il mietitore ha scritto:

Ultimamente sto scoprendo una parola nuova al giorno, e direi che quella di oggi l'abbiamo trovata.

A proposito di Nictalopia… per la prima volta, ho un dubbio sul suo significato:  trovo decine di articoli su internet e a volta è definita come una condizione medica in cui si vede meglio in condizioni di scarsa illuminazione, altre volte assolutamente il contrario (cecità notturna e impossibilità a vedere con poca luce). È la prima volta che mi trovo in questa situazione!


edit: ovviamente non sono il solo ad aver notata l’incongruenza: http://forum.corriere.it/scioglilingua/ … 42703.html

Penso si possa definire un enantiosemia (così le parole da imparare diventano due)

il mietitore ha scritto:

Ha cambiato significato per via di un'interpretazione errata del termine già al tempo dei greci:

Ma pensa te… il tuo dizionario ne sa piu di tutti gli articoli e siti che ho trovato!

OK, forse sarebbe tempo di tornare a dare le recensioni...

Il tuo piccolo pizza

Questo Corto è molto originale, ma credo che sia più uno scherzo per gli habitués del forum che altro: la storia somiglia molto a quei telefilm o romanzi per ragazzi nel quale un giovane protagonista (identificazione del lettore-target) s'imbatte in un complotto gigantesco dove tutte le risposte sono nel suo vecchio liceo (non in un laboratorio segreto con tanto di protezione anti-impiccioni, eh!).

Beh, in questo testo c'è un po' di tutto: enigmi più o meno nascosti, vari finali e l'autore si diverte a inviare il lettore-giocatore correre dietro alla propria coda e fa bene! Mi è piaciuto il sistema dei punti, ma non quello della scelta delle caratteristiche: se una di loro non serve proprio a niente, non proporla, cribbio!

L'autore ha centrato il tema della Spia, con tanto di riferimenti alla Guerra Fredda.

Un buon lavoro, oppure un bel scherzo, non saprei.

PS: Nella mia prima run (l'unica che ho documentato), ho avuto 15 punti.


Il collezionista di veleni

Oh, un altro Corto storico... e che testo!

L'autore misterioso ha una bella penna e non mi sono annoiato nemmeno un attimo a leggere questo racconto.

Bene i personaggi, i dialoghi e le situazioni che danno tanti elementi per una piccola indagine che non ha niente da invidiare ai caposaldi dei librogame "gialli", anzi direi che questo Corto è strutturato meglio e non c'è Sherlock Holmes che ci cazzia perché non abbiamo l'indizio W.

Questo racconto è un gradevole huis-clos con tanto di suspence e di belle idee ludiche.

Il tema di quest'anno è rispettato perché i fatti sono condizionati da forti tensioni internazionali e c'è l'ombra di una fantomatica "Spia" su tutto l'affare.

Una bella lettura


The curfew

Questo Corto mi ha colpito per la sua critica al nostro mondo e alla tendenza globale, sempre più preoccupante, di scegliere le soluzioni le più drastiche e stupide ai problemi dell'intera società.

Bene l'aspetto letterario, nonostante qualche piccolo refuso: il modo di vivere della gente dopo l'applicazione della legge, la cosìdetta "libertà" conquistata, il vocabolario utilizzato... tutto ciò è molto reale e temo che sia addirittura profetico. La trama e i suoi colpi di scena sono interessanti e la lettura di questo Corto è una bella esperienza.

Dal punto di vista ludico, gli enigmi sono pertinenti e originali, peccato per qualche quesito che non porta a niente.

Il tema è rispettato.

Una buona sorpresa di questa edizione, ma spero che l'autore ne faccia un romanzo (o librogame) completo, perché il concetto sarebbe un'ottima basa per un'opera di anticipazione.


La mia classifica, tipo Eurovision Song Contest:

I miei tre punti vanno a    

 Spoiler  

 Il collezionista di veleni

 Spoiler  

 Il tuo piccolo pizza

En passant, nota di merito agli organizzatori per la copertina di The  Curfew: originale, perfettamente congruente col contenuto ed elegante.

16 - Il tuo piccolo Pizza

Un corto che assomiglia più a un esperimento sociale che a un librogame.

La tematica trattata mi sta molto a cuore, credo che comprendere il complottismo e il funzionamento dei bias di conferma sia fondamentale per comprendere una parte importante della società odierna.

Ho apprezzato l’originalità delle scelte fatte, e il coraggio di partecipare al concorso con un’opera che difficilmente può ottenere grandi riconoscimenti.

Non mi è piaciuto però il tono usato nella spiegazione finale. È un atteggiamento molto comune tra chi deve “spiegare” qualcosa, ma che rischia di avere l’effetto contrario a quello proposto, ovvero quello di allontanare, e magari incattivire, chi sta ricevendo la lezione: se quest’ultimo non si sentirà rispettato o, peggio, si sentirà trattato come uno stupido, tenderà a trovare nuove bias di conferma per credersi nella ragione nonostante l’evidenza (“questi professoroni pensano di sapere tutto loro…”).

In definitiva, un corto che si distingue per come gioca sulla pelle di chi legge, più che per le possibilità di gioco presentate.

17 - Il collezionista di veleni

Un corto storico, accurato, ambientato nella Padova del 18° secolo, con ambizioni investigative.

Mi è piaciuta tantissimo l’ambientazione, sia per quanto riguarda le figure storiche usate (Vallisneri e Clayton) sia per gli studi profondi della biologia, come evidenziato dalle illustrazioni utilizzate (tutte tratte dalla letteratura ufficiale sull’argomento).

Mi è piaciuta la narrazione, con l’introduzione dei personaggi e del nostro ruolo, e dell’improvviso mistero da risolvere.

Non mi è però piaciuta per niente la parte gioco. Nella prima parte i bivi sono quasi inutili, mentre nella seconda la soluzione dell’enigma viene lasciata più al caso che alla deduzione. È molto facile sia aver ottenuto tutti gli indizi necessari per capire cosa fare, senza però poterlo fare, sia avere ottenuto la soluzione senza aver capito nulla di cosa sia successo.

In definitiva, un’occasione mancata, per un corto che non rispetta le grandi aspettative che lascia intendere all’inizio, a causa di una parte gioco non all’altezza.

18 - The Curfew (fuori concorso)

Un corto che tratta una tematica complicatissima con le giuste accortezze, senza rinunciare al gioco.

Mi è piaciuto il coraggio di trattare un tema così spinoso e attuale come quello delle violenze sulle donne, dando però la possibilità a chi legge di farsi una propria idea, senza per forza ricevere un messaggio univoco, che avrebbe tanto suonato come una lezioncina.

Mi è piaciuto tantissimo l’utilizzo dello slang da chat, al quale non sono tanto abituato, ma che mi ha permesso di immedesimarmi nella situazione (e ha anche permesso di scrivere un corto con tantissimi paragrafi).
Carino il gioco, ancor più apprezzabile se si pensa che è bene integrato nella narrazione (come si capisce soprattutto dall’epilogo D).

Peccato, davvero peccato per l’esclusione, ma non si potevano ignorare le regole scritte nel bando.

In definitiva, il corto migliore della settimana, che mi ha lasciato tantissimo al di là del concorso in sé.

Classifica finale:

1. 18 - The Curfew (fuori concorso)
2. 16 - Il tuo piccolo Pizza
3. 17 - Il collezionista di veleni