Corti 2023 - Settimana 6
SETTIMANA #6 (fino a dom 2)
16 - Veggenti tra i vermi
17 - Non era un cinghiale
18 - La Parodissea
Votate scegliendo quale dei tre volete in finale. Lasciate un commento (bastano poche righe) dove spiegate perché avete preferito quel corto rispetto agli altri due, tenendo conto anche di:
- Quanto i corti siano attinenti al tema il viaggio
- Quanto i corti siano facili da giocare tenendo tutto a mente, utilizzando al massimo le dita
Solo chi vota 3 volte potrà votare anche il ripescaggio e le finali.
Buona lettura!
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Re: Corti 2023 - Settimana 6
Bel girone anche questo e senza indugi vado a commentare
1) Veggenti tra i vermi parte benissimo, letta l'introduzione e il primo paragrafo ho pensato che potenzialmente potevo trovarmi di fronte a un piccolo capolavoro. Continuando con la lettura e ultimando l'opera in tutte le sue diramazioni il mio giudizio si è parzialmente ridimensionato. Nel senso che il corto è scritto molto bene, tecnicamente non ha errori ed è solido, e sia l'intreccio che il sistema di gioco ideati sono interessanti. Però entrambi hanno una pecca che, pur non compromettendone la validità (lo ritengo un buon lavoro e spero che questo sia chiaro) ne limitano in parte le potenzialità. Le regole create per esempio non si adattano benissimo alla natura del concorso: tenere a mente due punteggi che vengono modificati in continuazione non è semplice, e concentrarsi per farlo finisce per rovinare un po' la godibilità della lettura. A questo si aggiunge la necessità di rammentare anche una variabile numerica, che ci verrà comunicata a un certo punto e sarà fondamentale per conquistare gli epiloghi più soddisfacenti: un po' troppo. Anche l'intreccio non mi ha convinto del tutto: l'idea dei vermi che creano i worm hole è geniale, e mi ha esaltato, ma per qualche motivo l'autore non è riusciuto a renderla perfettamente omogenea con l'abbrivio iniziale, la missione di pace con gli Omicron. Sembra quasi che si siano prese parti di due racconti diversi e si siano messe insieme, con un lavoro di cesura ben fatto, ma che non riesce a eliminare del tutto una strisciante sensazione di minima incoerenza. Due difetti che, a mio personalissimo giudizio, rendono il lavoro non il migliore della settimana e quindi non papabile per il passaggio del turno. Lo ripeto, resta un valido racconto-game, e credo che possa essere uno dei favoriti per il ripescaggio.
2) Non era un cinghiale è caratterizzato da una mescolanza vertiginosa di pregi e difetti. L'incipit è molto ben scritto, l'ironia di fondo che permea tutta la storia un vero valore aggiunto, certe proposte mi hanno fatto sbellicare e va dato merito all'autore di aver introdotto alcune chicche (come l'enigma del raddoppio e il paragrafo scritto al contrario che ne consegue) quasi geniali. A queste trovate eccellenti e a un livello che a tratti sembra schizzare oltre l'atmosfera, si accompagnano però passaggi a vuoto che lasciano molto perplessi. La prosa non è sempre esente da errori, abbondano i refusi e ci sono anche tempi verbali sbagliati. Il sistema dei numeri da aggiungere o sottrare in certi paragrafi funge più da orpello che altro. Probabilmente l'autore aveva in mente un progetto più ambizioso e poi non gli è bastato lo spazio, ma il salto numerico così come lo ha implementato non ha molto senso e poteva tranquillamente essere convertito in un normale rimando al paragrafo successivo. Manca una reale interattività nella grande maggioranza del corto, spesso i bivi sono artificiosi o del tutto assenti. Ho trovato persino un paio di bug (paragrafi raggiungibili con l'escamotage del +2 o -2 che non hanno senso) e un macro errore strutturale (i paragrafi con i punti esclamativi sono saltati del tutto, nonostante ci sia un accenno regolamentare che li prevede...). Autore, non me ne volere: di base hai avuto un'ottima idea e l'hai implementata anche bene, con tanto di gioco aggiuntivo finale da fare via PM, tutte bellissime pensate. Ma non hai riguardato a sufficienza ciò che avevi fatto, non lo hai testato a fondo e probabilmente non ti sei fatto aiutare da nessuno nella correzione. Ci devi rimettere mano e sistemarlo, e ti consiglio di farlo perché le potenzialità ci sono tutte.
