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40 Anni di Lupo Solitario in Italia: quale, tra i volumi della serie Ramas (Kai), è il tuo preferito?

Rivalutazioni in età adulta

Re: Rivalutazioni in età adulta

djmayhem ha scritto:

da poco sono entrato in possesso dei volumi di Faccia a Faccia.
Sto leggendo il primo libro del n°1, sarà anche presentato da Jackson però sto trovando il testo decisamente scarno.
I Libri Nostri sono di un livello di gran lunga superiore, contando che non siamo professionisti. Ma chi gli ha fatto la revisione??

Stai confrontando il livello di scrittura di un LG del 1986 con i LibriNostri?

La revisione all'epoca non era quella di oggi (significava correzione del testo. Oggi significa praticamente ghost writing.) Comunque suppongo che il testo fosse volutamente scarno perché c'erano tanti paragrafi rispetto alla norma. Non solo: il gioco doveva essere fruibile da due giocatori, pertanto era necessario che i paragrafi si potessero leggere rapidamente per non rallentare l'azione.

Occhio poi che neanche gli autori di LG di quel periodo si potevano definire "professionisti": Steve Jackson ha scritto una manciata di libri, puoi definirlo scrittore professionista? Eppure nella sua poca esperienza fu molto più bravo di Livingstone, che ha scritto più di lui. E noi, più di vent'anni dopo, abbiamo non solo alle spalle letture molto più complesse di quelle che circolavano allora, ma abbiamo in bagaglio tutti i librogame pubblicati - dai più semplici ai più raffinati -, abbiamo una tonnellata di RPG cartacei che si sono enormemente evoluti rispetto al D&D originale, abbiamo Wikipedia, film... e soprattutto per il LibriNostri non abbiamo alcuna forzatura editoriale. Non abbiamo limiti di parole, di pagine, di paragrafi, né scadenze che ci costringano a tagliare o a lasciare da parte dei pezzi.

EGO
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Re: Rivalutazioni in età adulta

EGO ha scritto:

djmayhem ha scritto:

da poco sono entrato in possesso dei volumi di Faccia a Faccia.
Sto leggendo il primo libro del n°1, sarà anche presentato da Jackson però sto trovando il testo decisamente scarno.
I Libri Nostri sono di un livello di gran lunga superiore, contando che non siamo professionisti. Ma chi gli ha fatto la revisione??

Stai confrontando il livello di scrittura di un LG del 1986 con i LibriNostri?

La revisione all'epoca non era quella di oggi (significava correzione del testo. Oggi significa praticamente ghost writing.) Comunque suppongo che il testo fosse volutamente scarno perché c'erano tanti paragrafi rispetto alla norma. Non solo: il gioco doveva essere fruibile da due giocatori, pertanto era necessario che i paragrafi si potessero leggere rapidamente per non rallentare l'azione.

Occhio poi che neanche gli autori di LG di quel periodo si potevano definire "professionisti": Steve Jackson ha scritto una manciata di libri, puoi definirlo scrittore professionista? Eppure nella sua poca esperienza fu molto più bravo di Livingstone, che ha scritto più di lui. E noi, più di vent'anni dopo, abbiamo non solo alle spalle letture molto più complesse di quelle che circolavano allora, ma abbiamo in bagaglio tutti i librogame pubblicati - dai più semplici ai più raffinati -, abbiamo una tonnellata di RPG cartacei che si sono enormemente evoluti rispetto al D&D originale, abbiamo Wikipedia, film... e soprattutto per il LibriNostri non abbiamo alcuna forzatura editoriale. Non abbiamo limiti di parole, di pagine, di paragrafi, né scadenze che ci costringano a tagliare o a lasciare da parte dei pezzi.

C'è da dire un'altra cosa: "tanto testo" non significa "buon testo", come alcuni RaccontiNostri (?) hanno dimostrato nell'ultimo contest...

Basti guardare Il Signore degli Anelli: il testo è asciuttissimo, quasi anoressico. Eppure...

