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Riflessioni post Play

Re: Riflessioni post Play

Mimimmi ha scritto:

[

Invece bisognerebbe fare Librogame "neutri" in cui non c'è differenza di genere, il personaggio principale può essere uomo o donna senza troppi problemi.

La Terra di Mezzo 4
Alla Ricerca del Palantir
Creighton in qualche modo ci era già arrivato, tra le varie scelte di personaggio mette anche un avventuriero donna (Mera d'Amion). Durante il gioco molte scelte chiedono se si interpreta Mera o un personaggio maschio

La vita è dura per i soldati di ventura.

Jhongalli
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Re: Riflessioni post Play

Civetta può essere maschio / femmina a piacimento per tutti i tre libri e può avere romance con maschi e femmine durante le sue vicende, indipendentemente dalla scelta. Tutta la trilogia, a parte errori, è scritta neutral e il personaggio non è mai apostrofato con termini maschili o femminili.
Tutti gli aggettivi usati direttamente per descrivere il personaggio sono neutrali.
Per esempio Civetta non è mai bella / bello, furba /furbo, ma sempre "intelligente" o "affascinante".

NON SAPETE CHE SBATTIMENTO bigsmile

E alla fine, quando si rivela il suo vero nome...

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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Re: Riflessioni post Play

Forse è un fatto culturale a cui anni di fiction avventurosa ci hanno abituati o forse solo un limite mentale mio.
Difatto di fronte al genere "neutro" mi viene naturale pensare ad un maschio.

La vita è dura per i soldati di ventura.

Jhongalli
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Re: Riflessioni post Play

kenfalco ha scritto:


Per risolvere il problema a Lucca basta aprire uno stand generico LgL, con tutti i librogame della fiera raggruppati per tema, posizionati in zone divise da un colore diverso. Il pubblico può vedere subito cosa offre il mercato, conoscere i prezzi, capire la trama e farsi un'idea. Magari distribuite anche una mappa con il titolo dei libri in vendita e il relativo stand. Chiedete all'organizzazione di prevedere un'angolo INFO di questo tipo, non a scopo di vendita.

occhio solo a questo:
"Nel 2018, un 2,5x5 metri - senza angolo perché non è previsto - costerebbe 2350 euro + IVA. Ovvero 188 euro al metro quadro."
http://prontiallerese.blogspot.com/2018 … .html#more

kenfalco ha scritto:

È andata persa la parte "game" nelle copertine.

Un bel titolo colorato "Gioca! Scegli! Decidi tu!" anche piccolo, e magari mettere sul retro (novità mai vista) alcune immagini in-game come quelle che si trovano sul retro dei giochi in scatola o dei videogame.

cioè un rilancio dell'orrida grafica EELLE 2000??? tongue

Sabretooth
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Re: Riflessioni post Play

Sabretooth ha scritto:

cioè un rilancio dell'orrida grafica EELLE 2000???

quella era esagerata e otteneva il risultato contrario! smile

kenfalco
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Re: Riflessioni post Play

kenfalco ha scritto:


A parte la Salani, fatemi un esempio di librogame italiano che abbia la copertina che invoglia a giocare. Trovo solo copertine che invogliano a leggere. È andata persa la parte "game" nelle copertine.

Un bel titolo colorato "Gioca! Scegli! Decidi tu!" anche piccolo, e magari mettere sul retro (novità mai vista) alcune immagini in-game come quelle che si trovano sul retro dei giochi in scatola o dei videogame.

A mio avviso il fatto che i nuovi librogame non abbiano una grafica di copertina comune (e vabbeh grazie mi si risponderà,  sono case editrici diverse) e che le copertine, per quanto belle, non li distinguano dai normali libri,  rende più difficile che si instauri un meccanismo di collezionismo come ci fu in passato, per cui finivi per comprare anche quelli che ti interessavano meno.

Mi rifaccio anche al discorso del "filotto" fatto da Mornon (mi pare) secondo cui nessuno comprava in tutti gli stand ma si limitava a uno o due libri.
Tralasciando il discorso economico, comunque importante, il fatto che tutte le pubblicazioni siano diverse, senza collegamenti le une con le altre, pone a mio avviso un limite all'acquisto.

La vita è dura per i soldati di ventura.

Jhongalli
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Re: Riflessioni post Play

Si, il discorso è sempre quello, i fumetti sono sopravvissuti all'interno delle fumetterie oppure nelle librerie raggruppati in un'area comune.  I librogame proprio perchè sono di editori diversi devono in qualche modo farsi riconoscere, con una grafica simile e raggruppandosi nella stessa zona.
Iniziamo a dare una personalità ai librigame che li distingua da altre categorie di libri.

kenfalco
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Re: Riflessioni post Play

I fumetti nelle librerie di varia ci sono arrivati, non sopravvissuti, perchè qualcuno ha fatto un gran lavoro per portarceli, come Coconino, o ha avuto un grande successo, come Zerocalcare.
I librogame, essendo libri, sono un prodotto che naturalmente esiste nelle librerie di varia. E' un discorso molto diverso.

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Ubik
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Re: Riflessioni post Play

kenfalco ha scritto:

Iniziamo a dare una personalità ai librigame che li distingua da altre categorie di libri.

Il problema è che questo dettaglio competete agli editori, non agli autori. E qui siamo soprattutto autori.

Zakimos
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Re: Riflessioni post Play

Mimimmi ha scritto:

Questa questione meriterebbe un approfondimento, in effetti i tempi sono molto cambiati dagli anni 80, gli eroi al femminile dilagano.

PS: in tanti anni di forum LGL non si è mai parlato di questo aspetto.

Vero.
Nel 90% dei librigame il protagonista è maschile.
In rari casi (tipo Pip) il protagonista è asessuato, non si fa mai riferimento al suo genere. In altri, il protagonista era neutro ma è stato reso maschile per esigenze di traduzione.

L'esperienza ci ha insegnato che quando la protagonista di un librogame è una donna,
1) probabilmente è donna anche l'autrice e
2) abbiamo acquistato una storia pornografica

Ma noi siamo maschi e non stiamo mica a pensare al sesso, no? Noi vogliamo squartare orchi.

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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