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Corti 2025 - Settimana 5

Re: Corti 2025 - Settimana 5

Il diritto d'autore vale anche per il cinema, ma non come dici tu. I diritti patrimoniali sull'opera (quelli che ne regolano la vita commerciale) decadono dopo 70 anni dalla morte dell'autore, non dalla pubblicazione.

Per la legge italiana gli autori di un film sono quattro persone: soggettista, sceneggiatore, regista e compositore della colonna sonora. Non sono sicuro che la stessa considerazione valga anche per gli Stati Uniti, perchè le leggi non sono esattamente identiche; tra le altre cose in USA è possibile cedere la totalità dei diritti sull'opera, non solo quelli patrimoniali. L'altra parte dei diritti d'autore sono i diritti morali, cose tipo il "diritto alla paternità dell'opera", ovvero il diritto di dichiararsene autori. In Italia non è cedibile, in USA sì, e non ho mai capito al 100% che implicazioni questo abbia sulla questione della decadenza dei diritti patrimoniali.

Comunque, ipotizzando che i diritti in USA vadano a decadere dopo 70 anni dalla morte dell'autore originale, come mi sembra ragionevole che sia, bisogna cominciare a contare da quando tutti e quattro sono schiattati. Vedo da Wikipedia che anche solo il regista di Biancaneve è morto negli anni '80. Quindi no, non è di pubblico dominio.

il mietitore
Usignolo
Maestro Ramas
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

L'amore oltre la cornice - 3 p.ti
Corto molto divertente, con una scrittura vivace e umoristica che rende piacevole la lettura e che ho apprezzato.
Se devo fare un appunto, io sono sempre un po' restìo con i personaggi "famosi": si rischia la fanfiction, come già è stato fatto notare.
Non è un difetto, ma apprezzo maggiormente lo sforzo di creare personaggi originali piuttosto che utilizzarne di presistenti, per quanto reinterpretati, che partono da una caratterizzazione pregressa molto forte e che, anche inconsciamente, risultano più comodi al lettore da visualizzare durante la lettura, rendendo all'autore la vita più facile.
In questo caso, se l'ispirazione fosse stata la favola originale dei fratelli Grimm non avrei detto niente, ma qui si fa riferimento alla versione Disney.
A livello di meccaniche si tratta di un corto strutturalmente semplice e funzionale; ho trovato troppo facile non far arrabbiare nessuno, rivedrei la difficoltà.

Il Maestro dei Travestimenti - 2 p.ti
Ambientazione medievale per un corto avventuroso a tinte gialle. La scrittura è pulita, molto scorrevole, e la storia è piacevole.
Anche qui una critica sui personaggi: il protagonista non mostra una grande evoluzione nell'arco della storia: non si tratta di un elemento essenziale in un racconto breve, ma una qualche crescita mentale/psicologica a seguito degli eventi della storia lo avrebbero reso più tridimensionale.
L'enigma nel monastero è deboluccio: capisco la volontà di inserire un indovinello, ma sarebbe bastato poco per avere un effetto migliore mantenendo il contesto e la struttura. 

Lechuza  - 1 p.to
Questo corto presenta una struttura vagamente railroad, si passa in serie attraverso 3 sezioni. La scrittura è efficace nel restituire la giusta caratterizzazione dell'ambientazione, tuttavia la storia risulta confusa, tantopiù che si è scelta una narrazione non lineare che in questo caso non aiuta: difficile comprendere la vicenda alla prima lettura.
La meccanica è molto particolare, anche qui forse una spiegazione più esaustiva avrebbe aiutato: non riuscendo a capire fin da subito la filosofia che ci sta dietro, mi sono ritrovato a fare scelte in modo inconsapevole rispetto al gameplay.

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
Mi si prospetta in varie occasioni la possibilità di uccidere o fare del male ad appartenenti alla famiglia, sapendo che una tale scelta aumenterà il mio livello di "Rabbia". Tuttavia di volta in volta non capisco se la cosa mi convenga oppure no.