3) La Parodissea è il mio preferito per quanto riguarda questo girone. L'autore, che sono certo di aver riconosciuto, è un solido esponente del settore interattivo che ha il vizietto di escogitare sistemi di gioco innovativi. A volte funzionano meglio, altre peggio, in questo caso il suo corto scorre liscio come l'olio ed è anche ghignoso perché a questo figuro misterioso l'ironia non è mai mancata. L'idea dei salti di paragrafo determinati da scelte composite è molto divertente, la storia è leggera e non particolarmente approfondita (del resto non era possibile ridurre l'odissea a 20 pagine) ma si lascia leggere in scioltezza e non ha incoerenze. I 5 possibili finali, tutti molto comici, sono un valore aggiunto e scoprire le molteplici evoluzioni della vicenda richiederà diverse riletture garantendo un'ottima rigiocabilità. Certe trovate assurde e fuori di testa (Odisseo che is fa mangiare da una pecora per sfuggire a Polipofemo, il cilcope-polpo) poi mi hanno fatto rotolare sotto la scrivania, nonostante sia palesemente insulse ed eccessive . Insomma la Parodissea può piacere o meno, ma non si può negare che sia un lavoro solido, divertente e tecnicamente ben fatto. Applauso all'autore, è lui il mio vincitore di giornata.
Se non si fosse capito il mio voto per il passaggio del turno va alla Parodissea.
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Re: Corti 2023 - Settimana 6
Tre corti gradevoli e divertenti, un ottimo modo per concludere la "prima fase". Nessuno dei tre temo sia candidato alla vittoria, ma sono tutti lavori interessanti e con ottimi spunti.
"Veggenti tra i vermi" è partito in sordina, con una prosa valida e un tema classico (molto alla WH40k, dice bene FFdesign). Ho iniziato a leggere convinto ma non troppo, fino a un certo punto che mi ha davvero sorpreso. Anche qui non si parla del "twist della vita", ma la svolta è stata davvero sorprendente e mi ha tenuto incollato al testo fino alla fine, alzando di molto l'interattività e l'immedesimazione, che è stata alta per tutto il racconto, fino ad alcuni finali veramente eccellenti. È quello che dovrebbe fare un buon librogame, no? Peccato che a questa ottima base si accompagni un sistema di gioco troppo ingombrante (non sarebbe stato meglio conteggiare in aumento sia il tempo che i danni alla nave?) che non è adatta al bando e che azzoppa le qualità del corto.
"Non era un cinghiale" è una cosa che non pensavo potesse esistere:
praticamente è Tolkien riletto in stile Tarantino.
L'idea è indubbiamente originale, le situazioni che si incontrano strappano continuamente sorrisi nella loro assurdità; verso la fine l'interazione diventa anche molto valida, ma purtroppo questo non si può dire per la parte iniziale, che è invece guidata e "sui binari". Certe asprezze dei testi, dei dialoghi e il sistema di gioco curioso ma non troppo funzionale mi fanno pensare a un lavoro realizzato rapidamente, senza troppa attenzione in sede di rilettura: in definitiva, è un qualcosa che andrebbe rivisto e migliorato, ma anche in questa forma l'ho trovato molto divertente.
