Considerazioni di fine concorso
Io quest’anno avevo tre obiettivi (ne ho già parlato o ne parlerò nel dietro le quinte del mio Corto):
Primo, scrivere un Corto di molte meno di 36.000 battute in modo da commentarlo poi in maniera scandalizzata per lo scarso rispetto verso gli altri concorrenti che si sono impegnati di più. Avevo in mente una cosa veramente veemente e bizantina, vaneggiando che l’autore non avrebbe dovuto permettersi una cosa del genere soprattutto nell’anno del giubileo. Purtroppo però alla fine mi sono trovato nella situazione inversa, cioè ho dovuto tagliare del testo per restare nei limiti del bando. E va beh, errore mio.
Secondo: omaggiare (o prendere per il culo, fate voi) l’ayatollah GPet74 e la sua fatwah contro la virgola prima della congiunzione “e”. Purtroppo non sono riuscito a concretizzare nemmeno questo, se non in parte. Il paragrafo preposto alla bisogna avrebbe dovuto essere il 33, da cui era giocoforza passare, alla fine non mi è venuto in mente niente e ho dovuto ripiegare sul 17… anche qua, colpa mia.
Terzo: fare un omaggio a Prodo, colui che fino a qualche anno fa entrava nel post di un Corto entro mezz’ora dalla sua pubblicazione dicendo “non ho ancora avuto modo di sviscerarlo a dovere ma…” e poi spiegava per filo e per segno come leggiocarlo facendone un’esegesi completa. A riguardo rimando alla soluzione metanarrativa del mio Corto, quando verrà presentata. Purtroppo Prodo quest’anno non si è mai fatto vivo. Non so se l’assenza sia dovuta a fisiologica stanchezza, scazzi con qualcuno o semplicemente ad altri impegni ma l’effetto per me è stato quello di un bambino di 4 anni che mostra orgoglioso un suo disegno al papà e quello non lo caga di striscio. Peccato, veramente peccato. E su questo punto io non avevo alcun controllo.
Pertanto, a livello squisitamente soggettivo, per me questo concorso dei Corti è da dimenticare. Passando invece a considerazioni più oggettive (per quanto possibile):
il concorso è stato in linea con il processo degli anni scorsi di non rinnovare ma di perfezionare una formula già consolidata. Scelta tutto sommato quasi obbligata visto il numero di partecipanti e il Play Bologna che incalza. C’è stato però lo scossone dell’incremento dei caratteri e quindi il ritorno a dei Corti che non fossero più “-issimi”. È stato curioso notare come i concorrenti più giovani siano rimasti spiazzati come noi vecchi lo fummo quando venne introdotto il formato “mignon”.
Qualitativamente mi pare che sia stata un’ottima annata, con tanto di aggiunta di pepe con lo strascico polemico dell’autoeliminazione di FinalFabbiX (perché era lui l’autore di FtM, vero? ). Niente rivoluzioni, comunque: sempre adelante ma con juicio.
TEMA
Bello, non evocativo come “venti” o “biblioteca” ma anche molto più lavorabile rispetto alla “terra”, almeno per me. Sono rimasto stupito nel leggere che alcuni utenti non sono riusciti a trovare l’ispirazione.
Però dopo tutti questi anni non sarebbe forse il caso di abbandonare il concetto del tema? Ripenso ai concorsi in cui bisognava mettere un’illustrazione prestabilita, oppure usare un incipit fisso. Così non ci sarebbero nemmeno polemiche sull’ammissibilità (o la “votabilità”) o meno di un Corto. Per me la situazione attuale “tutti dentro” va benissimo, ma ho notato che non aggrada a tutti.
LUNGHEZZA
Il primo impatto con l’aumento dei caratteri mi ha fatto piacere, se non proprio entusiasmato. Dai tempi dei “Cortissimi” mi pare che sia raddoppiato lo spazio a disposizione, anche se qualche anno fa si ragionava per pagine e non per caratteri. Mi pare che i Corti di quest’anno abbiano beneficiato della cosa sia a livello di scrittura che di dinamiche di gioco. Si è letto, esplorato e giocato di più, non credo sia solo una mia impressione.
