Re: Corto 12 - Dimentica
Chi ha scritto questo corto ed io abbiamo un'affinità abbastanza evidente, esplicitata dal fatto che abbia parlato di "complessità nascosta" nella sua risposta. Anche la meccanica del ricordo "in game" ricorda quanto accade in Fortezza Europa - Londra. Se si aggiunge il fatto che avrei sempre voluto scrivere un corto stile Memento, non è difficile immaginare che già alla prima lettura quest'opera mi abbia galvanizzato. Alle successive (necessarie) la sorpresa è aumentata, con grande piacere, giungendo così a una valutazione finale entusiastica.
Ma... proprio perché il corto mi è piaciuto così tanto, in questa breve recensione voglio concentrarmi soprattutto sui "ma", che sono due.
Il primo è un'inevitabile conseguenza del percorso che sta seguendo chi ha scritto questo corto. Lo so perché ci sono passato anch'io. La complessità nascosta è un'arma potente all'arco di un autore, ma non è esente da rischi, alcuni molto sottili. Tra questi vi è il fatto che un sistema che lavora in background riduce inevitabilmente il coinvolgimento attivo del giocatore nelle conseguenze, mentre in certi punti può rivelarsi addirittura un detrimento, per i motivi esplicitati da Dave Morris nel suo intervento a proposito dei librogame digitali nel corso Tambu 2021: se un'azione è troppo automatizzata, il lettore rischia di perdere la consapevolezza di aver fatto un qualcosa e aver subito una conseguenza. Si arriva cioè al rischio maggiore dei librogame a complessità nascosta, ossia la sensazione che alla fine del corto... "non sia successo niente" (quante volte ho letto queste parole, nelle recensioni di Fortezza Europa?). Anche quando in realtà è successo di tutto, ma di nascosto.
In "Dimentica" questo rischio c'è e poteva forse essere ridotto aumentando il coinvolgimento del giocatore con più scelte e più paragrafi, così da rendere il pacing del corto più compassato e dare un obiettivo a breve termine (qualunque esso fosse) al giocatore meno arguto, ovviamente in aggiunta a quello più a lungo termine di sbrogliare l'intera matassa. Normalmente questo è impossibile nei corti per il limite di paragrafi e pagine, ma... in questo caso c'è una sovrabbondanza di spazio non utilizzato! Come mai?
Il secondo "ma" è legato all'aderenza al tema. A pensarci meglio, anche leggendo le recensioni altrui, capisco il ragionamento effettuato da chi ha scritto il corto, ma devo essere sincero: durante la lettura l'opera mi è parsa effettivamente meno in tema di altre, o comunque non realizzata avendo come riferimento principale l'argomento di quest'anno. Probabilmente non è così, ma la sensazione c'è stata e devo tenerne conto - così come l'assenza di link ipertestuali.
Per queste ragioni il mio voto è "solo" 9,5, e non il 10 che avrei voluto dare all'inizio. Immagino che sarà comunque apprezzato .
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Re: Corto 12 - Dimentica
Recensione di Dimentica
Questo strano Corto gioca con il tema dell'amnesia. L'idea di base non è male e l'autore ha fatto un lavoro ben strutturato e pulito: la prosa è buona, i sistemi ludici funzionano bene e la rigiocabilità è assicurata fino a quando il lettore non trovi la soluzione che farà la luce su tutta quella strana vicenda.
Bene la faccenda thriller con il serial-killer e il gioco di indizi.
Non ho molto da dire di negativo su questo Corto che è uno dei migliori di quest'anno, almeno secondo me. Ahimè, temo che non c'entri con il tema del Bano, dato che le varie scelte sono molto recenti rispetto all'azione descritta nel testo.