"La Parodissea" è follia pura, quella follia che mi fa sorridere come un ebete mentre provo tutte le combinazioni più assurde solo perché posso farlo, non perché abbia un senso. Ci sono perfino rimasto male quando al 151 ho fatto piombare "alcuni uomini dentro" a Polipofemo e sono finiti unicamente mangiati, e non peggio . Questo lavoro mi ha ricordato tantissimo il librogame Grafomante con cui condivide pregi e difetti: tra i primi, il sorriso a trentadue denti che ti accompagna mentre passi da un paragrafo all'altro e la sorpresa nel vedere che il misterioso autore ha davvero pensato a ogni ipotesi. Tra gli ultimi il fatto che, obiettivamente parlando, una volta esaurito l'effetto sorpresa di poter combinare le parole ottenendo sempre risultati coerenti sia la storia che il sistema di gioco non abbiano molto da offrire; ma per quello che è e vuole essere La Parodissea è assolutamente perfetto. Congratulazioni a chi l'ha creato, non dev'essere stato semplice.
Ma non siamo qui a regalare complimenti a destra e a manca: chi facciamo passare a questo turno? Si tratta ancora una volta di una scelta difficilissima e che ricade su Veggenti tra i vermi perché tra i tre è quello che ha il livello di interattività e immedesimazione maggiore, che come avete visto è stato il criterio che ho deciso di prediligere quest'anno; ma, ora che le proposte sono finite, posso anche ragionare in termini di ripescaggio, e quindi dire che molto probabilmente uno dei tre corti che voterò in quella sede sarà di questa tornata.
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Zakimos
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Re: Corti 2023 - Settimana 6
La Parodissea" era il titolo che più di tutti mi aveva accattivato della famosa lista dei 28 partecipanti.
Devo dire che è stato all'altezza delle mie aspettative!
Mi ha divertita, mi ha suggerito un nuovo modo di passare da un paragrafo all'altro; lo userò di certo nel mio lavoro, se l'autore non si arrabbia
È stato spassoso, il finale 1/5 è veramente degno di una sceneggiatura.
Di "Veggente fra i vermi" non posso dire molto, perché aimé, il genere fantascientifico non mi entusiasma, e ho trovato un po' troppo cerebrali le scelte da fare di volta in volta; nel complesso, non ne ho vissuto appieno l'atmosfera.
Il secondo, quello del Cinghiale che non era un cinghiale: molto simpatico, ahaha, amabilissimo in alcune sue trovate, ma a volte il percorso proposto era abbastanza "forzato" e decisamente poco "a bivi".
Il tema del viaggio è stato rispettato in tutti e tre, e le meccaniche di gioco sono state snelle e senza difficoltà.
A concorso (quasi) ultimato, il mio pensiero va ai bellissimi corti letti e al viaggio fatto insieme a voi.
Ripenso alle avventure alla ricerca del Cartografo scomparso; al viaggio in bicicletta di un rider che si appaga del chiarore delle stelle a fine giornata; i voli di Loky, il "sesso" di Freya ; le scoperte ultracolorate di Pigafetta, gli incontri con gli alieni, la bambina ingegnere che fonderà una nuova società. Ripenso alle corna della Malia, al proiettile di Nevada (uno buono e uno scadente). Alla piccola Cosa sperduta in un supermercato che cerca il papà, alla ciclette lanciata a manetta verso un castello.
Il mio italiano è pessimo, ma mentre scrivo allatto.
Buonanotte a tutti, a tutti voi scrittori!
Il mio voto a questo giro va alla Parodissea, e alla sua proteiforme ironia.
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Martinico
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Novizio
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Re: Corti 2023 - Settimana 6
Veggente tra i vermi
Storia: si ritorna a un viaggio nello spazio con wormhole, iperspazio, ecc. Non troppo originale, se non fosse che questa volta interpreti un'intelligenza superiore invece del capitano. Carina l'idea, personalmente non sufficiente per differenziarlo dagli altri.
Stile: lettura scorrevole senza pretese. Non siamo al livello dei Corti della settimana appena trascorsa, ma cmq si lascia leggere. Segnalo un po' di errori di punteggiatura soprattutto nei e attorno ai dialoghi (i dialoghi terminano con la punteggiatura interna ai caporali secondo i canoni moderni, e la frase antecedente al dialogo deve chiudersi).
