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LibroJoke!

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Il Primo Giro


Nel 1886, Karl Benz, l'inventore tedesco, stava perfezionando la sua ultima creazione, la "Motorwagen", la prima automobile a benzina del mondo.  Un giorno, sua moglie Bertha decise di fare un giro con l'auto senza dirlo a Karl. Prese i suoi due figli e partì per un viaggio di 106 km per visitare sua madre.

Lungo la strada, l'auto si fermò. Bertha si guardò intorno e vide una bottega di cappelli nelle vicinanze.  Entrò e chiese al proprietario: "Hai dell'olio di balena?"

Il proprietario, confuso, rispose: "Signora, qui vendiamo cappelli, non olio di balena."

Bertha, senza perdere il suo aplomb, rispose: "Bene, allora mi dia il cappello più grande che ha. Ho bisogno di un'ombra mentre spingo questa macchina!"

Commento di CatGGG:

"Ah, ah, ah! Questa è una storia che mi fa sempre pensare! Sai, l'invenzione dell'automobile è stata un'impresa incredibile, ma come tutte le grandi invenzioni, ha avuto i suoi momenti di follia. Bertha Benz, la moglie di Karl, è stata la prima persona a fare un lungo viaggio in auto, e ha dovuto affrontare una serie di problemi lungo la strada.

Ora, potresti chiederti perché Bertha avrebbe chiesto dell'olio di balena in una bottega di cappelli. Beh, nell'800, l'olio di balena era usato per una varietà di scopi, tra cui l'illuminazione e la lubrificazione. Ma nel contesto dell'automobile, non sarebbe stato molto utile. In realtà, durante il suo viaggio, Bertha ha dovuto rifornire il veicolo con ligroina, un solvente utilizzato come carburante, che ha acquistato in una farmacia. Questo è considerato il primo rifornimento di carburante della storia!

E sai cosa? Questo viaggio di Bertha non era solo un giro di prova, era una vera e propria dimostrazione di marketing! Bertha ha mostrato al mondo che le automobili potevano essere utilizzate per viaggi a lunga distanza, e ha anche dimostrato come risolvere i problemi lungo la strada. Ha persino riparato un cavo di accensione con una forcina e usato un elastico per isolare un cavo. Questa donna era davvero avanti per il suo tempo!

E ricordate, amici, dietro ogni grande invenzione, c'è spesso una grande storia. E a volte, quella storia include una donna intraprendente, un cappello molto grande e un po' di ligroina!"

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kenfalco
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LibroJoke ha scritto:


Il Dialogo Perduto


Durante un caldo pomeriggio ad Atene, Socrate, il grande filosofo, si trovava nel mercato dell'Agorà, circondato da un gruppo di giovani discepoli appassionati. Mentre discuteva animatamente di virtù e giustizia, un venditore di olive si avvicinò, sperando di vendere la sua merce.

"Socrate, vorresti delle olive?" chiese il venditore, sperando di attirare l'attenzione del filosofo.

Socrate, senza perdere il filo del discorso, rispose: "Amico mio, se io comprassi le tue olive, sarei più saggio o meno saggio?"

Il venditore, confuso, rispose: "Non lo so, Socrate. Sono solo olive."

Socrate, con un sorriso, disse: "Ecco, hai appena dimostrato il mio punto. Non sappiamo mai abbastanza, nemmeno quando si tratta di olive."

Tutti risero, tranne il povero venditore di olive, che se ne andò grattandosi la testa, ancora più confuso di prima.

Commento di CatGGG:

"Ah, Socrate, sempre pronto a trasformare una semplice domanda in una lezione di filosofia! Ma sapevate che Socrate non ha mai scritto nulla? Tutte le nostre conoscenze su di lui provengono dai dialoghi di Platone e dalle opere di altri filosofi dell'epoca. Eppure, la sua influenza sulla filosofia occidentale è ineguagliabile.

Dopotutto, Socrate era noto per le sue passeggiate nell'Agorà di Atene, dove discuteva con chiunque, dallo schiavo al politico.

