Corto 06 - Loops
VOTAZIONI #3
(fino a domenica 27)
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Per votare, lasciate un commento con il nome del corto, un voto da 1 a 10 (con possibile mezzo punto), e una piccola recensione del racconto. Tenete conto sia dell'efficacia del corto, sia dell'attinenza al tema "L'eredità del passato: come scelte lontane nel tempo possono influire sul futuro".
Ricordo che bisogna votare un minimo di 12 corti e che, a fine concorso, ci sarà una settimana extra in cui modificare o aggiungere i voti a 5 corti a piacere.
Buona lettura!
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Re: Corto 06 - Loops
Cassandra è il nuovo nome femminile più gettonato dei Corti! Peraltro nella liaison che ne nasce una è profetessa di sventura, l'atra è Serena, gli opposti che si attraggono... Facezie a parte, Loops è un racconto garbato e "semplice", ma nell'accezione positiva del termine. Sono abbastanza convinto che siamo di fronte a un'autrice, perché nel costruire la storia e nel narrarla mi è sembrato di cogliere il tocco femminile: anche nel descrivere l'infatuazione per la vecchia compagna delle medie che diventa un amore e forse una potenziale fidanzata. Comunque al netto di queste considerazioni (vedremo poi quanto vere) la capacità di trasmettere la quotidianità della vita di una studentessa di campus universitario, accennare alla routine delle sue giornate, ma allo stesso tempo aggiungere elementi che riempiono di significato e vita ogni azione per quanto banale, e che sono propri dei vent'anni, secondo me in Loops traspare ed è il punto veramente forte dell'opera, che diventa godibile e interessante proprio per tali elementi nonché per l'adeguata capacità narrativa (al netto di qualche tendenza alle ripetizioni che andrebbe limata) da parte dell'autrice (chiamiamola così anche se dovesse poi rivelarsi un uomo) nel trasmetterli e approfondirli.
A essi si aggiunge la trovata del giorno che si ripete indefinitivamente, che non può certo definirsi originale visto che la ritroviamo in tanti film e tanta letteratura (anche interattiva), ma che sicuramente è interessante e contribuisce ad aggiungere un certo livello di sfida e arricchire il corto di elementi ludici.
Detto questo secondo me Loops è un buon lavoro che non arriva a livelli stratosferici per un motivo molto semplice: tutta l'impalcatura creata, che intriga e stimola il lettore e meriterebbe approfondimento, si esaurisce molto rapidamente. Ci sono un sacco di possibili evoluzioni che vengono accennate e poi abbandonate o non approfondite, al punto che persino certi personaggi o oggetti (la vecchina e la spilla che ci regala per esempio) rimangono appesi senza che se ne inquadrino bene i risvolti o abbiano un effettivo peso, se non minimale, sull'evoluzione della storia. Ancora una volta presumo che alla base del corto ci sia stata un'improvvisa consapevolezza sui limiti di spazio che abbiano indotto chi scriveva a dover tagliare corto su certi passaggi. Lo stesso loop temporale di fatto si esaurisce rapidamente: il primo giorno serve per gettare le basi, nel secondo in modo piuttosto lineare risolviamo le questioni rimaste appese, poi la storia si conclude.
Il difetto non è gravissimo: con l'esiguo spazio a disposizione ci sarebbe voluta la maestria di un autore consumato per riuscire a sviluppare tutti i filoni ed esaurirli, e sappiamo che i corti sono prima di tutto una palestra per aspiranti autori che tramite il concorso imparano e migliorano. Tuttavia la rapidità con cui finisce il tutto e il disappunto che rimane nel vedere la storia elaborata meno di quanto sarebbe stato ottimale pesano in questa occasione più che in altre.
Ribaltando il concetto si potrebbe dire che, se ci si rammarica per non aver potuto approfondire la vicenda, vuol dire che la stessa era interessante e ben narrata, e questo non solo è vero, ma, come detto sopra, è il punto forte del titolo.
Direi che l'autrice che ha lavorato su Loops ha solide basi per costruire in futuro qualcosa di importante, magari riprendendo e ampliando questo stesso titolo, che costituisci una buona piattaforma di partenza. Così come presentato in concorso rimane un buon corto, divertente e piacevole, ma a mio personalissimo giudizio non al livello di quelli che si contenderanno la vittoria.
Doppia chiosa tecnicistica finale: autori linkate i rimandi, è più faticoso giocare i vostri corti scorrendo il file pdf! In questo specifico poi c'è un piccolo errore concettuale: la scelta che troviamo in fondo al paragrafo 11 (che rimanda al 7) va messa come prima delle tre e non come ultima (in quanto prevede delle azioni già svolte in precedenza e per questo "superiore" alle altre due).
Voto finale di Prodo: 6.5.
