Bel girone con dei Corti ognuno piacevole a modo suo, anche se non credo ci sia materiale da podio. Manca pochissimo ormai per scoprirlo, e già sento nostalgia del concorso!
Non so se serva aggiungere anche qui un minimo di commento alla classifica oltre a quelli che ho già postato ma nel dubbio lo faccio lo stesso. Dopo alcune elucubrazioni la mia classifica è:

1° (3 punti) – Lo Specchio dell’Anima: un Corto “pulito” senza nessuna ambizione di innovare o rivoluzionare il genere che batte territori già abbondantemente esplorati e lo fa molto bene.
2° (2 punti) – Ubergriffsreporterin: interpretazione del tema molto originale anche se forse non centrata al 100%, convincente ricostruzione storica e sorpresa finale con lo snodo dell’onestà o meno.
3° (1 punti) – Fatal Dream: curato ed evocativo ma anche piuttosto confuso – confusione che si aggiunge al suo fascino, ma intuisco che alcune cose sono state tagliate o modificate per rientrare nel bando.

il mietitore ha scritto:

per quale motivo uno zombie dovrebbe pietrificarsi come Medusa, vedendosi allo specchio? Il suo sguardo mica pietrifica. Tanto più che compiere la scelta sbagliata qui conduce a una morte istantanea e casuale, una cosa che spero s'incastri in altri enigmi del gioco che non ho risolto perchè altrimenti sarebbe una caduta di stile non da poco.

A questo ti rispondo io, dato che all'inizio son stato perplesso allo stesso modo.  Il fatal dream pietrifica e basta , il fatto che sia uno zombie non c'entra nulla! Strano che il potere venga esplicato solo poco più avanti, in un tentativo di assassinio (ma forse lo zombie non era obbligatorio incontrarlo, mentre l'assassino nel fienile, sì)

mizraim ha scritto:

il mietitore ha scritto:

per quale motivo uno zombie dovrebbe pietrificarsi come Medusa, vedendosi allo specchio? Il suo sguardo mica pietrifica. Tanto più che compiere la scelta sbagliata qui conduce a una morte istantanea e casuale, una cosa che spero s'incastri in altri enigmi del gioco che non ho risolto perchè altrimenti sarebbe una caduta di stile non da poco.

A questo ti rispondo io, dato che all'inizio son stato perplesso allo stesso modo.  Il fatal dream pietrifica e basta , il fatto che sia uno zombie non c'entra nulla! Strano che il potere venga esplicato solo poco più avanti, in un tentativo di assassinio (ma forse lo zombie non era obbligatorio incontrarlo, mentre l'assassino nel fienile, sì)

Passi lo zombi, ma un troll con le ali ("acuminate", oltretutto) e senza occhi...

mizraim ha scritto:

GGigassi ha scritto:

Passi lo zombi, ma un troll con le ali ("acuminate", oltretutto) e senza occhi...

Eheeheh, ma sai, io l'ho apprezzato. Mi ricorda quel fantasy giovanile (in senso buono) che abbiamo pensato tutti quando eravamo piccoli, fatto di creature assurde "modificate" a nostro piacimento.  Non conosco l'età dell'autore, ma non gli rimprovero di certo questa "freschezza".

In realtà ho apprezzato anche io perché gioca un po' con le aspettative dei leggiocatori e crea un certo effetto sorpresa.

Übergriffsreporterin
Qualcuno ha criticato l’aderenza al tema. Eppure il bando dice chiaramente che il tema di quest’anno è “lo specchio” in ogni sua accezione. Diverso sarebbe stato se l’autore si fosse inventato di sana pianta un giornale chiamato in siffatto modo. Ma Der Spiegel non solo esiste ma è conosciuto a livello mondiale, quindi a mio avviso il corto è pienamente in tema.
La scrittura è davvero buona e mi ha da subito coinvolto, perfetta anche l’ambientazione e la caratterizzazione del personaggio.
Peccato che il gioco sia davvero bilanciato male. Anzi esso è difficile al punto da essere in giocabile. Inizialmente ho pensato che questo fosse un difetto inspiegabile, vista l’evidente cura con cui era stata costruita la storia e la struttura del corto. Solo alla fine, quando stufo di morire o finire il gioco con un  nulla di fatto, ho cominciato a barare mi sono reso conto che questo era esattamente ciò che l’autore voleva da noi: che imbrogliassimo, esattamente come la protagonista avrebbe dovuto fare. Insomma il meta messaggio è che senza imbrogliare è impossibile diventare un Übergriffsreporterin è l’esperimento metanarrativo voluto dall’autore spinge il lettore alla piena immedesimazione con la protagonista, costringendoci a imbrogliare per arrivare all’unico vero finale positivo.
Esperimento geniale? Forse sì, ma onestamente non nelle mie corde. A me piacciono le belle sotire che vogliono raccontare una bella storia! Tutti questi rigiri mentali, la metanarrativa, il messaggio che sovrasta la storia … tutte cose che potranno appassionare molti ma a me onestamente danno fastidio.
Quindi bravo bravissimo all’autore perché ha confezionato un prodotto di altissima qualità. Ma esso non risponde alle mie aspettative quando mi accingo a leggere un prodotto letterario d’intrattenimento.

