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Il Sondaggione!!

Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Corti 2021 - Coming soon

Re: Corti 2021 - Coming soon

Adriano ha scritto:

2019



Quella del 2019 fu l'edizione con partecipazione più ridotta: solo 6 corti si fronteggiarono per contendersi la vittoria. Nessun utente scrisse più di un corto, rovesciando completamente la situazione a cui eravamo stati abituati negli anni precedenti.
Peccato, perché il tema "La terra" era interessante.
Gli organizzatori furono LordAxim, Zakimos e Anima di Lupo.
Probabilmente l'aria che si percepiva, vista a posteriori, è quella di un po' di "stanca" per l'intero concorso, che forse stava ripetendo un po' sè stesso nelle meccaniche: personalmente non l'ho mai visto un problema, secondo me non si poteva neanche puntare il dito sugli organizzatori delle varie edizioni, perchè cambiare radicalmente qualcosa che, bene o male, aveva sempre funzionato nel piccolo del nostro forum non era un'operazione da prendere alla leggera... il rischio era quello di fare flop.
Fu un anno in cui le discussioni post-concorso, quelle su cosa fare per migliorare l'anno successivo, ruotarono molto incentrate sul cambiare formula, cambiare piattaforma, coinvolgere più utenti anche tramite i social, e così via, molto più che negli anni scorsi. Nel 2020, poi, la terna ci riuscì: ma quella è un'altra storia.
A livello strutturale, il bando seguì più o meno quello delle annualità precedenti, con i racconti in A5. I racconti dovevano comprendere un massimo di 9000 parole e un numero di paragrafi compreso tra 30 e 70.
Fu invece vietato l'uso di elementi quali dadi, fogli da stampare, carte e simili, cosa che di fatto semplificava molto lo stile dei corti: niente più calcoli da tenere, niente più punti vita o caratteristiche da segnare. A meno che, ovviamente, non fosse possibile tenere tutto a mente...
Probabilmente, però, la novità più grande dell'edizione 2019 fu la possibilità di votare su Facebook: non si trattava di un voto vero e proprio, bensì di una "Classifica Social" alternativa a quella del forum. Fu il primo esperimento del genere.

A vincere questa annualità 2019 fu GGigassi con "Sopravvivere sottoterra": fu la prima volta che un corto in stile SLATA vinse il concorso. Scopo del gioco è di risolvere i misteri che avvolgono degli scavi, quindi durante il racconto il protagonista si addentrerà nelle caverne ed affronterà tutte le stranezze che gli si pareranno davanti.
Al secondo posto si piazzò uno stranissimo "Sotto terra" di Darkseed, che ricordo soprattutto per il micidiale paragrafo finale che cambiava completamente la prospettiva della storia. A chi non lo avesse letto non spoilero altro: andatelo a recuperare.
Al terzo posto abbiamo un fantasy: "Il destino di Dardleb" di Pirata delle Alpi, forse il corto che più osò a livello di gioco, perchè mantenne più o meno la meccanica del classico registro di gioco, che il regolamento invece limitava.
Al quarto un visionario, stravagante e misterioro "Alla fine della terra" di fbrzvnrnd, un allucinato viaggio in realtà inconcepibili, un corto ricco di metafore e che si prestava a molteplici interpretazioni. Probabilmente il più difficile da leggere, malinconico ed introspettivo fino allo stremo.
Chiude, come fanalino di coda, "Macchine mortali" di Adriano, forse il corto che a livello di meccaniche di gioco osò di più con i suoi paragrafi tripli e il cambio di prospettive tra tre protagonisti diversi. Trattava di trattori assassini che venivano dal futuro per razziare i raccolti: quest'autore è un pazzo!

A chiudere, come fuori concorso, ci fu "La grande opera" di djmayhem, un corto sulla scrittura dei corti scritto da uno degli autori più prolifici del forum di LGL, che vi consiglio di recuperare perchè merita davvero.

A chiudere, cito brevemente anche una Gazzetta davvero anomala scritta da un utente sconosciuto, in cui le esplosioni la fecero davvero da padrona, e un geniale-folle TotoAutori gestito da ¿„ãßꪧ¬ e vinto da Pirata delle Alpi.

Prima di parlare dell'edizione dello scorso anno, lascio a voi i commenti.

