Aggiungo una riflessione personale sulla questione:
il primo motivo per cui la questione "tema" è sempre la più controversa del concorso (anche se c'è la strana tendenza a dimenticare le accese discussioni degli anni precedenti) è che non esiste un criterio totalmente oggettivo per valutare un tema.

Mi spiego con un esempio: siamo tutti d'accordo che 10 euro è una somma di denaro piccola e che 10 milioni di euro è una somma di denaro grande. Però sulla soglia, sul numero esatto in cui si passa da "piccolo" a "grande" difficilmente siamo tutti d'accordo. E pensare che i numeri sono la quantità più facile da trattare! Quando dobbiamo valutare l'importanza di un elemento in un testo, è persino difficile trovare un metro di giudizio. Su ogni definizione si possono fare le pulci all'infinito e qui di definizioni ce n'erano parecchie.

Quello che secondo me è importante è tracciare una linea ben demarcata fra ciò che è fuori e ciò che è dentro. Gli esempi presenti nel bando aiutano, ma non sono così risolutivi, perché basta cambiare poco per rendere la storia completamente diversa (e non è neppure così chiaro cosa vuol dire "poco"): persino Wikipedia non ammette come argomentazione valida "è stata ammessa una pagina simile". Solo voi potrete dirci se ci siamo riusciti, ma per me la differenza fra i corti ammessi e quelli no è davvero abissale.

il secondo motivo per cui la questione tema è dibattuta è che qualsiasi decisione presa dalla terna andrà sempre a scontentare qualcuno: un autore che vede rifiutato il proprio corto ci rimane ovviamente male (soprattutto se era convinto che fosse in concorso), ma allo stesso tempo ammettere un corto "borderline" è un'ingiustizia nei confronti di chi si è impegnato a inserire il tema più adeguatamente.
Qui, abbiamo agito nel modo che, a mio parere, è il più equo: abbiamo deciso per conto nostro, senza farci influenzare dalle opinioni altrui. Chiaro che se un autore ci fa notare un nostro errore di interpretazione del corto, ovviamente ascoltiamo quello che ha da dire, ma il suo ragionamento deve avere basi molto concrete nel testo.

Concludo con una piccola postilla per rispondere a un dubbio che ho visto sollevare da alcuni nelle recensioni.
Ragazzi, noi non abbiamo mai detto che i mondi dovessero essere tassativamente due, con pena di morte per chi ne fa intravedere un terzo. Abbiamo detto: fate un corto incentrato su due mondi e non corti in cui il protagonista attraversa 20000 realtà diverse.

GGigassi,
quando abbiamo detto "no al multiverso", abbiamo detto no a corti che hanno un mondo per paragrafo, come può essere, ad esempio, un corto in cui si viaggia nel tempo in 10 epoche diverse.

Corti come ad esempio "L'Eroe dei due mondi", in cui ci viene detto che altri mondi esistono ma che non li possiamo visitare, o corti come "BlueScreens", in cui in un paragrafo (quello della morte) si va in un terzo mondo, non hanno in alcun modo il problema multiverso.

Si possono scrivere le recensioni dei corti ora ed inviare i voti per esempio tra un mese?

Letto e giudicato (seppur non votato) tutti i corti! Mai come quest'anno il livello è stato alto. Non saprei eleggere un mio vincitore personale e nemmeno una top 3; dovrebbe essere come minimo una top 6! Per cui voglio fare i complimenti a tutti i partecipanti, e specialmente ai neofiti. Mi auguro che l'esperienza vi sia stata d'aiuto per migliorare come autori e per rapportarvi a un pubblico estremamente esigente, anche se mai severo come quello "reale" . Bravi tutti!

Dosandomeli in più tranche sono riuscito a godermeli QUASI tutti, dovendo solo rinunciare a quelli troppo complessi (che non avrei gradito in ogni caso, per mio gusto personale) e spero di avere articolato giudizi abbastanza soddisfacenti per gli autori. Tuttavia confermo anche io che è stata dura. Fa un po' assurdo pensarlo, visto che pochi anni fa avevamo il problema opposto (troppi pochi partecipanti), ma forse dall'anno prossimo sarà necessario introdurre quanto meno il limite di 1 corto a persona, oppure un numero chiuso.