Mi segnalano che ho votato L'Ancella di Thor che aveva, già passato il turno, per il ripescaggio, da buon rimbambito quale sono.

A questo punto sposto il mio voto su L'Uomo che Morì Due Volte per le stesse ragioni degli altri due che ho votato per il ripescaggio. Li avevo votati ab origine per il passaggio del turno e non ce l'hanno fatta. Quindi ricapitolando:

1) Fuduroo
2) Viaggio al centro... della città
3) L'Uomo che Morì Due Volte

Ecco il mio ripescaggio:

03 - Fuduroo
12-L'uomo che morì due volte
13 - Viaggio al centro... della città

Cambio il mio voto perché ripensandoci temo di essere stato troppo severo con l'"Uomo che morì due volte", da me penalizzato sulla base del fatto che potrebbe essere stato adattato a forza per partecipare al concorso (idea che mi è venuta leggendo la frase sospetta "è consigliato ricordare" e gli ordini di "scordare", azione che non è possibile fare a comando). Come dicevo nella recensione, però, non ho le prove che sia andata così e, per quanto bello,  "Solo tu senti la voce di Mike che parla nel vento" è ancora più contrario al bando; per cui non mi comporterei correttamente verso chi ha scritto questi corti preferendo il secondo al primo.

Il mio voto quindi diventa:
12 - L'uomo che morì due volte
14 - Post scriptum
16 - Veggenti tra i vermi

Al ripescaggio voto:

Terra Promessa, perché il primo corto (dell'anno) non si scorda mai.
E rimango dell'idea che sia uno dei corti che meglio centra il tema dall'anno.

Post Scriptum, perché ha ancora tanto da dire.

Solo tu senti la voce di mike che parla nel vento, perché nel bene o nel male con tutti i cons già evidenziati è comunque un corto originale e che mi è rimasto impresso nella memoria.

Chi ripescare? Sicuramente Post Scriptum, per la dolcezza della sua narrazione. E anche Veggenti tra i vermi, perché è uno dei pochi corti in gara ad avere sia una bella trama che un bel gioco, rimanendo bene aderente al tema.
E il terzo? Qui ho fatto più difficoltà, ma alla fine scelgo Solo tu senti la voce di Mike che parla nel vento, pur con i suoi difetti la genialità che traspare dalle pagine colorate è fuori discussione.

Peccato per Viaggio al centro... della città e Un viaggio allucinante, che rimangono solo un filo indietro rispetto a questi tre.