Ma porc... voi e cambiare i post invece di metterne di nuovi! angry
Se non avessi ceduto alle provocazioni di Aloona andando a rileggermi i suoi post ero ancora qua ad aspettare che caricassi il sunto del 2019! angry

Comunque concordo, c'era un po' un'aria di stanca e stavolta l'avevo percepita pure io. In pratica resistettero solo gli irriducibili, ma alcuni erano organizzatori e quindi non parteciparono. Poche ma di qualità le new entry che poi però scomparvero dai radar. O almeno così mi sembra. E poi ci fu il ritorno di djmayhem.
L’argomento e i limiti erano molto interessanti, però un po’ difficili da elaborare e mi inibirono: produssi UN SOLO CORTO. O forse partecipai con uno solo perché ne cominciai altri che poi lasciai a metà, boh.
Molto buone le performance dei due nuovi acquisti, Dardleb avrebbe dovuto diventare l’oggetto di un mio omaggio ma con il bando 2020 non c’erano le premesse per farlo.

GGigassi
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Re: Corti 2021 - Coming soon

Mancano solo 7 ore al grande momento!

FinalFabbiX
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Re: Corti 2021 - Coming soon

FinalFabbiX ha scritto:

2018



Ahimé, tutte le cose belle arrivano a una conclusione e, anche se per voi mancano ancora due numeri di questa rubrica, io termino qui il mio percorso di riesumatore, visto che i prossimi due riassunti verranno pubblicati dai miei illustrissimi colleghi organizzatori.

Poco male, sono felice che questi miei recap si concludano proprio con il 2018: avevo completamente rimosso questa edizione e soprattutto avevo rimosso di averci pure partecipato! È stato divertentissimo vedere riaffiorare i ricordi man mano che rileggevo i corti, come piccole bollicine che risalgono poco a poco.

Gestita da Dario, Adriano e Pirata delle Alpi, questa edizione vide partecipare 9 corti, di cui 6 in concorso e 4 scritti (o co-scritti) da GGigassi, per la gioia di Aloona.

Si consolida l'idea di usare un "elemento" come tema (cosa che ormai penso si possa dire, verrà riproposta anche quest'anno) ma c'è anche il divieto di usare parole in codice. Altre novità consistono nel tentativo di "ridurre" la dimensione dei corti, che passano a max 70 paragrafi e 1000+9000 parole (comunque, ben al di sopra dei cortissimi 2020, che di parole non ne hanno avute neache 2000!).

All'uscita del primo corto, qualcuno inizialmente storse il naso chiedendosi se le protagoniste femminili sarebbero state destinate per sempre solo a storie rosa o giù di lì: nulla di più sbagliato. Questa edizione infatti presentò, per qualche strano caso, il maggior numero di protagoniste femminili dell'intera storia del concorso.

Ma veniamo dunque ai racconti!

Giorno prima degli Esami: ad aprire il concorso troviamo un racconto leggero e ironico firmato GGigassi, in cui impersoneremo una ragazza (di nome Vera Strada) che sfrutta il giorno dell'esame di maturità come ultima occasione per rimorchiare un ragazzo (di nome Giusto Percorso) che altrimenti non rivedrà mai più. Carino, surreale e costellato da tanti personaggi pittoreschi, questo corto è una piacevole lettura. Aneddoto: ricordo distintamente come molti nelle recensioni (a cominciare dalla primissima di Prodo, e me incluso) lodarono di come le scelte da compiere fossero sempre ben giustificate, mentre alla fine l'autore ci spiazzò dicendo che "erano completamente a caso". Carina l'idea di inserire nel bad ending elementi utili per le partite successive.

Direttiva 9: stesso autore, GGigassi, ma genere agli antipodi: siamo in un mondo Cyberpunk e interpretiamo un protagonista cazzutissimo che deve vendicarsi di un furto subito per errore. La nostra ricerca ci porterà nella biblioteca dei "Puri", gli unici che in questo mondo ipertecnologico ancora oppongo resistenza alla cyberneticizzazione, e che preferiscono apprendere il sapere coi metodi antichi, cioé i buoni, vecchi libri.

Ultima speranza ad Alessandria: Anima di Lupo si riconferma maestro dei corti storici in cui si ripercorrono vicende tragiche, anche se lo fa cambiando radicalmente stile e ambientazione rispetto a 11/09. Ambientato in un mondo più antico, e in un certo senso più magico, questo corto ci farà ripercorrere uno degli avvenimenti che più sono impressi nell'immaginario collettivo.