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Jegriva
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Di più: preferisco di gran lunga un Lupo Solitario che parla sempre in via indiretta ad un protagonista che non perde occasione di riempire pagine di banalità...

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Jegriva
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Ok, rivaluto anch'io.
Da bimbo ero SERISSIMO. Scartavo a priori tutti i libri che cominciavano con "ciao amico lettore". AMICO DI CHI? tongue
Quindi ero fanatico per Lupo Solitario e Sortilegio e schifavo tutte quelle cose tipo Time Machine, Avventure Stellari o Horror Classic.

Poi mia moglie ha cominciato a parlarmi di Alla Corte di Re Artù, il suo preferito, che io avevo scartato a priori per il nome del cavaliere Pip.

Quest'anno a Lucca mi sono procurato l'ultimo volume che mi mancava e in questi giorni ho cominciato la lettura. Uno spasso! Narrazione fighissima, ironia british e un sacco di trovate geniali. Sono appena all'inizio ed è diventata già una delle mie serie preferite!

Per dire: che sensazione vi dà il fatto che ancora prima di cominciare l'avventura ti consegnano una trentina di robe per recuperare punti vita? Omioddio!  smile2

Zot
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Zot ha scritto:

io avevo scartato a priori per il nome del cavaliere Pip.

Non ci crederai, ma all'epoca questa cosa aveva dato enormemente fastidio anche a me. Ma che nome era Pip? Sembrava una presa in giro, oltre al fatto che l'assonanza con la pippa (e un cavaliere che si presenta ostentando di essere una pippa già si presenta male!) deponeva male di per sé.
Poi io in quegli anni ero talmente drogato di libri-gioco che lessi lo stesso il primo capitolo, mi piacque, e continuai la collana, ma in effetti il primo approccio fu traumatico...

Prodo
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Re: Rivalutazioni in età adulta

:-)
Che strano... a me, invece, piaceva l'idea che un adulto ce l'avesse un po' su a propri con la mia incalzante voglia di protagonismo... Vedermela da subito sbugiardata significava regolare un po' i conti con la realtà, scendere dalle nuvole, ma al contempo vedersele tanto concrete sotto i piedi da poterle calpestare.
Quando leggevo ACDRA, mi sentivo davvero in quel di Avallon, perché lo scrittore non si rivolgeva a un tipo qualunque, ma mi qualificava: ero stupidotto, d'accordo (questo m'irritava), ero inetto e mi metteva in bocca cose che mi facevano sempre più scemo di quel che avrei voluto essere se l'avventura l'avessi manovrata dall'inizio alla fine (e anche questo era abbastanza irritante), ma era onesto: sei in un libro, ciccio, ma ciò non toglie che è divertente e più reale del reale, se stai al gioco mio...
Sopporta tutto e ci sarà da divertirsi :-)
Il caro kagliostro non faceva altro, all'epoca (insieme al caro Mauri :-) che indicare ogni singola idiozia e stupidaggine, che per quanto avvilente per un mondo Fantasy in cui l'eroismo dovrebbe farla da padrone, io in fondo in fondo avvertivo come geniale e imprescindibile! Mi piaceva davvero tanto che qualcuno parlasse di Excalibur con quei termini, senza le pedanterie dei libri adulti... Mi piaceva che non fosse una roccia ma una ricchissima forma di formaggio ad ospitare la sacra lama.
Era una contentezza tutta interiore, però, e quando gl'amici ricalcavano le ridicolaggini che delineavano un gusto quasi 'masochistico' di lettore, non facevo altro che mettere toppe e cercare di difenderlo.
Forse perché amavo quel mondo, forse perché amavo Brennan (nessuno scrittore riuscì nelle descrizioni che di tanto in tanto affioravano dalla sua penna, e quelle, allora, si rifacevano di tante assurdità e scempiaggini), forse perché ogni libro era un'autentica novità: ed era esattamente ciò che cercavo, in fondo in fondo, nei LG. Un gioco la cui regola base era sempre la stessa, l'immedesimazione (e nessuno era tanto bravo quanto Brennan, in questo, che teletrasportava il lettore con una magia telecinetica), ma che gettasse il punto di vista sempre un po' più vicino o distante rispetto a prima, fino ad esplorare tutte le possibilità offerte dalla disgregazione della storia.
Non scorderò mai la sorpresa d'un'autentica mappa tattica, dove il movimento del lettore è praticamente al massimo.

