Corto 16 - REDEMPTIO
VOTAZIONI #7
(fino a domenica 27)
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Per votare, lasciate un commento con il nome del corto, un voto da 1 a 10 (con possibile mezzo punto), e una piccola recensione del racconto. Tenete conto sia dell'efficacia del corto, sia dell'attinenza al tema "L'eredità del passato: come scelte lontane nel tempo possono influire sul futuro".
Ricordo che bisogna votare un minimo di 12 corti e che, a fine concorso, ci sarà una settimana extra in cui modificare o aggiungere i voti a 5 corti a piacere.
Buona lettura!
Ultima modifica di: FinalFabbiX Mar-20-22 22:36:02
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FinalFabbiX
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Re: Corto 16 - REDEMPTIO
Uno strano corto con delle indubbie caratteristiche positive. Le elenco subito perché alcune cose mi sono piaciute moltissimo. Innanzi tutto è in terza persona, vestiamo i panni della strega Zanira e il narratore si riferisce a noi chiamandoci per nome. Una scelta rara nel panorama interattivo che spesso genera anche esiti fallimentari, ma che qui invece funziona molto bene, contribuendo a farci osservare questa strana usufruitrice di magia dall'esterno e ad aumentare la sensazione di straniamento che in Redemptio è un ingrediente fondamentale. Mi è piaciuta molto anche la scelta dell'autore di elencare i bivi in cui abbiamo compiuto una scelta errata al termine di ogni istant death e anche le possibili variazioni sul tema in calce ai tre epiloghi, invitandoci a tornare indietro e provare altre scelte. Una sorta di tocco di classe che mi ha ricordato le storie a bivi di Topolino, dove era offerta un'opzione del genere che fin da allora trovavo molto utile e sfruttavo con piacere. Una trovata semplice ma poco usata, che favorisce la rigiocabilità.
Mi ha colpito, infine, l'epilogo C. Non solo perché è il più completo ed emotivamente toccante dei tre, ma anche per la sottile ma ben argomentata polemica contro i poteri assolutisti e l'inutilità della prigionia come forma di insegnamento, che è molto più attuale e centrale di quanto l'ambientazione stregonesca e medioevaleggiante non faccia supporre. Insomma i lati positivi e gli esercizi di stile di livello non mancano in questo lavoro, a sottolineare le indubbie capacità dell'autore.
Tuttavia Redemptio paga dazio per una serie di scelte strutturali secondo me sbagliate, che lo rendono tecnicamente meno valido rispetto ad altri corti in gara. Prima di tutto l'idea, abbastanza scriteriata di dedicare quasi 7 pagine, delle 15 complessive, all'introduzione e ai tre epiloghi, in profluvio, anche emozionante a tratti, di descrizioni e virtuosismi narrativi che andrebbe benissimo in un racconto lineare, ma che in uno interattivo finisce per essere eccessivo e scombinare l'equilibrio dell'opera. In secondo luogo, a dispetto dei tre epiloghi, le direttrici possibili sono solamente due e le individuiamo già al primo bivio, quello che ci chiede di scegliere tra la torre e la cripta. Presa questa decisione gli altri bivi sono quasi completamente fittizi: a parte una biforcazione finale nella torre che differenzierà l'epilogo tra A e B, il resto delle scelte finisce o per farci morire prematuramente o per riportarci sulla strada che l'autore ha già deciso per noi essere l'unica possibile. Capirete da soli che un approccio simile, in un concorso di narrativa interattiva, finisce per costituire un problema non da poco, che peraltro si era già riscontrato in un altro paio di corti in gara quest'anno.
Ultimo appunto: Sepulveda a tratti sembra essere invincibile e molto più potente di noi, in altri momenti invece viene messo nel sacco, perde ogni potere o va verso la sconfitta a causa di trovate ed espedienti molto lineari (tipo il sigillo che gli toglie ogni potere per seicento anni che gli appioppiamo di punto in bianco: se era così semplice perchè ci siamo fatte a nostra volta 600 anni di prigionia prima di pensarci?). Si tratta di un andamento un po' incoerente che non costituisce un grande difetto di per sé ma che rende meno coerente e avvincente l'avventura.