In concreto però questa generosità mi ha spinto a scrivere di getto senza star lì a guardare ogni momento il Conteggio Parole di Word (“che diamine, ho ben 36.000 caratteri da usare!”) e così alla fine facendomi prendere la mano mi sono ritrovato a sforare il limite e a dover tagliare. Ovviamente ogni caso fa storia a sé, ma forse qualche potenziale partecipante ha dovuto rinunciare proprio perché non ha saputo prendere le misure giuste al Corto, oltre che per il tema?
Altra ricaduta forse negativa dell’estensione dei caratteri: i Corti sono stati molto più lunghi e quindi più impegnativi sia come tempo di lettura che come tempo per la loro risoluzione, laddove ci fossero stati enigmi o altri particolari meccanismi da sbloccare. La fantasia di alcuni autori si è poi scatenata e ad esempio con Specchio delle Tue Brame c’è stata anche la necessità di leggiocare in due per goderselo correttamente. Forse la dimensione a 36.000 caratteri non è quella giusta per presentare tre Corti in una volta sola, col rischio di non poterli leggiocare approfonditamente o anche di doverne saltare qualcuno: forse qualche potenziale votante non ha partecipato proprio per questo.
Comunque il mio dubbio iniziale permane: perché proprio 36.000 caratteri invece, che ne so, di 35.000 o 40.000? Voi organizzatori avete proposto tre lunghezze diverse e poi avete fatto la media?
TEMPISTICHE PIÙ STRETTE PER CONSEGNARE
Io non me ne sono nemmeno accorto, però mi sembra che per più di un potenziale concorrente sia stato l’ostacolo che ne ha inficiato la partecipazione. Peccato.
DADO SÌ O DADO NO?
Anche quest’anno è riaffiorata la questione della possibilità o meno di permettere l’uso del dado. Se non ricordo male il primo bando diceless fu quello della Terra ideato in modo da permettere di leggiocare in qualsiasi circostanza senza fare ricorso a elementi esterni. Fermo restando che le instant death casuali non piacciono nemmeno a me, non so se togliere la possibilità di usare un dado (o qualsiasi altro mezzo per ottenere risultati casuali) sia proprio una necessità. In fondo abbiamo avuto dei begli esempi di uso creativo del dado in questo stesso concorso e se qualche autore volesse persistere a usarlo come nel Corto fuori concorso sarebbe il giudizio dei votanti a penalizzarlo.
L’ILLUMINAZIONE
Oddio, “illuminazione”… diciamo che è più che altro una scoperta, o meglio una considerazione. Lo spunto di partenza del protagonista senza memoria è ormai uno stereotipo talmente diffuso che praticamente è diventato un sottogenere. Potrebbe essere l’idea per il tema del prossimo anno: tutti Corti “cercamemoria”.
VIVA LE DONNE
Questo lo scrivo a ogni concorso o quasi. Un terzo abbondante dei Corti in gara avevano per protagoniste donne, e anche quando non erano protagoniste in senso stretto avevano dei ruoli di rilievo (vedi Fatal Dream). E la maggior parte degli autori sono maschi. Su LGL siamo avanti.
RITORNI E CONFERME
Nonostante alcune defezioni eccellenti sono contento di aver visto diversi “volti noti” dell’anno scorso continuare a votare anche quest’anno, quando di solito spariscono dopo un concorso. Bene così.
TOTOAUTORI
Praticamente un’autogestione. Ottimo.
PARTECIPAZIONE DEI VOTANTI
Rinuncio a pronunciarmi a riguardo, tanto qualsiasi cosa dico viene confutata con innegabili prove statistiche. Forse una eventuale diminuzione dei votanti potrebbe essere dovuta ai motivi che ho detto sopra alla voce LUNGHEZZA.
