quello che sta succedendo, all'Unico Finale Inevitabile.
Quindi di fatto l'unica interattività del racconto è la scelta del punto di vista da leggere in ogni successivo paragrafo, ma qualsiasi combinazione di punti di vista si scelga, è del tutto ininfluente.
Questo è un peccato mortale, e si unisce all'altra grande potenzialità non sfruttata: quella di inserire eventuali enigmi e rimandi nascosti. Già al secondo paragrafo (il par. 5), viene ventilata la possibilità che ci sia un paragrafo nascosto in cui fare un'azione alternativa a quelle proposte. Quando l'ho letto ho pensato, "mannaggia, ho scelto il punto di vista sbagliato e ora non posso sfruttare questa possibilità. Vedremo alla prossima lettura!". Ma in realtà non esistono rimandi nascosti, come specifica la nota nell'ultima pagina. Peccato, davvero un peccato, perchè questa era l'unica possibilità di rivalsa di un corto senza bivi come questo, l'unico modo di rendere sensata la regola del cambio di punto di vista: sarebbe diventato un enigma in cui bisognava scegliere attentamente quali punti di vista adottare di volta in volta per non perdere indizi importanti. Invece niente di tutto ciò. Davvero un peccato.
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Grafo:
Prima parte
1 -> 5 -> 14 -> 19 -> 7 -> 13 -> 21 -> 4/16 -> 8 -> 17 -> 6 -> 15
|--> 2 -> 10 ---^
(15) -> 3 -> 22 -> 9 -> 18 -> 20 -> 11 -> 23
Seconda parte
23 -> 28 -> 29 -----> 27 -> 32/24 --> 30/25 -> 33
|-> 31 --^
Giudizio finale: una storia grottesca, scritta bene e avviluppata in un sistema a punti di vista multipli. Un'ottima idea, sicuramente validissima per un racconto non interattivo. Purtroppo questo è un concorso di racconti interattivi, e da questo punto di vista il corto perde molti punti, soprattutto per le potenzialità non sfruttate.
Il mio giudizio finale è: peccato!
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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Arkham Lêgãcy ¬
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Arcimaestro
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Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
Macchine infernali
Il corto dei “Se” e dei “Ma”
Anche se il vero sottotitolo doveva essere: “Hai fatto un fiore e ci hai cacato sopra” e bada bene autore è detto in senso goliardico e senza nessuna offesa.
In merito al sottotitolo goliardico è figlio del fatto che a mio modo di vedere hai avuto una idea geniale e decisamente nuova, ma da li partono i “se” ed i “ma” del sottotitolo ufficiale.
La scelta di far impersonare 3 personaggi differenti e caratterizzati bene in un LG (almeno che io ne sappia) è proprio una novità e capisco anche la difficoltà di far convergere tre punti di vista ed azioni a punti comuni, che è un bello sforzo; ma non avendo lo spazio giusto per ampliare la storia, dargli un più ampio respiro era impossibile senza violare il regolamento ed i limiti imposti.
Se non ci fosse stata la regola del dover leggere i paragrafi per forza sfalsati, forse la trama sarebbe stata più chiara da subito.
Magari divendoli per trama e dando l’opportunità al lettore (perchè qui siamo più lettori che libro giocatori), di impersonanrne uno per volta.
In fondo nella seconda parte impersoni solo Ermanno che riesce a realizzare e vendicare suo padre.
L’utilizzo della prima persona, va a supplire la terza persona della prima parte.
Fra le tante in merito alla storia, mi viene da chiedermi: Ma i paradossi temporali? Rubi le zucchine e le cipolle dal passato, ma così facendo non rischi che poi non ci arrivino nemmeno nel futuro perchè fatte scomparire proprio dai trattori che hai rimandato indietro.
Concludendo l’idea può essere una nuova via da percorrere nei libro game, a patto di seguire le critiche che sono emerse un po da tutte le parti. Magari anche dando più scelte al lettore che in questo caso sono molto poche.
Giocabilità in qualsiasi luogo
Il problema risiede proprio nella giocabilità, che è veramente ridotta ai minimi termini. Però la lettura può essere effettuata in qualsiasi luogo.
Pro
- L’idea geniale di avere tre personaggi e tre punti di vista della solita storia
- Molto simpatici gli easter eggs
- L’idea del viaggio nel tempo dei trattori per prendere le risorse assenti nel futuro (anche se il tipo di ortaggio non mi ha convinto).
Contro
- Praticamente un racconto con pochissimi bivi
- Se non si bara leggendo di fila i paragrafi dello stesso colore, si ha difficoltà a capire in pieno la trama.
- L’idea delle zucchine e delle cipolle mi ha fatto storcere la bocca; questo perchè non è che se non hai zucchine e cipolle non sopravvivi. Insomma la storia ha il giusto pathos, ma quelle due verdure mi hanno fatto perdere appeal.
Ipotesi genere
”Steampunk”.
Cannato a piè pari...