Ancora una volta ci troviamo di fronte a un autore che ha messo in mostra ottime capacità, ma che deve affinare la tecnica e acquisire ancora un po' di esperienza interattiva. Sarò ripetitivo, ma non posso esimermi: il livello di questo particolare corto non è lo stesso rispetto ai migliori in concorso, ma come già in altri casi precedentemente, se si vorrà perseverare con la partecipazione nelle prossime edizioni, ci sono le basi per salire tantissimo e giocarsi, in futuro, la vittoria.
Voto finale di Prodo: 6,5.
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Prodo
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Re: Corto 16 - REDEMPTIO
Questo Corto mi ha ricordato molto quel LibroNostro tradotto che apparteneva a una serie fantasy per bambini (se ricordo bene) che in sostanza era uno SLTA in cui però quando si “sbagliava” veniva data la possibilità di tornare al paragrafo precedente per correggere le proprie scelte.
Qui abbiamo un soggetto abbastanza originale ma in sostanza l’unica scelta importante è quella iniziale, più avanti verremo quasi sempre ricondotti sulla “retta via”, tranne che in un caso in cui la nostra scelta sarà decisiva per continuare la leggiocata.
È evidente che all’autore interessasse solo l’aspetto letterario e non quello ludico, cosa confermata anche dalla presenza di tre epiloghi che da soli occupano i due quinti di tutto il Corto (!), e tra cui in definitiva non ce n’è uno veramente “perdente”, anche se uno sarà decisamente amaro. E così il labirinto delle fogne, che mi lasciava presagire chissà che quest per raggranellare gli indizi giusti per uscirne, si rivela solo un bluff. Per fortuna c’è il GAME OVER a offrire un minimo di varietà e rischio, ma francamente ho trovato sin troppo facile evitarlo.
In definitiva Redemptio non è troppo distante concettualmente da Caccia Maledetta, solo che è molto più subdolo: illude il leggiocatore di poter fare delle scelte, ma in realtà la destinazione e il percorso sono quelli già stabiliti dall’autore. Almeno qui ci sono tre (più uno) possibili epiloghi, anche se il loro scopo mi sembra più quello di raccontare tre finali diversi piuttosto che gratificare o punire il leggiocatore per le sue scelte (al C si arriva da entrambi i paragrafi precedenti…) . E pensare che le parole scritte in corsivo mi avevano fatto pensare a indizi da interpretare per trovare qualche paragrafo segreto!
Lo stile di scrittura non è particolarmente brillante né coinvolgente ma si fa leggere, la scelta della narrazione in terza persona offriva opportunità non sfruttate come invece succede nel Corto 96_21. Non ci sono errori o svarioni troppo marchiani, anche se non si può dire che le stanze dei preti “risiedono” da qualche parte né che qualcuno si afferri “dal” bavero. “Appiedare”, poi, vuol dire lasciare a piedi, non atterrare!
La scelta dei nomi (Zanira Dunn, Rohan, Erin e Sepulvéda) mi pare infelice: non riesco a capire dove sia ambientata la storia né farmi un’immagine coerente dei personaggi. Zanira ha un che di mediorientale, ma i nomi dei figli sono più sul celtico/tolkieniano e ovviamente Sepulvéda è spagnoleggiante.
Quello che ho apprezzato della trama è la serie di colpi di scena sul “reverendo” Sepulvéda, che prima scopriamo essere uno stregone e poi addirittura il padre dei nostri figli! Per questo ammorbidirò un po’ il mio giudizio.
