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Discussione sul futuro della letteratura interattiva

Discussione sul futuro della letteratura interattiva

Visto che a parte i sondaggi non c'è un vero topic ho pensato di aprirne uno specifico dove condividere pensieri e opinioni a proposito.
Visto che qui abbiamo la fortuna di avere autori, editori, curati ecc.

Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)

djmayhem
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

Io, dal mio piccolo, dico la mia impressione.
Negli anni 80 c'erano due editori di LG in Italia, più qualcuno piccolo che ha pubblicato poco.
A Modena ho visto praticamente che tutti gli editori o distributori presenti avevano/hanno LG in catalogo.
Ovviamente per gli appassionati è un bene, al nostro bel incontro abbiamo anche visto diversi titoli in arrivo.
Però, non so voi, ma io ho anche l'impressione che "la curva della rinascita del LG" abbia scavallato il climax e lentamente stia scendendo.
E non è un caso che la notte da Cana abbia vinto i due premi a voto popolare (io gioco e il magnifico), così come il suo predecessore vinse altri premi.
Ms edizioni ha annusato il trand e ha annunciato altri fumetti game in arrivo.
I "giovani" forse preferiscono letture ludiche più semplici, appunto come i fumetti game, che non i nostri libroni pieni di rimandi letterari o citazioni storiche erudite.
Sappiamo che le nuove generazioni sono meno avezze alle letture come i loro genitori, e forse fumetti game o simili possono essere la giusta via di mezzo tra i videogiochi e i librigioco.
Vedremo.

Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)

djmayhem
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

Perdona l'ignoranza, qual era il secondo editore di librogame negli anni '80? Forse la Mondadori con gli SLTA? hmm

GGigassi
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

GGigassi ha scritto:

Perdona l'ignoranza, qual era il secondo editore di librogame negli anni '80? Forse la Mondadori con gli SLTA? hmm

Si, slta, la serie di Falcon, asimov, Asterix, piccoli brividi ecc

Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)

djmayhem
Re dei refusi
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

Riemergo dagli abissi dell'oscurità che alcuni di voi conoscono per scaricare il Magazine e, stimolato da questo topic, per condividere un mio pensiero.

È mia opinione già da tempo che il nuovo corso del librogame italiano si sia rivolto a un pubblico molto preciso, ossia gli appassionati storici di LG che avevano mantenuto negli anni un buon contatto con il settore, principalmente attraverso LGL. Avendo spulciato negli anni un po' tutta la produzione E.Elle, queste persone erano pronte a cercare "qualcosa di più", come contenuti narrativi e come sfida ludica. A questo primo pubblico se ne sono aggiunti negli anni del rinascimento altri due: il pubblico di curiosi, che conoscevano poco la E.Elle e i LG in generale, ma che ne erano incuriositi (arrivati soprattutto grazie alle fiere e agli influencer su Instagram e Twitch), e il pubblico degli aspiranti autori, che vedevano il settore come un buon trampolino di lancio per la loro popolarità.

In questo discorso, è evidente, non rientra il pubblico dei nostalgici tout court, che ha seguito un percorso in parte simile e in parte differente, né il pubblico "casual" più attratto dai fumettigame e dagli SLTA.

Bene: arrivati oggi al 2024, bisogna domandarsi cosa l'editoria italiana abbia offerto a queste persone e se sia stata in grado di soddisfare le loro aspettative, ma soprattutto giova chiedersi quale sia lo stato di salute dei pubblici sopra indicati: e quando parlo di "stato di salute" intendo in senso letterale, visto che si tratta di una demografica (30enni/40enni) che va molto facilmente in crisi mentale o economica.

Zakimos
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

djmayhem ha scritto:

I "giovani" forse preferiscono letture ludiche più semplici, appunto come i fumetti game, che non i nostri libroni pieni di rimandi letterari o citazioni storiche erudite.
Sappiamo che le nuove generazioni sono meno avezze alle letture come i loro genitori, e forse fumetti game o simili possono essere la giusta via di mezzo tra i videogiochi e i librigioco.

Non saprei. Da un lato l'impossibilità di adattarsi ai cambiamenti dei tempi è stata la causa del tracollo dei librogame, che incapaci di reggere il confronto con videogame sempre più perfezionati, sono rapidamente tramontati giù lungo la scarpata degli anni 90. Dall'altro l'assecondare continuamente i gusti del pubblico ha portato a un complessivo appiattimento degli standard e della qualità. Guardiamo a questo proposito proprio i videogame. Senza considerare quelli da sala giochi, tarati per ucciderci continuamente, la difficoltà era alta (Eye of the beholder, Alone in the dark, infiniti arcade e platoform dei generi più disparati). Oggi per allargare il più possibile il target, vengono deliberatamente creati sempre più spesso "Idiot frendly" per fare in modo che anche i giocatori più scadenti e pigri possano concluderli senza sforzo. Il fumetto game, di per se, potrebbe essere un medium alternativo valido, quante volte ci viene chiesto di cercare indizi in un'immagine? ma cercare di forzare il genere del librogame in una cultura che tende progressivamente  all'analfabetismo mi pare fatica sprecata. Quanto possiamo ribassarlo prima che la parte "libro" scompaia del tutto?