Gameplay: il vero punto debole del Corto a mio avviso. Tenere sottrazioni e somme di due valori in contemporanea e superiori al 5, quindi non memorizzabili con la mano, mi ha dato qualche difficoltà. Fino a metà partita passavo il tempo a ripetermi i due valori quasi più che a leggere, e dopo un +4 Res, - 4 tempo e una frase da ricordare, mi sono perso. Pensavo che la "stringa numerica" poco dopo mi avesse dato il colpo di grazia, ma poco dopo siamo passati a un effetto passivo che aumentava di 1 i tempi acquisiti e i danni subiti, da sommare/sottrarre ai rispettivi totali. Troppo, semplicemente ho mollato i valori e ho solo seguito la storia. Struttura invece buona e con diversi finali molto vari.
Non è un cinghiale
Storia: simpatica e originale l'idea di rendere il signore degli anelli super trash. Purtroppo, una volta settato il worlding (davvero molto simpatico), il resto non si è fatto apprezzare, probabilmente a causa dello Stile, di cui parlo ora.
Stile: d eufoniche, punteggiatura mancante o raffazzonata, lettere solitarie, frasi palesemente modificate in corso di prima stesura, ripetizioni... Sembra che l'autore/trice non abbia fatto nemmeno una rilettura del testo, ed è un gran peccato, perché l'incipit mi aveva preso. Questo ha purtroppo mozzato anche la storia e il gameplay, perché se faccio fatica a leggere e il mio occhio cade continuamente su errori formali, non riesco a entrare nella storia.
Gameplay: mi è piaciuta la doppia scelta “!” o “*” data dalla prima, e più importante, scelta del corto. Per il resto una struttura semplice, non troppo ramificata, e nessun’altra meccanica (ripeto: non ci vedo nulla di male essendo un Corto)
Ps. Piccola nota sulla musica (ah, l’avete capita?): l’idea poteva anche starci, se non fosse che mentre leggevo non avevo le cuffie ed ero in treno . Immagino ci sia voluto un botto di tempo per trovare la musica adatta al paragrafo. Avrei preferito che quel tempo fosse stato dedicato a rileggere più e più volte il testo (non me ne voglia l’autore, spero di essere di aiuto per una prossima volta con la mia sincerità)
La Parodissea
Storia: rivisitazione in chiave comica del viaggio di Ulisse. È il secondo Corto che sceglie un mito greco in chiave comica se non vado errato. Ammetto di aver preferito la chiave comica del signore degli anelli ma anche questa mi ha strappato qualche risata. L'unica cosa che mi ha stonato è stato qualche eccesso di assurdo (come le sirene "Ambulanza" o "Polizia": l’idea ci sta, ma è fin troppo nonsense per i miei gusti personali)
Stile: la storia si legge bene, anche se un poco distanti dal livello della scorsa settimana. Il corto soffre un pochetto di immedesimazione (siamo addirittura in terza persona, qui) ma è palese sia stata una scelta voluta dall’autore/trice a causa del Gameplay, di cui sto per scrivere. Comunque, un buon risultato. La penna non è alle prime armi, questo è certo.
Gameplay: la parte forte del Corto. L’idea di poter scrivere la storia è stata anche la motivazione della scelta della terza persona. Noi NON siamo Ulisse, siamo il Narratore. Personalmente la trovo un’idea originale che mi ha divertito. Certo, ammetto che se fosse durata anche solo 10 paragrafi in più mi sarei stufato, ma la lunghezza del Corto ha salvato questa bella struttura. Non lo vedrei bene in un librogame lungo e strutturato (al massimo in una sezione a parte), ma per il Corto va bene.
Dunque… chi voto?
Considerando pregi e difetti, questa settimana scelgo: La Parodissea
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TinenTweeni
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Manuele Giuliano
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Novizio
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Re: Corti 2023 - Settimana 6
Martinico ha scritto:A concorso (quasi) ultimato, il mio pensiero va ai bellissimi corti letti e al viaggio fatto insieme a voi.
