Ego@  Mi mancano quei libri... ok è vero, dovrei cercare di allargare la mia collezione. Anche se NON SONO un collezionista, ma una lettrice.
Non dico che a molte ragazze non piacesse l'idea della pattinatrice o dell'avventura romantica, eh... altrimenti giornaletti come Cioè ai miei tempi non avrebbero venduto milioni di copie... né Harmony, collana amata da mia sorella ad esempio, almeno quando era ragazzina... magari che avrebbero potuto dedicare ANCHE qualche avventura fantastica alle donne, come fare una MAGA, una LADRA, una GUERRIERA...
Non vedo perché una donna può identificarsi in UN MAGO e un uomo non in una MAGA. Anzi, trovo questi scambi sempre ottimi, specie se i protagonisti sono scritti da persone del rispettivo sesso, aiuta a capire la mentalità dell'altro.
Ricordo ancora con sgomento l'anno in cui creai un pg maschio, molto carino, impacciato e simpatico su un gioco western, SENZA dire chi fossi IO per tutto quel tempo. Le donne mi adoravano, ebbi la bella idea di fidanzarmi con una. Tempo qualche giorno pensai che siamo tutte delle stronze zoccole rompiballe. =__=

OVVIAMENTE non è la realtà oggettiva (guai a chi apre bocca!). Però lo pensò molto intensamente il mio lato maschile, quando per mettersi con un altro mi scaricò dando la colpa a ME, PERCHE' LA TRASCURAVO! XD

Ma per "piacere" mi piacciono anche quelli con protagonista maschile: PURTROPPO noi ragazze e donne ci siamo dovute abituare fin da piccole all' "usanza" (che va allentandosi, per fortuna) del "quando non si sa bene a che genere ci si riferisce, si usa il maschile". Perché? Boh... così. Perché sì.
E' ovviamente una cazzatella che però rappresenta il SIMBOLO e lo specchio di una mentalità, come sempre ogni linguaggio.
Quindi eravamo abituate anche al discorso "identificazione", ci siamo adeguate senza troppi problemi, questo fa di noi cervelli più "elastici" in effetti. Tanto per farti capire, nel leggere Oberon io ero pazza di lui in quanto ragazzina e "innamorata" di Tanith in quanto LUI! Noi ragazze siamo anche abituate all'ammirazione che sfiora l'amore nei confronti di altre donne, quindi si è giocato anche su questa consapevolezza, senza molta voglia comunque di acchiappare pubblico femminile per il fantasy.

Probabilmente, poi, non era nemmeno da dar loro troppo torto: era un genere mediamente più apprezzato dai ragazzi, al tempo. Ancora OGGI non abbiamo la "cultura" di certi generi, figuriamoci allora considerare che in america e non solo esistevano già dagli anni '70 autrici donne bravissime. Certo, è vero, il fantasy "femminile" contempla molto storie d'amore e via dicendo, ma non mancano combattimenti e magia.

Beh certo, per tutta una serie di ragioni lunghe da spiegare, solitamente è lecito che le donne vadano al bagno insieme, si tengano la manina fin da piccole e dormano dalle amiche. Stesse cose fatte da un maschietto suscitano preoccupazione ed è un gran peccato. Non voglio essere retorica, non è neanche vero che tutto è visto come "lecito", due amiche che si baciano ancora fanno sollevare le sopracciglia quantomeno. In positivo o negativo, questo de gustibus. COMUNQUE sia, sono allenate ad essere più elastiche e sono tradizionalmente viste meno male. Resta però che devono ancora adeguarsi a certi standard, che per fortuna vedo allentarsi, come dicevo prima.

OH, sia chiaro eh... per me non è LECITO che nessuna provi a baciarmi, scanso equivoci!!!! O__O   

Ehi che bello, metto un post di libri e parlate di gnocca, mettete un post per la gnocca e finiamo a parlare di libri: state diventando più femmine di quanto pensiate qui dentro! Sarà che ormai questa penuria vi sta cambiando interiormente? 

Ahahaha! Carina come idea.

Qui potrebbero scontrarsi due filosofie differenti. Quale scuola di pensiero è migliore: quella che crea un protagonista "neutro", nel quale chiunque può immedesimarsi in pieno, immaginandone aspetto fisico, carattere, atteggiamento etc... oppure quella che crea un protagonista che è un personaggio ben definito, con una storia personale, un suo carattere, etc... già decisi dall'autore, e che il lettore si limita semplicemente ad interpretare ?

Personalmente credo che una donna che giochi a Lupo Solitario o ad Oberon tenda ad interpretare il protagonista, e quindi può anche apprezzare aspetti "maschili" quali ad esempio una storia d'amore con una donna come nel caso di Oberon-Tanith; ma un uomo può fare di più, può addirittura immedesimarsi nell'eroe, e quindi è chiaro che lo scrittore ha privilegiato un pubblico maschile.

Ha senso scrivere librogame "neutri", il cui protagonista sia abbastanza anonimo ed indefinito da consentire ad uomini e donne di immedesimarsi a sufficienza in esso ? O risulterebbero invece di una noia mortale, data l'assenza di caratterizzazione del protagonista ? E possono invece gli uomini (trascurando le solite considerazioni sulla paura innata di essere bollati come gay) divertirsi nell'interpretare protagonisti femminili nella lettura di un librogame ? Proprio perche non è mai stato fatto prima, può essere rivoluzionario.