L’attinenza al tema secondo me c’è e non c’è… non è come in Dimentica, in cui effettivamente le “scelte” passate cambiavano il presente: qui semplicemente si torna indietro nel tempo vivendo un’avventura a se stante che sviluppa delle situazioni preesistenti, creando al massimo una nuova linea temporale. E il riferimento alle “scelte del passato” nell’epilogo C sembra confermare che anche l’autore non era del tutto convinto e ci ha messo quella frase quasi a legittimarsi.
Il mio voto è 5,5 (cinque e mezzo).
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GGigassi
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Re: Corto 16 - REDEMPTIO
Redemptio è un racconto di genere fantasy, con maghi e streghe, duelli di incantesimi, prodigi e trasformazioni, narrato in terza persona invece che nella più consueta seconda persona. Redemptio è uno scegli la tua avventura, senza regolamento, senza variabili da mandare a memoria, anzi in ogni finale l’autore indica i bivi a cui tornare per compiere una scelta differente e arrivare ad un epilogo diverso.
In Redemptio la parte narrata prevale su quella ludica, infatti l’autore riesce a coinvolgere nella lettura, però le scelte a nostra disposizione sono poche e forse risparmiare un po’ di spazio per i finali avrebbe consentito di ampliare la storia in maniera più soddisfacente. Vista la tipologia quasi fiabesca del racconto e l’indicazione dei bivi a cui tornare negli epiloghi, Redemptio è un racconto destinato ad un pubblico molto giovane senza alcuna pretesa di critica sociale o civile come il precedente.
Quello che manca è l’attinenza al bando, infatti solo nell’introduzione vediamo le scelte del passato (fidarsi dell’uomo sbagliato e venire tradita) produrre un effetto lontano nel tempo, poi però Zanira torna indietro nel tempo e modifica il passato cambiando il suo futuro che però non vediamo narrato negli epiloghi, ma a mala pena accennato (cancellare la congrega di Ruben nell’ultimo epilogo). Il voto non può che rispecchiare questo: 5,5.
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F.A.S.
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Illuminato
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Re: Corto 16 - REDEMPTIO
Trama: La strega Zanira dopo seicento anni di prigionia è libera ed è in cerca di vendetta.
Attinenza al bando: Sebbene Zanira torni indietro nel tempo per aiutare la sé stessa (con i figli) non ho ravvisato una attinenza al bando che riguarda le scelte del passato che influiscono il futuro. È chiaro che andando indietro nel tempo a cambiare il passato avrà conseguenze nel futuro ma non è questo che chiede il bando.
Giocabilità: Piuttosto limitata, vi sono pochi bivi, ma che permettono comunque di rigiocare almeno un paio di volte il corto. Assenza di regolamento, nessuno enigma, indovinello o modalità per lanciare incantesimi,
particolarità. Non sono mai stato un estimatore del libro gioco in terza persona, perché “in questo libro il protagonista sei TU” e non un altro.
Giudizio finale: Il fatto che i tre epiloghi insieme occupino lo stesso spazio di tutti i paragrafi insieme, e che vi siano pochi bivi/scelte, così come la pressoché totale assenza di interazione (Zanira fondamentalmente fa tutto da sola) mi lascia supporre che l’autore/autrice avesse in mente un racconto (o lo avesse già scritto) e che lo abbiamo trasformato per l’occasione in un corto game. Già la terza persona rende il lettore meno partecipe e non protagonista, le scelte limitate (vai alla cripta/vai alla torre) servono solo per diramare un paio di linee narrative e poco più. Zanira sa già tutto, a differenza del lettore che invece sembra in balia degli eventi, decidendo fondamentalmente a naso. Inoltre Zanira sembra una strega molto potente tanto da viaggiare nel tempo, aprire serrature con uno schiocco di dita, trasformare le persone, ecc. quindi mi domando come abbia fatto a restare imprigionata seicento anni. La storia non è male e sembra anche ben costruita ma il lettore qui non è protagonista, e questo per un racconto gioco è una mancanza importante. Inoltre mi rimangono perplessità sull’attinenza al bando, il semplice tornare indietro nel tempo per cambiare gli eventi non è sufficiente.