Centratura tema contest
Direi centrato, perchè si parla di: Indurire la terra (elemento fisico) e della terra (pianeta) inaridita che manda indietro nel tempo i trattori a fare razzia.
Tempo di lettura
Circa 1 ora.
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Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
Il corto non mi è piaciuto. Per me (e ribadisco, è una mia opinione, spero l'autore non se ne crucci), è il peggior corto finora.
L'incipit non mi ha preso. Non tanto perché non sia "interessante" (a suo modo lo è), ma perché fin da subito si intuisce che una storia di questo genere difficilmente ha avuto un comparto ludico/interattivo adeguato e non va a parare da nessuna parte.
Non c'è vera interazione, possibilità di scelta, gioco di alcun genere. La storia spesso non ha senso, spesso non si capisce. Non c'è neppure il grip che poteva dare il corto "True Path" di Adriano, che ti spingeva a cercare soluzioni inesistenti ad enigmi, perché qui ci sono così tanti dati e così tanta confusione da rendere arduo anche solo provarci.
Ma per me, queste non sono le critiche più rilevanti.
Il problema che più ho sentito è che mi ha dato fastidio fisico leggere la prima parte di questo corto. Cambiare punto di vista e mettere a fuoco testi di colore diverso sforzandosi di ignorare quelli degli altri colori è stato disorientante.
Ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fine.
A differenza di altri utenti, non penso neppure che in questo caso ci sia da premiare l'inventiva.
A mio parere, il librogame multigiocatore/multipersonaggio è un campo quasi completamente inesplorato, a dispetto delle molte possibilità che offre. Dove uno spara, prende.
Ho riserve anche sulla scrittura, che non ho particolarmente gradito. Spesso non ho neppure capito qual era l'intento del testo. Doveva farmi ridere? Essere grottesco? Tragico? Era solo un easter egg?
Unico vero lato positivo, l'aderenza al bando.
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Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
sephirot0 ha scritto:però avrei utilizzato caratteri diversi anziché colori, quando verrà stampato il volume dei corti di quest'anno non so come si distingueranno dal momento che Lulu stampa in bianco e nero, o anche se si stampasse in scala di grigi la vedrei dura.
Beh, ma non è che si può ascrivere all'autore il difetto di aver usato colori diversi in vista di una pubblicazione. Il punto 3 del bando dice come deve essere formattato, non si potevano usare font diversi dal New Roman corpo 12.
Per la pubblicazione nel libro dei Corti è un altro discorso, ma non all'interno del concorso.
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Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
gabrieleud ha scritto:Per la pubblicazione nel libro dei Corti è un altro discorso, ma non all'interno del concorso.
Non dovendo scrivere un corto il bando penso di non averlo nemmeno letto tutto. Si poteva optare per una lettera ad inizio testo, che so, l'iniziale del nome del personaggio. A parte la pubblicazione del libro ho letto che c'è chi l'ha stampato per leggerlo e valutarlo, questa è una cosa inerente al concorso. Io per primo di solito stampo le cose per leggerle, per il concorso ho fatto uno strappo, ma ti assicuro che leggere sul cellulare che ogni 3 per 2 si spegne lo schermo o va' in modalità risparmio energetico diminuendo la luminosità è molto frustrante
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Re: I Corti 2019 - Macchine mortali - 8 marzo/17 marzo
Ecco le valutazioni della triade su Macchine Mortali!
ANIMA DI LUPO
La prima impressione di questo Corto è stata senz'altro positiva. Forse ingannato dai bei colori ho pensato: "Da quale mente diabolica è scaturita questa struttura?"
Poi ho cercato di giocarci.
Se non ho capito male, l'autore misterioso ha messo al posto del link ipertestuale sul numero del rimando una frase colorata che ci indica ciò che dobbiamo leggere nel paragrafo successivo: la sola sezione dello stesso colore. Molto ingegnoso (non unico nel suo genere tra i Corti, ad esempio nel 2014 Apologeta e gpet74, pur mantenendo i numeri, misero i link a tutta la frase del rimando nei loro Corti Liberami disse l'uomo e Guerre Civili.)
Soltanto che così facendo non si capisce niente.
Questo perché l'autore ha spezzato la trama in tre parti e non vuole farci seguire sempre il solito colore. Nel Regolamento ci dice espressamente: "Al momento della scelta, l'unica regola da seguire è che non è possibile scegliere un'opzione dello stesso colore della sezione che hai appena letto."
La potenza è nulla senza controllo.
Non è la prima volta che scrivo questa "citazione" ai Corti ma d'altronde calza a pennello anche in questo caso. Un'intelligenza superlativa, un ottimo spunto davvero, non riesce a essere veicolato nei canali giusti e si disperde come vento tra i campi in primavera, risultando un puro meccanismo fine a se stesso.