FACEBOOK E I SOCIAL
Quest’anno ci sono state le votazioni parallele su FaceBook? Come sono andate? E le partite su Twitch hanno avuto successo?
GAZZETTA
Da Adriano avrei preferito qualche Corto nuovo (preferibilmente senza trattori) ma comunque è encomiabile che si sia assunto questa incombenza.
ZIRKEL IM VERSTEHEN
Come spesso capita, il concorso dei Corti è anche un bell’esercizio di ermeneutica e il bello è anche vedere cosa i leggiocatori hanno visto nelle nostre opere che come autori non avevamo assolutamente intenzione di inserire. Sono arrossito di pudore e orgoglio leggendo il commento di Monpracem in merito alla profondità del mio Corto e alla doppia interpretazione dello “specchio” intesa anche come riflessione su se stessi, che non era assolutamente nelle mie intenzioni! Stesso discorso per il commento nel girone di recupero di F.A.S.
PROPOSITO PER IL PROSSIMO ANNO
Il prossimo anno parteciperò come concorrente ma non come votante. Visto l’andazzo voglio vedere se al netto delle informazioni “di servizio” (è in tema o non è in tema? come metto il testo sotto spoiler?) le pagine che parlano di un Corto potranno anche ridursi a sole 2 o addirittura 1. Dai, possiamo farcela!
IN CONCLUSIONE
Dal punto di vista soggettivo un concorso da dimenticare, in generale un’ottima annata. Per il resto mi rimarrà impressa una rivelazione scioccante: l’amore del Mietitore per i pesciolini d’argento! (quei bastardelli non ti hanno mai rosicchiato manuali di giochi di ruolo, eh?)
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Re: Considerazioni di fine concorso
con tanto di aggiunta di pepe con lo strascico polemico dell’autoeliminazione di FinalFabbiX (perché era lui l’autore di FtM, vero?
Mi scuso ancora per aver causato problemi vari, e ringrazio tutti per essere stati gentili e comprensivi. Veramente grazie di cuore per il supporto.
Ringrazio in particolare Ersilia 2p2z, che è stata de facto una terza mano nella scrittura del corto, e che mi ha aiutato molto nonostante fosse oberata di lavoro.
Detto questo, vorrei chiedere ai giudici se, per cortesia, fosse possibile rimuovere il corto in toto dall’archivio. Non credo sia un diritto previsto dal concorso, per cui ve lo chiedo come favore personale. Ho messo alcune mie idee molto personali in quel corto; dopo la pubblicazione mi sono reso conto che quel corto non mi rappresenta più e che, in generale, era inadatto al concorso dei Corti e al suo pubblico. Mi spiace molto per i disagi che ho generato, non era mia intenzione: semplicemente, la mia vita ha preso un binario diverso. Mi sento più felice ora.
In ultimo, vorrei fare i complimenti ad alcuni dei partecipanti. Non ho ancora letto tutti i corti, ma ce ne sono alcuni che mi sono piaciuti molto, in particolare ho trovato deliziosi “L’amore oltre la cornice” e “Übergriffsreporterin”.
Questa community mi ha dato tanto durante gli anni e sono fiducioso che presto o tardi tornerò. Nel mentre, un bacino a tutti e tanti auguri per il 2026!
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Re: Considerazioni di fine concorso
FinalFabbiX ha scritto:con tanto di aggiunta di pepe con lo strascico polemico dell’autoeliminazione di FinalFabbiX (perché era lui l’autore di FtM, vero?
Mi scuso ancora per aver causato problemi vari, e ringrazio tutti per essere stati gentili e comprensivi. Veramente grazie di cuore per il supporto.
Ringrazio in particolare Ersilia 2p2z, che è stata de facto una terza mano nella scrittura del corto, e che mi ha aiutato molto nonostante fosse oberata di lavoro.