Io non brucerò: ok, lo ammetto, forse dovrei rincotrollare meglio i corti prima di inviarli, in modo da non consegnare errori che li rendono impossibili da terminare. Però non posso che essere comunque orgoglioso del risultato: non solo sono fiero di aver inserito il mondo de "Il Maestro e Margherita" (il mio libro preferito in assoluto) all'interno di un corto, ma ho anche, involontariamente portato due innovazioni che la storia del concorso ha recentemente rivalutato. La prima è la tabella di conversione, un escamotage che poi hanno ripreso anche libri commerciali, come Fortezza europa Londra. La seconda, sono i paragrafi con il numero di paragrafo a sinistra sulla stessa riga (che nella scorsa edizione sono stati particolarmente popolari per guadagnare spazio). Insomma, mi è proprio venuta voglia di farci una versione rivisitata!

Nella bocca del leone: Pirata delle Alpi ci presenta l'unico corto fantasy dell'edizione. Saremo degli avventurieri che si dovranno intrufolare in segreto nella biblioteca di un Negromante, per rubare un libro e mettere fine al suo potere. Questo corto presenta sì tanti problemucci, dovuti spesso alla mancanza di spazio, ma anche tante piccole genialate (fra cui un'istant death ben piazzata, un personaggio secondario interessante e un finale fra i più memorabili del concorso)  Faccio un appello: Pirata, scrivine una versione rivisata ed estesa. Lo so che il tempo non basta mai ed è già ora di un nuovo concorso, ma se ce la posso fare io, ce la puoi fare anche tu!

È ora che tu sappia: un racconto che tratta in modo delicato un tema attualissimo e lo fa portandoci qualche anno nel passato. Dopo la morte del padre, una ragazza sarà infatti chiamata a indagare sulle reali motivazioni che hanno portato quest'ultimo ad abbandonare la famiglia. L'uomo, infatti, ci ha lasciato un indizio nel proprio testamento e starà a noi cercare all'interno della sua biblioteca per capire cosa sia veramente accaduto. Scritto dall'autore esordiente Kinn, questo corto ha una particolarità forse non voluta: possiamo scegliere di affrontarlo normalmente, ragionando, oppure fare come chiunque farebbe con un po' di buon senso, cioé spulciare a caso fra i libri di nostro padre fino a trovare la soluzione, visto che abbiamo tentativi infiniti.

Il mondo dei libri: in questo librogame, il librogame sei tu? No, aspetta, cosa? Se nel concorso ci sono stati spesso personaggi bislacchi, quelli di questo corto li battono tutti. Che abbiate scelto di interpretare un manuale di fisica, un romanzo fantasy o un libro di fantascienza, l'obbiettivo è semplice: perlustrare la biblioteca in cui ci troviamo alla ricerca di indizi che spieghino come mai un terremoto si è recentemente abbattuto sulla biblioteca e, soprattutto, come mai non ci siano più tracce della razza umana. Come tutti i racconti di Adriano, va fatto un plauso alla parte game, molto molto curata.


Il giorno del librogame: basta con protagonisti fighi, perfetti, muscolosi e bellocci. Ne "Il giorno del librogame" interpreteremo il classico italiano medio appassionato di librogame che, come tutti gli appassionati di librogame, vuole mettere le grinfie sull'introvabile "La Casa Infernale", anche a costo di sottrarlo con la forza alle grinfie di un'integerrima e perfida bibliotecaria. Sembra una premessa simile a quella di Collector's item, del 2010, ma qui ci troviamo di fronte a un'ambientazione realistica. O forse no? Geniale e assurdo, questo corto merita sicuramente una rilettura, soprattutto se, come me, non vi ricordavate della sorpresa che riserva.

Cupe vampe: secondo corto a tema storico sulla distruzione di una biblioteca. Questa volta però non si parla di eventi dell'antichità, ma ci tuffiamo in una pagina buia della storia recente, l'assedio di Sarajevo del 1992. Questo corto è forse l'unico corto storico che è riuscito negli anni a convincermi a pieno. Sarà perché è il fatto trattato è così recente che spesso non viene trattato a scuola, sarà per la prosa toccante, sarà perché non conoscevo l'evento in questione, questo corto di Zakimos/GGigassi mi ha davvero lasciato qualcosa.

Anche quest'anno, alcuni dei racconti hanno poi trovato uno sbocco diventando una pubblicazione: è il caso di Cupe Vampe e altre biblioteche una raccolta che ha al suo le versioni estese di Cupe Vampe e di Il giorno del librogame + due racconti inediti.