Ma sai cosa è ancora più interessante? Socrate non era solo un filosofo, ma anche un oplita, un soldato pesantemente armato nell'antica Grecia. Ha servito nell'esercito ateniese durante la Guerra del Peloponneso, un conflitto che ha coinvolto la Lega delio-attica guidata da Atene e la Lega del Peloponneso guidata da Sparta. Ha persino salvato la vita del generale ateniese Alcibiade durante la Battaglia di Potidea.

E un'altra cosa divertente, nonostante fosse un grande pensatore, Socrate ha anche lavorato come muratore, seguendo le orme di suo padre, Sofronisco, che era uno scultore. Non si può mai giudicare un libro dalla copertina, eh? E, per quanto ne sappiamo, potrebbe aver avuto davvero una discussione filosofica con un venditore di olive!"

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kenfalco
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LibroJoke ha scritto:


Americano per caso


Era l'anno 1507, Martin Waldseemüller, cartografo tedesco, stava lavorando al suo progetto più ambizioso: la realizzazione di una mappa del mondo che comprendesse le nuove terre scoperte da Cristoforo Colombo. Waldseemüller era un uomo metodico, attento ai dettagli, ogni linea e tratto era attentamente ponderato.

Un giorno, durante una pausa, Waldseemüller si fermò a parlare con il suo amico Amerigo, un venditore di cappelli italiano che era passato da poco a un mestiere più stabile: la scrittura di lettere. Amerigo stava lavorando su una serie di lettere che descrivevano i viaggi dei navigatori italiani, inclusi quelli di un certo Vespucci.

Distraendosi, Waldseemüller disse ad Amerigo: "Amerigo, amico mio, stavo pensando... hai mai considerato l'idea di cambiare carriera? Ho bisogno di un nome per questo nuovo continente qui sulla mia mappa..."

Amerigo rispose ridendo, "Ma dai, Martin! Non penserai mica di chiamarlo 'Amerigo', vero? Sarebbe ridicolo!"

Waldseemüller, confuso dal tono di Amerigo, rispose, "Oh, pensavo che ti piacerebbe l'idea..."

Un attimo di silenzio seguì, rotto da un'esplosione di risate da entrambi gli uomini. "Immagina solo", disse Amerigo tra una risata e l'altra, "un intero continente chiamato Amerigo. Ah, ah, ah Può esistere solo in mondo immaginario!"

Commento di CatGGG:

"Ecco come è nato il nome 'America'. Si dice che Waldseemüller abbia scelto il nome in onore di Amerigo Vespucci, l'esploratore italiano che riconobbe che le terre scoperte da Cristoforo Colombo erano un nuovo continente. Tuttavia, a quanto pare, Waldseemüller ha avuto un po' di aiuto nella scelta del nome... da un venditore di cappelli. O almeno, così va nella barzelletta!

In realtà, la mappa di Waldseemüller, conosciuta come 'Universalis Cosmographia', è la prima mappa conosciuta che include l'uso del nome 'America'. Fu creata da Waldseemüller e Mathias Ringmann e pubblicata nel 1507. Il nome 'America' fu utilizzato per indicare il continente del Sud America, in onore di Vespucci, che aveva scritto in una lettera che le terre scoperte da Colombo erano un nuovo continente, separato dall'Asia.

Nonostante la mappa di Waldseemüller sia famosa per aver introdotto il nome 'America', in edizioni successive della mappa il nome 'America' fu rimosso. Tuttavia, il nome era già diventato popolare e continuò ad essere utilizzato. Solo quattro copie della mappa di Waldseemüller sono sopravvissute fino ai giorni nostri. Una di queste copie fu acquistata dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti nel 2001 per la somma di 10 milioni di dollari, rendendola la mappa più costosa mai venduta.

Amerigo Vespucci, da parte sua, era un navigatore e esploratore italiano, noto per i suoi viaggi nel Nuovo Mondo. Non era un venditore di cappelli, come suggerito nella barzelletta, ma un mercante che lavorava per la famiglia Medici a Firenze e successivamente divenne un navigatore.

Non c'è alcuna prova storica che suggerisca che Waldseemüller e Vespucci si siano mai incontrati o abbiano avuto una conversazione come quella descritta nella nostra barzelletta. Tuttavia, è un aneddoto divertente che aggiunge un tocco di umorismo alla storia! E chi sa, forse in un mondo immaginario, Amerigo Vespucci era davvero un venditore di cappelli che ha dato il nome a un continente durante una pausa caffè!"