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Prodo
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Re: Corto 06 - Loops
Dunque… non voglio sembrare un saputello, ma credo che chiunque abbia scritto dei Corti (o anche dei veri librogame) abbia pensato a quanto fosse figo e originale e innovativo fare un’opera in cui non si “muore” ma si ricomincia sempre da capo finché non si trova il bandolo della matassa. Pure io e il mio sodale Zakimos lo abbiamo fatto con uno dei Corti della biblioteca. Quindi in definitiva come idea non è poi così originale. In questo caso a risollevare il tutto ci sono almeno l’ambientazione poco battuta e lo stile di scrittura brioso e coinvolgente.
Ma al di là di questo cosa resta? Il gioco è solo illusorio: che lo si voglia o no si finirà sempre e comunque dove l’autore ha stabilito che finiremo, dipende solo da quanto ci metteremo per arrivarci. C’è ben poco da “esplorare” anche perché alcuni paragrafi sono copiaincollati da altri e le informazioni contenute sono sempre quelle, e sono pure lunghi sottraendo spazio ad altre possibili diramazioni della trama (avrei apprezzato l’inserimento di un finale diverso). Anni di frequentazione del forum mi hanno rovinato e ormai quando vedo dei “+” o dei numeri come gli orari penso sempre che siano indizi per raggiungere paragrafi nascosti, ma purtroppo in questo caso non è così. Inoltre l’unica regola del Corto non mi pare che sia stata espressa bene, o meglio la regola è chiarissima ma ad esempio al paragrafo 4 sarei portato a considerare la parte in maiuscolo come parola d’ordine, mentre mi viene più spontaneo e intuitivo ricordarmi il nome della ragazza, o l’orario o il codice della stanza – e infatti la “parola d’ordine” non ci viene nemmeno richiesta.
Dal punto di vista “strutturale” secondo me siamo fuori tema: se è vero che il bando non specifica che lo snodo centrale deve essere causato in prima persona dal leggiocatore, ma può essere qualcosa di esterno che ha generato una ucronia, è comunque spiazzante in un concorso in cui si parla di “scelte” dover semplicemente ripercorrere un Corto per arrivare a una conclusione predefinita.
Passando ad altro, ho notato anche una cura carente. Altrove mi è stato fatto notare che i dialoghi possono essere inseriti in segni diversi dai caporali, ma qui si passa indifferentemente dai trattini alle virgolette anche nello stesso paragrafo! Il dialogo del 18, poi, inizia addirittura con entrambi… e lo stesso trattino ogni tanto è quello “base” e ogni tanto è quello più lungo che si genera dopo aver messo uno spazio dopo la parola che segue. Ok, sarà una cosa che l’autore ritiene poco importante e sicuramente l’assenza di supervisione sarà attribuibile alla mancanza di tempo. Noto però che anche stavolta le interpellazioni (o come si chiamano) non vengono trascritte correttamente. Insomma: “GrazieVIRGOLAPettirosso”, “sembri contentoVIRGOLAAlfreduccio bello”. E forse da qualche parte ho pure beccato un inciso che comincia con una virgola e finisce con la parentesi chiusa (ma potrei confondermi con l’altro Corto della settimana). Di certo c’è un “riuesci” al 18, paragrafo alquanto sfigato.
Come ho già rilevato, il Corto non ha i paragrafi linkati, cosa ammessa dal bando ma comunque poco gradevole: inoltre l’autore non li ha nemmeno evidenziati in grassetto, e solo adesso mi rendo conto di quanto il colpo d’occhio sia immediatamente più chiaro seguendo il sistema canonico.
A volergli trovare dei pregi che lo salvino da un voto ancora più basso, ricordo che lo stile di scrittura spigliato (“coraggio liquido”) mi è piaciuto, inoltre il colpo di scena finale con la rivelazione del motivo dietro i loop è stato molto simpatico. Dopotutto un soggetto del genere è già stato declinato in vari media, pensiamo al film Il Giorno della Marmotta o a quell’altro con Antonio Albanese. Almeno stavolta abbiamo un turning point inaspettato e divertente. Che però, non facendo riferimento a nessuna scelta specifica della protagonista (anche lei rimane stupita) non cerca nemmeno di fingere di essere in tema.
Questo Corto secondo me potrebbe rappresentare un buon esempio di utilizzo della letteratura interattiva per introdurre argomenti LGBT, o meglio ancora per approcciare quel segmento di mercato, ma non è adatto a un concorso e men che meno a quello di quest’anno. In un’altra occasione gli avrei dato sicuramente qualche punto in più, ma stanti così le cose il mio voto è 5 (cinque).