Ah il mio trionfo al totoautori.

Il giorno del librogame davvero top!!

DC One

mark phoenix 79
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Arcimaestro
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Re: Corti 2021 - Coming soon

2020


Anno drammatico all’insegna della rivoluzione, ricco di colpi di Stato, tentativi di innovazione e agnelli sacrificali; tra questi non rientra Adriano, che piegato dalle esperienze in redazione Gazzetta Rosa sfugge alle responsabilità ritagliandosi un ruolo a lui più congeniale: l’istigatore del popolo convenientemente mascherato da ruota di scorta, mentre nel frattempo un anonimo rivoltoso separatista approfitta i disordini per prendere d’assalto la Gazzetta e reclamarne il possesso. I sospetti sul coinvolgimento di GGassi, già nel mirino per ripetuto incitamento all’autogestione, aumentano vertiginosamente con l’uscita di un bando personale, in cui il novello Martin Lutero dichiara la definitiva scissione dalla Santa Organizzazione, stabilendo nuove regole che si approva da solo. L’instabilità mina il cuore del forum, ma è il Presidente a prendere in mano la situazione con una proposta che è già uno slogan: “non più Corti, ma Cortissimi”. L’idea viene accolta non senza qualche polemica da bar tra chi lo vuole corto, chi cortissimo, a chi basta che glielo correggano. Qualche sedizioso sostiene che il concetto stesso di Triade puzzi ormai di vecchio regime, per poi sparire misteriosamente nel nulla. Se non una Triade, che vi sia allora un Triumvirato meritocratico: primo prescelto Gabrieleud, per l’innovativa idea di far scegliere i temi ad un generatore automatico di nomi elfici; Kenfalco per aver scritto praticamente tutto il bando prima ancora di essere eletto; Dragan così, perché esiste e la gente gliene è grata. Sediziosi insinuano che questi sia in realtà la doppia utenza di Prodo, ma spariscono anch’essi assieme agli altri e a GGassi. Tema del nuovo concorso: VENTI. Cosa si intenderà con tale termine? Un numero? Una forza? Il risultato di una botta di culo alla partita serale di D&D tra gli organizzatori? Il numero dei concorrenti ritiratisi prima del concorso? “Mah, un po’ tutto e un po’ niente, fate un po’ come vi pare” chiariscono gli organizzatori, gettando ancor più nella confusione i concorrenti, che da 10 rimasti si ritrovano in 3, senza neanche il conforto di GGassi a sopperire i restanti 7. Quando il sordido piano di Adriano viene infine alla luce è ormai troppo tardi: la Gazzetta è in mano sua e a nulla valgono le richieste di giustizia per colui che si è rivelato solo un caprio espiatorio. Non resta che proclamarlo martire e dare il via al concorso, che parte come il vento:

Primo racconto in gara, la Festa: Un’impresa da far impallidire qualsiasi Lupo Solitario armato di Spada del Sole, avventuriero nerboruto, mago intriso di incantesimi elementali o stregone con al seguito eserciti di non-morti: sopravvivere ad un Natale in famiglia. Inizialmente l’opera doveva chiamarsi “la fest’emmerd’”, ma fu cambiata in seguito per ripensamento dell’autore, desideroso di rivolgere la sua opera anche ai bambini; stesso motivo per cui il regolamento funziona con la tabellina del 5.

Secondo racconto in gara, Fuga dal Castello del Drago: Ultimo lavoro di GGassi prima di venire gettato nelle umide segrete della Gazzetta per l’anno a venire, ne è al contempo premonizione e metafora: 20 minuti per sfuggire ad un guaio in cui ci siamo messi da soli e poi un castello imploderà, mettendo fine ai nostri sogni di carriera come direttore cavaliere ancor prima che lo facciano i nostri capi, condannandoci a una vita da stagista schiavo. Opera pregna di denuncia sociale, ma soprattutto di paragrafi, con cui l’autore si vendica degli organizzatori non potendo scrivere i soliti 37 Corti.

Terzo racconto in gara, Venti solari: Secondo la legge fisica della Costante di LGL, se il tuo nome finisce con UD sei destinato a vagare per stelle ed universi paralleli. Parte dei votanti nicchia, tentando la vecchia tattica del “esci fuori, dai, non ti facciamo niente”; parte sospetta che il talentuoso novizio altri non sia che la diretta discendenza del nostro amato autore sci-fi, assunta per l’occasione come ghost writer sotto promessa del motorino. Il che spiegherebbe anche la trama, incentrata su una gita spaziale finita male, perché a 42 anni forse sei troppo boomer per reggere un catamarano.

