Spy x Witch

Mi è piaciuto tantissimo! L'idea, la realizzazione, la scrittura. Bravo autore/autrice!
Perfetta aderenza al tema e mi piace la nota magica/occulta. L'aspetto ludico è presente e ben dosato, con i due parametri che inizialmente mi hanno preoccupato (non mi basta una mano!) ma durante il gioco si tengono a mente con semplicità. Mi è piaciuto vedere fin da subito la lista dei finali su cui mettere la spunta, come fossero gli achievement di un videogioco ed ho apprezzato il riferimento al "-10" dei tempi di Grecia Antica. Mi aveva stupito il "66" iniziale e ho sorriso negli ultimi paragrafi.
È un corto che vedrei bene esteso a librogame completo.
Cambierei qualcosa? I dialoghi nell'introduzione. La scelta di separarli solo mediante interlinea forse può essere rivista. Si nota comunque che l'autore abbia pensato a come poterli rendere distinti e comprensibili.

Mezzo Evo - Lancilsette al servizio di sua maestà.

Partivo prevenuto dal titolo, che mi faceva temere una parodia esagerata; faccio invece i miei complimenti all'autore per la verve comica, la scrittura in rima e la realizzazione grafica, tutti e tre pregevoli. Ho però faticato tantissimo nella lettura: il carattere, scelto con cura per aumentare l'immersività, mi è risultato faticoso da leggere e in questo non aiutano i paragrafi non prosaici con testo fitto.
Sono un po' scettico sulla componente ludica: gli indizi dovrebbero aiutarmi nelle scelte di quel che vedo nell'immagine, ma non li ho colti ed è stato sufficiente scegliere in base a quel che vedessi volta per volta nell'immagine stessa. Ho detto che i disegni sono pregevoli, e lo penso, ma i numeri nascosti non sempre lo sono. Fatico ancora a vedere il collegamento dal 19 al 10, vedo solamente il 5 (instant death). Sarebbe stato preferibile rendere i numeri più chiari (ad esempio scritti sempre nella stessa direzione). Ipotizzo che l'autore volesse giocare con le trappole, ma l'unica reale trappola (l'8) è forse il numero più leggibile di tutti.
Nella ricerca del true-path, fatico a cogliere l'indizio (non metto spoiler). Vedrò se nelle altrui recensioni e nelle successive discussioni la cosa mi verrà resa più chiara!

Bullo

Interessante approccio in cui il protagonista non è un eroe, anzi. L'idea e l'ambientazione mi sono piaciute molto, tutti i compagni di classe "con nome" sono ben definiti e diversi tra loro. La scrittura potrebbe migliorare nell'uso della punteggiatura e nel rivere alcuni passaggi poco chiari (es: la tua recitazione è da oscar, ma il preside è abituato - eppure la tua storia fa presa?). Anche il "regolamento" può beneficiare di maggiore chiarezza: nella prima run, complice avere parlato per primo con Marco, ho inteso che le azioni venissero consumate solo insistendo ma probabilmente per l'autore ogni interrogatorio consumava una azione visto che non ci sono altri punti in cui vengono consumate esplicitamente. Questo mi ha falsato un po' il gioco e la sua risoluzione, avendo potuto interrogare tutti.
Veniamo quindi all'enigma finale: chi è la spia? Sembra un enigma da escape room o detective game (o settimana enigmistica) però in qualche modo non mi convince. Forse perché in realtà... ci sono più spie?

Non ho dubbi a mettere al primo posto SPY x WITCH (3pt), fatico a scegliere tra gli altri due. A gusto personale, premio BULLO (2pt) per la caratterizzazione dei personaggi. Non me ne voglia l'autore di LANCILSETTE per il terzo posto (1pt).

EDIT: a seguito di maggiore esplorazione del percorso "segreto" di Lancilsette, la mia classifica diventa:
1° SPY x WITCH (3pt)
2° LANCILSETTE (2pt)
3° BULLO (1pt)
mantenendo comunque il giudizio esteso riportato sopra. Non me ne voglia l'autore di BULLO, ripeto che ho apprezzato molto tutti e tre i corti, ciascuno coi suoi meriti.

HarlockHrk ha scritto:

Mi aiuteresti col SEGRETO?

Forse dovresti pensare al nostro eroe, dopotutto

HarlockHrk ha scritto:

mizraim ha scritto:

HarlockHrk ha scritto:

Mi aiuteresti col SEGRETO?