Fatal Dream
Sarò onesto: non sono proprio riuscito a finire questo Corto, l’ho trovato indigeribile per tanti, troppi aspetti. Così dopo qualche tentativo e tanti sbuffi mi sono risolto a leggermelo in ordine, dal paragrafo 1 al 65, così da avere almeno un’idea della storia.
Non è mai piacevole dire male di un lavoro che è comunque frutto di ore di lavoro e di un’evidente passione da parte dell’autore, ma ho trovato questo lavoro confuso e ben oltre i paletti del concorso. Tanto per cominciare ci sono troppe cose da ricordare: simboli, oggetti, parole chiave bonus, modificatori e il tutto senza che si possa prendere appunti. Poi l’ambientazione è praticamente inesistente. Dovi e quando ci troviamo? In un mondo fantasy? In un momento del passato della nostra Terra (l’accenno a Medusa, la sfinge e altri elementi lo farebbero pensare)? Ma tutto rimane vago, fumoso e, a mio avviso, totalmente insoddisfacente. Stessa cosa si può dire del nostro alter ego: all’inizio ci viene offerta la possibilità di scegliere il nostro background, ma la sua caratterizzazione è del tutto inesistente. Anche la storia in se non mi è parsa molto accattivante e i dialoghi sono, a mio parere, artefatti e poco naturali.
Poi ci sono indovinelli e rebus che mi hanno fatto rizzare i capelli in testa!
Non dico che questo sia un brutto lavoro in assoluto. Sono certo che un amante della settimana enigmistica potrebbe apprezzarlo. Personalmente l’ho trovato privo di mordente e ingiocabile proprio a causa degli enigmi e rebus che mi sono rifiutato di fare.
Non me ne voglia l’autore, non è il tipo di racconto o di gioco che fa per me.


Lo Specchio dell’Anima
Il primo impatto con questo corto non mi ha convinto molto: insomma, l’ennesimo tizio senza nome e senza memoria che si sveglia in una cella e deve capire cosa gli è successo. Davvero? Uffa!
Andando avanti nella lettura sono stato rapidamente catturato dalla storia e dalla meccanica, semplicissima ma perfettamente adeguata alla storia.
Il corto è scritto molto bene, senza particolari virtuosismi ma piacevole. Il protagonista viene definito dal suo passato, che ci troviamo a rivivere grazie allo specchio incrinato. Il mondo in cui si muove è un fantasy abbastanza classico ma né l’ambientazione né il protagonista mi sono mai sembrate scontate o banali ma ben tratteggiate da quei pochi tratti che l’autore ha usato per descriverceli.
I tre episodi che riviviamo sono molto belli e parlano di sacrificio e dedizione per la famiglia e per il proprio villaggio; li ho trovati a tratti commoventi.
Altrettanto commoventi i tre finali che si integrano perfettamente nella storia spiegando ogni cosa e lasciandoci varie gradazioni di dolceamaro in bocca.
Simpatica, infine, la strizzata d’occhio a Terry Prachett, visto che la Morte è proprio lei, quella del Mondo Disco!

Classifica.
Stilisticamente Übergriffsreporterin si pone diverse spanne sopra ai due concorrenti e non posso che fare tanto di cappello all’autore. Ma alla fine della tenzone Lo Specchio dell’anima è quello che mi ha dato di più, sia in termini di divertimento che di emozioni che ha saputo suscitarmi.
Quindi:
1° (3 punti): Lo Specchio dell’Anima
2° (2 punti): Übergriffsreporterin
3° (1 punto): Fatal Dream