Finn
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

Pensate se la Disney ci facesse causa che pubblicità sarebbe per LGL!

GGigassi
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

GGigassi ha scritto:

Pensate se la Disney ci facesse causa che pubblicità sarebbe per LGL!

Hahaha abbiamo il tema dei Corti 2026: Disney!

SuliLand
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

Girone secondo me sfigato, nel senso che tre dei migliori Corti di quest’anno hanno dovuto sfidarsi tra di loro quando invece accanto a opere più deboli avrebbero sicuramente brillato. Sia come sia:

De L’Amore oltre la Cornice ho già detto. Per me un assunto di partenza molto originale è già mezza vittoria, capisco che non tutti possano concordare con questa visione ma per me è così. Oltre a quello che ho già scritto, rilevo come la leggiocata possa effettivamente essere articolata e presentare varie svolte che non avevo colto inizialmente (sono arrivato al finale migliore al primo colpo, forse per intuito o forse per fortuna). Al di là di questo, il Corto riesce a coniugare umorismo a sentimentalismo senza mai scadere nel patetico. Che ci sia una mano femminile dietro?

Il Maestro dei Travestimenti è un Corto bellissimo. L’ambientazione è molto curata, la scrittura poco meno che inappuntabile e offre una buona sfida al leggiocatore. Dopo averlo sviscerato io però avrei preferito l’inserimento di un po’ di alea perché altrimenti l’impressione è che si riduca alla ricerca del percorso migliore tra quelli possibili: ad esempio fare un tiro di dado per bypassare la guardia e fregare il vestito senza perdere soldi avrebbe reso più avvincente il tutto, così come entrare nel convento senza grimaldello, ecc. Molto gradevole e originale (anche se non originalissima) la trovata che anche esibendo la peggiore performance non si “muore” ma semplicemente si fallisce la missione e basta. Poche cose da tenere a mente, però dopo varie leggiocate tendevo a confondermi un po’.
Detto questo, qui lo specchio proprio non ce l’ho visto, e anche se l’obiettivo di Valerio fosse stato un preziosissimo specchio avrei trovato il tema tirato dentro a forza.
Ma poi Valerio è davvero un maestro dei travestimenti? Si limita a mettersi addosso gli abiti di altri (provvidenzialmente sempre della sua taglia): così son capaci tutti.

Lechuza è un altro bellissimo Corto. Soggetto originale, ottima scrittura, ambientazione evocativa e bella struttura a flashback. Anche se “il futuro è già scritto” e si ha l’impressione che le nostre decisioni non cambieranno nulla di quello che succederà, in realtà quella che cambia è l’interpretazione che si dà a posteriori col senno di poi, quindi il percorso è pilotato ma meno che in FTM tanto che vale la pena fallire qualche missione (vedi la fine di Guillermo). Per me lo specchio c’è: oltre ai frangenti in cui ha un ruolo fondamentale nell’economia della storia io ho avvertito la sua presenza inquietante e poi è pur sempre una costante nella vita della allegra famigliola.
Purtroppo a questo ben d’iddio si accompagna un meccanismo di gioco piuttosto impegnativo, almeno per me. Io l’ho leggiocato sin dall’inizio prendendo appunti.
Qualche appunto sparso: ovviamente non voglio dire profanità ma credo che Lechuza beneficerebbe di una versione Redux e secondo me è frutto di A. I. (ma non intendo intelligenza artificiale). Seguirà come di consueto lo sbugiardamento ai miei tentativi di individuare l’autore, tanto più che avevo già gridato (beh, suggerito…) “tana” per lui in riferimento a un altro Corto. smile2

Ribadendo che forse questo è stato il girone migliore dell’anno e che la qualità dei due Corti che non passeranno è comunque alta, questa è la mia classifica:

1° posto (3 punti): L’Amore oltre la Cornice
2° posto (2 punti): Lechuza
3° posto (1 punti): Il Maestro dei Travestimenti