<emoticon del cuore che manca in questo forum>
Martinico ha scritto:ma mentre scrivo allatto
Latte e Corti, non può crescere meglio di così
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giax
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Re: Corti 2023 - Settimana 6
Mando in finale Veggenti tra i Vermi.
Questo Corto ha un bel background, che l’autore ha sapientemente rivelato con quell’indovinello “troppo facile” che evidentemente è tale per permettere al leggiocatore di capire subito i retroscena. Anche qualora vi fosse una forte “ispirazione” alle fonti che in più hanno citato (e che non conosco) il mio giudizio non ne risente.
Si fa un po’ di fatica a ricordarsi Tempo e Resistenza, ma niente di drammatico. Tema "viaggio" per me tirato un po’ per i capelli, però molto più pertinente che in altri Corti. Bella prova la possibilità di vivere due storie completamente diverse a seconda del percorso.
Stile sobrio senza sobbalzi, molto evocativo il finale “buono/vendicativo”. Ho gradito la raffinatezza della declinazione dei vari significati della parola “vermi”: wormhole, vermi veri e propri, persone dalla dubbia morale, ecc.
Non era un cinghiale inizialmente mi è parso un’altra cosa: un noir con un protagonista bastardo (ma meno del suo complice) in cui l’autore non ha avuto paura di attirarsi accuse di razzismo. Bobil mi pareva infatti un nome da zingaro.
Poi ovviamente il meccanismo si è svelato per quello che è e ha dimostrato le potenzialità di un calco semantico in un contesto del tutto alieno al testo parodiato. Se non avessi avuto il confronto con la fonte originaria io il “viaggio” non ce l’avrei visto, comunque.
I limiti del Corto sono una struttura poco interattiva (vedi paragrafo 29 che rimanda comunque al 26, ma in linea di massima aggiungendo o togliendo 2 ai paragrafi si leggono solo variazioni di una stessa trama) e soprattutto quel disastro che è la parte scritta. Tra refusi, ripetizioni, errori di concordanza, sintattici e lessicali (ci si può “affacciare” a una persona?) è veramente un’ecatombe. Persino il paragrafo nascosto al contrario presenta (almeno) un errore: “truchetto” invece di “trucchetto”… In un concorso con voto numerico per me non avrebbe raggiunto la sufficienza.
Simpatica l’idea della colonna sonora, ma in definitiva non aggiunge alcunché, e se la si usa da tablet rimanda a un’altra pagina “mangiandosi” il Corto, mannaggia.
Non so se qualcuno ha mai commentato così un Corto, ma per me la dimensione ideale di questo lavoro potrebbe essere un racconto vero e proprio, non interattivo, perché appunto la versione “noir/grottesca” del Signore degli Anelli ha funzionato bene – contro ogni previsione.
Peccato che il particolare metodo di votazione di quest’anno infici un po’ la possibilità di partecipare al Premio Tolkien, ma non escludo di tornarci sopra in separata sede.
Parodissea presenta un meccanismo di navigazione nei paragrafi semplicemente geniale nella sua semplicità. Lo avrei attribuito a Zakimos se non sapessi che non partecipa. Purtroppo tutto si risolve in battute e situazioni salaci e nella ricerca ossessiva dei vari finali, che alla fine diventa meccanica e quindi anche un po’ noiosetta. Inoltre ho trovato piuttosto difficile ricordarmi le Doti che aveva il protagonista, proprio a causa di questa dinamica che invita a macinare partite dopo partite (solo alla quarta o quinta sono sopravvissuto al paragrafo 1000). Infatti anche l’autore dice esplicitamente di “segnare” le Doti, cosa che porrebbe il Corto fuori dalle regole del bando. Nonostante il Puzzle System porti fisiologicamente a occupare testo su testo, teoricamente 6 "uscite" per ogni paragrafo con tre parole, il Corto ha inaspettatamente una grande vitalità, anche se inevitabilmente il maggiore spettro di opzioni si consuma all’inizio.
Se questo Corto fosse una specie di test per il Puzzle System direi che è stato superato con successo e che adesso lo si può estendere a un LibroNostro.
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GGigassi
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