Detto questo, vorrei chiedere ai giudici se, per cortesia, fosse possibile rimuovere il corto in toto dall’archivio. Non credo sia un diritto previsto dal concorso, per cui ve lo chiedo come favore personale. Ho messo alcune mie idee molto personali in quel corto; dopo la pubblicazione mi sono reso conto che quel corto non mi rappresenta più e che, in generale, era inadatto al concorso dei Corti e al suo pubblico. Mi spiace molto per i disagi che ho generato, non era mia intenzione: semplicemente, la mia vita ha preso un binario diverso. Mi sento più felice ora.
In ultimo, vorrei fare i complimenti ad alcuni dei partecipanti. Non ho ancora letto tutti i corti, ma ce ne sono alcuni che mi sono piaciuti molto, in particolare ho trovato deliziosi “L’amore oltre la cornice” e “Übergriffsreporterin”.
Questa community mi ha dato tanto durante gli anni e sono fiducioso che presto o tardi tornerò. Nel mentre, un bacino a tutti e tanti auguri per il 2026!
ah, ma pensa, eri tu? io credevo fosse un neofita che c'era rimasto male a leggere i commenti.
beh, la tua scelta è del tutto comprensibile, comunque
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Re: Considerazioni di fine concorso
GGigassi ha scritto: lieto di leggere che alla base del ritiro non ci sono stati problemi familiari o personali
GGigassi ha scritto:nemmeno polemiche per i commenti al Corto
In realtà un po' sì a entrambi, però preferirei non parlarne oltre. Sto bene ora, tutto qui.
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Re: Considerazioni di fine concorso
Mi unisco al thread partendo dalla fine del post iniziale: i pesciolini d'argento.
Ho montagne di libri e manuali di gdr in casa; non ne ho mai trovato nessuno rosicchiato. Da quel che ho letto sono un problema se diventano un'infestazione, e per averne un'infestazione serve molta umidità, il che è un caso raro, in caso. Solitamente io ne ho sempre trovato uno solo alla volta. Tra l'altro nella mia vecchia mansarda ci trovavo spesso anche dei centopiedi, che di pesciolini d'argento ne vanno ghiotti, quindi deduco che questi bastassero a tenerli a bada abbastanza da evitare i danni. Che dire: condivido il naturale disgusto per gl'insetti in generale, ma i pesciolini sono buffi: sono piccoli, sono lenti, hanno cinque (!) antenne. Cercandoli su google salta fuori che hanno un bel faccino e che sono addirittura pelosi. Hanno delle scaglie argentate tipo draghi. Non portano malattie. Nella nuova casa ne ho recentemente trovato qualcuno; credo di averli portato dentro io trasmigrando dei vasi con delle piante. Ho accolto la loro presenza con un certo sollievo. Come tante cose potrebbero fare un po' impressione, ma il disgusto sparisce se li si osserva da vicino. Prendetene uno con un bicchiere e osservatelo con la lente d'ingrandimento: scoprirete che sono simpatici e meritano simpatia :3
A parte cio...
Esco dal concorso un po' depresso e con le ossa rotte. Ho speso sulla lavorazione del corto, tra ricerca ed esperimenti vari, circa un mese e mezzo, e non è neanche arrivato in finale. Tra i commenti negativi molti mi hanno dato elementi su cui lavorare, altri mi hanno lasciato onestamente perplesso, una cosa che si era già verificata con La trattativa ma che comunque mi ha un po' deluso. Vederlo giocare in diretta su Twitch è stato una sofferenza perchè tutte quelle cose che secondo me gli davano valore o non venivano colte o venivano percepite come ingombranti. Comunque, ne riparlerò in un post apposito.
A me il tema è piaciuto. So che in molti si sono lamentati, ma mi pare che quest'anno la varietà e anche la qualità generale dei corti fosse più alta rispetto all'anno scorso. "Spia" forse era più semplice, ma il 90% dei corti l'anno scorso erano variazioni sul tema di 007. Quest'anno ho visto più eterogeneità.
