"Questa non ci voleva !" esclamò Rigel "Ha deciso di fuggire nottetempo. Ed io che speravo di farmi una dormita..."

Rigel si rivolse al compagno, scuotendolo per svegliarlo dal sonno, e gli spiegò la situazione. Dopodiché si diresse di corsa verso la porta, per inseguire i due uomini nell'oscurità del vicolo in cui si erano immersi.

Uscite velocemente.
Non è ancora molto buio, quindi potete ancora cedere bene.
Cercate di muovervi nel silenzio, quando vi accorgete che il padrone della locanda sta gridando dietro di voi: vedendovi andar via così velocemente, pensa che non abbiate i soldi per pagare il cibo mangiato.
Non vi sentite in pericolo, nonostante il suo tono minaccioso, ma la voce alta potrebbe attirare l'attenzione di qualcuno.

Rigel annuì con un gesto del capo e si lanciò di corsa all'inseguimento dell'uomo, sperando di non perderne le tracce nel buio della notte.

Affacciandosi fuori dal vicolo, Rigel guarda in direzione di Prete Gianni, cercano di attirarlo con un fischio e sbracciandosi per farsi notare nell'oscurità.

Siete di nuovo insieme.
Osservate lungo il vicolo nel quale è entrato l'uomo, e riuscite a vedere che nella porta di legno c'è una piccola grata, come se fosse la porta di una prigione.
Evidentemente si tratta di una bottega, o qualcosa del genere.

Nella strada c'è un silenzio di tomba, non c'è anima viva in giro.
Anche in direzione della porta non sentite più alcun rumore.