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GGigassi
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Barone del Sole
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Re: Corto 06 - Loops
Un Corto sulla falsariga del Giorno della Marmotta. Idea sempre valida, se ha la possibilità di esprimersi; e qui secondo me riesce a esprimere l’intento di chi la scrive, anche tenendo conto delle limitazioni del concorso. Non sembra, infatti, che l’autore/trice volesse sviluppare altre situazioni; forse racconta questa giornata perché l’ha vissuta, e forse avrebbe voluto che andasse in un altro modo, o magari l’ha vissuta nel migliore dei modi ma ogni tanto ripensa con timore a come avrebbe potuto andare diversamente. O magari è una storia inventata e io ci sto ricamando sopra.
I problemi del Corto sono evidenti. Molte ripetizioni copia-incolla, di paragrafi peraltro lunghetti, nei quali si cerca disperatamente un pezzetto di testo un po’ differente da prima. Qualche svista di revisione (parentesi mancanti, segni di discorso diretto non uniformi). Incerto l’uso delle parole-chiave. Disseminazione di quelli che sembrano indizi (orari, oggetti) e poi si scopre non esserlo. Scarso sviluppo della trama e delle situazioni, e un unico percorso che porta inevitabilmente al finale senza variazioni o errori.
Una lettura piacevole, ma come interazione c’è poco, anche se serve molto bene gli scopi che l’autore/trice sembra aver prefissato.
Voto: 6
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EGO
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Barone del Sole
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Re: Corto 06 - Loops
Corto piacevole scritto forse da una mano femminile, basato sul concetto di loop temporale sulla falsariga del Giorno della Marmotta (ma volendo anche Un Minuto dopo Mezzanotte, Source Code, Auguri per la tua Morte, il bellissimo Edge of Tomorrow, etc...). Descrive una giornata tipo da studentessa universitaria, con imprevisti (la vecchina con il cane), ritardi, studi rapidi in biblioteca, amori che avvengono quasi inaspettatamente. Poche scelte (ma almeno più del Corto che ho letto in precedenza ) e in realtà pochi accadimenti (in totale se ricordo bene, sono tre...), ma l'idea del loop è carina; poteva essere sfruttata meglio con i rimandi e gli eventi da tenere a mente e qualche trovata in più.
Il mio voto: 6,5
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Flay4Fight
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Iniziato
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Re: Corto 06 - Loops
06 – Loops
Prime impressioni: (Disclaimer: dedicherò molto spazio a questa parte di recensione per via della natura del corto.) Il titolo mi gasa, amo i viaggi nel tempo e amo sbrogliare i loop. Regolamento semplice e parto subito. Incontro la vecchia e, cara mia, certo che ti aiuto. Ma faccio tardi, non riesco a ripassare e il test va male. Ok touché me la sono cercata, ma volevo solo aiutare una vecchina. Vado al club e incontro Cassandra: non mi piacciono le feste, meglio fare un altro giorno e… loop! Ok, vecchina, non mi avrai stavolta. Insiste anche, la signora, ma questa volta devo avere il tempo per studiare, così rifiuto una seconda volta. Il test va bene! Bhè, dopotutto ho fatto lo stesso test ieri, sapevo già tutte le domande. Insomma vado al club e incontro Cassandra. Il testo questa volta mi chiede se sono già stato al party con lei e, insieme al fatto che so di essere in un loop, direi che portarla alla festa è la cosa giusta. Ci baciamo e il testo mi chiede di ricordarlo in maiuscolo, daje. Ricomincio ma mi sento ganzo, no non la aiuto signora che ho un test importante, quindi vado in biblioteca e non mi ricordo nulla che mi possa aiutare… Ah no aspetta! Jessica! Mi unisco al loro tavolo e li aiuto a studiare, il test va bene e finalmente incontro Cassandra, ma ho memorizzato benissimo di AVER BACIATO CASSANDRA, anche se il testo mi chiede se sono andato alla festa. Daje! Seratona in casa con sushi e serie tv, va tutto benissimo e… loop! Sarà colpa di quella vecchia che magari è una strega…
Mi accorgo di essere in ritardo per un appuntamento, decido di sciogliere il loop alla prossima giocata.
… Bene, allora, sono carico: aiutare la vecchia, studiare con Jessica, mangiare il sushi nella mia camera e poi chissà cos’altro dovrò fare… Fine. Aderenza al tema e narrazione: Ammetto che la storia mi ha preso. La premessa del loop, intelligentemente suggerita con il titolo, e la storia coinvolgente mi ha catturato. Senza nemmeno accorgermene mi sono divorato tre “run” una dopo l’altra dalla curiosità. Lo stile, però, è un po’ carente. Voglio spezzare una lancia per i refusi: è vero che sono solo 15 pagine A5, ma rendiamoci conto che a scrivere è una persona sola. Io a volte rileggo 10 volte una pagina scritta da me e non mi accorgo di refusi evidenti, perché chi scrive sa quello che ha scritto e tende (involontariamente) a saltare le parole. Ma, al netto dei refusi, trovo poca pulizia nella punteggiatura, soprattutto nei dialoghi che a volte sono tra virgolette (che all’inizio sembravano racchiudere i pensieri della protagonista) altre dalle lineette. Se posso permettere di darmi un consiglio, invito chi la scritto a decidere una modalità univoca su come aprire i dialoghi e una diversa e univoca per i pensieri. Per l’aderenza al tema sono combattuto. Da una parte non ci sono scelte nel passato che cambiano il futuro… Dall’altra il loop temporale è considerabile un viaggio nel tempo, esempio riportato dagli organizzatori.
