RECENSIONE
Una storia di fantascienza con la classica macchina del tempo (tascabile), con il taglio di commedia quasi cinepanettone. La prosa non memorabile ma più che sufficiente. Un paio di situazioni grottesche, come giustificarsi con la moglie con la scusa "ho preso una pastiglia da un tizio in bagno"  che mi hanno molto divertito. Ho apprezzato anche citazioni di vicende "storiche" del forum di Lgl, come i gpettoni e il crescendo di confusione del protagonista man mano che cerca di cavarsela nel continuo andirivieni tra i due mondi. La parte ludica è limitata alle scelte ma l'idea originale sta nelle quattro parti dell'introduzione che descrivono le caratteristiche delle nostre due mogli che serviranno per cavarcela nei bivi a fine paragrafo e che ci saranno man mano precluse a poter riconsultare. Idea che però alla fine non mi è parsa molto funzionale sia perché tornare sempre all'introduzione frammenta la lettura, sia perché facilita troppo il gioco.
In conclusione un corto leggero, divertente che cerca anche un nuovo spunto ludico ma che offre una limitata sessione di gioco e poco impegno o tenacia.

Viaggio nel tempo e linee temporali differenti sono il tema portante di questo corto il cui protagonista è uno scienziato che deve barcamenarsi nel doppio anniversario di matrimonio in due linee temporali differenti, evitando gaffe ed errori che potrebbero rovinare i suoi due matrimoni. Il regolamento è inesistente e si viene proiettati subito nell’azione, non c’è aleatorietà, però l’accesso all’introduzione, e alle informazioni in essa contenute, viene gradualmente limitato durante il racconto per rendere difficile capire come evitare situazioni imbarazzanti tipiche dei fedifraghi. Una volta capito il meccanismo e memorizzate le informazioni, il corto perde interesse e la longevità è limitata da questo stratagemma. A parte l’imbarazzo iniziale nel capire quale delle due moglie fosse, la storia procede poi facilmente tenendo traccia dei passaggi da un universo all’altro. Quello che proprio non capisco è come il protagonista sia stato così geniale da inventare il viaggio nel tempo, ma non abbia inventato una macchina così precisa da creare un passaggio preciso al minuto voluto che gli avrebbe consentito di passare due serate di anniversario differenti senza dover scappare da un universo ad un altro, ma semplicemente sfalsandole di qualche ora o di un giorno. In fondo, se viaggi tra anni diversi, perché non dovresti viaggiare anche tra giorni o ore diverse?

L'autore misterioso ha scritto:

La tua osservazione sullo sfasamento anno/ora è sicuramente legittima, ti rimando alle soluzioni per una spiegazione dettagliata.

Nuova risposta a F.A.S.

L'autore misterioso ha scritto:

In estrema sintesi: il passaggio del tempo è sincronico, non diacronico. La "quantità" di tempo che passa in un universo è uguale a quella che passa nell'altro e il protagonista è a sua volta legato al flusso temporale: un'ora trascorsa in un universo equivale a un'ora trascorsa nell'altro. Se invece di passare da X1 a X2 passasse da X1 a [X2(-n ore)] creerebbe un'altra linea temporale X3 e dovrebbe ancora risolvere il suo problema in X2.
Maggiori dettagli alle pagg. 59, 70, 75 e 91 delle soluzioni.

Non sono sicuro di aver tutti gli strumenti per poter scrivere la recensione, dato che non ho completato la lettura delle soluzioni................ 

Racconto divertente al limite del demenziale, che mi ha fatto venire però più mal di testa di tanti altri racconti seri! Ho ovviamente sbagliato subito la prima scelta, cadendo in pieno nel tranello, proseguendo sono però riuscito a concludere la storia in modo corretto.
Non avevo capito subito che potevo andare a rileggere l'introduzione (non c'è scritto da nessuna parte) quindi ho tentato di memorizzarmi tutte le informazioni, per poi capire a metà racconto come funzionavano davvero le cose. Però probabilmente l'errore mi ha aiutato a completare bene il corto.
Purtroppo lo stile di scrittura in certi frangenti sembra un po' buttato lì. La scelta tra la moglie bellissima e quella ricchissima non credo che verrà così apprezzata da eventuali lettrici Ma ovviamente si fa per ridere.
In definitiva un corto divertente e sfidante, che richiede memoria e concentrazione.