Evernight ha scritto:

la reazione sarà pure esagerata, ma non è immotivata. L'attacco allo "show don't tell" ha causato una crisi di identità alla quale gabrileud si sta opponendo per difendere il nucleo della sua personalità letteraria. Si è sentito minacciato e sta reagendo. Che lo stia facendo con eccessiva veemenza è una cosa che possiamo dire noi a freddo perché estranei al conflitto, ma in un'ottica più personale è una questione di vita o di morte.

Eh?
Dubito che quel metodo di scrittura abbia come unico critico al mondo un utente a caso su un forum italiano dove si discute di un genere librario di assoluta nicchia. È come dire che un regista amatoriale vede minacciata la sua personalità cinematografica perché un tizio a caso su un forum svedese argomenta contro la dissolvenza incrociata.
Se l’interessato fosse davvero convinto della bontà del metodo che segue, la critica non dovrebbe nemmeno sfiorarlo. Tutto questo, dal mio punto di vista, non ha alcun senso, considerata l’età delle persone coinvolte.

non c'entra la "bontà del metodo". Non credo neppure che uno dei due sia inequivocabilmente migliore. Per esempio trovo che l'uso del discorso diretto premi maggiormente lo show e l'indiretto il tell.

Il punto è un altro. Proprio perché il genere letterario è di nicchia, questo è un ambiente ristretto. A parte le comete che scompaiono dopo qualche post, la maggior parte degli utenti sono (o sono stati) partecipanti costantemente impegnati nella vita e nell'evoluzione del forum. Si tratta quindi di un ambiente pieno di figure che non sono elementi random ma che, almeno superficialmente, la maggior parte degli utenti hanno presente. Più o meno chiunque si sarà imbattuto in post o opere di quelli che possiamo definire gli utenti storici o comunque molto attivi nella vita del sito. Di fatto non esistono sconosciuti e si tratta di un bacino piccolo.

La condanna (non critica, attenzione!) dello "show don't tell" ha provocato gabrieleud in una difesa a oltranza. non esiste un dialogo perchè non si stanno discutendo i meriti di uno o l'altro medico.
L'accusa mossa è stata "lo show don'tell è una buffonata e non può venirne fuori nulla di buono." e questa sfida è stata raccolta. Con queste premesse non c'è dialogo e(almeno per i due contendenti) l'esito può essere puramente binario, senza compromessi di sorta. Proprio trattandosi di un ambiente molto ristretto, in cui tutti si conoscono almeno superficialmente, è difficile ignorare la cosa come un commento random in una discussione di gossip, semplicemente non esiste lo spazio (virtuale) dove spostarsi e mantenere una distanza di sicurezza . Fai conto di essere tornato a scuola e litigare di brutto con un compagno di classe.

Evernight ha scritto:

non c'entra la "bontà del metodo". Non credo neppure che uno dei due sia inequivocabilmente migliore. Per esempio trovo che l'uso del discorso diretto premi maggiormente lo show e l'indiretto il tell.

Il punto è un altro. Proprio perché il genere letterario è di nicchia, questo è un ambiente ristretto. A parte le comete che scompaiono dopo qualche post, la maggior parte degli utenti sono (o sono stati) partecipanti costantemente impegnati nella vita e nell'evoluzione del forum. Si tratta quindi di un ambiente pieno di figure che non sono elementi random ma che, almeno superficialmente, la maggior parte degli utenti hanno presente. Più o meno chiunque si sarà imbattuto in post o opere di quelli che possiamo definire gli utenti storici o comunque molto attivi nella vita del sito. Di fatto non esistono sconosciuti e si tratta di un bacino piccolo.

La condanna (non critica, attenzione!) dello "show don't tell" ha provocato gabrieleud in una difesa a oltranza. non esiste un dialogo perchè non si stanno discutendo i meriti di uno o l'altro medico.
L'accusa mossa è stata "lo show don'tell è una buffonata e non può venirne fuori nulla di buono." e questa sfida è stata raccolta. Con queste premesse non c'è dialogo e(almeno per i due contendenti) l'esito può essere puramente binario, senza compromessi di sorta. Proprio trattandosi di un ambiente molto ristretto, in cui tutti si conoscono almeno superficialmente, è difficile ignorare la cosa come un commento random in una discussione di gossip, semplicemente non esiste lo spazio (virtuale) dove spostarsi e mantenere una distanza di sicurezza . Fai conto di essere tornato a scuola e litigare di brutto con un compagno di classe.

Come già detto, la mia è una posizione scientifica. Non religiosa. Sono prontissimo ad abbandonare lo SdT qualora mi si mostrasse scientificamente che non funziona. Oppure qualora mi si dimostrasse un metodo migliore.
Ringrazio TUTTI per le manifestazioni di stima, e anche per quelle di critica. Ma essendo, appunto, la mia motivazione spinta da carattere scientifico, non ne viene incentivata dagli applausi, né sminuita dalle manifestazioni di sdegno.
È sostenuta dai fatti, potrà essere sgretolata con i fatti.
Ma non con altro.

Tuttavia mi piace sperimentare e ascoltare cos'ha da dire la parte avversa. Quindi per qualche tempo procederò di DON'T SHOW, DON'T TELL. Ecco il motivo dell'oblio dei miei (mediocri) libri autoprodotti.

Naturalmente si passerà anche per il TELL, DON'T SHOW. Cosa che sta già avvenendo, per la verità. E consiste nel fatto che si parli di un libro senza poterlo vedere.

Poi mi saprete dire quale metodo giova di più alla narrativa di questo genere.

gabrieleud ha scritto:

Purtroppo il mio problema più grosso è legato alla salute, vedo sempre peggio e respiro sempre peggio. Ma non solo, ho altri problemi di salute di cui, con tutto il bene di cui posso irraggiarti, preferisco non parlare qui.

Azzo, mi spiace molto, spero sia qualcosa che si possa risolvere in breve tempo. Un abbraccio

gabrieleud ha scritto:

Come già detto, la mia è una posizione scientifica. Non religiosa. Sono prontissimo ad abbandonare lo SdT qualora mi si mostrasse scientificamente che non funziona. Oppure qualora mi si dimostrasse un metodo migliore. [...] È sostenuta dai fatti, potrà essere sgretolata con i fatti.
Ma non con altro. [...] Poi mi saprete dire quale metodo giova di più alla narrativa di questo genere.

Da scienziato non posso che apprezzare un approccio scientifico. Quali sono gli indici quantitativi (misurabili) che hai individuato per permetterci, poi, di dirti quale metodo giova di più alla narrativa di questo genere? Anche perché il DON'T SHOW DON'T TELL ed il TELL DON'T SHOW sono già avviati senza che ci fossero i criteri di valutazione.