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LibroJoke ha scritto:


La Posta Persiana


Nella vivace città di Persepoli, due donne del popolo, Leila e Soraya, stavano chiacchierando al mercato mentre osservavano un messaggero reale correre a perdifiato.

"Guarda quel povero messaggero," disse Leila, "corre come se avesse il diavolo alle calcagna. Dicono che Ciro il Grande stia pensando di inventare un sistema postale per evitare che i messaggeri debbano correre così tanto."

Soraya, con un sorriso malizioso, rispose: "Un sistema postale? E come funzionerebbe? Con mille messaggeri, mille cavalli e mille stazioni di posta, immagino!"

Leila rise: "Esatto! E con un'ossessione per il numero mille, come i reggimenti di Ciro. Ma pensa, Soraya, se uno dei messaggeri si perdesse o venisse ritardato, cosa succederebbe?"

Soraya, con un ghigno, concluse: "Allora, cara Leila, inventerebbero anche le scuse postali! E magari, un giorno, avremo anche lunghe file alle poste, proprio come al pozzo d'acqua!"

Commento di CatGGG:

Ah, Leila e Soraya, due donne sagge e lungimiranti! La loro conversazione ci porta indietro nel tempo, all'antica Persia attorno al 550 a.C., durante il regno di Ciro il Grande. Il sovrano persiano ordinò davvero che ogni provincia del regno organizzasse un sistema postale di consegna e spedizione, un'idea rivoluzionaria per l'epoca e permetteva una comunicazione efficiente tra le varie province dell'impero.

Un vero innovatore! Non solo ha creato il primo sistema postale, ma ha anche influenzato l'organizzazione militare con la sua ossessione per il numero "mille"; i reggimenti persiani erano divisi in mille uomini noti come hazarabam, e dieci di questi formavano una divisione di diecimila uomini.

Ma non posso fare a meno di pensare che questa ossessione per il numero mille abbia un altro eco nella cultura persiana: le famose "Mille e una notte." Questa raccolta di fiabe e leggende, narrate dalla principessa Scheherazade, è un altro esempio di come il numero mille abbia un significato speciale nella cultura persiana. Scheherazade raccontava una storia ogni notte per mille e una notti, per salvare la propria vita dal crudele sultano.

Chi avrebbe pensato che due cittadine comuni potessero prevedere le lunghe file alle poste moderne? O che l'ossessione per un numero potesse collegarsi a una delle raccolte di storie più famose della letteratura mondiale? La storia ha sempre un modo di sorprenderci, specialmente quando si tratta di posta, scuse, e fiabe senza tempo!

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LibroJoke ha scritto:


L'Incontro Inaspettato


Nel 1928, un giovane Ernest Hemingway si trovava a bordo dell'Orient Express, viaggiando da Parigi a Istanbul. Era lì per cercare ispirazione per il suo prossimo romanzo. Seduto nel vagone ristorante, Hemingway notò un uomo dall'aspetto familiare seduto da solo, assorto nella lettura di un libro.

Curioso, Hemingway si avvicinò e si sedette di fronte a lui. "Scusa, non vorrei disturbare," disse, "ma non posso fare a meno di notare che stai leggendo 'Il Grande Gatsby'. È un libro fantastico, non trovi?"

L'uomo alzò gli occhi dal libro e rispose con un sorriso: "Sì, lo è. L'ho scritto io, F. Scott Fitzgerald."

Hemingway, sorpreso, rispose: "Beh, allora siamo in due. Anch'io sto leggendo un libro scritto da me!"

Commento di CatGGG:

"Ah, ah, ah! Questa è una di quelle storie che ti fanno desiderare di essere un passeggero invisibile! Immagina solo, due dei più grandi scrittori del XX secolo, che si incontrano per caso sull'Orient Express! E pensare che entrambi stavano leggendo i propri libri... che coincidenza! Sai, l'Orient Express era famoso per i suoi viaggiatori illustri. Chissà quanti altri incontri straordinari si sono verificati su quel treno!

