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Rivalutazioni in età adulta

Re: Rivalutazioni in età adulta

Danilo Baldoni ha scritto:

la palma della penna più brava in assoluto, a chi andrebbe (ora che s'è più grandicelli)...?

C'è stato un contest per la serie più bella in assoluto, che indirettamente ha anche stilato una sorta di classifica degli autori, ma uno specificatamente per la penna no. Sarebbe un contest molto "tecnico", perché implicherebbe una conoscenza dei libri molto più approfondita che non, ad esempio, il contest attuale, e per questo meno frequentato.
Non escludo che si potrebbe fare in futuro, magari, partendo da un lotto più ristretto di concorrenti, eliminando fin da subito tutti gli autori che hanno scritto troppo poco, o saltuariamente.
Se ci si mette ad analizzare tutti coloro che hanno scritto almeno un libro-gioco nella loro vita non se ne esce più, ci infileremmo in un girone dantesco pressoché infinito!

Prodo
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Accipicchia, non l'avrei mai detto...
In effetti, in quegl'anni lì si scrisse molto, ma temo che per rientrare nella categoria, come tu dici, servono 'alcuni' volumi ben fatti; diciamo pure che l'immaginario collettivo la fa da padrone, qui: Joe Dever sarà per forza scrittore di LG, prima che scrittore e basta... Vi sono poi alcune penne che secondo me hanno dato il meglio di loro proprio con i LG, e che fuori di quel contesto mi sembrano come smarrirsi, appiattirsi e finire sul lato più commerciale della questione -purtroppo Brennan l'annovero fra questi.
Forse alla giusta direttiva porrei solo un'eccezione: coloro che, avendo scritto poco, hanno forgiato autentici capolavori (ma scommetto che quantità e qualità vadano un po' di paripasso).
Se la cosa si dovesse fare, sarebbe bello fare come stai facendo per le miss LG, ovvero motivare un poco il talento della penna preferita; a me interesserebbe, perché in fondo si parla di gioco mescolato a narrativa, la seconda faccia della medaglia è importante quanto la prima, e anzi, è proprio quella che stabilisce la qualità del 'virtuale' -tant'è che mi ricordo di LG assolutamente piatti in tema di scelte e gioco, ma assolutamente imperdibili dal punto di vista narrativo; non solo: quella narrativa ben fatta, riempiva di plusvalore le poche e scarne scelte, rendendotele decisive, sublimi, risolutive.

Danilo Baldoni
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Danilo Baldoni ha scritto:

Se la cosa si dovesse fare, sarebbe bello fare come stai facendo per le miss LG, ovvero motivare un poco il talento della penna preferita; a me interesserebbe, perché in fondo si parla di gioco mescolato a narrativa, la seconda faccia della medaglia è importante quanto la prima, e anzi, è proprio quella che stabilisce la qualità del 'virtuale' -tant'è che mi ricordo di LG assolutamente piatti in tema di scelte e gioco, ma assolutamente imperdibili dal punto di vista narrativo; non solo: quella narrativa ben fatta, riempiva di plusvalore le poche e scarne scelte, rendendotele decisive, sublimi, risolutive.

E' indubbiamente vero, e ci sono autori che hanno fatto grandi cose dal punto di vista della narrativa proprio all'interno dei LG, vedi appunto Brennan. Esistono d'altro canto anche situazioni opposte, in cui autori stringati nelle descrizioni e nella caratterizzazione dei personaggi riescono a creare una struttura di gioco tanto epica da rendere i loro libri-gioco imperdibili e indimenticabili (vedi Jackson e Sortilegio, anche se anche narrativamente il grande Steve non è che valga 0, sia chiaro).
Credo che mai come nei librogame nel valutare un autore sia necessario tenere conto tanto del comparto "narrativo" appunto, quanto di quello ludico.

Prodo
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Steve Jackson in effetti era estremamente scarno, ma la sua qualità indubbia è stata quella di fare del sistema gioco un ricettacolo sensoriale per il fruitore, così che la descrizione di una landa, di un interno, ecc., perveniva al medesimo solo una volta accertatosi dei suoi loschi abitatori o della sua incredibile complessità; in questo modo, s'avvaleva d'un effetto sorpresa, e direi quasi caleidoscopico, davvero sbalorditivo, poiché il lettore aveva chiara la percezione d'un sinistro privilegio: quello di essere approdato ad una delle infinite e infinitesimali parti di tutto l'organico narrativo -cosa che a volte era da sospettarsi vera, altre volte no.
Ha sfruttato appieno il sistema gioco, o meglio, ha sfruttato appieno il plusvalore datogli dalla ludica; nel suo Mondo, il lato ludico, pur strano ma vero, è il dato più narrativo che ci sia.
Altra cosa molto bella di S.! è la perfetta simbiosi fra la pericolosità del Mondo e delle scelte fornite dall'autore: tale simbiosi sembra come creare un contesto di opzioni che il lettore ha come la percezione di vedersele spuntare, per trasudazione naturale, dal Mondo stesso, e non tanto dall'autore... S. J. s'impegna tantissimo nel farti sentire un vero forestiero: nessun altro LG riesce in questo. Le creature, i loro vizi e vezzi, le loro stranezze, nonché le stranezze e particolarità e peculiarità di quel Mondo, sono talmente tante e strambe che sarebbe impensabile far rimanere intatta una qualsiasi capacità di autentico discernimento. Ad ogni fallimento, il libro sembra dirti: t'è successo questo? Beh, in questo mondo le cose vanno così; non so nel tuo, ma qui è perfettamente normale... ed è una cosa che a lungo andare t'esercita a mantenere i nervi saldi :-)!