Quarto racconto in gara, la Rosa dei Venti: Frutto di un'epifania dell’autore durante l’ascolto di un ritornello degli 883, in effetti la trama consiste sostanzialmente nel girare a Nord Sud Ovest Est seguendo tutti i venti indicati da una bussola marinara e non trovare quello che cerchiamo, tipo un’eredità che ci faccia ricchi. In compenso, troveremo le memorie di nostro padre e la foto autografata di Rocco Siffredi, che (oltre ad averci insegnato di più sulla vita) sicuramente qualcosa può fruttare.

Quinto racconto in gara, 20 punti in 20 minuti: 20 minuti adrenalinici per totalizzare 20 punti e guadagnare alla tua squadra di basket il premio più ambito: l’autorizzazione a poter girare 20 giorni per le strade gridando in faccia ai francesi: “E adesso ridateci la Gioconda”. Per farlo vi occorreranno tutte le vostre doti di Motivazione, Tattica e Analisi che dovrete sapientemente sfruttare per volgere il punteggio a vostro favore, scaldando gli animi e scegliendo le giuste strategie. A scanso di equivoci, il Corto è inzeppato di nomi richiamanti i Venti, non si sa mai qualcuno avesse da ridire.

Sesto racconto in gara, il Ventilatore dell’IKREA: 28 paragrafi di horror puro, in cui ci troveremo alle prese col montaggio di un ventilatore di una famosa casa di arredamento fai-da-te; quel genere di mission impossible che tutti, almeno una volta nella vita, hanno dovuto affrontare (non di rado per guadagnarsi favori) e che non augureresti al tuo peggior nemico. Riuscire nell’impresa in venti mosse è comunque meno dura che capire lo schema volutamente arzigogolato in dotazione e degno dei migliori libretti di istruzioni nordici. Si narra che qualcuno stia ancora cercando di venirne fuori.

Settimo racconto in gara, Vetro di città: Da un errore della costumista, eccoci diventare, così, de botto, senza senso, geniali investigatori capaci di mettere in imbarazzo Sherlock e tutti suoi ragionamenti. Corto che farà appello a tutte le vostre risorse mentali a partire dal regolamento, facilmente riassumibile in:

(sinX±sinY=2sinN/2 (3xn±5yn)?  cosXY/2 (Y/N)?3) = 11P > 3PX

dove P = sei morto e PX = ce l’hai fatta, becca sti punti esperienza.
Tutto il resto in realtà è una boiata, ma pochi si spingono oltre.

Ottavo racconto in gara, Paziente n.20: Corto dalle tinte insanguinate, che si distingue per aver anticipato diversi videogames di quelli che te la fanno prendere veramente a male; non per morti e sgozzamenti, ma perché speri fino all’ultimo che non finiscano esattamente come avevi già capito dopo i primi 5 minuti e poi vanno esattamente così. In questa edizione vige la costante di infilare 20 a caso per far contenti gli organizzatori e quest’opera non fa eccezione, ma l’autore riesce a rientrare in gara invocando la semi infermità mentale dei giudici al momento del bando, con approvazione unanime della giuria popolare.

Nono racconto in gara, Io Sto In Crisi 2: Pubblico in delirio per l’attesissimo ritorno del pilastro più chiacchierato di sempre nella storia dei lg, ma l’entusiasmo è destinato a sgonfiarsi alla prima lettura: opera troppo seria per uscire dalla mano del misterioso Vate. Il fatto che un’impresa incentrata sul fare le corna alla nostra ragazza, per poi cercare di arrivare puntuali all’appuntamento delle 20,20 senza farci sgamare, venga considerata seria fa riflettere parecchio.

Decimo racconto in gara, Primo ed Ultimo Viaggio: Non si muove una foglia che l’autore non voglia ed infatti ci troviamo ad impersonare proprio una foglia trasportata dai venti nel suo commovente viaggio finale. Apprezzato per i toni fiabeschi, la polemica si incentra principalmente sull’improbabile rapporto tra due esseri troppo diversi, di cui uno pure minorenne, ma dopo 30 anni di Disney possiamo berci tutto: l’importante è che vinca l’ammore.

