Seven_Legion ha scritto:

In ogni caso, Prodo: sei sicuro che l'anteprima sia garanzia di sicuro log?
Puo' essere che sia una funzione java ormai caricata localmente... quindi magari te la fa vedere ma poi ti frega lo stesso.

Si, ovvio che è così, ma almeno puoi copiare e incollare tutto e ripiazzarlo pari pari nel nuovo post che riapri una volta riloggato. Per questo funge da paracadute

OOOOOOOH!!! ECCHEVVIDEVO coccardare io a sto giro??? XD

Torniamo in tema quanto prima, datemi tempo di riprendere possesso del pc rimasto in Toscana: non preoccupatevi del tempo libero, quando potete suggerite... ma questo thread c'è apposta per lasciare i vostri suggerimenti anche se non posso leggere o rispondere subito.

Ora, appena posso, riposto tutto, ma a chi vagamente ricordava l'ambientazione chiedo ancora di darmi una mano con mostri e creature.
Qualsiasi idea, anche la più becera, verrà valutata... potrebbe fare da spunto rielaborata. Ricordo che l'ambientazione è cupa, abbastanza varia come geografia (la protagonista viaggia nel continente, il continente è popolato di regni e regnucci di nobili vari in lotta...una specie di Inghilterra pre Arturiana), collinoso, montagnoso, pianeggiante in equa misura... ma che lei viene dall'Isola di Nara, ci saranno ampie parti di viaggio in mare e uno dei libri prevede il ritorno all'isola.

Coraggio...

Dunque, intanto la traccia a grandi linee:

Le Naradian sono una consorellanza nata al tempo di una delle più importanti guerre del continente. Prendono il nome dall'isola di Nara, dove si ritirò il gruppo di donne liberate da quella che sarebbe diventata in seguito la leggendaria fondatrice, regina di uno dei regni in guerra, in seguito al loro (si narra) ruolo fondamentale durante la battaglia delle isole che determinò la fine del conquistatore. Primo nodo, ho bisogno di delineare questo personaggio meglio.
Di sicuro era legato alla regina, il che ha dato origine alla sua sconfitta (e te pareva, direte voi uomini...): si parla di un avvenimento in cui il grande potere al seguito dei suoi eserciti venne meno, prima che tutto si disgregasse e portasse alla sconfitta improvvisa; molti all'epoca, combattenti da una o l'altra parte o semplici coinvolti della guerra, giurano di ricordare ancora fenomeni impressionanti, come cambiamenti nel cielo, esplosioni (ciascuno esagerando o dicendo il vero a suo modo)e quant'altro, prima che un impietoso clima freddo e arido si abbattesse su continenti e mari circostanti. Come se una forza, ritiratasi di colpo, avesse risucchiato con sè luce e calore, inasprendo per sempre il territorio. La realtà dietro questa leggenda è che la regina avesse scoperto il segreto con cui il conquistatore fosse asceso al potere: l'evocazione e l'apertura di un portale attraverso il quale ricevere forza e prevedere ogni mossa per i suoi eserciti e sè stesso da entità indefinite sia nel potere che nelle intenzioni e sopravvalutando talmente la propria volontà da rendersi strumento senza più controllo per l'ingresso nel mondo di esse, con conseguenze immaginabili. L'azione della regina durante uno scontro rimasto nell'ombra del mistero, determinò la sua chiusura quasi definitivamente, causando per contro sconvolgimenti di notevole portata, ma evitando quantomeno la parte peggiore. Pensavo che il conquistatore (che non verrà così denominato, per ovvie ragioni di gusto) potesse essere un qualsiasi nobile dei tanti in perenne rivalità e conflitto anche al tempo del continente relativamente unito. Molto facilmente legato alla regina prima dei fatti di guerra, motivo per cui lei sarebbe riuscita ad avvicinarlo tanto da determinare lo scontro con cui si chiuse il portale oppure per poter arrivare a scoprire il segreto. Niente di più facile fosse la sua promessa sposa, poi entrata in conflitto nel momento della guerra: ciò filerebbe bene anche con la riuscita del salvataggio delle donne, con il loro istruirle in modo tale da essere determinanti oltre che riuscire a difendersi ecc., considerato che solo una persona che conosca bene alcune logiche e strategie ma anche confidenze del nemico avrebbe avuto vantaggio in questo.

Le Naradian, celebri per un ruolo chiave giocato nella battaglia in cui gli ultimi eserciti del conquistatore, già piuttosto disgregati ed indeboliti ma non per questo poco temibili, vennero respinti e dispersi assieme ai regni alleati del continente, soprattutto grazie agli insegnamenti di pratica magica e guerriera trasmesse loro dalla regina guida. Dopo questa vittoria le donne, per lo più ex contadine, popolane (per non menzionare tutto), ma anche qualche nobile finita in trappola come preda pregiata, avevano scelto di continuare a praticare ed approfondire le arti apprese dalla regina in modo incompleto e veloce, anche in onore della sua scomparsa in battaglia (nel vero senso del termine) e per celebrare la riconoscenza della libertà, ritirandosi su una delle isole più inospitali e quindi per contro più scoraggianti del continente.

Al tempo in cui siamo, sono passati 80 anni da questi fatti, ma ormai nei regni si parla delle naradian con un misto di disgusto, timore, reverenza e sicuramente in modo nettamente controverso: il loro essere delle ex probabili schiave o delle nobili "rinnegate" per seguire le sorelle le rendono quasi uno scandalo agli occhi della nobiltà o di alcune caste, il loro coraggio e la loro forza sono rispettate e addirittura suscitano superstizione nella gente semplice. Le loro doti sono comunque indubbiamente riconosciute e così il loro valore nella storia del continente. Non è infrequente che le bambine facciano preoccupare i genitori severi con la promessa di fuggire per divenire una di loro.

Molte delle allora ragazze dell'isola sono ormai guerriere abili e praticanti di alcune arti magiche superiori, benchè molto limitate. Presa molto seriamente la propria ragion d'essere, custodiscono gelosamente i propri segreti, mal tollerano intrusi, istruiscono severamente le allieve, nel frattempo a loro volta divenute quasi adulte pur se ancora inesperte.
Nonostante la poca propensione ai rapporti con il continente, con esso sono obbligati alcuni periodi di commerci (radi, ma indispensabili), sia è necessario ed utile che le naradian (questo è il nome con cui vengono conosciute fuori dell'isola, mentre tra loro esse si chiamano semplicemente per nome e denominano consorelle) affrontino alcune missioni di routine o anche più impegnative per rafforzare e provare il proprio addestramento. Spesso infatti vengono assoldate come scorte affidabili e preziose da nobili e signorotti, per via dei disordini che dal tempo della guerra non hanno mai smesso di agitare i regni del continente, ormai ancor più frammentati di prima, anche se spesso uniti in modo serpeggiante per cercare di riprendere maggior potere.


E indovinate chi siete voi in tutto ciò?

(continua...)

La guerriera di una scorta assoldata da un signorotto???

ahem... vedo che purtroppo necessiti di un aiuto molto piu' specialistico di quanto io ti possa dare.
Tra l'altro la tua descrizione della trama, piena d'incisi evidentemente destinati a chi gia' ti seguiva sull'altro forum, mi ha decisamente tagliato fuori fin dal primo istante (non ci ho capito proprio nulla, nonostante due tentativi di rilettura)
Circa il regolamento mi sembra un bell'impegno sobbarcarsi tutte queste novita' peculiari (le combo, gli incroci, le carte...) sicura di non voler partire con un primo volume piu' semplice e poi introdurre le sofisticazioni progressivamente in quelli successivi?