Mi piace che il concorso abbia un tema e mi piace che l'aderenza a quest'ultimo sia oggetto di valutazione. Ho però notato che non sempre l'utenza sembra comprendere appieno il modo in cui, secondo l'autore, il suo corto sia coerente col tema. È una cosa che ho vissuto io per ben due volte: l'anno scorso ho scritto una spy story e molti questionavano il fatto che fosse in regola col tema "spia"; quest'anno ho letteralmente speso settimane a studiarmi tutte le possibili declinazioni simboliche dello specchio e ancora una volta ho letto con sconcerto commenti che me lo piazzavano fuori concorso. A questo punto mi sono chiesto quante volte io ho fatto lo stesso. Quante volte ho commentato dei corti dicendo che erano fuori concorso, perdendomi per strada qualcosa che forse per l'autore era importante e che contribuiva a renderlo in tema? Quante volte ho letto velocemente dei corti che non mi piacevano, avendo solo una settimana per farlo, e di conseguenza ho dato giudizi affrettati su cose che non ho capito?
Da cui la mia proposta per l'anno prossimo: che i corti contengano un trafiletto, da qualche parte, di un numero massimo di caratteri (comunque uno, due paragrafi, non di più) attraverso il quale l'autore puntualizzi in che modo ha affrontato il tema. Così che chi debba valutare il corto, e che magari rivolga a questo solo una lettura veloce, abbia qualcosa da cui partire per dire "ok, effettivamente questa cosa c'è e rende il corto coerente col tema". È una tortura vedere corti sgangherati che menzionano la parola "specchio" due volte nell'intero racconto venir considerati più coerenti di altri che magari dello specchio vanno a recuperare usi, costumi e tradizioni interessantissime ma che ad una prima lettura potrebbero sfuggire (e non parlo del mio lavoro: ho visto diversi corti scritti da autori che evidentemente hanno fatto i compiti a casa, quest'anno, e sistematicamente i commenti ai loro corti mi facevano rizzare i capelli in testa).
Ci sta: leggiamo e commentiamo questi corti velocemente, quindi ci perdiamo per strada dei pezzi. E allora, dico io, a maggior ragione facciamo qualcosa per aiutare i votanti a cogliere dei punti di valore che altrimenti potrebbero essere sorvolati. Inseriamo questa regola del trafiletto e secondo me il tema acquisisce più senso e valore.
Per quanto riguarda gli altri aspetti del bando mi sono espresso più volte, ma ribadisco: secondo me la lunghezza l'anno scorso andava bene. Quest'anno la maggior lunghezza dei corti faceva sì che per giocarseli e recensirli ci volesse più tempo. Ho trovato personalmente più faticoso ritagliarmi uno spazio per giocare i corti, a questo giro, e credo che lo stesso l'abbiano percepito altri, tant'è che abbiamo visto una netta diminuzione dei votanti rispetto all'anno scorso, se ho ben capito. Non credo che la cosa sia da imputare solamente alla lunghezza dei lavori (in generale l'hobby dei librigame si è fortemente ridimensionato rispetto a due, tre anni fa) ma credo che l'anno prossimo dovremmo tornare a quota 23'000, così da avere lavori più brevi che richiedono meno impegno ai votanti.
L'altro discorso, di gran lunga più rognoso quest'anno, riguarda i tempi del concorso. Son state tolte alcune settimane di progettazione, rispetto all'anno scorso, che mi hanno impedito di playtesterare a modo il mio corto, e da quanto ho capito non sono il solo ad essersi trovato alle strette. Presumo che anche per questo abbiamo perso un po' di partecipanti. La questione è dipesa dai tempi anticipati del Play rispetto al solito. Spero che le date dal Play, adesso che si è spostato a Bologna, rimangano costanti per un po' di anni, e che dall'anno prossimo si riesca a partire con un mese d'anticipo in più così da tornare a ritmi di scrittura più ragionevoli.
