E' inutile negare che i primi 12 volumi di LS sono, nella loro interezza, uno degli episodi più belli dell'intero mondo dei librogame. E' vero, il numero 11 è al di sotto della media (soprattutto per l'ambientazione nient'affatto coinvolgente) e ci sono alcuni momenti piuttosto incerti, ma, considerati nell'insieme dell'opera, sono dei tasselli fondamentali. Il tanto bistrattato numero 7 a me è piacituo moltissimo, soprattutto per l'atmosfera claustrofobica e la preoccupazione "di cosa c'è al di là del muro".
I primi 6, ovviamente, sono da incorniciare, personalmente ne ho attinto a piene mani per la scrittura delle mie prime avventure di GdR, a culminare con l'assoluto capolavoro di Ombre sulla Sabbia, che ho trasposto quasi interamente in un'avventura, e che è il miglior librogame che abbia mai letto.

Ho letto  LS12, con tanta speranza e un pò di paura, dopo la boiata del numero 11. Perchè se a 33 anni suonati devo tralasciare ragazza, lavoro (che uno è in ferie ma insomma potrebbe iniziare a riorganizzarsi), famiglia, e altri passatempi, voglio trama ben congeniata e narrazione piacevole, svolgimento con ritmo e suspance, voglio difficoltà e possibilità di superarle, voglio una fine dove vincono i buoni non perchè sono buoni ma perchè se lo meritano.

Tutto questo chiedo. E il Lupo risponde.

Mamma mia che numero! Partenza appena ritardata per pennellare bene quello che sarà lo svolgimento della missione finale, giusta suspance per esaltare il seguente svolgimento, e poi azione! fantastica la parte iniziale con il blocco navale forzato e nemici che piovono giù da ogni dove come riso al matrimonio del diavolo (chi coglie la citazione?), e poi lo scenario desolato lungo il quale ci avviamo in solitudine, che fa un pò frodo del signore degli anelli, le insidie di  Argazad, il travestimento ad  Aarnak, e la dantesca Helgegad circondate di fiamme alimentate addirittura dal dolore dei poveri torturati! megafico!

Un sacco di belle scelte in questo capitolo conclusivo della serie ramastan. Apprezzabile innanzitutto lo stile narrativo, non particolarmente brillante, ma sicuramente sciolto e fluente e descrittivo quel tanto che basta. Scontri in quantità ma con possibilità di riprendersi tra l'uno e l'altro. Nemici tosti, soprattutto per il divieto di usare la spada del sole prima dello scontro finale, ma mai impossibili. Ottima la pensata di porre una nuova arma magica ad alto potenziale, Helshazag, che può dare fino a + 7 di combattività, cosicché anche chi non ha letto LS2 e non ha la spada del sole, può vincere lo sconreo finale con Gnaag. E ottimo cmq, in generale, la possibilità di procurarsi nuovi oghgetti che aumentino un pò la combattività.

Le note negative sono veramente poche. Una su tutte la non troppa interattività. Dico non troppa, perchè rispetto a i primi libri dove, mappa alla mano, ci si può muovere in lungo in largo come si vuole, qui il percorso è molto definito, e per lo più le scelte che si compiono riguardano singole azioni. Spesso poi i bivi si prendono solo in base all'avere o meno una datat arte ramastan o grado di addestramento. bivi generati quindi dalle scelte iniziali e non da intuizioni/ragionamenti del momento.
Ancora una volta i paragrafi sono un pò lunghi, ma a differenza dell'11, lo stile piacevole della narrazione non li rende stancanti, anzi aiutano a immedesimarsi nel protagonista e a figurarsi lo scenario.
Un solo episodio insensato (ma forse con percorsi diversi se ne ha una spiegazione? non lo so): il Plaak che ci piazzano in cabina mentre siamo in viaggio verso Helgegad. Chi ce lo piazza? e perchè? se siamo stati scoperti come mai la cosa non ha un seguito? e se invece non è così chi è questo imbecille pazzoide che va in giro a ficcare creature omicide nelle stanze delle persone?
Infine mi ha un pò deluso lo scontro con Gnaag. Arrivo li, per carità dopo aver massacrato il Rapitore di menti, che pure non è che fosse l'ultimo arrivato, tiro fuori la spada del sole e  incenerisco Gnaag in un istante. Basta, finito. Ma come, mi hai raso al suolo il monastero, hai cancellato la stirpe Ramas, terrorizzi le terre libere da decenni, mi rompi le palle da 12 numeri, e pija e ti faccio fuori così, in un secondo? ma io come minimo ti voglio far fare il giro della torre a calci in culo! tant'è che dico no guarda l'affronto con helshezag. Poi però Gnaag aveva combattività 50 e ho lasciato perdere (occhio però che io col raggio laser avevo 43, quindi scontro arduo, ma lungi dall'essere impossibile!).

insomma veramente una bella conclusione che riscatta Dever da quell'orrido aborto del numero 11, e in generale conferma la rivalutazione di Ls come serie.

Ora sto per attaccare le avventure di gran maestro ramas, mi pare di capire che la maggioranza pensi che Ls avrebbe dovuto finire col numero 12. Probabile, il bel gioco dura poco. Però prima di pronunziarmi voglio provare. Vi saprò ridire.

ilsaggio79 ha scritto:

Ora sto per attaccare le avventure di gran maestro ramas, mi pare di capire che la maggioranza pensi che Ls avrebbe dovuto finire col numero 12.

Non è solo una nostra idea: Lupo Solitario doveva finire con il numero 12.
In coda alla mia copia del volume 8 (prima ristampa aprile 1989) c'è un avviso che recita testualmente:

ATTENZIONE
Dato lo straordinario successo ottenuto dalle avventure di Lupo Solitario, la serie non si concluderà con il N° 12 ma continuerà fino al N° 16.

Mornon ha scritto:

Seccante solo il fatto che devi ricominciare da zero a scegliere le nuove super-super arti ramas ed è come se fossi di nuovo novellino... mah!

si infatti, per ora mi sembra un volume valido, ma come dici tu, questa cosa di riscegliere da capo le arti...
voglio dire, inventati qualcosa di nuovo! come per esempio alchimia e magi-magic. A proposito come si chiama nell'edizione originale il magi-magic? non voglio credere che dever avesse scelto un nome così cojone!

ilsaggio79 ha scritto:

A proposito come si chiama nell'edizione originale il magi-magic? non voglio credere che dever avesse scelto un nome così cojone!

SU Projectaon lo chiamano proprio Magi-Magic.