C'è, anche se diciamo che la statistica non è dalla tua. Io le ho trovate in un punto. Forse mi sono perso qualche altra strada.

GGigassi ha scritto:

I numeri sotto i "graffiti" non vogliono dire niente, immagino. Sono solo una falsa pista come ne misi anche io in un Corto sulla biblioteca, giusto? O qualcuno li ha interpretati?

Propenderei per l'enigma troll, visto anche il tenore del corto.

Ecco le mie recensioni...

Übergriffsreporterin sarebbe stato quasi perfetto se non avesse avuto quel tipo di finale: lo dico a mio personalissimo e forse retrogrado parere personale. Riconosco che lo stratagemma è coerente con la psicologia della giovane giornalista spregiudicata, ma allo stesso tempo vanifica tutta la ricerca di oggetti, di scritte, di indizi che c'è stata prima. Ci si diverte a giocarlo fino a ché capisci che bastava fare solo quella cosa.
Il sistema gioco l'ho trovato molto bello e ben compiuto in sé. Si affida il successo di una prova a una parte aleatoria, ma anche a un punteggio dato da noi. Questo ha reso il prodotto formalmente pregevole. Pregevolissimo ... fino a quel punto!
Fatal dream è molto eterogeneo. Dialoghi, enigmi, sfide, complotti, domande. Sembrano esserci due anime che vivono nel testo: l'intenzione di creare un gioco e quella di scrivere un romanzo. Quindi ci sono dei quadri ampi di narrazione e dei momenti frenetici in cui non si tiene dietro alla successione dei fatti. Per spiegarmi meglio, ad esempio, non capisco perché se mi trovo in osteria, all'improvviso mi trovo in drogheria (per dirne una). Quindi gli altri due corti sono stati più fluidi. D'altra parte, Fatal Dream, fra un balzello e l'altro, ha tenuto alta la mia curiosità fino alla fine e tutti gli epiloghi sono stati comunque interessanti.
Lo specchio dell'anima è stato bello, mi ha ricordato, a tratti, gli abissi di Kaltenland, per la difficoltà di salire  la montagna, procedere con prudenza ma sacrificare la velocità ... Una storia, insomma, che si risolve esclusivamente procedendo a bivi, molti dei quali porteranno a morte certa e che quindi andranno esclusi, giocata dopo giocata, fino a trovare la strada vincente.
Le trame evocative del genere fantasy me lo hanno fatto apprezzare, ma avrei preferito qualche indizio in più che mi evitasse la serie delle instant death.

Questi tre corti mi sono piaciuti più o meno allo stesso modo: lavori pregevoli con una buona dose di inventiva.

Se devo fare una classifica, premio la fantasia dell'intreccio (perché di strategie ne ho viste poche in tutti e tre i lavori): 

Fatal Dream 3 p
Lo specchio dell'anima 2 p
Übergriffsreporterin 1 p

m0ch ha scritto:

un’informazione apparentemente vantaggiosa che conduce a un’instant death assolutamente gratuita e imprevedibile

Trovata peraltro già utilizzata da Pirata delle Alpi anni fa. 

E di seguito le critiche della settimana!

Comediavolosichiama:

Non vado pazzo per le ambientazioni a sfondo troppo realistico e qui il tema mi sembra alquanto stiracchiato. Ok che il Der Spiegel è esistito (o esiste) davvero... Però... boh, personalmente mi sembra una furbata poco felice declinare il tema del concorso solo nel "nome" e non nel suo significato. (Non è un attacco verso questo particolare autore, dato che è stato un atteggiamento comune, nel concorso di quest'anno). 

In ogni caso il corto è pieno di false scelte (ingorgo iniziale), falsi enigmi (enigma iniziale... credo), e l'unico modo per finirlo è barare o effettuare l'equivalente statistico del vincere a una lotteria (senza ricevere una lira, tristemente).
La trollata finale giustifica in qualche modo quest'ultima scelta di gameplay, ma il tempo che ho infuso per finire questo corto mi è sembrato sinceramente sprecato, visto il tiepido risultato finale.

Fatal dream

Corto estremamente fantasioso. Un corto frullato: un po' telenovelas, un po' mitologia, un po' enigmistico, un po' oroscopo, un po'... fatal dream!!! (da pronunciare rigorosamente come il coin op di "FATAL FURY 2" degli anni 90' ogni volta che viene pronunciato dalla storia)
Apprezzo l'inventiva, ma a parte gli errori lessicali (anafore che non sono anafore, àuguri che dovrebbero essere aruspici e in ogni caso fanno una brutta fine), i rebus (tendenzialmente ben fatti), il problema maggiore è che la storia non risulta chiara.  Ho seguito il protagonista facendomi quattro risate per vedere che fine faceva senza impersonarmi in esso e a tratti capire bene cosa stesse succedendo.
Tema stiracchiato anche in questo caso (il fatal dreams è un oggetto magico con poteri di Walkie Talkie (deja vu) e pietrificanti. Poteva essere anche una pianta grassa dato che non fa quello che lo specchio fa.
E siamo fuori anche dal limite mnemonico del concorso: davvero dovrei ricordare a mente quanti simboli ho collezionato di ogni tipo? Really? Mi sopravvaluti di brutto, autore/autrice.

Specchio dell'anima

Niente male la scrittura che mi ha lasciato un bel gusto in bocca.  True path serratissimo (pure troppo), che ho dovuto rigiocare più e più volte. Molto piacevole la storia.
Buona l'integrazione nel tema, sia nello specchio iniziale con i diversi riflessi, e nel finale dove si scopre cosa ci era capitato.
L'unico aspetto che lo penalizza molto è che i riflessi nello specchio, che portano a prendere le rune della saggezza, dell'empatia e del sacrificio non diano indizi su quali scelte operare nelle tre storie.
Insomma, se per prendere la runa della saggezza (col riflesso del cervellone) bisogna in effetti agire assennatamente (spiegare l'accaduto, parlare col derubato che ne sa più di noi, parlare e non combattere col ladro etc),  non è vero per gli altri due path, dove non è chiaro cosa fare per completare la missione.

Nel complesso mi sento di promuoverlo.  (io i true path li amo, al contrario di molti!)

Classifica:

1)Specchio dell'anima.
2) Fatal dream
3) Comediavolosichiama