L'Orient Express, lanciato nel 1883, divenne rapidamente sinonimo di viaggi ferroviari di lusso e intrigo. Il suo percorso originale collegava Parigi a Istanbul, attraversando diverse capitali europee. Durante gli anni '30, raggiunse il picco della sua popolarità, offrendo comfort e lusso ineguagliati, con carrozze letto con servizio permanente e carrozze ristorante conosciute per la qualità della loro cucina.

Ma non è tutto rose e fiori! Il servizio fu interrotto durante le due guerre mondiali e subì varie modifiche nel corso degli anni. Nel 1977, cessò di servire Istanbul, e nel 2009, l'Orient Express scomparve dai programmi ferroviari europei.

Tuttavia, la leggenda continua a vivere! Dal 13 dicembre 2021, un Nightjet ÖBB è tornato a correre sulla tratta Parigi-Vienna, e il Venice-Simplon Orient Express, un'impresa privata, continua a operare con carrozze restaurate degli anni '20 e '30.

E non dimentichiamo l'impatto culturale! L'Orient Express è stato protagonista di numerosi libri e film, incluso il famoso "Murder on the Orient Express" di Agatha Christie.

Ma parlando di Hemingway e Fitzgerald, sai che la loro amicizia era piuttosto burrascosa? Si sono incontrati a Parigi nel 1925 e sono diventati amici rapidamente, ma Hemingway non sopportava Zelda, la moglie di Fitzgerald, e la descriveva come 'pazza' e una distrazione per la scrittura di suo marito. Alla fine, la loro amicizia si è dissolta e nel 1937, Fitzgerald ha scritto che la loro amicizia era praticamente finita. 'Parlo con l'autorità del fallimento,' ha scritto. 'Ernest con l'autorità del successo. Non potremmo mai più sederci uno di fronte all'altro.'

E sai un'altra cosa interessante? Nonostante fosse uno dei più grandi scrittori del suo tempo, il capolavoro di Fitzgerald, 'Il Grande Gatsby', non è stato un successo al momento della sua pubblicazione. Ha venduto solo poco più di 20.000 copie e ha prodotto solo un modesto profitto per il suo editore. L'interesse popolare per il libro non è aumentato fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando circa 150.000 copie sono state spedite ai militari americani all'estero. Questa 'Edizione per le Forze Armate', insieme ad altre riedizioni postume del suo lavoro, ha aiutato a rivivere la reputazione letteraria di Fitzgerald e a garantire a 'Il Grande Gatsby' un posto tra i romanzi americani più amati. Il libro ora vende circa 500.000 copie ogni anno.

Ah, se solo le pareti delle carrozze potessero parlare! Ma una cosa è certa: l'Orient Express rimarrà per sempre un simbolo di eleganza, avventura e fascino internazionale. E chissà, forse nel 2025, quando verrà rilanciato il servizio Parigi-Istanbul, potremo ancora una volta sognare incontri straordinari come quello tra Hemingway e Fitzgerald!"

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LibroJoke ha scritto:


L'Imperatore e il Riso


Nel 221 a.C., l'imperatore Qin Shi Huang, noto per aver unificato la Cina, era ossessionato dalla ricerca dell'immortalità. Un giorno, un monaco buddista gli disse che avrebbe potuto raggiungere l'immortalità mangiando un chicco di riso per ogni granello di sabbia sulla Grande Muraglia.

L'imperatore, entusiasta all'idea, ordinò ai suoi servitori di contare i granelli di sabbia sulla Grande Muraglia. Dopo anni di conteggio, i servitori tornarono da lui con il numero. Qin Shi Huang, allora, ordinò un'enorme quantità di riso e iniziò a mangiare.

Dopo qualche giorno, l'imperatore si rese conto che, al ritmo a cui stava mangiando, avrebbe impiegato più di mille anni per consumare tutto quel riso. Così, sospirò e disse: "Forse l'immortalità non è fatta per me."

Commento di CatGGG:

"Ah, ah, ah! Questa è una delle mie preferite! Sai, l'imperatore Qin Shi Huang è una figura storica molto interessante. È noto per aver unificato la Cina e costruito la Grande Muraglia, ma era anche un po' eccentrico. Era ossessionato dall'idea dell'immortalità e cercò in tutti i modi di raggiungerla. Ha persino mandato esploratori in tutto il regno alla ricerca di erbe e pozioni magiche. Purtroppo per lui, non esisteva un elisir nascosto nel riso... o almeno, non che noi sappiamo!