Il mio voto è 8
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Re: Corto 12 - Dimentica
12 – Dimentica
Prime impressioni: Si parte subito, in media res, e vengo colpito dallo stile di scrittura. Amnesia, un killer da catturare e io che punto una pistola. Regole stringate con solo parole da tenere a mente. Ok corto, hai la mia curiosità. Dieci minuti prima scelgo di stare con Neil, ma viene ferito da Ambers e scappa. Prima di scegliere altro, il ricordo di annebbia. Un giorno prima. Il corto va a ritroso nel tempo tramite l’escamotage dei ricordi. Il Memento-feeling scorre potente in me. Ok corto. Avevi la mia curiosità e ora hai la mia attenzione. Siamo in ospedale e capisco che tra me è Neil c’è qualcosa di più, e proprio per questo mi puzza di pesce marcio come il capannone. Però voglio giocare una run ingenua, e sorveglio la stanza di Ambers. I macchinari non funzionano, Neil sta scappando! Entro a dare un’occhiata e lo becco sulle scale antincendio. Vengo colpita dai suoi #occhi… Una settimana prima esce fuori il lercio, Neil parla di cancellare la registrazione. Sapevo che era marcio, e gli dico di cancellarselo da solo. Ma sono troppo buona per lasciare morire Ambers e gli tampono la ferita, che mi ringrazia sputandomi in faccia. Un mese prima Neil mi fa delle iniezioni. Lo sapevo! Che lurido… Vado in bagno e la storia mi presenta il conto: purtroppo ho sbloccato solo una parola, e temo che approderò nel finale peggiore… Devo, DEVO rigiocarlo! Aderenza al tema e narrazione: Partiamo dai punti deboli del corto, l’aderenza al tema. L’escamotage dei ricordi ci permette di scegliere nel nostro passato, e questo cambia senza meno il futuro… Ma il bando parla chiaramente di scelte lontane nel tempo, e qui la scelta più lontana la fai un mese prima. Certo, gli organizzatori tra gli esempi hanno indicato anche “storie realistiche in cui si indaga sugli scheletri nell’armadio dei personaggi”… Ma basta? A parte questa pignoleria, lo stile mi è piaciuto. Il corto è scritto davvero bene, chiaro, mi ha tenuto incollato al testo per tutte le run e ha saputo farmi sospettare di Neil nella prima run ingenua e stupirmi con i colpi di scena in quelle successive. Come ho letto il corto e gameplay: Il corto è diviso in momenti diversi della nostra vita, che ci vengono svelati a ritroso. Questo escamotage ci fa immedesimare pienamente nella protagonista amnesica. Ma non solo: chi scrive il corto ci dà il “permesso” di dimenticarci le parole chiave, pena un finale peggiore (?). Parlando di bando, in questo caso non solo è rispettato, ma ha sfruttato i limiti a suo favore, giocando con il lettore e con la sua memoria, che è quella della protagonista, che può anche scegliere di dimenticare, perché no. Inoltre davvero notevole la gestione della parole chiave nella quarta fase: con una piccola scelta (apparentemente insignificante) potremmo trovare a casa nostra un piccolo indizio su una delle tre verità che rende più facile raggiungere il relativo finale chiedendo meno parole chiave di quel filone. Sono davvero colpito come tre facce della stessa storia siano rinchiuse dentro questo corto, e tu le puoi vivere tutte e tre contemporaneamente senza capire quale sia la verità finché non viene deciso nel finale, lasciandoti comunque la voglia di saperne di più. L’eredità del corto (o altrimenti detto, cosa mi ha lasciato dopo la lettura): Tanta voglia di rileggerlo e di leggere altre opere di chi lo ha scritto.
Giudizio finale: Capolavoro
Bonus: Questo corto mi ha insegnato tanto. Non so se lo avete notato, ma ha 12 pagine. Ben 3 in meno rispetto al limite del bando. E chi ha scritto il corto si è anche preso la briga di impaginare i dialoghi correttamente e giocare con interlinee e spazi per dare risalto a certe frasi. Io quando scrivo un corto finisco a tagliare con l’accetta i paragrafi per far rientrare tutto nei limiti, mentre qui avanzano 3 pagine. TRE pagine. Sono l’unico sconvolto da questa cosa? Per il momento ho letto solo dodici corti ma sono certo che Dimentica sarà sul podio, perché è meraviglioso. Chi ha scritto il corto ha inserito una storia ben articolata, un grafo ben strutturato, una scrittura piacevole e un’impaginazione leggera E ha risparmiato pure 3 pagine. Molto spesso leggo nelle recensioni “Se ci fosse più spazio, questo corto potrebbe…”. Beh, chi ha scritto il corto ha mandato a scuola tutti, per me. Si possono sfornare capolavori anche senza riempire ogni riga. Per come la vedo io, andrebbe premiato anche solo per questo.
