Mi dimentico una volta di fare CTRL-A CTRL-C, e quella è la volta che il server mi slogga e rifiuta il mio post, naturalmente. Vabbè, riscrivo tutto da capo.
Così come nelle altre classifiche desidero lasciare un mio commentino relativo al mio decision making finale.
Qui il mio podio:
1° posto - Spy X Witch. Credo sia quello che più di tutti ha saputo offrire un valido equilibrio tra una narrazione avvincente, una struttura ben ramificata e meccaniche compatibili coi limiti imposti dal bando. Anche se queste ultime sono un po' troppo conservative per essere al 100% nei miei gusti, devo constatare che sono molto ben dosate e bilanciate fra di loro al fine di offrire un'esperienza che non solo non è frustrante, ma che addirittura invoglia a scoprire i vari finali, molti dei quali condividono la medesima "dignità narrativa", nel senso che non ce n'è uno migliore di altri. La narrazione essenziale, la presentazione dei vari finali già all'inizio del gioco, le semplici meccaniche mnemoniche funzionano tutte molto bene nel promuovere gli aspetti migliori del lavoro.
2° posto - La Notte dell'ESABAU. Quella sezione costruita su un loop centrale, nel quale spiamo le vittime prima di colpirle, resta secondo me la migliore interpretazione del tema, a livello meccanico, che si è vista in tutto il concorso. Sono un giocatore di videogiochi stealth e ho percepito quello stesso tipo di approccio mentre leggevo il corto. Purtroppo quest'ultimo è segnato da qualche inconveniente minore, che si è reso più evidente col proseguimento del concorso e che va a minarne il giudizio rispetto a Spy X Witch, tra cui una trama molto derivativa (di Monsters & Co., nello specifico) e bivi molto "alla cieca", che rendono l'esperienza più caotica di quello che un gioco stealth avrebbe dovuto essere. Non fosse stato per tali difetti avrei tranquillamente messo il gioco al primo posto.
3° posto - La trattativa. Anche in questo caso ci sono degli inconvenienti che minano una struttura che poteva essere di livello molto alto, tra cui una trama dove i bivi sono in verità abbastanza poco rilevanti, a parte che nel finale, e un meccanismo di dadi ingiustificatamente complesso, che appesantisce il lavoro. Finisce comunque sul podio anche perchè credo che sia quello che abbia offerto l'unica spy story reale tra tutti i corti in gara, oltre che la narrazione più matura fra tutte quelle che si sono viste. Avrei voluto vedere qualcosa di questo genere, narrativamente parlando, ma con meccaniche un pelo più fluide.
Considero tutti e tre i lavori più o meno equamente coerenti col concorso a livello tematico, quindi l'aderenza al tema non è stata, nella realizazione della classifica finale, una cosa che ho tenuto in considerazione.
Resta fuori dalla terzina Il mio piccolo Pizza, che secondo me è il vincitore assoluto del concorso, ma che non è arrivato in finale, quindi devo attaccarmi al piffero. Ma l'autore sappia che ha la mia menzione d'onore.