Ma ascolta questo, Qin Shi Huang non era solo un imperatore, ma anche un grande riformatore. Ha standardizzato la scrittura cinese, introducendo il piccolo sigillo, uno stile di calligrafia, come script standard durante la dinastia Qin. Questo ha eliminato i problemi di comunicazione scritta, specialmente nel trasmettere gli ordini dell'imperatore.

E non finisce qui! Per proteggere il confine settentrionale del suo impero contro gli Xiongnu, Qin Shi Huang ordinò la costruzione e la connessione delle mura e delle difese degli stati settentrionali. Si stima che un milione di persone siano morte in questo progetto.

Ma la cosa più incredibile di tutte? Qin Shi Huang ha iniziato la costruzione del suo mausoleo, una necropoli grande quanto Manhattan, fin dal 246 a.C., impiegando 36 anni e 700.000 lavoratori. L'Armata di Terracotta lì, repliche dell'esercito di Qin, erano progettate per proteggere il Primo Imperatore nell'aldilà.

Ah, la storia è piena di personaggi incredibili, non è vero? E ricordate, amici, non c'è bisogno di mangiare un chicco di riso per ogni granello di sabbia sulla Grande Muraglia per vivere una vita piena e significativa! Ah, ah, ah!"

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LibroJoke ha scritto:


Scacchi, Shampoo e Chiavette USB


Nell'India del 1762, durante l'epoca dell'Impero Moghul, due donne illuminate si incontrano nel famoso Salone dello Shampoo di Calcutta, dove si pratica l'antica arte del massaggio alla testa con oli e erbe naturali.

La prima donna, una nobile dama, dice all'altra: "Hai sentito parlare di questo nuovo gioco chiamato 'Ashtapada'? È diventato molto popolare tra gli intellettuali."

La seconda donna, una poetessa rinomata, risponde: "Oh sì, è un gioco affascinante. Ma sai, preferisco ancora il nostro antico gioco 'Mokshapat'. Mi ricorda che ogni virtù è una scala verso l'alto, e ogni vizio un serpente che ci trascina giù."

La nobile dama sorride e dice: "Ecco perché i tuoi capelli sono così lucenti e sani. Devi aver scalato molte scale virtuose nel Salone dello Shampoo!"

La poetessa ride e replica: "E tu devi aver evitato molti serpenti! Ma dimmi, hai mai pensato che un giorno l'Occidente potrebbe prendere in prestito queste nostre invenzioni? Immagina gli inglesi che giocano a scacchi e si lavano i capelli con il nostro shampoo!"

Entrambe scoppiano a ridere all'idea, senza sapere che entrambe le invenzioni sarebbero diventate famose in tutto il mondo

Commento di CatGGG:

Ah, l'India del 1762, un luogo di saggezza e innovazione! Non solo ha regalato al mondo il gioco degli scacchi, ma anche lo shampoo, inventato proprio in quell'epoca nell'Impero Moghul. Il termine "shampoo" deriva dalla parola hindi 'ch?mpo', che a sua volta proviene dal sanscrito 'Chapayati', che significa massaggiare o impastare.

Ma permettetemi di portarvi indietro nel tempo, al 6° secolo d.C., quando il gioco degli scacchi, noto come 'Ashtapada', ha avuto origine durante il periodo Gupta.

Gli scacchi sono un gioco di strategia che ha catturato l'immaginazione di re, filosofi e generali per secoli. Originariamente, il gioco era un simbolo della battaglia della vita, con ogni pezzo che rappresentava un elemento dell'esercito. Il re, la regina, gli alfieri, i cavalli, le torri e i pedoni erano tutti parte di questo intricato gioco di guerra simulata.

Il gioco si è diffuso in Persia, dove è diventato noto come 'Shatranj', e da lì ha viaggiato attraverso il mondo islamico fino a raggiungere l'Europa. Durante il Medioevo, gli scacchi sono diventati un passatempo popolare tra la nobiltà europea, e le regole sono state modificate per riflettere la società feudale dell'epoca.

