monpracem ha scritto:

Se ai giudici va bene, passo direttamente alla classifica senza recensioni:

Ci sono recensioni su Facebook molto più lapidarie. Queste vanno benissimo, il voto è valido e registrato ;-)

La confusione a una prima lettura penso sia inevitabile, del resto succede anche con la prima visione di Memento. Credo che in fondo sia una questione di gusti: alcuni odiano questo tipo di strutture rompicapo perché rendono la comprensione ostica e difficoltosa, altri le amano perché si divertono a risolverle durante le letture\visioni successive. L’importante è che la confusione non sia frutto di errori o imprecisioni da parte dell’autore.

Per quanto mi riguarda, ora che ci penso, credo che il dover mettere insieme i tasselli della storia sia probabilmente l’aspetto che ho preferito di Lechuza dal punto di vista ludico 

Sul finale sono d’accordo con te, è sicuramente la parte più debole e migliorabile della storia, anche se l’ultimissima scena non mi è dispiaciuta. Tra l’altro serve a svelare il potere dello specchio (che era già intuibile in realtà) e quindi a giustificare tutta la narrazione a ritroso.

Ne approfitto per aggiungere un paio di considerazioni:
- Inversione cronologica a parte, un’altra trovata che funziona veramente bene in una storia di questo tipo, incentrata su una catena di vendette, è il farci impersonare in sequenza tutti i personaggi coinvolti, passando dal carnefice alla vittima (a sua volta carnefice della vittima precedente).
- Un dettaglio interessante che ho notato è la presenza del figlio di Nadal nella scena finale (cronologicamente), quando Tecuani (quindi il giocatore) deve decidere se risparmiare o meno il padre. E’ facile intuire che da quella scelta dipenderà la continuazione o meno della faida, dettaglio impossibile da cogliere a una prima lettura.

Ecco la mia classifica, questa settimana ce l’ho fatta!

1) Il maestro dei travestimenti
Il mio corto preferito di questa edizione. Ambientazione e storia affascinanti, scrittura eccellente con molta cura ai dettagli, game design semplice e superfunzionale. Secondo me è in tema con il bando, e comunque mi pare che non sia il primo corto che vediamo con del testo specchiato, mi pare di ricordarne anche in edizioni passate.

2) L’amore oltre la cornice
Anche qui, mi sembra che le “accuse” di fan fiction siano poco solide, perché diversi corti in passato hanno giocato su ribaltamento e diverse interpretazioni di personaggi noti. Il corto è divertente, peccato per la poca cura nella scrittura e nella revisione del testo. La parte narrativa è un po’ deboluccia, soprattutto nella caratterizzazione di alcuni personaggi (forse ci sono troppi personaggi per un corto).

3) Lechuza
Premesse interessanti, molto curato e ben scritto. Purtroppo, però, il prodotto finale è troppo complesso e macchinoso, sia nelle meccaniche che nello sviluppo narrativo. Peccato, forse il problema è che il formato corto non si addice all’idea.

Bel girone, comunque, e nel complesso, ora possiamo dirlo, un bel concorso. Sono molto curioso di vedere come finirà! Buona domenica a tutte e tutti

GGigassi ha scritto:

Credo che una fan fiction sia un racconto dichiaratamente apocrifo di un personaggio o di un brand stranoto, che ne rispetta per quanto possibile le caratteristiche

Pallo ha scritto:

mi sembra che le “accuse” di fan fiction siano poco solide, perché diversi corti in passato hanno giocato su ribaltamento e diverse interpretazioni di personaggi noti.

Con tutto il rispetto (e senza altre intenzioni se non quelle di far chiarezza), quelle sono interpretazioni personali vostre. La definizione DA DIZIONARIO è:

Treccani ha scritto:

‹fä?nfikšën› (o fan fiction) s. ingl. (propr. «opera narrativa [fiction] di ammiratori [fan]»), usato in ital. al femm. – Storia ispirata a trame e personaggi di fumetti, cartoni animati, film e romanzi fantasy, e sim., ideata, elaborata e fatta circolare in Internet da appassionati dei rispettivi generi; anche, il genere stesso a cui la singola storia si ispira.

Fonte: https://www.treccani.it/vocabolario/fanfiction/