Forse dovresti pensare al nostro eroe, dopotutto

 Spoiler  

 
LancilSETTE? Pagina 7 è uno degli step dell'attraversamento del ponte. Se anche penso a "mezzo" mi viene 3,5 che non mi aiuta...

 Spoiler  

 

il Mezzo aveva depistato anche me... ero arrivato a guardare metà pagina del 3 e del 4 ,  no, in realtà va bene il 7.... vai al paragrafo e guarda bene il testo.  (e sarai appena all'inizio... sono arrivato or ora alla soluzione dopo un'ora di insulti.)

Eh, questa settimana è dura sì.

1° posto: Spy x Witch
Scritto da dio. Non ho trovato errori grammaticali. Il ritmo è sempre giusto. Tutto ha lo spazio che si merita e niente di più. Con poche righe si riesce a far navigare la fantasia a gonfie vele. Si parte bene.
Funzionalmente molto tradizionale. Per quanto l'ingranaggio funzioni in modo ineccepibile, la scelta tra un'alternativa e l'altra è fondamentalmente casuale, perchè non si hanno indicazioni di sorta sul modo migliore per affrontare i vari conflitti, il che secondo me è un modo di intendere il medium ormai stantio. Al di là dei miei gusti personali, tuttavia, è indubbio che, dei corti di questo tipo visti finora, questo sia come minimo tra quelli meglio architettati. Se non il migliore. Abbiamo avuto diversi true path, nonchè qualche racconto che offriva biforcazioni ma che convogliava tutto verso pochi canali e pochi finali. In questo caso ci sono sei finali, diversi dei quali peraltro equiparabili come "qualità", e una certa libertà d'azione che non sembra essere intaccata dalla scarsità di spazio a disposizione.
Ho fatto parecchi esperimenti e non ho trovato errori meccanici.
Bello anche il fatto che ci sia anche una "opzione non scritta", che non spoilererò, per quanto in realtà sia possibile ottenerla anche in maniera più convenzionale. Sarei stato più radicale, non offrendo modi per trovare quel finale se non svolgendo quell'azione verso l'inizio del racconto.
Ci sono molti finali di difficoltà variabile. Proprio perchè non c'è un modo razionale di affrontare i bivi azzeccare i finali migliori al primo colpo è praticamente impossibile, il che da un lato invita alla rigiocabilità, ma dall'altro, in un impianto di questo tipo, è ovvio che spinge il lettore, a una certa, a mettersi a sfogliare avanti e indietro ignorando l'andamento delle variabili, semplicemente per scoprire tutte le strade. È il solito discorso, ed è il motivo per cui dico che secondo me questo impianto di gioco ormai lascia il tempo che trova: se per giocare devo barare significa che regole di questo tipo, che puniscono arbitrariamente il giocatore, siano un ostacolo alla narrazione, non un aiuto.
Detto ciò è raro che io abbia curiosità di scoprire tutte le ramificazioni del labirinto, e io qui questa curiosità l'ho avuta, credo proprio per merito di finali che non sono "uno più buono dell'altro", ma effettivamente variegati, ergo onore all'autore per avere realizzato qualcosa di tradizionale e, al tempo stesso, di abbastanza "limato" da avermi intrigato. Il fatto che l'esperienza sia così breve, sicuramente, influisce positivamente sulla sostenibilità di un impianto di gioco di questo tipo (nel senso: fosse un testo di 350 paragrafi l'avrei bruciato; essendo un corto l'esperienza non mi risulta frustrante).
Il tema è ok. Siamo sempre dalle parti di 007, come palesemente implicato dai nomi dei vari finali, o meglio ancora di Mission Impossible, come suggerito dal treno. Continua a essere una lettura della spia che non amo, ma è evidente che sia in tema.