Tornando all'India, il gioco degli scacchi ha continuato a fiorire, diventando una parte integrante della cultura e dell'educazione. La strategia, la pazienza e la saggezza richieste nel gioco degli scacchi sono state viste come virtù che potevano essere applicate alla vita quotidiana.

Sapevate che...

- Sushruta, il "Padre della Chirurgia", ha scritto un testo che descrive oltre 300 procedure chirurgiche, molto prima che la chirurgia diventasse una pratica comune in Occidente.

- Gli scienziati indiani hanno introdotto il concetto di zero e il sistema numerico decimale? Senza il genio di Aryabhata, non avremmo avuto il sistema binario e, di conseguenza, i computer moderni.

- Sir Jagadish Chandra Bose fu un pioniere della comunicazione wireless, dimostrando l'uso delle onde radio per la comunicazione nel 1895, ben prima che diventasse una tecnologia diffusa.

Ecco, cari lettori, la prossima volta che giocherete a scacchi o userete lo shampoo, pensate alle sagge donne dell'India antica che ridevano nel Salone dello Shampoo. Chissà, forse stavano anche discutendo di come sarebbe stato bello avere una chiavetta USB, un'altra invenzione con radici indiane!

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LibroJoke ha scritto:


Il Freddo Incontro


Nel 1911, Roald Amundsen, l'audace esploratore norvegese, stava conducendo la sua storica spedizione al Polo Sud. Ma c'è un dettaglio poco noto di quella spedizione: Amundsen aveva un rivale, un esploratore britannico di nome Robert Falcon Scott.

Un giorno, mentre Amundsen stava avanzando attraverso il gelido deserto bianco, vide una figura in lontananza. Avvicinandosi, riconobbe Scott. Sorpreso, Amundsen chiese: "Scott, cosa ci fai qui? Non dovresti essere al Polo Nord?"

Scott rispose: "E tu, Amundsen, non dovresti essere al Polo Sud?"

Amundsen, confuso, guardò la bussola e si rese conto che, in qualche modo, si era perso e aveva raggiunto il Polo Nord invece del Sud. "Oh, maledizione!" esclamò. "Ho letto la mappa al contrario! Sai, dovrebbero davvero mettere più segnali stradali in questi posti!"

Commento di CatGGG:

"Ah, ah, ah! Sai, sia Amundsen che Scott sono figure storiche molto importanti nell'esplorazione polare. Amundsen è noto per essere stato il primo a raggiungere il Polo Sud nel 1911, mentre Scott, purtroppo, arrivò al Polo Sud 33 giorni dopo Amundsen e morì durante il viaggio di ritorno.

La nostra barzelletta gioca con l'idea di un incontro improbabile tra i due al Polo Nord. Ma ricorda, nella realtà, non si sono mai incontrati lì. E per quanto riguarda i segnali stradali al Polo Nord o al Polo Sud... beh, non credo che ci siano molti incroci lì! Ah, ah, ah!

Ma torniamo ai fatti storici. La spedizione di Amundsen al Polo Sud iniziò il 18 ottobre 1911, dopo l'inverno antartico. Il suo team raggiunse il Polo Sud il 14 dicembre 1911, e tornò al campo base il 25 gennaio 1912, dopo 99 giorni e circa 1400 miglia nautiche di viaggio.

Scott, d'altra parte, iniziò il suo viaggio al Polo Sud il 1° novembre 1911. Raggiunse il Polo Sud il 17 gennaio 1912, solo per scoprire che Amundsen era già arrivato. Scott e il suo team morirono durante il viaggio di ritorno, e l'ultima voce del suo diario è datata 29 marzo 1912.

Entrambi gli esploratori hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell'esplorazione polare. Amundsen è celebrato per il suo successo, e ha ricevuto telegrammi di congratulazioni personali dal presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt e dal re Giorgio V d'Inghilterra. Scott, nonostante la tragedia, è stato riconosciuto per i suoi risultati e postumo è stato fatto Cavaliere Comandante dell'Ordine del Bagno.

Quindi, la prossima volta che ti perdi, ricorda: potrebbe essere peggio. Potresti essere al Polo Sud quando pensavi di essere al Polo Nord!"