GGigassi
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

Il Maestro dei Travestimenti:
Game design di ottimo livello, che ci propone un sistema complesso fatto di strade alternative, mappa, gestione del tempo e dell’inventario. L’ho giocato e rigiocato molto volentieri, invogliato a raggiungere il finale migliore. La componente di game design che mi è piaciuta di meno sono gli enigmi, di cui tra l’altro si poteva benissimo fare a meno.
- L’”enigma” del diario: è facilissimo capire come “risolverlo” e scomodissimo farlo. L’ho trovata una fatica inutile, l’avrei lasciato specchiato nel giusto verso.
- L’enigma del convento: non darei per scontato che tutti capiscano il significato di quella frase latina e costringere il giocatore a cercarne la traduzione all’esterno del testo non è un pratica consigliabile. Inoltre ho trovato la soluzione poco sensata e poco soddisfacente (leggerò i messaggi degli altri per vedere se mi sono perso qualcosa e fare eventualmente ammenda).
- Esplorando il palazzo travestito da guardia sono di fatto obbligato a salire al secondo piano, vanificando l’utilità dell’informazione che mi fornisce la guardia davanti a Villa Ansidei. Sarebbe stato meglio che una scelta sbagliata mi costringesse a uscire.
- Nota minore: rigiocando è possibile risolvere l’enigma del convento senza dover possedere la pagina del diario (tanto l’informazione che serve ce la ricordiamo). In questi casi secondo me è meglio mettere un check per assicurarsi che anche il personaggio possieda quell’informazione.

Passiamo alla narrazione: ambientazione storica abbastanza curata, anche se, da appassionato di medioevo, non mi è sfuggito qualche anacronismo. Intreccio di buona complessità, soprattutto per un corto. Il mio consiglio è quello di lavorare di più sulla caratterizzazione, sia dell’ambientazione sia dei personaggi. Senza strafare, basta aggiungere qualche dettaglio che renda la scrittura più interessante ed evocativa.

Concludo con la spinosissima questione dell’attinenza al tema. Le ho sempre dato un’importanza relativa, cercando di essere il più possibile elastico, ma anche qui, come in Operazione Miroir, siamo secondo me ben oltre il limite consentito. Lo specchio non è minimamente centrale in questa storia e per rispetto del regolamento sono costretto a tenerne conto, retrocedendo "Il Maestro dei Travestimenti" in seconda posizione, anche se l'ho trovato complessivamente superiore a "L'amore dietro la cornice".