Come ho letto il corto e gameplay: Sul divano, facendo ritardo a un appuntamento. Senza dubbio il corto rispetta il limite di poter tenere tutto a mente: il corto chiede di tenere a mente due fatti, di cui solo uno è rilevante. Ma è qui che casca l’asino, purtroppo. Il bello dei loop, a mio avviso, è trovare il modo di sbrogliarli. Trovare la sequenza di scelte giuste che ti portano a uscire dalla storia e qui non ce ne sono. Mi spiego meglio: aiutare la vecchina non cambia la storia, come anche ricordarsi del gruppo di studio di Jessica. Giustamente, a livello narrativo, dal secondo loop in poi il test andrà bene a prescindere dal tempo che avete studiato in biblioteca o se eravate o meno con il gruppo di studio. L’unica vera scelta che cambia il loop è con Cassandra, e anche qui è abbastanza guidata. Non posso fare la scelta giusta (invitarla da me) se prima non l’ho portata alla festa, che mi fa sbloccare la parola chiave. Sono diramazioni che sì, ci fanno vivere una giornata un po’ diversa e a livello narrativo ci sta, ma a livello di gameplay sono nulle. Mi viene da pensare, e spero che chi ha scritto il corto ce ne parlerà a fine concorso, che la discriminante per interrompere il loop era davvero la spilla della vecchietta. Quindi per finire il loop bisognava aiutarla, così facendo non riuscivamo a studiare ma ci potevamo salvare ricordandoci del gruppo di studio. Così tutte le scelte avevano senso e avrebbe dato al lettore (o per lo meno a me) una gratificazione nel fare le scelte giuste nell’ultimo loop. Forse chi ha scritto il corto pensava che non fosse coerente il fatto di ripetere lo stesso test più volte e fallirlo? Posso capire. Si poteva mettere un altro evento. Oppure è colpa della mancanza di spazio? Posso capire anche questo ma mi permetto ancora una volta di dare qualche consiglio a chi ha scritto il corto. Ci sono diversi paragrafi in fila senza scelte (Esempio: 4->12 , 10-> 16 , 9-5 , 7-19 ) che, se uniti in un unico paragrafo, facevano risparmiare almeno 8 preziose righe! Un altro paragrafo che, secondo me, si poteva risparmiare, è l’insistenza della vecchia nel secondo loop (13+17). Te lo dico per esperienza, perché immagino che tu sia alla tua prima esperienza: in questi concorsi con i limiti sulla lunghezza bisogna pensarle tutte per guadagnare righe preziose! L’eredità del corto (o altrimenti detto, cosa mi ha lasciato dopo la lettura): L’entusiasmo iniziale si è spento quando mi sono accordo che, da lettore avevo davvero poca agency sull’uscita dal loop. Giudizio finale: Le idee buone ci sono, ma bisogna migliorare lo stile di scrittura e l’agency di chi legge! Spero di leggerti ancora l’anno prossimo.
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Periodonikes
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Illuminato
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Re: Corto 06 - Loops
Un corto che porta avanti una tematica originale con uno stile scorrevole.
L''autore/autrice ci coinvolge nella narrazione di una giornata tipica dello studente fuori sede (anzi, nel campus in questo caso), tra lezioni, ripassi e party. Nonostante non sia un argomento che in generale cercherei in un librogame, la storia cattura nella sua semplicità e spinge a capire dove ti porterà.
Se il lettore è appagato da questa sensazione, il giocatore sente un po' la mancanza di uno scopo, muovendosi tra le scelte senza sapere cosa potrebbe convenire fare. La cosa peggiore è che, giunti alla fine, si scopre che le scelte fatte (tranne una) non servivano a niente.
Chi scrive ha in mente una bella storia (mi lancio nel dire che sia forse quasi autobiografica.... beh, a parte il loop!), ma forse non ha ancora tutti gli strumenti per organizzare struttura e meccaniche di un librogame. Nulla di grave, anzi, gli strumenti si imparano, sono le idee e le storie che a lungo andare fanno la differenza.
In definitiva, un corto che, nonostante sia molto lontano da ciò che cerco, mi ha preso più di quanto mi aspettassi. Purtroppo le carenze del gameplay si fanno sentire.
Voto: 6
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giax
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