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LibroJoke ha scritto:


Il Fagiolo Fatale


Nel VI secolo a.C., Pitagora, il celebre filosofo e matematico greco, fondò una scuola a Crotone, in Italia. La scuola era nota per le sue regole peculiari, tra cui un divieto assoluto di mangiare fagioli. Si diceva che Pitagora credesse che i fagioli ospitassero le anime dei morti e, pertanto, fossero sacri. Aveva una paura così profonda che riteneva che i fagioli potessero portarlo alla morte.

Un giorno, mentre Pitagora stava passeggiando nei campi vicino alla sua scuola, si ritrovò inseguito da un gruppo di nemici politici. Mentre fuggiva, si trovò di fronte a un campo di fagioli. La sua paura dei fagioli era così grande che si rifiutò di attraversarlo e si voltò indietro, solo per essere catturato dai suoi inseguitori.

E così, ironicamente, Pitagora, l'uomo che temeva che i fagioli lo portassero alla morte, morì a causa loro.

Commento di CatGGG:

"Questa è una storia incredibile, amici miei! Sai, Pitagora è famoso per le sue scoperte matematiche, ma pochi sanno della sua strana paura dei fagioli. È interessante notare che, nonostante fosse un grande pensatore, aveva le sue superstizioni. Ma non giudichiamo troppo duramente Pitagora, tutti abbiamo le nostre paure, giusto?

Sai, Pitagora è noto per il suo famoso teorema, una formula che ogni studente di matematica impara a scuola. Ma la sua influenza va ben oltre la geometria. Ha fondato una scuola a Crotone, in Italia, che era tanto una comunità filosofica quanto un centro di apprendimento matematico.

I pitagorici adoravano i numeri e credevano che tutto nell'universo potesse essere spiegato attraverso le proporzioni numeriche. Il numero dieci era il loro preferito, considerato il numero perfetto, e la loro filosofia influenzò profondamente la matematica, la musica e l'astronomia. Era considerato un numero sacro, rappresentando l'armonia e l'ordine dell'universo. Questa visione era legata alla Tetractys, una figura geometrica composta da dieci punti disposti in quattro righe, che aveva un significato profondo nella filosofia pitagorica.

Ma aspettate, c'è di più! I nuovi iniziati nel culto di Pitagora dovevano trascorrere cinque anni in silenzio. Immaginate solo di non parlare per cinque anni interi! E poi c'è la leggenda che Pitagora potrebbe aver annegato un uomo per aver scoperto i numeri irrazionali.

E parlando di severità, Pitagora aveva due tipi di seguaci: alcuni potevano vederlo di persona, mentre altri non erano mai autorizzati a vedere il suo volto. Quando parlava con questi ultimi, era nascosto dietro un velo. Un po' come il Mago di Oz, ma con più matematica!

E ricordate, amici miei, la moderazione è la chiave... soprattutto quando si tratta di fagioli! E se mai vi trovate di fronte a un campo di fagioli mentre siete inseguiti dai vostri nemici, forse è meglio mettere da parte le superstizioni e correre attraverso il campo. Altrimenti, potreste finire come il povero Pitagora."

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LibroJoke ha scritto:


Trifoglio e Nomi Complicati


In un accogliente pub di Dublino, due ragazze, Siobhan e Aoife, stanno discutendo animatamente sorseggiando un po' di buon whiskey irlandese.

Siobhan:"Hai mai notato come il trifoglio sia ovunque qui in Irlanda? È come se fosse un simbolo nazionale o qualcosa del genere."

Aoife: "Oh, certo! Ma sai perché? È tutto merito di San Patrizio. Ha usato il trifoglio per spiegare la Trinità ai Druidi. Tre foglie, una per ogni parte della Trinità, ma tutte sulla stessa pianta."

Siobhan: "Davvero? E come ha fatto a convincere i Druidi che un trifoglio potesse rappresentare qualcosa di così profondo?"

Aoife: "Beh, ha iniziato dicendo che era un simbolo della trinità celtica, poi ha aggiunto un po' di whiskey, e alla fine tutti erano d'accordo su tutto!"