1) L'amore dietro la cornice
2) Il Maestro dei Travestimenti

m0ch
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

Lechuza:
Per chi ha letto i corti dello scorso anno è quasi impossibile non individuare il “misterioso” autore di Lechuza, opera complessa, che richiede dedizione, tempo e pazienza per essere compresa e apprezzata come merita, quantomeno dal punto di vista narrativo.
La prima run mi ha letteralmente stordito tra “montaggio” cronologicamente invertito (alla Memento, tanto per intenderci), complessi legami di parentela (capire chi diavolo è il cognato mi manda sempre in crisi) e contesto storico-politico a me del tutto sconosciuto (come scrissi l’anno scorso, un glossario avrebbe aiutato a districarsi tra peones, gachupín, rurales, ecc…). Insomma, l’impatto con Lechuza è stato di quelli tosti e impegnativi, forse fin troppo, ma già dalla seconda run ho potuto apprezzarne meglio l’architettura e le sfumature.
La narrazione cronologicamente invertita, per cui comprendiamo il movente delle turpi intenzioni dei protagonisti solo col procedere della lettura, è perfettamente al servizio della dinamica della vendetta, con la sua spirale d’odio (o di rabbia) infinita. Interessante anche il tema del rapporto tra individuo e famiglia, entità strettamente correlate e interdipendenti («La nonna dice che noi e la famiglia siamo la stessa cosa. Che se noi siamo malati, allora anche la famiglia è malata.»), che è alla base delle diverse sfumature dell’epilogo-prologo.
Narrativamente promuovo quindi Lechuza a pienissimi voti, e mi tolgo anche il cappello. Il problema rimane, a mio parere, lo stesso del corto proposto dal “misterioso” autore lo scorso anno: la parte game. Il gameplay di Lechuza è sicuramente meno complicato e l’esito delle scelte più prevedibile. Però…
- Proprio perché è piuttosto semplice prevedere quale delle tre scelte aumenterà maggiormente il livello di rabbia, mi sono chiesto: perché dovrei sceglierla, essendo tra l’altro quasi sempre indigeribile dal punto di vista etico?
- Un vero conflitto morale si presenta solo nel bivio finale di ogni sezione, dove siamo effettivamente combattuti tra le scelte proposte. Una delle due ci permette infatti di raggiungere l’obiettivo, ma al costo di commettere un’azione eticamente inaccettabile, soprattutto per il giocatore che non ne conosce il movente. Tuttavia, in questi casi, la scelta non ha nessun impatto sul livello di rabbia o di difficoltà.
- Come lo scorso anno le scelte hanno un impatto su un paio di variabili (rabbia e difficoltà) ma non sul reale svolgimento della storia, che procede su binari ben definiti (anche a causa della narrazione cronologicamente invertita). Se lo scorso anno le variabili avevano tuttavia un’incidenza significativa sul finale, la stessa cosa non si può dire nel caso di Lechuza. Sia le prove difficoltà alla fine di ogni sezione sia il livello di rabbia nel corso dell’epilogo hanno un’incidenza a mio parere molto limitata sulla vicenda narrata. Insomma, in mancanza di una sfida da affrontare, se mi togli anche il piacere di determinare come si sviluppa la storia rimane ben poco da “giocare”, ed è questo secondo me il problema principale di Lechuza.

Specchio non centralissimo ma comunque funzionale dal punto di vista narrativo. Se non ho capito male le varie sezioni sono tra l’altro contenute l’una nell’altra, come una matrioska (A vede nello specchio B, che vede nello specchio C, ecc…). Un po' alla Inception, tanto per rimanere a Nolan.

L’elevata qualità narrativa permette a Lechuza di conquistare il primo posto del girone, che si sarebbe conteso con Il Maestro dei Travestimenti (che eccelle invece nel game design) se quest’ultimo non fosse stato palesemente fuori tema (almeno per me).

1) Lechuza
2) L'amore dietro la cornice
3) Il Maestro dei Travestimenti

m0ch
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

m0ch ha scritto:

La narrazione cronologicamente invertita, per cui comprendiamo il movente delle turpi intenzioni dei protagonisti solo col procedere della lettura, è perfettamente al servizio della dinamica della vendetta, con la sua spirale d’odio (o di rabbia) infinita.

Approfitto di Moch per rendere onore a quella che in effetti è una bella storia.  Dopo averla riletta più volte confermo che Lechuza, per quanto si neghi a una prima, affrettata lettura, propone una bella narrazione (oltre a essere stata scritta molto bene). Tra l'altro mi scuso per aver detto nella mia recensione che nella prima sezione eravamo un "uomo", quando al contrario eravamo Tecuani, la ragazzina/lechuza.

Cito però il suo commento per contestare la narrazione invertita alla Memento. Essa (a mio avviso) a parte avere l'intrigante e importante funzione di mostrarci che le nostre azioni hanno ripercussioni anche nel passato (concetto controintuitivo ma affascinante) ha due grossi svantaggi: 1) Genera molta confusione nel lettore 2) È anticlimatica: iniziamo con una sparatoria e dei morti, e finiamo con la festicciola di Natale. In Memento quel tipo di narrazione era giustificata dal plot twist nell'ultima scena che, di fatto, gettava nuova luce sugli eventi del film. Qui cosa abbiamo? La strega che parla dello specchio a Tecuani? (elemento, che per me rimane superfluo).

mizraim
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

Ultimo girone in gara!

