Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale
Adriano ha scritto:Per la precisione, come anche specificato dall'autore, "invocazione" ed "evocazione" sono due discipline ben distinte in demonologia.
L'invocazione assomiglia a una preghiera, si chiede/supplica il demone di dirci qualcosa. Nei casi estremi il demone prende temporaneamente possesso del corpo dell'invocatore (la classica scena della medium che durante la seduta spiritica si mette a parlare con voce demoniaca).
L'evocazione invece ha lo scopo di materializzare il demone. Ci sarà quindi un'interazione fisica tra l'evocatore e il demone, che compare con il suo vero aspetto.
Ecco spiegato il perchè dei due termini.
Ottimo, pensavo di dare mezzo punto in meno per quello.
Di certo la vecchia scuola unica invocation/evocation di AD&D 2a edizione mi ha influenzato
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GGigassi
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale
Finito! Questo corto ha davvero molti punti a suo favore (le recensioni dettagliate le posterò quando li avrò letti tutti) però a mio avviso gli manca quel twist che - per mio gusto - lo candiderebbe alla vittoria.
Per quanto riguarda gli enigmi, metto sotto spoiler come li ho risolti io.
Sono partito dal presupposto che i due mondi che visitiamo sono uno la "faccia" demoniaca dell'altro e, come suggerisce il cerchio d'evoacazione,
cerchio ha scritto:
Per capire un oggetto, devi guardarlo nell’altro mondo.
Quando trovi il Grimorio nel mondo demoniaco viene indicato che
autore misterioso ha scritto:
Nel ripiano di mezzo, al centro esatto, c’è il Grimorio.
Quindi, essendo la collezione di LS completa fino al trentesimo numero, il centro esatto è il 15.
Per le stalagmiti sono un po' impazzito: pensavo di dover trovare un paragrafo che mostrasse il salotto nel mondo normale. Poi ho realizzato che l'autore ci fornisce una mappa: nella descrizione del mondo demoniaco si parla di
Duca di Valefor ha scritto:
un altare circondato da stalagmiti cave ricolme di magma
che altro non è che il tavolo con le sedie in versione demoniaca!
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale
Periodonikes ha scritto:
Quando trovi il Grimorio nel mondo demoniaco viene indicato che
autore misterioso ha scritto:
Nel ripiano di mezzo, al centro esatto, c’è il Grimorio.
Quindi, essendo la collezione di LS completa fino al trentesimo numero, il centro esatto è il 15.
come avevo vagamente intuito, ma confesso che l'imbeccata mi era passata quasi inosservata.
Ottimo Corto, secondo me.
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GGigassi
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale
GGigassi ha scritto:Secondo me questo è uno dei migliori dell'annata.
Concordo! Sto apprezzandolo in questi giorni, mi sorge solo una perplessità: al par 43 come si fa a riuscire al check e non perdere punti visto che [6+ 1 PS]. Se si perde per forza non mi sembra una bella trovata
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sancio
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale
GGigassi ha scritto:sancio ha scritto:al par 43 come si fa a riuscire al check e non perdere punti visto che [6+ 1 PS]. Se si perde per forza non mi sembra una bella trovata
Basta fare da 1 a 5 col dado, una volta che ho giocato coi dadi anche io pensavo che per non perdere PS bisognasse fare uguale o minore
Eppure è scritto chiaramente che bisogna fare da quel numero in su per subire il danno, e c'è pure il + a chiarirlo. Forse non ha avuto molto senso metterlo in quel caso specifico, visto che più di 6 con un dado non si può fare, ma è un peccato veniale
Boja che cantonata ho preso! Hai ragione.. il bello è che gli altri check li ho fatti correttamente
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sancio
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale
Questo corto è davvero bello, impossibile girarci intorno. Il movimento libero è ben reso. Non ci sono particolari incongruenze, a parte il Grimorio ancora visibile nel mondo infernale dopo che è stato ottenuto (ma potrebbe essere giustificato dal fatto che... non lo abbiamo preso lì!), grazie a un sistema anti-loop rudimentale ma efficace. Due modalità di gioco, normale e diceless, un livello di sfida più che adeguato, enigmi intriganti e con i giusti suggerimenti... e finali multipli!