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Re: Corto 12 - Dimentica
Mi è piaciuto molto questo corto, mi è piaciuto il modo in cui gli autori hanno saputo ricreare l'atmosfera amnesica, e mi è piaciuto rigiocarlo più volte per scoprire le verità nascoste dietro gli sprazzi di memoria.
Ho un solo suggerimento per gli autori: avrei preferito che anche il finale "sbagliato" (quello che sembra il good ending, ma non lo è) fosse stato dato per vero, senza i commenti della voce narrante che mettono il dubbio a chi legge. In questo modo, a mio parere, si aumenta il realismo (un lettore-lettrice felicemente ignaro come il personaggio protagonista) e si permette a chi legge di capire, rigiocando, qual è il finale vero (o anche, perché no, di stabilire da sé qual è il suo finale "vero" preferito).
Il tema del concorso non mi sembra pienamente rispettato: non vedo scelte del passato che influiscono sul futuro, solo scelte che ci permettono di interpretarlo diversamente. Comunque è una variazione del tema che ho apprezzato.
Do un 9 pieno.
P.s. troppi riferimenti a Memento per i miei gusti: già l'ispirazione era abbastanza evidente, pure la siringa l'avrei evitata. Si tratta di un parere personale, ma penso che troppi riferimenti al film - e così diretti - spostino il focus dalle originalità proprie di quest'opera.
Ultima modifica di: 2p2z Mar-19-22 00:16:21
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Re: Corto 12 - Dimentica
"Dimentica" è un corto che mi è piaciuto per diversi motivi.
Intanto la sua struttura: non solo suddiviso in scene, ma addirittura con uno sviluppo retroattivo molto interessante. Il periodo va a coprire un lasso di tempo abbastanza ampio, mi è piaciuta come scelta.
Dal punto di vista ludico c'è quel minimo sforzo per memorizzare gli eventi che accadono, niente di elaborato ma quantomeno un certo tipo di gioco c'è.
La storia è interessante quel tanto che basta per far appassionare alla vicenda e far venir voglia di rileggerlo più volte, e questo è un bene perchè le possibilità da sviscerare sono un buon numero. L'autore/autrice ha avuto anche un certo tipo di "furbizia" nell'impostare così l'intro, giustificando la parte ludica con le amnesie. Ottimo.
Forse manca il colpo di scena, nel senso che lo sviluppo della storia faceva presagire qualcosa di strano, però nulla di grave.
Le tre cose che non mi sono piaciute, invece, sono:
- i link ipertestuali assenti: fare avanti e indietro in un corto che si sviluppa così rapidamente è stato particolarmente fastidioso...
- gli spazi: ok che in alcuni paragrafi in cui ci sono gli stacchi temporali gli spazi servono, ma ci sono paragrafi (il n. 1 è il primo che torna in mente) in cui gli spazi tra un periodo e l'altro non hanno molto senso, e se si prende il corto nella sua interezza si sarebbe potuto aggiungere molto altro. Peccato...
- a livello di struttura, qualcosa è sicuramente migliorabile, sopratutto relativamente alle memorie: #pallottole è essenziale per non arrivare all'epilogo negativo di una parte della storia, ma ho giocato diverse run arrivando alla fine senza questa memoria. Di conseguenza, sono arrivato al finale negativo. Ecco, lo spazio poteva essere sfruttato per un ulteriore bivio: al bivio del 4, andare al 12 secondo me non doveva portare ad un'ID (il fatto che qui ci sia un'ID mi sembra un segno di errata calibrazione del corto), ma magari ad un paragrafo in cui avveniva una colluttazione, o altro.
Al netto degli aspetti migliorabili, questo corto mi sembra comunque ben scritto e avvincente.
Il mio voto è 8,5.
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Adriano
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