2° posto: Mezzo Evo - Lancilsette al servizio di Sua Maestà
A livello di bivi siamo di fronte a qualcosa di così arcade da suonare "anni '80": un inizio, un finale, un'infinità di modi per morire, un paio di modi, assolutamente irriconoscibili, per raggiungere sani e salvi il finale. Non è una struttura che amo, anzi, è una cosa che ho ampiamente criticato in diversi corti passati, in particolare in Le chat noir.
Detto ciò in questo caso ci sono i disegni. E questo cambia molto, perchè aggiunge un "gioco dentro il gioco". Non dobbiamo solo decidere dove andare, ma dobbiamo anche cercare le azioni da fare in giro per l'immagine. Questo tra l'altro si traduce almeno una volta in azioni "nascoste", che non saltano immediatamente all'occhio, e di conseguenza, nonostante il percorso sia un puro trial & error, cercare queste biforcazioni è effettivamente qualcosa di divertente a livello di gameplay.
La cura profusa in questo lavoro è qualcosa che annichilisce, credo, tutta la concorrenza che si è vista finora. Non ho idea di quanto ci sia voluto per creare queste immagini. I versi in rime non sono perfetti ma, avendo scritto sonetti in passato, so bene che è il lavoro è stato comunque molto. E ho apprezzato la scelta di usare un font coerente col tono: personalmente non l'ho trovato difficile da leggere.
Detto ciò siamo completamente fuori tema. Il protagonista non è una spia, dai. Il fatto di dover recuperare i piani della Morte Vera dal cattivo non ci rende tali: le nostre azioni dovrebbero farlo. Ciò che facciamo nel corso della missione è combattere mostri giganti, perlustrare caverne, superare laghi... Siamo cavalieri, esploratori, agenti speciali, quello che volete, ma non spie.
Anche l'atto di perlustrare l'immagine alla ricerca dei numerini non posso considerarla un atto di spionaggio. Andare alla ricerca del percorso segreto per l'altro finale forse è un po' più da spia, perchè è un atto di decrittazione se vogliamo, ma ma si tratta di un'impresa talmente tanto ardua da farmela considerare una non-strada. Si tratta di un enigma a parte completamente privo di trama, un semplice rompicapo che però non produce niente in termini narrativi. Di fatto è una meccanica secondaria brillante ma che non s'incastra bene con il resto dell'impanto. Mi chiedo se si sarebbe potuto legare meglio questo sotto-gioco al resto del libro.
Tendo a perdonare il trial & error per via di una scelta di game design, quella dei disegni, molto innovativa (credo unica? Non ho mai visto niente del genere), che tra l'altro, nel giusto contesto, potrebbe attirare verso il medium anche utenti diversi da me, dunque bambini o persone che leggono malvolentieri; trovo però molto grave che si sia andati così fuori tema, in un concorso che è, prima di tutto, a tema.
Ero partito pensando di dare a questo lavoro il primo posto, ma scrivendo questa recensione mi sono reso conto di considerare Spy x Witch più raffinato a livello meccanico, nonchè estremamente più centrato a livello tematico. La cura profusa nei disegni e nei versi è un forte punto a favore, ma non basta per renderlo il migliore della settimana ai miei occhi. Ancora una volta, dunque, scelgo di usare l'attinenza tematica per rompere i miei indugi riguardo alla prima posizione.

3° posto: Bullo
Errori grammaticali. Si contende il razzie award con La spia di smeraldo, perchè se quest'ultimo aveva ogni genere di orrore lessicale qua invece il problema è proprio strutturale, a livelli di costruzione dei periodi. Il fatto che il testo non sia neanche giustificato mi lascia la sensazione che sia un corto scritto in fretta e furia, il che non sarebbe necessariamente male se ciò si sposasse comunque con meccaniche brillanti, che invece qui non vedo. Diversi corti finora ci hanno abituati molto bene con la qualità di scrittura, inclusi gli altri due di questa settimana, che sono pure migliori a livello meccanico, e con i quali bisogna fare 'sto confronto. È inevitabile che Bullo crolli nella classifica in terza posizione.
Questo nonostante il tema sia centrato, a livello di trama. È evidente: siamo alla ricerca di una spia. È un'ottima interpretazione del tema del concorso, che però si scontra con una prima parte senza senso (un bivio dal quale dipende semplicemente il numero di opzioni che avremo a disposizione nel loop immediatamente successivo? Ma ohhhh) e con una seconda caratterizzata da un loop nel quale le nostre azioni, ancora una volta, vanno scelte in modo del tutto casuale. Non si capisce cose abbiamo fatto, e le parole dei nostri compagni di classe si smentiscono tutte a vicenda, di fatto ponendoci in uno scenario nel quale non siamo in grado di prendere decisioni razionali per mezzo delle informazioni a nostra disposizione. L'unica decisione sensata che possiamo fare è accusare la spia giusta dopo averla interrogata nel loop precedente... in modo del tutto fortuito, però, il che vuol dire che la selezione del finale corretto dipende dalla fortuna che abbiamo avuto nel loop precedente.
Il finale, ne consegue, è del tutto casuale: ho trovato la spia andando semplicemente per tentativi, e spaccando le ossa a tutti fino a che non ho beccato il responsabile.
Così come le settimane scorse il tema si rivela utile per rompere eventuali spareggi, ma in questo caso siamo molto lontani da un prodotto qualitativamente confrontabile agli altri due corti della settimana. E quindi niente, terza posizione.