gabrieleud ha scritto:

Macché.
L'unica cosa che conta è che la grammatica sia rispettata. È questo cio che fa di un libro un grande libro, mica quisquilie come {commento rimosso in quanto di scarso apporto alla crescita del forum}.

Fate come dice lui, scriverete dei capolavori. Se non succede è perché non avete talento, che è una cosa con cui si nasce. Non esiste modo di migliorare nell'arte della scrittura, date retta a lui che effettivamente ne capisce più di me.

Chiedo venia, sono effettivamente nuovo del forum (pochi mesi) e non conosco le dinamiche interne di chi vi ha partecipato (e lo ha animato) da anni. Sono rimasto colpito leggendo lo scambio (thread: Corti 2023) tra te e GGigassi dove ho visto volare insulti e parolacce. Non me li aspettavo in questo forum che mi aspetto essere frequentato per la maggior parte da persone over 40, i nostalgici della EL.
Ho ipotizzato fosse uno scherzo, una dinamica divertente per chi vi conosce da tempo, uno scherzone (presentato in modo secondo me eccessivo) che tutti i membri storici apprezzano conoscendo tutti i retroscena, le pizze (il cibo) e le birre in compagnia nelle varie Lucche e cose così.

Qualora non sia così, cioè non sia uno scherzone, ma gli insulti fossero veri, le incazzature fossero vere, la rimozione dei commenti e dei (del?) librinostri da lulu (in anticipo di venti giorni rispetto alla "data comunicata") fosse vera, rimango molto perplesso ma non di meno, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, sono felice per te perché - per montare questa polemica puerile - significa che la differenza di vedute sullo stile di scrittura è un tuo first world problem. Vorrei averne io di problemi così. :-) Tanta invidia!

HarlockHrk ha scritto:

sono felice per te perché - per montare questa polemica puerile - significa che la differenza di vedute sullo stile di scrittura è un tuo first world problem. Vorrei averne io di problemi così. :-) Tanta invidia!

Ti ringrazio. Magari fra qualche tempo sentirai ancora parlare di me, e allora avrai meno invidia.
Io negli ultimi anni mi sono concentrato sullo studio di tecniche narrativi sempre migliori.
Immagina di iscriverti in un forum di danza, e sentirti dire che "non serve prendere lezioni di danza, basta muoversi in modo aggraziato". O in un forum di musica, per scoprire che "non serve prendere lezioni di batteria, tanto devi solo andare a tempo."
Io me ne terrei lontano, e ti invito parimenti a starne alla larga.

Qui ultimamente è successo lo stesso. Nel lontano 2014, qualcuno mi ha proposto di scrivere un libronostro, e io mi sono umilmente schermito non ritenendomi all'altezza. Però mi sono detto, posso imparare. Ho impiegato anni a chiedere consigli ai maestri, fare esercizio, incaponirmi sui paragrafi finché il risultato non è stato quello che desideravo. Ho impiegato ore a consegnarvi, ogni anno, il miglior librogame di cui fossi capace in quel momento.
Grazie al sostegno del gruppo di LGL, ne ho scritti altri, che mi hanno persino portato a fare della scrittura un mestiere. Per un paio di anni è stata la mia unica fonte di reddito.
Poi ho scoperto di essere stato additato come un venditore non di fiabe, ma di fumo. Ho sentito dire che il mio metodo è dogmatico, che uccide la creatività. Quando invece fa l'inverso. Ma ho finito per passare come un imbonitore venditore di olio di serpente che cura ogni malessere.
Per beffa, poi, la stessa persona che mi additava come truffatore, proponeva agli aspiranti scrittori un metodo molto più sbrigativo ed economico: studiare solo la grammatica. Tutto il resto non serve, sono solo mie "fantasie dogmatiche nate in seno alla recente moda americana".
Vuoi mettere, studiare mesi sui libri che ho letto io, anziché leggersi per bene le coniugazioni dei verbi e le concordanze soggetto-aggettivo? Ecco, il messaggio che si cercava di trasmettere è che il mio metodo fosse uno scimmiottamento di una fatica alla quale non fosse sensato sottoporsi. Di conseguenza, io che lo promuovevo - gratis, beninteso - ero uno schiavista mai contento, che non lasciava ai giovani la libertà di prendere la strada con la porta larga.

Ho pensato, allora, che forse... avevo torto. Non avrei dovuto spiegare quelle cose, non avrei dovuto scrivere i libri in quel certo modo. Quindi facciamo un esperimento. Facciamo finta che io non abbia detto e scritto niente in merito ai librogame belli e a come crearli. Che ognuno trovi la sua strada. Senza di me, che gratis e pagato con pizze in faccia, non lo faccio più. Chi vuole può scrivermi in privato o via whatsapp e concordiamo la tariffa. LGL non è un mercato.