Come si può criticare un racconto così? Beh, con più spazio e righe per i testi la narrazione ne avrebbe guadagnato; così è davvero molto scarna e forse l'autore avrebbe potuto sacrificare qualche paragrafo "trappola" per rendere più approfonditi quelli davvero utili al gioco, ma è una scelta di design che non mi sento di criticare al 100%. Per me, uno dei possibili candidati alla vittoria e di certo un lavoro che vorrei vedere espanso in qualcosa di più corposo. C'è una cosa però che non ho capito: se il rituale viene svolto nella sala da pranzo, perché l'azione comincia in camera?
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Zakimos
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale
Recensione di Prodo (già pubblicata sulla pagina Fb di LGL, ma la riporto anche qui):
08 Escape Labirinto Infernale: Bel racconto a tema horror-infernale, con elementi labirintici, molte buone idee e ben cinque epiloghi. Non per i puristi della narrazione visti i molti paragrafi microscopici, ma chi ama i librogame a tutto tondo con questo lavoro si divertirà.
PRO
1) L’autore dimostra di conoscere i librogame sia per come struttura il corto, sia per il numero di citazioni che ci infila dentro, sia per una certa atmosfera da volume interattivo anni ’80-’90 che permea tutta l’opera. Elementi questi che la rendono molto divertente da leggere e giocare. Anche a livello strutturale ha agito bene: è riuscito a inserire i dadi (seppure la composizione del lavoro fosse già sufficientemente complessa da garantire il grado di sfida, i punti stabilità sono un di più), ma soprattutto giocando con la cartina della casa e i mondi che si sovrappongono ha inserito componenti strategiche che aumentano la godibilità dell’avventura.
2) L’idea del doppio mondo è molto divertente: aiuta a immedesimarsi nell’atmosfera infernale, lasciandoci spaesati per il continuo salto da un ambiente all’altro. Attenzione perché ha anche un’utilità pratica, non serve solo come abbellimento. Mi è piaciuta questa sua doppia funzione e la capacità dell’ideatore di sfruttarla a dovere. È probabilmente l’elemento chiave del racconto, quello che gli fa fare il salto di qualità.
3) L’enigma finale è delizioso. Ci ho messo un po’ a capire, ma poi mi ha colpito constatare come l’autore sia riuscito, in pochissimo spazio, a sfruttare vari elementi per sbloccare il finale più completo (anche se non necessariamente il migliore, non ho molta voglia di diventare il signore di un mondo infernale a dirla tutta). Ha combinato la parte narrativa con quella grafica, sfruttando l’idea del mondo doppio. Ne è scaturito un problema complesso senza essere frustrante e allo stesso tempo diabolicamente concepito. E poi per arrivarci bisogna recuperare il grimorio, che si nasconde in mezzo ai Lupo Solitario. Come si fa a non esaltarsi? Applausi.
CONTRO
1) 50 paragrafi erano necessari? L’autore dimostra nell’introduzione di saper scrivere, ma non ne troviamo conferma nel racconto vero e proprio. Inserire tutte queste varianti lo ha costretto a optare per una lunghezza media, per paragrafo, di due righe. Capisco che la struttura labirintica richiedesse molte diramazioni, ma fermandosi magari a 35-40 la parte narrativa poteva essere meno mortificata.
2) I finali sono un po’ deludenti. Sia per la brevità a cui è stato costretto lo scrittore, avendone inseriti ben 5, sia perché non ne esiste uno veramente appagante. Quello “migliore” secondo me è più punitivo che premiante, mentre i primi tre sono abbastanza piatti. Mi è piaciuto il quarto e salvo in parte il terzo, ma se è vero che un brutto racconto con un magnifico epilogo è meglio talvolta dell’inverso, in questo specifico campo si poteva fare qualcosa di più.
3) I punti stabilità alla fine finiscono per diventare più un fastidio che altro. Capisco che sono un modo per soddisfare i malati dei dadi (anche se esiste l’opzione per non usarli), ma alla fine forse sono un’aggiunta ridondante: il racconto funziona benissimo anche senza.
GLOBALE: Un gran bel lavoro, l’autore ha dimostrato di avere classe e di saper anche scrivere, oltre che strutturare adeguatamente le proprie opere. Rimane la curiosità di vederlo in azione su un testo dove la parte narrativa sia più presente: nell’attesa Il Labirinto Infernale si dimostra, a mio parere, uno dei migliori corti in concorso.
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Adriano
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