Danilo Baldoni
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Danilo Baldoni ha scritto:

Altra cosa molto bella di S.! è la perfetta simbiosi fra la pericolosità del Mondo e delle scelte fornite dall'autore: tale simbiosi sembra come creare un contesto di opzioni che il lettore ha come la percezione di vedersele spuntare, per trasudazione naturale, dal Mondo stesso, e non tanto dall'autore

Perfettamente d'accordo: c'è poco spazio per la scelta "casuale": o meglio la casualità esiste, ma come esiste in qualsiasi mondo fisico, e ogni tanto bisogna accettarne le conseguenze. Ma per lo più le scelte portano a conseguenze completamente radicate all'interno della situazione che stiamo vivendo.

Danilo Baldoni ha scritto:

. J. s'impegna tantissimo nel farti sentire un vero forestiero: nessun altro LG riesce in questo

Sacrosanto. In Sorcery! siamo dall'inizio alla fine, e sempre, L'Uomo di Analand: non abbiamo un nome, e non siamo mai a casa nostra, ma sempre in mezzo a persone che ci identificano subito come straniero e ci chiamano con un appellativo che sottolinea continuamente la nostra estraneità. Non bastano l'ambientazione e le creature che incrociamo a farci sentire "altro in terra di altri": ci pensa sempre, e continuamente, il nostro nome a sottolinearlo, ma soprattutto a non farcelo mai dimenticare.

Prodo
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Re: Rivalutazioni in età adulta

:-) Verissimo, non mi ricordavo questo dettaglio del 'forestiero' :-)
Mi ricordo, ora, che quando giravo in quel di Analand ne avevo quasi vergogna, oltre che timore; è una cosa estremamente realistica, e che bene rende l'idea del pericolo: come ti sentiresti se, con le tue spoglie mortali, entrassi FISICAMENTE in un libro Fantasy pericolosissimo...?
Mi ricordo che facevo di tutto, a volte, per nascondere tale natura umana, perché andava da sé (e molte scelte lo confermavano) che fosse malvista da tutti... Infatti uno dei momenti più salienti della quadrilogia è quando, ritrovandocisi di fronte a Mampang, dobbiamo dire se siamo stati individuati o meno come l'Uomo di Analand...! Una Roccaforte dove di certo un Umano non entra da sempre, e se lo fa non ci resta che resti...
Che ricordi che m'hai risvegliato :-)!
Direi che un'idea del genere, comunque, sia largamente ispirata da La Storia Infinita, dove in effetti tu sei Il Figlio di Adamo proprio perché ogni altra creatura è dissimile da te: o fiabesca, o epica, o mitologica, o molto più semplicemente stramba (e, per passare da citazione a citazione, direi che questo sia stato abbondantemente ispirato da Le Cronache di Narnia di Lewis)...

Danilo Baldoni
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Danilo Baldoni ha scritto:

Infatti uno dei momenti più salienti della quadrilogia è quando, ritrovandocisi di fronte a Mampang, dobbiamo dire se siamo stati individuati o meno come l'Uomo di Analand...!

C'era una certa soddisfazione nel rimanere anonimo: voleva dire che eravamo stati in grado di debellare i sette serpenti e quindi in un certo modo ingannare l'Arcimago. Il sistema della sottrazione dei paragrafi una volta dentro, quando ti chiamavano Uomo di Analand era molto ben congegnato...

Prodo
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Re: Rivalutazioni in età adulta

da poco sono entrato in possesso dei volumi di Faccia a Faccia.
Sto leggendo il primo libro del n°1, sarà anche presentato da Jackson però sto trovando il testo decisamente scarno: paragrafi del tipo "arrivi ad un bivio, c'è un orco che ti chiede il pedaggio, se paghi bene, altrimenti ti assale" oppure "scendi la collina, senti un rumore alle spalle e vienti attaccato" e via di seguito...ma anche paragrafi del tipo "prendi il sentiero di destra, dopo un po' raggiungi una radura, ti senti osservato, non fai in tempo a girarti che vieni assalito da un gruppo di goblin, la tua avventura termina qui"...

I Libri Nostri sono di un livello di gran lunga superiore, contando che non siamo professionisti. Ma chi gli ha fatto la revisione??

Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)

djmayhem
Re dei refusi
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Ehhh... sulla revisione ci so state certe cadute di braccia, pensando a una recente intervista a Brennan: ne scriveva uno al mese e niente revisioni...! A quanto pare il fenomeno LG fu una fiutata pazzesca di danaro, se visto dal punto di vista prettamente editoriale...
Io mi ricordo solo che io e il caro kagliostro non ci divertimmo affatto, con quello, anche se a mio avviso (credo a nostro) aveva le due copertine più belle in assoluto. Il secondo, invece, è molto molto bello; sarò fissato con La Storia Infinita, ma quella Valle dei Sogni, nella sua natura più profonda, mi ricorda molto questo classico.

Danilo Baldoni
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Re: Rivalutazioni in età adulta

la serie che più di tutte ha confermato SEMPRE le mie aspettative, già altissime, è stata blood sword, per me la migliore.

sempre ottima sortilegio, ha confermato il loro valore grecia antica, guerrieri della strada (di cui nessuno stranamente ha parlato, qui), realtà virtuale.
mi sono un po' scadute lupo solitario, oberon e misteri d' oriente, devo dire: da piccolo m' eran piaciute di più...

tyorl
Arcimaestro
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