L'AMORE OLTRE LA CORNICE
Il corto che più mi è piaciuto di tutto il concorso. Ha una costruzione semplice ma funzionale, con diramazioni che ti vien voglia di rileggere dopo avere completato una prima lettura. Una caratterizzazione dei personaggi che li rende tutti diversi e identificabili. Delle dinamiche non punitive (è davvero difficile arrivare alle 4 B/N) che si tengono facilmente a mente, una bella fantasia ed un epilogo che riscalda il cuore. Davvero bello! È il corto cui vorrei dare tre punti questa settimana ed il podio in finale, ma...

.. ma per me viola il bando e sarebbe dovuto essere presentato come fuori concorso. I diritti sulla fiaba originale sono scaduti (quindi ok per i personaggi di Biancaneve e dello specchio), ho cercato in lungo e in largo "Notturna" come personaggio senza trovarne alcun riferimento (e anche qui ok), però... Dotto (seppur non balbettante) e Brontolo esistono solo nella versione della Disney, rendendo il corto un lavoro di fan-fiction.

Forse sarebbe stato sufficiente chiamarli "un nano giovane e burbero" e "un nano anziano dall'aspetto sapiente" per scavalcare quella sottile linea che separa i fratelli Grimm dagli avvocati della Disney. Mi interrogo poi se uno dei motivi del successo del corto sia proprio nel richiamare, anche solo emotivamente, personaggi noti ma inventati da altri. Un po' come se l'autore fosse un "nano sulle spalle di un gigante".

Due consigli per il prossimo anno:
- calibrare meglio la difficoltà: apprezzo un corto non punitivo, ma di fatto bisogna impegnarsi per arrivare agli epiloghi con le 4B o le 4N. Non è un difetto intrinseco ma se si vuole mettere una sfida, è giusto che sia... sfidante. smile2
- in tema di sfide, aumenta la tua sfida personale utilizzando personaggi di tua creazione!


IL MAESTRO DEI TRAVESTIMENTI
Anche in questo caso un gran bel corto! La scrittura mi è piaciuta e l'ambientazione - storica con diverse licenze poetiche - è molto gradevole. La parte game mi è sembrata un po' più traballante: a fronte di un apparente "open world", ho individuato un paio di percorsi che portano a sconfitta sicura per via dell'esaurimento delle monete (o del loro mancato reperimento) con cui poter comprare gli oggetti necessari a sbloccare le diverse location. Visitarle nell'ordine sbagliato comporta il trascorrere del tempo e un finale inglorioso.
Il "true path" non è necessariamente un difetto (Jackson e Livingstone ci hanno fatto i soldi...) ma per come è costruito il corto ho l'impressione che non fosse intenzionale da parte dell'autore.
Una inezia (davvero, non so neanche perché la stia scrivendo): poiché le parole chiave sono in grassetto, avrei fatto lo stesso nel paragrafo iniziale al punto "recuperi la corda" poiché, come già detto privatamente all'autore, non leggendola in grassetto non l'ho considerata (a torto) un oggetto utilizzabile nel resto del corto.

Parliamo dell'aderenza al tema. Lo specchio è un po' marginale fin quando si arriva al diario. Anche io, per motivi di tempo, durante la pre-selezione ho preferito andare in bagno e specchiare il kindle... MA! Con un po' di pazienza (questa sconosciuta!), si riesce a leggere, come ho fatto nella rilettura di questa settimana. Caro autore, forse avresti potuto scegliere un font più semplice... non di meno, trovo questo gimmick perfettamente a tema e anche divertente!


LECHUZA
Rispetto agli altri due del girone, è sicuramente un corto più difficile da capire: per il montaggio (inverso), per il cambio di protagonista, per le meccaniche.
È palesemente un corto che richiede al lettore di giocarlo più volte per capire cosa ci sia dietro le meccaniche e non tutti i lettori ne hanno la voglia. Caro autore, sono convinto che tu già lo sappia e che sia disposto a "perdere" una parte di pubblico generalista a favore di un pubblico più "scafato". Ci sarai riuscito?