Danilo Baldoni
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Danilo Baldoni ha scritto:

Un gioco la cui regola base era sempre la stessa, l'immedesimazione (e nessuno era tanto bravo quanto Brennan, in questo, che teletrasportava il lettore con una magia telecinetica), ma che gettasse il punto di vista sempre un po' più vicino o distante rispetto a prima, fino ad esplorare tutte le possibilità offerte dalla disgregazione della storia.

Da come ti conosco, grazie ai nostri scambi in questo poco tempo di forum, direi che proprio per questo Brennan dovrebbe essere tra i tuoi autori preferiti. Ha sempre dato molta importanza alla parte narrativa delle sue opere, sia con la svolta scanzonata e a tratti comica di ACRA, sia con l'approccio adulto ed elaborato che ha scelto in lavori successivi, come Fire*wolf. Anche se penso che il vero Brennan sia più quello ironico, sia per il comportamento che ha avuto dal vivo, sia per l'approccio ostentato anche in altri contesti (vedi Horror Classic o La Guerra degli Elfi), dove la vis brillante non è mai mancata.

Prodo
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Sì, confermo tutto... :-) Mi conosci molto molto bene, allora! Virtù di Prodo o di grande fiutatore di LG e penne...? Complimenti!
Sì, Brennan era decisamente il mio autore preferito: spassoso, ilare, cercava di stimolarti con ogni arma di persuasione, e l'oggetto libro era sempre misterioso e affascinante, se incelofanato: ti chiedevi, 'e ora che mi riserberà, la sua astuzia di narratore?'...
Come poi hai sottolineato, Brennan era un vero autore: non era un dilettante della penna, se aveva veramente voglia di descrivere qualcosa come si doveva, era lì pronto a farlo, e la situazione, per quanto paradossale, era lì sotto i tuoi occhi. Questa ambivalenza, inoltre, creava molta attenzione sul mondo, perché era al contempo sia realistico che assurdo, e anche i personaggi più bizzarri, come il Demone Poetico, Ansalom (che me so ricordato!), il Notaio Vampiro, erano tutti veri, pulsavano di vita, e aldilà che il gioco fosse finito, Brennan a fine lettura era lì a dirti: beh, ci siamo divertiti, no...? Ma il libro continuerà ad esistere: quei personaggi saranno lì, a farti di nuovo compagnia, come e quando vuoi... L'ho creati apposta per te.

Danilo Baldoni
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Se Brennan avesse avuto un buon game-designer al suo fianco, ora ne parleremmo come delmigliore autore di LG in assoluto.

Ancora oggi i suoi prologhi in ACDRA mi fanno rotoloare dal ridere...

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Jegriva
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Re: Rivalutazioni in età adulta

Assolutamente, confermo.
Si consideri però che ne scriveva uno al mese, che lo premevano, che in qualche modo ha ricambiato le tante mancanze con l'humor, sistemi tattici sempre diversi, invenzioni di vario tipo anche all'interno del libro...
Purtroppo l'esempio più riuscito è Sortilegio!, che per i puristi della narrazione non è esattamente un autore... La descrizione più vivida di quel mondo è ciò che ne esce giocandolo.
Non mi sognerei mai di riprendere Sortilgio! per farmi risuonare qualche frase incisiva... tutto ciò che ne viene è il ricordo di invenzioni assolute; con ACRA questo invece accade, eccome... Anzi: arrivo a dire che sia stato molto, molto, molto meglio di molti autori che all'epoca circolavano.
La penna più briosa, frizzante, spumeggiante che in quegl'anni si sarebbe potuto leggere.

Danilo Baldoni
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