Le copertine dei libri e la presentazione grafica dello stand creano l'atmosfera che attira il pubblico. Nel caso dei librigame andrebbe creata un'atmosfera  che comunichi "libri-giochi-divertimento"  e colori, copertine colorate, vendete giochi non romanzi. I ragazzi sono attratti dai colori vivaci e vivi. Lasciate stare le immagini cupe e pesanti, inserite un tema ironico, un personaggio divertente, qualcosa che faccia sorridere.
A questo punto prendete in considerazione di fare anche libri per il pubblico femminile,  e qui i colori, i temi e le atmosfere cambiano.

Zakimos ha scritto:

Anche la posizione dei banconi tutti attaccati rischia di diventare negativa: ritengo ad esempio che Aristea sia stata penalizzata dalla sua posizione nell'angolo, perché per arrivarci bisognava passare necessariamente davanti ad altri stand, con il rischio di fermarsi, comprare e non proseguire oltre.

Per risolvere il problema a Lucca basta aprire uno stand generico LgL, con tutti i librogame della fiera raggruppati per tema, posizionati in zone divise da un colore diverso. Il pubblico può vedere subito cosa offre il mercato, conoscere i prezzi, capire la trama e farsi un'idea. Magari distribuite anche una mappa con il titolo dei libri in vendita e il relativo stand. Chiedete all'organizzazione di prevedere un'angolo INFO di questo tipo, non a scopo di vendita.

djmayhem ha scritto:

kenfalco ha scritto:
A questo punto prendete in considerazione di fare anche libri per il pubblico femminile,  e qui i colori, i temi e le atmosfere cambiano.

Invece bisognerebbe fare Librogame "neutri" in cui non c'è differenza di genere, il personaggio principale può essere uomo o donna senza troppi problemi.

La copertina di Jekill e Hyde è una delle mie preferite. Messa così, "liscia", è perfetta per un romanzo.  Se vuoi utilizzarla per un gioco devi inserirla in un contesto ludico. Il ragazzo che aveva già letto il romanzo originale non era spinto a rileggere una storia che già conosceva. Ma la copertina può fargli capire che il gioco è parte del libro, se hai letto il romanzo ora puoi metterti in gioco in prima persona!

A parte la Salani, fatemi un esempio di librogame italiano che abbia la copertina che invoglia a giocare. Trovo solo copertine che invogliano a leggere. È andata persa la parte "game" nelle copertine.

Un bel titolo colorato "Gioca! Scegli! Decidi tu!" anche piccolo, e magari mettere sul retro (novità mai vista) alcune immagini in-game come quelle che si trovano sul retro dei giochi in scatola o dei videogame.

kenfalco ha scritto:

Mimimmi ha scritto:

, il personaggio principale può essere uomo o donna senza troppi problemi.

Si ma i temi sono diversi, anche le scelte in certi casi potrebbero essere diverse se fatte da una donna.

Ne sto scrivendo uno così gender neutral nell'80% dei casi e con sezioni specifiche per il sesso scelto. Le scelte però le lego solo al carattere: non saprei calarmi nel cervello femminile senza risultare stereotipato.

Mi piace molto il discorso immagini in-game sul retro. Purtroppo sono scelte che spettano all'editore :-(

Fosse per me, tutti i nuovi librogame dovrebbero avere la stessa pseudo fascetta inserita intelligentemente da Officina Meningi su Dagon: ricorda subito i librigame, ma senza violare copyright.