Il corto si presenta inizialmente come un mission-oriented: abbiamo un obiettivo chiaro da raggiungere per ciascuna epoca temporale in cui ci muoveremo. O, perlomeno, questo è ciò che sembra ma non necessariamente ciò che è! Infatti ci è possibile fallire in tutti e tre i casi al suono di "Non ce l'hai fatta" ma, in realtà, abbiamo davvero fallito?

Ogni decisione che "colpisce" la famiglia comporta un aumento della RABBIA proporzionale alla gravità o ferocia del gesto compiuto.

Ogni decisione che mostra preoccupazione o "cura" verso la famiglia comporta l'aggiunta di un dado difficoltà. Sono riuscito ad ottenerne ben TREDICI in quella che credo sia la run più salvifica possibile (l'autore confermerà o smentirà).

Altre decisioni possono agire sui dadi chiedendo di rilanciare il dado più basso (così da aumentare la difficoltà) o il dado più alto (così da ridurre la difficoltà, favorendo il punteggio di RABBIA).

Quindi il senso è che, posto che la nostra missione sia sempre quella di arrecare un danno alla famiglia, se lo faremo con vigore aumenterà la nostra RABBIA, se lo faremo con "moderazione" (...) aumenterà la DIFFICOLTÀ. L'autore avrebbe potuto chiamarla MODERAZIONE, tra virgolette e con i tre puntini dopo. Capisco perché l'abbia chiamata difficoltà! lol

Raggiungere il nostro obiettivo è quindi tanto più DIFFICILE quanto più teniamo alla famiglia e tanto più FACILE quanto forte sia la nostra rabbia.

Nei momenti clou di ogni epoca/missione e nella sequenza/spiegone finale, RABBIA e difficoltà saranno confrontati. Se abbiamo scelto la RABBIA, questi momenti e lo spiegone racconteranno una nostra versione rabbiosa e, generalmente, il SUCCESSO della missione. Viceversa la famiglia avrà un legame diverso (esemplificato nei regali sotto l'albero di Natale), pur restando i fatti.

Questo è, forse, il punto un po' fragile (strutturale) del corto: che i fatti rimangano gli stessi. La spirale di violenza c'è, rimane, non è possibile impedirla. Non è possibile essere veramente buoni perché, in questa storia, il protagonista non sei tu. È Tecuani che vuole vendicare la morte del padre Sebastian. È suo cugino Nadal che vuole vendicare la morte/la messa al confino del padre Guillermo. È Sebastian che è un farabutto che accende la miccia che darà vita a questa storia Tarantiniana.


E probabilmente è giunto il momento della classifica. Sono un po' combattuto, anzi molto. Ciascun corto ha alti punti di forza e alte "debolezze".

3 pt: Il maestro dei travestimenti.
2 pt: Lechuza
1 pt: l'amore oltre la cornice. Davvero con la morte nel cuore, ma sarebbe ingiusto nei confronti degli altri autori in gara - in qualità di giudice - dargli un punteggio diverso.

HarlockHrk
Illuminato
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Re: Corti 2025 - Settimana 5

Gente... non ho letteralmente tempo di respirare fino a lunedi. Chiedo scusa agli autori se questa volta sarà lapidario. Se ai giudici va bene, passo direttamente alla classifica senza recensioni:

CLASSIFICA
1) Il maestro dei travestimeni.
Per me il miglior corto tra i tre presentati, non privo di carenze ma nel complesso fruibile, ben scritto e divertente.
2) Lechuza
Interessante, ma dallo stile altalenante. Si passa da momenti lirici a momenti in cui sembra di star leggendo un telegramma.
3) l'amore oltre la cornice
Carino, simpatico e scritto bene... ma... un paio di ma: innanzi tutto è chiaramente una fan fiction, quindi non mi spiego come non sia stato messo fuori concorso. In secondo luogo, sono rimasto estremamente deluso dal sistema di gioco. All'inizio ero gasato: "evviva... un corto in cui l'arma è la diplomazia? fantastico!". Peccato che poi tu non possa scegliere i dialoghi esatti ma solo "con chi" parlare, il che toglie ogni divertimento.

monpracem
Scienziato Pazzo
Cavaliere del Sole
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