voto 5.5
Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)
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djmayhem
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Re dei refusi
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Re: Corto 16 - REDEMPTIO
Un Corto-game dove letteralmente tutto ciò che c’è di interessante è contenuto nel prologo e negli epiloghi, a mio parere non ha molto senso. La parte “game” è quasi inesistente, visto che uno dei due percorsi porta a due epiloghi e finisce praticamente subito, mentre l’altro è più articolato, ma pieno di falsi bivi, tra cui addirittura l’ultimo che riconduce, volenti o nolenti, al medesimo epilogo. Il singolo “game over” della storia, in un contesto simile, è quasi fuori luogo, visto il modo in cui qualsiasi altra scelta viene ricondotta forzatamente a uno dei finali.
La meccanica “se vuoi puoi ritornare al bivio X o Y” è chiaramente mutuata dalle storie a bivi di Topolino ma, data la povertà della struttura del racconto, ha ben poca utilità. Anzi, proporre di tornare al 18 dall’epilogo C è quasi una presa in giro, dato che le diramazioni del 18 conducono appunto entrambe proprio all’epilogo C!
La storia, o meglio, gli epiloghi sono interessanti e ben scritti (c’è qualche errorino e qualche termine usato a sproposito qui e là), ma non è questo il modo di condurre un racconto interattivo. Do la sufficienza perché l’opera è formalmente corretta e rispetta i criteri richiesti, ma il potenziale sprecato è incalcolabile.
Voto: 6
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EGO
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Re: Corto 16 - REDEMPTIO
REDEMPTIO
Caccia maledetta, esci da questo corto!
Ancora una volta mi ritrovo a leggere un racconto interattivo che ha tanto del racconto e poco dell'interattivo. Fosse stato un romanzo breve, con tre diversi finali, sarebbe stato una genialata che avrei apprezzato davvero tanto ma, aimè, questo è un concorso di corti interattivi e la parte ludica è importante ai fini della valutazione. O almeno credo. Dovrei chiedere a uno dei giudici. Aspetta… sono io uno dei giudici!
L'incipit è buono e ci trascina in un medioevo fantastico in cui Zanira, una strega soggiogata dal perfido reverendo Sepulvéda (il grande e irreprensibile Sepulvéda, non sapevo fosse anche reverendo), torna indietro dal futuro per liberare i propri figli dalle grinfie del… vabbè leggetevelo.
Fin da subito si ha l'impressione che ci sia qualcosa di sbagliato. Una sensazione di NON assoluto controllo della situazione. Scelgo la torre, salgo i gradini, mi rendo invisibile e, dopo due soli paragrafi, SBOOM! Epilogo B… una cosa lunghissima tipo Guerra e Pace che mi strazia il cuore. Bello, eh! Per carità, ma un epilogo così lo voglio leggere dopo essermi fatto il mazzo, non dopo due paragrafi. Vabbè, mi dico… riproviamo! Aspetta. Il corto mi da la possibilità di cambiare strada. Vado di corsa, prendo l'altro bivio e… ARISBOOM! Epilogo A. Un papiro ancora più lungo dell'altro. La madre di tutti gli epiloghi (2 pagine, percepite 579).
Si riparte e stavolta scelgo la cripta. Da quel momento è una fuga continua dove: vuoi andare a destra o sinistra? Destra. Se vabbè, adesso decidi tu dove andare. Te ne stai buona buona, cara Zanira e te ne vai dritta a sinistra. Così è deciso, l'udienza è tolta.
Ne ho contate almeno 4 in 20 paragrafi di situazioni di questo tipo (destra-sinistra, est-ovest, tenti la sorte o diventi invisibile, ecc.) Si vola su binari stabiliti dall'autore/autrice che, per inesperienza o perché magari voleva raccontarci quella storia (senza che potessimo metterlo/a in difficoltà cambiando il corso degli eventi con le nostre scelte) ci guida verso l'inevitabile Epilogo C. Ma proprio inevitabile inevitabile, perché al 18, qualunque scelta tu faccia, finisci comunque all'Epilogo C.