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il mietitore
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Usignolo
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Maestro Ramas
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Re: Considerazioni di fine concorso
Mi accodo alla visione del mietitore sui pesciolini d'argento. Leggo su internet che dovrebbero nutrirsi di libri, ma pur avendo migliaia di libri in casa (librogame inclusi, ovviamente) e una decina di librerie non ho mai trovato libri rosicchiati. Per di più non li ho mai visti vicini ai libri, mentre me li ritrovo a volte in camera da letto, in cucina tra i cassetti o in bagno. Francamente anche a me non danno fastidio e li considero simpatici.
Riguardo al tema, parlandone con altri mi era venuta un'idea simile a quella del Mietitore, sebbene con una promessa importante.
All'inizio del concorso renderei obbligatorio agli autori l'invio di una breve sinossi sul loro lavoro (prima che comincino a scriverlo sul serio) in cui descrivere come stanno interpretando il tema. La giuria dovrà approvarlo (2 voti su 3) in un tempo predefinito (tipo un giorno). Tale sinossi sarà resa pubblica durante il concorso come nota finale alla fine lavoro o cmq in qualche modo consultabile.
Con questo eviteremo l'onere al giudice di bocciare un lavoro completo (spiacevole per loro e traumatico per l'autore che vi ha dedicato impegno) e si eviterebbero arrampicamenti sugli specchi e furberie da parte degli autori stessi che altrimenti se lo vedrebbero bocciato. Inoltre aspettare il responso non farebbe perdere neanche tempo all'autore, se questi è sicuro della propria opera, perchè potrebbe sempre cominciare a scriverlo, essendo certo della sua approvazione.
Un altro vantaggio sarebbe che una volta approvato il corto dai giudici i lettori sarebbero liberi di votare il lavoro giudicando i lavori per la loro bellezza senza controllare la legittimità della loro ammissione, compito che per me deve rimanere dei giudici e non essere riversato sulle spalle dei votanti.
Se lasciamo tutto così com'è io non ho problemi. Comincio subito a scrivere il corto per il prossimo anno, tanto vi pare che non riesco ad appiccicarci sopra un tema in un mese o due con qualche ritocco?
Tanto come ha detto uno dei giudici: "Personalmente considero molto marginalmente fattori quali l’aderenza al tema o ai vari paletti del bando, uso questi parametri più che altro per dirimere, nella mia testa, situazioni di pareggio".
Quindi se in un anno riesco a fare un bel corto come voglio io, se il tema è marginale che mi frega? Conterà sempre di più il fatto che sia un bel corto.
@Ggigassi
Levare il tema sarebbe impossibile. Avremmo concorsi da 40 lavori, in cui ci sarebbe gente che invierebbe opere a cui lavorano da anni, insieme ad altri che creerebbero qualcosa al volo solo perchè finalmente sono liberi da vincoli ed è la volta buona per provarci.
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mizraim
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Maestro Ramas
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Re: Considerazioni di fine concorso
Hai prove che siano stati loro? Un testimone oculare?
Tornando al concorso non posso fare, ahimè, da giudice... mi perderei la lapidazione dei commenti, il brivido dell'essere eliminato, e l'emozione di arrivare in finale e non ricevere neanche un voto. Capisci bene che non posso permettermelo!
Riguardo ai caratteri, francamente, io mi son trovato bene e, per quanto eliminato, son contento di aver potuto costruire qualcosa con una trama e un minimo di articolazione. Come ho detto in precedenza, meno sono i caratteri più devi conoscere il mestiere per farteli bastare. (E io non lo conosco ancora bene, per quanto ci stia lavorando ) Per me pochi caratteri a disposizione sono solo frustranti. Se sei Mcgyver, con due gomme da masticare e un presepe ci costruisci un pulmino... ma io non sono McZage 
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mizraim
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Maestro Ramas
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