I libri di Gabriele qui sul forum hanno una media voto del 8.5, vesta e Yaga pubblicati con Aristea mi pare abbiamo vinto anche dei premi.
Per sono queste le cose che contano.

HarlockHrk ha scritto:

A 45 anni ho imparato a dare il giusto peso a quello che dicono le persone, a maggior ragione "le persone su internet". Se prima - immagino istintivamente ed inconsciamente - nell'impossibilità di averlo davanti (e coglierne para verbale e non verbale) tendevo a vedere il mio interlocutore come un mio pari in tutto e per tutto, ho imparato che oggi più che mai "internet" è la cassa di risonanza dello scemo del villaggio che, se avessi davanti al bar, neanche degnerei di attenzione per ascoltare invece chi mi dice cose interessanti o di valore.

Qui purtroppo la faccenda è molto personale. Preso in contropiede da quanto accaduto, mi sono riletto un po' la discussione incriminata e non si tratta di un commento random su internet.  Mi ricorda molto la guerra delle ossa (chi si intende un minimo di paleontologia saprà di cosa parlo), dove due personaggi che si conoscono a vicenda perché inseriti in uno stesso ambiente iniziano una competizione serrata per dimostrare chi sia il migliore. Non c'è dialogo ma solo sfida, perché l'intento non è raggiungere un consenso ma difendere la propria opinione.
Nello spirito dello "Show, not tell" ecco un immagine che vale più di mille parole

https://c8.alamy.com/compit/e1wf0h/elef … e1wf0h.jpg

in questo va riconosciuto che l'apertura di GGigassi sull'argomento è stata lapidaria e brutale: una condanna senza scampo verso quello che gabrieleud ha adottato a pilastro di tutta la sua esistenza come autore. uno strumento che per sua ammissione ha affinato metodicamente nel corso degli anni. E siccome è un commento che non arriva esattamente da un perfetto sconosciuto, ma da un personaggio noto da anni e la cui opinione ha un certo risalto nell'ambiente, è dura ignorare una critica tanto spietata. La conseguenza è stata la reazione difensiva altrettanto violenta a cui stiamo assistendo. Il fatto che ciascuno dei due possa portare argomenti validi è irrilevante (e personalmente dubito che uno dei due metodi proposti sia di per se assolutamente superiore). Questa pare ormai diventata una guerra di posizione in cui nessuno cederà di un millimetro. Purtroppo non rimane che attendere gli esiti e sperare che le conseguenze per il pubblico non siano gravi. Personalmente continuerò ad esprimere apprezzamento per qualunque cosa mi colpisca, indipendentemente dalla tecnica impiegata.

Evernight ha scritto:

Qui purtroppo la faccenda è molto personale. [...] una condanna senza scampo verso quello che gabrieleud ha adottato a pilastro di tutta la sua esistenza come autore. uno strumento che per sua ammissione ha affinato metodicamente nel corso degli anni. E siccome è un commento che non arriva esattamente da un perfetto sconosciuto, ma da un personaggio noto da anni e la cui opinione ha un certo risalto nell'ambiente, è dura ignorare una critica tanto spietata. [...]

(L'enfasi è mia).
Riconosco la dirompenza che può avere il ricevere critiche motivate[1] rispetto alle fondamenta su cui si è basata la propria carriera/esistenza come autore. Rimane il fatto che se tutto questo è scaturito da una singola persona con la quale non esiste (più?) un dialogo e con posizioni/opinioni irriconciliabili[2], sia la fantomatica sfida sia queste azioni di damnatio memoriae se sul piano umano sono comprensibili come sfogo, si rivelano inefficiaci verso il proprio avversario e controproducenti[3] per Gabriele stesso.

Ti ringrazio per queste ulteriori informazioni. Resto dell'idea e del consiglio dato in chiusura del mio precedente post: questa sfida, invocata da sancio per scherzo, può generare solo ulteriori attriti e stress, due cose che non auguro a nessuno.

[1]: seppur con motivazioni non condivise dal criticato.
[2]: "nessuno cede di un millimetro" e, sì, conosco la guerra delle ossa...
[3]: per quanto con il forum ormai strumento "superato", i testimoni sono pochi e rari e anche l'effetto controproducente lascia il tempo che trova.

P.S.: se c'è qualcosa che ucciderà veramente questo forum, è la mal configurata durata delle sessioni.