Se ho appena letto cosa sta facendo il tecnico di campo (Colore NERO) devo scegliere, nel solito paragrafo, o il ROSSO o L'AZZURRO. Se scelgo per esempio il ROSSO, nel paragrafo successivo andrò a leggere cosa sta facendo l'infiltrato (che è abbinato al ROSSO), di cui però non sapevo nulla perché prima non ho letto delle sue azioni, prima ho letto il NERO. Intuitivamente uno potrebbe pensare di limitare l'andamento a due colori, cioè per esempio scegliere sempre una volta il ROSSO e la volta dopo il NERO, poi ancora il ROSSO e poi il NERO e via dicendo ma anche così la trama risulta frammentata. Quindi tanto vale perdersi tra i paragrafi del Corto, come di fatto VUOLE l'autore. Lui ha costruito appositamente una trama spezzettata e divisa fra i tre componenti del gruppo di Ermanno donando al Corto una longevità eccezionale, questo bisogna dirlo subito.
Le vicende personali e del passato dei tre personaggi si intrecciano con il problema presente (la ricerca della formula giusta) in una matassa apparentemente inestricabile.
Dopo aver giocato un po' regolarmente, quello che ho (realmente) fatto, alla fine, è stato leggere alla rinfusa il Corto per captare qua e là le info.
Non dico che non mi sia piaciuto ma l'immedesimazione è un'altra cosa.
Quindi il vero punto cruciale sul quale mi sono arrovellato per giorni è: quanto premiare questo sistema di gioco certamente caratteristico e stimolante ma inefficace nella pratica (oltretutto da stampare per forza a colori, se qualcuno volesse giocarci su carta)?
Secondo me la storia andava semplificata, non nella trama, quella è già abbastanza semplice così ma nella giocabilità mettendo dei paletti più fissi qua e là per dare al lettore qualche punto di riferimento ogni tanto.
Magari inserendo dei bivi classici, sacrificando un po' lo stile scelto. Non mi addentro troppo nelle soluzioni perché comunque è molto chiara l'impostazione che si è voluta dare al Corto e non è che ora posso mettermi qui a stravolgerlo però resta il fatto che la difficoltà nell'affrontarlo rimane.
Molto bello invece l'inganno totale degli enigmi, completamente assenti, e lo stile di scrittura, avvolgente, da autore navigato.
Concludendo, faccio i complimenti all'autore per la sua opera perché è comunque un buonissimo Corto!
LORD AXIM
Il Corto è spiazzante per quanto riguarda il comparto regolamentare. Sperimentale e innovativo, secondo me siamo davanti a un sistema che, con le dovute modifiche, può essere utilizzato in altre opere in futuro. Con alcuni accorgimenti, però, perché così come si presenta il Corto desta in me una certa difficoltà di approccio. Probabilmente è un sistema, quello dei tre personaggi nello stesso paragrafo, che necessita di una stesura molto più lunga di un Corto per poter consentire anche dei bivi narrativi significativi. Immagino ad esempio paragrafi dove non tutti e 3 i punti di vista vengano sviscerati. In Macchine Mortali di fatto si ha la sensazione di leggere solo alcuni spezzoni senza davvero agire: mi sono sentito spaesato.
Lo sviluppo della storia è interessante e lo stile molto gradevole, seppur con qualche refuso. Il contesto è interessante e originale, essendo ambientato in campagna. Mi sfugge un po’ la logica del sottrarre talune verdure, ma non altre.
Di certo è un Corto che non passa inosservato.
ZAKIMOS
Trollata epocale o sperimentazione pura? Forse un pochino di entrambi. Il concorso dei corti è l’occasione perfetta per tentare strade particolari e mettere sotto stress meccaniche da riutilizzare in altri frangenti. Non ci è dato sapere per il momento se l’autore misterioso ha partorito le Macchine Mortali per quel motivo o se ha voluto solo divertirsi: quel che è certo è che l’idea dei “paragrafi idra” è veramente interessante e non mi stupirebbe trovarla presto in qualche opera che utilizzi protagonisti multipli. Neanche a farlo apposta, io stesso ho giocherellato in passato con idee simili per ridurre il numero di paragrafi, ma mai mi sarei sognato di creare un qualcosa di così intrecciato e complesso . Tuttavia come dicevo è giusto così: questo è uno stress test, un esperimento estremo per vedere quanto la meccanica (e la pazienza del lettore) possono reggere. Oppure, ripeto, l’autore ha solo voluto farsi delle grandi risate, come dimostra il fatto che il corto sia in sostanza privo di gameplay e con addirittura degli elementi gioco fasulli.
L’idea alla base dell’intreccio è così folle da rendere la lettura magnetica e accattivante, oltre che in tema. Sotto il profilo della gara non c’è storia rispetto agli altri racconti visti finora, ma penso che l’autore ne fosse consapevole. Da quel punto di vista un po’ mi spiace non aver visto questa struttura di gioco applicata a un corto “funzionante”, sarebbe potuto venir fuori qualcosa di molto interessante.
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Zakimos
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Cavaliere del Sole
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