Mi chiedo anche perché, visto il numero esiguo di paragrafi, l'autore/autrice non abbia pensato di mischiarli un po'. È sempre un continuo rimando ai due paragrafi successivi (se sei al 2, potrai andare al 3 e al 4… rischiando di spoilerarti… niente, perché tanto ci andrai comunque.)
La scelta di elencare i bivi a cui tornare in caso di morte è molto carina ma non sempre utilizzata a dovere. In alcuni casi ti invia a paragrafi che non hai visto, come all'11 che ti consente di poter tornare al 9 o tornare al 10… ma io venendo dal 9, il 10 non l'ho proprio mai visitato, perché dovrei tornarci. Ma poi, tutto sto casino per condurmi in ogni caso al… indovinate? Epilogo C. Amico autore, amica autrice! Perché! Perché!!! Al paragrafo 8, dopo due sole scelte, potevi dire direttamente: vai all'epilogo C, e pace.
Il tema è preso un po' di striscio. Zanira torna indietro nel tempo per cambiare il passato che modificherà il futuro. Ma vivendo l'azione nel passato, non sappiamo cosa accadrà nel futuro, o almeno non ci viene mostrato. Quindi sì e no.
In sostanza, mi sono piaciuti lo stile e la prosa, mi è piaciuta la storia e il bel colpo di scena (ma guarda te quell'attivista cileno, oltre ad essere uno scrittore, poeta, regista, sceneggiatore, era anche uno stregone e aveva… ops, leggetevelo!) adatti a un bel racconto. Ma per i motivi di cui sopra non posso andare oltre il 5.5 (CINQUE e mezzo)
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ffdesign
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Iniziato
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Re: Corto 16 - REDEMPTIO
REDEMPTIO - Voto 5.5
Nonostante ci siano corti più sgradevoli e noiosi da leggere, non me la sento di assegnare una sufficienza a REDEMPTIO per i seguenti motivi:
1) Il tema, a mio parere non pervenuto. L'intera questione della prigionia nel futuro si esaurisce nell'introduzione, sembra quasi un aggiustamento in corsa piuttosto che un elemento del corto, anche se credo che non sia così. In alcune occasioni la protagonista sente il peso della propria prigionia. Ma il modo tremendamente astratto con cui è descritto il 2021 rende il viaggio nel tempo intangibile, tanto che alcuni utenti si sono chiesti se il tema fosse da intendersi in senso metaforico.
2) Una protagonista di cui non si capiscono mai davvero i poteri. A volte sembra una divinità, a volte una mentecatta che indovina la carta a cui stai pensando. La premessa, ad esempio, mi ha disturbato molto: siamo una strega che sa viaggiare nel tempo, che senso ha rinchiuderci? Nessuno si è fatto due domande su cosa sarebbe successo dopo? Non è l'unico dubbio che mi è venuto leggendo il corto, a cominciare da come abbiamo fatto a sopravvivere 600 anni senza poteri, a "ma non esistevano i gemelli nel medioevo? Perché pensano subito alla clonazione magica vedendomi?"
3) Una struttura di gioco sbilanciata, che sfrutta pochissimo spazio per il corpo del corto, e concentra tutto nell'introduzione e nei tre epiloghi.
Un peccato, perché la scrittura e il canovaccio mi sono piaciuti molto. Anzi, secondo me rientra perfettamente fra i papabili del premio Librarsi (che a questo punto sono curioso di sapere a chi andrà). Mi auguro che si riprenda in mano il racconto, magari pensando a un ampliamento della parte centrale. Credo che verrebbe fuori un bel gioiellino; la scarsa attinenza al tema, però, pregiudica ogni chance di vittoria.
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FinalFabbiX
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