sancio ha scritto:

L'autore, forse non credendo nel successo della sua opera, si permette perfino di sprecare una pagina lasciandola bianca (epilogo).

No, no, aspetta.
Non è bianca, c'è il sorpresone

Terminato anche questo Corto, che ho trovato piacevole e parecchio originale. Il tentare di sfondare la quarta parete con i diversi espedienti nel racconto è una scelta azzeccata. I riferimenti e gli "easter eggs" da me saranno sempre ben accetti perché amo scovarli (nei LG, nei videogames, insomma.. ovunque!). Anche se non tutti li ho compresi appieno. La meccanica degli scontri, invece, l'ho trovata un po'.. scomoda: dovendo mascherare l'intento principale del corto (spiegato in maniera eccelsa nel file di soluzione) era necessario presentare un regolamento solo all'apparenza bilanciato, mentre giocando - o solo osservando le stats degli otto avversari/fogli, si intuisce che c'è qualcosa che non va e che alla fine il percorso per vincere quei quattro-cinque incontri richiesti per non incorrere nel finale cattivo si riduce, ovviamente, alla necessità di indovinare la giusta sequenza, usando le reliquie e l'abilità innata a disposizione.
Bene per l'intenzione di presentare un messaggio (i progetti incompiuti, il ruolo del lettore al di là di semplice "protagonista della storia"), male per chi si approccia al Corto come un racconto interattivo da leggere e - soprattutto - giocare. Insomma, è un esperimento originale di metanarrativa che ho trovato originale ma non del tutto coinvolgente. Lo schermo nero rimane per me una scelta evitabile nonostante pensata per dare un ulteriore senso al Corto; le reliquie e le abilità innate, anche se accattivanti nel modo in cui sono presentate, sono limitate dal contesto, che offre degli scontri sbilanciati apposta per far scegliere un determinato percorso. L'idea rimane comunque buona e interessante. Degna di nota è la prosa, davvero molto molto convincente, e alcune trovate azzeccate (gli asterischi che rimandano ai commenti sotto i paragrafi fino ad oggi li avevo visti solo in una recente avventura testuale che ho giocato, non ricordo se compaiono in altri racconti interattivi).

Troppo tardi, anche 'Varco Oscuro' ha le pagine nere 

GGigassi ha scritto:

A costo di sembrare un imbecille… ho copia/incollato il Corto in Word e l’ho reso leggibile anche ai miei poveri occhietti ma non ho capito le regole degli scontri, nemmeno dopo i vostri interventi (che però non mi pare si occupino di quello nello specifico, dio come sono stupido ). Funzionano tipo forbice-carta-sasso o bisogna lanciare dei dadi e aggiungere i relativi punti? Si parla di ottenere un punteggio maggiore rispetto a quello dell’avversario in almeno 3 scontri su 5, ma c’è anche lo schema del +3.

Io ho capito così:

Esempio passo passo di combattimento senza abilità.

1) Scegli quale delle tue reliquie usare (Esempio: 2 Quadri)
2) Lancia un d6 per determinare la potenza avversaria (Esempio vs Adam il patriarca. Rolli 1, quindi lui ha un 4 Fiori)
3) Applica eventuali bonus derivati dalla meccanica del sasso-carta-forbice (Nel nostro esempio, avendo tu Quadri, che è forte contro il suo Fiori, guadagni il +3)
4) Fai il calcolo del valore (Tu 2+3=5, lui 4. Vinci questo turno)
5) Ripeti dal punto 1) fino a quando vinci (o perdi) 3 turni.

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Se possiedi l'abilità Corpo, al punto 4) aggiungi sempre +5.
Se possiedi l'abilità Cuore, prima di risolvere il punto 3) puoi cambiare il seme della reliquia tua o del tuo avversario in Cuori.
Se possiedi l'abilità Mente, al punto 2) non lanci il dado, ma l'avversario ha come risultato automatico il numero del turno corrente.

Il mio rapporto con questo corto è stato problematico per via della scelta del nero, che all'inizio mi era sembrata del tutto gratuita. Non è così, per via di un espediente simpatico e tuttavia non fondamentale, in ogni caso mi sento di pregare i futuri autori di mettersi nei panni di chi come me non riesce a leggere il bianco su sfondo nero ed evitare in futuro scelte del genere :-(.

Venendo al corto, ha vari evidenti punti di forza che sono: uno stile narrativo di alto livello, un'introduzione che cattura e spinge ad approfondire il tutto e un sistema di gioco interessante e meno complicato di quanto possa apparire inizialmente. La difficoltà nell'approccio secondo me può nascere dal fatto che il sistema di gioco sia molto "astratto", ma sostituendo ai semi un qualcosa di simile al triangolo delle armi di Fire Emblem (o più banalmente i quattro elementi) diventa più semplice padroneggiare il tutto. L'idea di sconfiggere il nemico e "prendere la sua arma" è ottima e con qualche riga in più i vari avversari avrebbero potuto avere una sorta di loro IA, con testi che descrivono la loro mossa per aumentare l'immersione e rendere il tutto meno freddo e matematico.

I punti deboli invece, beh, sono evidenti e riconosciuti dallo stesso autore:

e questo è un peccato, perché la struttura stessa del corto poteva essere resa più narrativa focalizzandosi su meno idee ed espandendole. Da questo punto di vista, è evidente che la concentrazione dell'autore - per nulla misterioso - è andata soprattutto sullo strutturare un percorso matematicamente ineccepibile; la cosa buffa è che io, negato in matematica, ho ignorato tutte le sue elucubrazioni giocando e basta, al massimo stupendomi di quanto fosse ben bilanciato il percorso "Mente" che a leggere le regole sembrava invece essere il più facile.

Concludo questo commento suggerendo al poco misterioso autore di trovarsi un "partner in crime": lavorare insieme a un co-autore lo costringerà a portare a compimento le sue idee, che lo voglia o no, e a renderle anche più fruibili per un pubblico con gusti diversi dai suoi. Per me è stato così con Jekyll e Hyde e da allora sento di avere cambiato atteggiamento nei confronti della scrittura.