Undicesimo racconto in gara, Alla ricerca del punto G… 20: Quando già ti sembra di sentire le note del trailer di “Natale su LGL” e ti ritrovi invece per le mani l’autobiografia di Greta Thunberg, scritta tra una chattata e l’altra con gli amichetti di msn. Guadagnare consensi su Facebook ha infatti un ruolo fondamentale per il destino del Pianeta, a patto di sapersi districare tra le complesse regole dell’etichetta internazionale durante il G20 e di non strapparsi gli occhi a furia di vedere emoticon prima dell’Epilogo.

Dodicesimo racconto in gara, Origins – Prologo della Fine: Sempreverde che non delude mai, ancora capace di competere per trama e giocabilità con i suoi illustri seguiti: 120 ore di gioco garantite, volendo affrontare tutte le sotto-missioni, quest’anno anche in versione Extended con ben 3 avventure bonus… Ah, no, scusate, ho sbagliato recensione. Tragico viaggio in una Russia distopica, dove radiazioni cosmiche hanno donato ad alcuni eletti lo Stand e la sfida è non farsi esplodere il cervello come con Shutter Island. L’altra impresa è capire dove cavolo sia il 20 in tutta quella profusione di numeri, ma da qualche parte c’è scritto Scirocco, quindi tutto a posto.

Tredicesimo racconto in gara, Il Labirinto dei Cacciatori di Venti: Corto mozzafiato. Letteralmente. Si va di multiplayer in questo racconto dove i venti la fanno veramente da padrone, calandoci nei panni di prodi sfidanti del popolo Viginto, impegnati in una prestigiosa sfida a caccia delle Rose dei Venti. Avventura dove ogni briciolo di fiato può fare la differenza e ce le suoneremo anche a colpi di bufera, orientandoci nei cunicoli del labirinto sempre grazie alle correnti maggiormente note. Ventosa variante di Blood Sword con geniale Easter Egg inclusa: si può giocare su Roll20.

Quattordicesimo racconto in gara, 2020 Speedball: Scopri l’hikikomori che è in te e vinci un abbonamento a vita in un reparto psichiatrico grazie a questo innovativo gioco del futuro, che ti farà rivivere i tuoi peggiori incubi in modo tanto realistico da pentirti del giorno in cui hai mollato la bicicletta per l’Atari. Un Corto che farà passare a molti la voglia di MMORPG e grazie al quale si registra la più alta percentuale di utenti cancellatisi da Extremelot, con una morale degna di Trainspotting. A parte il titolo e il paragrafo finale, il 20 non sembra avere molta rilevanza, ma chiunque lo fa notare entra misteriosamente in coma cerebrale.

Quindicesimo racconto in gara, Che bei soggetti… : Sapiente mix tra i Cyborg e il Piccolo Chimico, per la gioia del bambino che è in noi; la missione: distruggere un laboratorio segretissimo dove si progetta una nuova arma supersegretissima, nei panni del comandante di soldati bionici ancor più supersegretissimi abbinati alla tavola periodica (ma nessuno ci arriva). Sorpresa sorpresa: In questo libro il 20 sei tu! L’autore anticipa i tempi introducendo la figura dell’IMPOSTORE, con cui altri faranno i soldi alla faccia sua, lasciandogli il conforto di un riscatto post-mortem.

Sedicesimo racconto in gara, Osseans Wanderr: anche noto come “Se lo dici te, ci fidiamo”, batte ogni record in materia di giocabilità: quasi nessuno, infatti, va oltre il primo paragrafo e quei pochi audaci che ci provano vengono colpiti da attacchi di epilessia convulsa. L’ipotesi più accreditata è che l’autore faccia uso massiccio di stupefacenti, qualcuno azzarda che parli di viaggi in farfallese, altri giurano che arrivando fino alla fine si possa evocare Zeus. Nonostante le perplessità, viene accolto in concorso perché gli organizzatori hanno troppa paura di mettersi contro uno psicopatico.

Diciassettesimo racconto in gara, Solcaonde: Ancora un’avventura marinara: ci lanciamo stavolta nella grande impresa di mappare un intero arcipelago ed onorare così la tradizione di famiglia ovvero scaricare in mare altre bocche da sfamare, appena la legge lo consente. Alea iacta est, dunque! Troppo, replicano in molti, incapaci di mantenere una rotta e pescare contemporaneamente. Perché qui, signori, si pesca sul serio (quanta sottigliezza): carte, i cui semi ci indicheranno che Venti seguire, dritti fino all’isola dei nostri sogni o ad un altro mestiere, che il cartografo non fa per noi.