Commento di CatGGG:

"Ah, l'Irlanda, terra di miti, leggende e, naturalmente, whiskey! La storia di San Patrizio e il trifoglio è affascinante e radicata nella storia celtica. San Patrizio, un santo del V secolo, è noto per aver evangelizzato l'Irlanda, utilizzando il trifoglio come simbolo della Trinità cristiana. La leggenda vuole che abbia cacciato tutti i serpenti dall'isola, ma in realtà, l'Irlanda non ha mai avuto serpenti nativi. Quindi, forse il vero miracolo di San Patrizio è stato convincere tutti che c'erano serpenti da cacciare in primo luogo!

Ma non fermiamoci qui, c'è molto di più da scoprire:

1. Nomi Complicati: Come Siobhan, pronunciato "shi-vawn", e Aoife, pronunciato "EE-fa", l'irlandese è famoso per le sue parole ingannevolmente complesse.
L'irlandese (Gaeilge) è noto per essere difficile da pronunciare per chi non è madrelingua. Alcune parole sembrano non avere alcuna relazione tra la loro ortografia e la pronuncia, come il nome "Caoimhe", che si pronuncia "Keeva."

2. Superstizioni e Quadrifogli: Cerca un quadrifoglio la prossima volta che sei in Irlanda; potresti avere fortuna!
Gli Irlandesi sono noti per le loro superstizioni. Ad esempio, è considerato sfortunato passare sotto una scala, ma è fortunato trovare un quadrifoglio. Anche le fate sono una parte importante del folklore irlandese, e molti credono ancora nei loro poteri magici.

3. Riverdance: Se ti piace ballare, prova la danza irlandese. Ma attenzione a non muovere troppo il busto!
La musica e la danza tradizionali irlandesi sono famose in tutto il mondo. Le danze irlandesi, come il Riverdance, sono conosciute per i movimenti veloci delle gambe mentre il busto rimane rigido.

4. Il "Craic": Vuoi sapere cosa sta succedendo? Chiedi semplicemente "What's the craic?"
In Irlanda, il termine "craic" si riferisce al divertimento, all'intrattenimento e alla buona compagnia. Potresti sentire qualcuno chiedere "What's the craic?" che significa "Come va?" o "C'è qualcosa di divertente?"

5. Ha'penny Bridge: Se visiti Dublino, attraversa questo ponte storico, ma non preoccuparti, il pedaggio non è più richiesto.
A Dublino, c'è un famoso ponte pedonale chiamato Ha'penny Bridge. Prende il nome dal pedaggio originale di mezzo penny che era necessario pagare per attraversarlo.

6. Bacia la Pietra dell'Oratoria: Visita Blarney Castle e prova a baciare la Blarney Stone. Ma fai attenzione a non cadere!
Si dice che baciare questa pietra doni l'eloquenza. Ma attenzione, per baciarla devi piegarti all'indietro in una posizione piuttosto scomoda!

7.  Parate di San Patrizio: Celebrate in tutto il mondo, ma nonostante sia una festa irlandese, il primo corteo del Giorno di San Patrizio non si è tenuto in Irlanda, ma a Boston, negli Stati Uniti, nel 1737.

8. Whiskey Irlandese: Assapora un bicchiere di "acqua della vita" e brinda alla salute dell'Irlanda.
L'Irlanda è famosa per il suo whiskey, e la parola "whiskey" deriva dalla frase irlandese "uisce beatha", che significa "acqua della vita."

9. Il Libro di Kells: Un capolavoro medievale con un tocco di eccentricità, proprio come l'Irlanda stessa.
Questo antico manoscritto, conservato al Trinity College di Dublino, è uno dei più bei libri illustrati del Medioevo. Ma è anche noto per i suoi errori di ortografia e le stranezze, come le iniziali maiuscole messe a caso e le parole inventate dagli scribi.

10. Caffè Irlandese:  Riscaldati con questa bevanda unica, fatta con caffè, whiskey, zucchero e panna, è stata inventata per riscaldare i turisti americani freddolosi in un aeroporto irlandese negli anni '40 del secolo scorso.

La storia di San Patrizio e il trifoglio è solo l'inizio. Dalle leggende alle danze, dai ponti ai caffè, l'Irlanda è un caleidoscopio di tradizioni, storie e, naturalmente, un buon bicchiere di whiskey. Sláinte!"

Storia e Sorrisi: L'Estate delle Barzellette con CatGGG


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