Evernight
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

È terminata una prima fase di questo rinascimento. Quella in cui un manipolo di eroi scrittori ed editori ha riportato alla luce un genere che era sprofondato in un tragico oscurantismo.
Visto il successo, fortunatamente gli attori in gioco sono aumentati e si respira un'aria diversa, più ampia rispetto a prima.
Allargandosi il pubblico, per forza di cosa l'asticella va abbassata, ma è fisiologico ed è così ovunque.
Ci sta, come si suol dire.
Quello che invece ci sta meno è che non vedo ancora un target definito per il futuro di questo genere. Sull'individuarlo bisognerebbe lavorare per poter progredire ulteriormente e meglio.
Magari anche guardando all'estero...

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Ubik
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

Già... l'estero.
E' innegabile come in questi anni gli autori nostrani abbiano sfornato dei veri e propri capolavori del genere "letteratura a bivi"
Calma, non fraintendete. Nessuno dei nostri autori è paragolanbile a una Austin o un Bulgakov e nemeno a uno Steinbeck. Non intendo dire Capolavori, in senso assoluto, ma capolavori in realzione al generi di riferimento, questo sì!
Uno Zamanni, un Orsini, un Simionato, un Costantini, non hanno nulla da invidiare a Dever o Livingstone. Anzi, a mio avviso sono per molti aspetti diverse lunghezze più avanti.

Quindi torno alla mia curiosità iniziale: Ma i lavori degli autori italiani hanno trovato editori stranieri, soprattutto nel mercato anglofono? Se sì con quali risultati? E se no, per quale motivo?

E per rispondere a DJMayhem: Le giovani leve, tranne poche eccezioni, sono disabituate a leggere. Le mie figlie, per dire, sono cresciute in una casa piena di libri, fin da piccole ho provato a interessarle alla lettura, anche di LG. Eppure la loro soglia di attenzione è spaventosamente bassa a causa della sovrastimolazione dei cellulari e di tutto il mondo social.
Considerando che nessuna delle due è né stupida né ignorante, le ritengo un buon metro di paragone dei loro coetanei di cultura e intelligenza medio-alta. Ovvio che anche i pochi che amano leggere si fermino ai fumetti, la cui fruizione è più veloce, gratificante, meno faticosa rispetto a un qualunque libro.
Ma i giovani che leggono, comunque, sono molto pochi. Un mercato piuttosto ristretto (per mia impressione) rispetto ai 40-50enni, che sono cresciuti leggendo e (anche se con più fatica oggi di ieri) riescono ancora oggi a mantenere la concetrazione su una lettura per più di 10 minuti.

gpet74
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

Evernight ha scritto:

djmayhem ha scritto:

I "giovani" forse preferiscono letture ludiche più semplici, appunto come i fumetti game, che non i nostri libroni pieni di rimandi letterari o citazioni storiche erudite.
Sappiamo che le nuove generazioni sono meno avezze alle letture come i loro genitori, e forse fumetti game o simili possono essere la giusta via di mezzo tra i videogiochi e i librigioco.

Non saprei. Da un lato l'impossibilità di adattarsi ai cambiamenti dei tempi è stata la causa del tracollo dei librogame, che incapaci di reggere il confronto con videogame sempre più perfezionati, sono rapidamente tramontati giù lungo la scarpata degli anni 90. Dall'altro l'assecondare continuamente i gusti del pubblico ha portato a un complessivo appiattimento degli standard e della qualità. Guardiamo a questo proposito proprio i videogame. Senza considerare quelli da sala giochi, tarati per ucciderci continuamente, la difficoltà era alta (Eye of the beholder, Alone in the dark, infiniti arcade e platoform dei generi più disparati). Oggi per allargare il più possibile il target, vengono deliberatamente creati sempre più spesso "Idiot frendly" per fare in modo che anche i giocatori più scadenti e pigri possano concluderli senza sforzo. Il fumetto game, di per se, potrebbe essere un medium alternativo valido, quante volte ci viene chiesto di cercare indizi in un'immagine? ma cercare di forzare il genere del librogame in una cultura che tende progressivamente  all'analfabetismo mi pare fatica sprecata. Quanto possiamo ribassarlo prima che la parte "libro" scompaia del tutto?

Non dirlo a me che ho infarcito Carcosa di termini italiani desueti quanto affascinanti (con tanto di dizionario) per "imparare giocando" la nostra bellissima lingua.
Se a una certa fascia l'idea è piaciuta, ho però ascoltato un paio di canali twitch (per i giuovani) dove hanno giocato al mio libro e di fronte a cerretani, ciurmadore, barsabucco o scontraffatto mi hanno preso (simpaticamente) in giro,

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djmayhem
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Re: Discussione sul futuro della letteratura interattiva

djmayhem ha scritto:

di fronte a cerretani, ciurmadore, barsabucco o scontraffatto mi hanno preso (simpaticamente) in giro

Tu dai una chance a "psicopompo" e "introiettare" e per loro diventerai indimenticabile

Ubik ha scritto:

Allargandosi il pubblico, per forza di cosa l'asticella va abbassata, ma è fisiologico ed è così ovunque

abbassare l'asticella è un male necessario per estendere il bacino di utenza. quello che mi preoccupa è spaccarle in due e gettarla via

Evernight
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