Diciottesimo racconto in gara, Sfide Eoliche: Quando ai 4 Venti girano le bore sono guai seri per gli umani. Ma tu sei il Vento, la furia che passa e che va, e non te ne può fregare di meno; anzi, hai appena deciso di battere il tuo personale record di stragi e devastazioni solo per bullarti dei tuoi colleghi buonisti. Anche la storia si disperde subito ai 4 venti, ma che ci fai con una trama quando hai tante tabelle colorate con cui goderti tuoi 15 minuti di gloria da metereologo?

Diciannovesimo racconto in gara, La Festa!: Fin dal titolo le domande nascono spontanee: 1) Ci prende per il culo ed è sempre quello di prima? 2) Ah, ma allora potevo davvero mettere un 20 a caso? La trama consiste nel cacciarsi in tasca 500 euro ed usarli veramente per organizzare la festa di compleanno ad uno di cui conosciamo a malapena il nome e probabilmente se la fa con l’amica che ci ha friendzonato, ma ci usa per portare i pacchi. Corto che mette alla prova contemporaneamente le nostre doti di event planners e di servi della gleba, lanciati in una corsa frenetica per la città con l’obiettivo di realizzare la più ganza festa ever, per poi scoprire che con quei soldi era meglio emigrare.

Ventesimo ed ultimo (perché l’ironia della sorte non ha mai fine) racconto in gara, 20.20: Te lo dicevano gli amici di stare attento ad andare con le sconosciute, che poi ti svegli in un vicolo senza un rene. Magari in un vicolo! Ci troviamo piuttosto nella solita Room Escape sadica partorita dalla mente dell’Enigmista, ma zeppa di enigmi usciti dalla fantasia di Alice nel Paese delle Meraviglie. Quella di MacGee’s, però. Plot twistone finale, l’Enigmista eri tu! Lasciate ogni speranza, voi che entrate: come va va, morirete male lo stesso.


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Mortacci vostra, non c'avevate niente di meglio da fare quell'anno? Poi si chiedono perchè una vi sfotte. angry

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Aloona
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Re: Corti 2021 - Coming soon

il 2020, l'anno della rinascita del concorsone! O meglio della metamorfosi vista la drastica riduzione dello spazio memore del successo dei fogliogame.
Cosa inconcepibile, quell'anno il bando era "in divenire" a seconda delle osservazioni degli utenti. Cosa che ha fatto alzare il sopracciglio a qualcuno, ma che a me è piaciuta perché è stata una dimostrazione di cooperazione, quasi un'autogestione.
Questa edizione ha visto, oltre al mio capolavoro Vetro di Città, un vincitore a mio avviso non meritevole, non per la qualità del suo lavoro ma perché fuori concorso. E pensare a tutto il terrorismo che ci era stato fatto in merito all'accettabilità o meno dei Corti mad

GGigassi
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Re: Corti 2021 - Coming soon

GGigassi ha scritto:

a me è piaciuta perché è stata una dimostrazione di cooperazione, quasi un'autogestione.

A te non è bastato un anno nello scantinato della Gazzetta, ve'?

GGigassi ha scritto:


Le frecciate le ho notate, vista la mole della mia opera era impossibile esserne esenti smile2
Però non ho colto il riferimento alla disamina hmm  (il post chilometrico su Lucca Goblins & Caves? La questione della formattazione sbagliata? hmm)

Tutta la questione dei cosplayer. bigsmile

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Aloona
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Re: Corti 2021 - Coming soon

E con quest'ultima, ottima disamina sull'edizione 2020, direi che ora ci si può concentrare sul bando 2021.  wink

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: Corti 2021 - Coming soon

Aloona ha scritto:

GGigassi ha scritto:

a me è piaciuta perché è stata una dimostrazione di cooperazione, quasi un'autogestione.

A te non è bastato un anno nello scantinato della Gazzetta, ve'?

GGigassi ha scritto:


Le frecciate le ho notate, vista la mole della mia opera era impossibile esserne esenti smile2
Però non ho colto il riferimento alla disamina hmm  (il post chilometrico su Lucca Goblins & Caves? La questione della formattazione sbagliata? hmm)

Tutta la questione dei cosplayer. bigsmile

hmm torno a rileggermi i tuoi contributi

GGigassi
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