Re: Considerazioni di fine concorso
mizraim ha scritto:il mietitore ha scritto:Se il corto, invece, dopo settimane o mesi di lavorazione viene semplicemente cassato da tre persone in giuria, magari solo perchè questi non hanno compreso, apprezzato o giudicato sufficiente l'uso del tema, il risultato è che il corto forse non vedrà la luce del giorno, oppure la vedrà ma non verrà commentato alla pari degli altri (perchè se uscirà fuori concorso comunque non se lo leggerà che una frazione dei partecipanti). Risultati: meno corti di cui parlare, meno feedback per l'autore, e sopratutto anche un bel giramento di scatole per chi ha dedicato, pur con tutta la maldestrezza del caso, del tempo alla creazione di qualcosa di carino per un concorso gratuito e si vede pure cacciato dal giro come l'ultimo dei pirla. Sicuro come la fame questo autore non lo vedremmo l'anno successivo, e con buone ragioni.
Perdonami, ma non hai letto bene la mia proposta. Io sono d'accordissimo con quello che hai detto, per questo ho proposto (qualche post fa) di far inviare dall'autore una breve sinossi sulla trama del proprio corto in relazione all'aderenza al tema, PRIMA di lavorarci sù. Così i giudici non casseranno il lavoro di due mesi, ma un'idea iniziale che deve ancora essere messa all'opera. I giudici avrebbero tipo un giorno per promuoverla o bocciarla. Non intendo neanche una trama del corto (che magari all'inizio non è chiara neanche all'autore e si definisce meglio quando la si scrive), ma una sinossi iniziale che mostri come è stato interpretato il tema. (e che è l'unica cosa che non può cambiare, a meno di rimandarne una nuova).
Tra l'altro non penso faccia perdere tempo all'autore, perchè se l'autore è sicuro della propria aderenza può anche cominciare il giorno stesso. Al massimo alle brutte avrà perso un giorno di lavoro, non 2/3 mesi.
In verità l'avevo letta e capita, poi me ne son dimenticato passando a leggere il post successivo e ho argomento a sproposito. Comunque sì, ci siamo capiti allora.
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Re: Considerazioni di fine concorso
gpet74 ha scritto:Il Tema non è l'unica soluzione.
In passato ne sono stati provati altri di elementi atti a dare un'uniformità tematica ai concorsi, ne cito alcuni:
- Un incipit comune (o meglio, tre incipit tra i quali sceglierne uno)
- Un'immagine che rappresenti il Corto o almeno un evento chiave del Corto (anche qui le immagini erano più d'una e si poteva scegliere)
- Un genere letterario di riferimento (ad esempio horror gotico, oppure sci-fi spaziale)
- Una fan fiction, mi ricordo con affetto il concorso fatto usando il mondo e la lore di Lupo Solitario.
Ben venga un ritorno a idee più stimolanti, anche se alcune possono essere bypassate, come quella dell'incipit.
Esempio di incipit: "Braccobaldo affilò la sua lama sul teschio dei suoi nemici..."
Svolgimento: "Braccobaldo affilò la sua lama sul teschio dei suoi nemici, il suo petto villoso e sporco di sangue... " Asfodelo gettò via il libro sulla saga di Braccobaldo il magnifico, tanto era pieno di stronzate su guerrieri stereotipati. Poi uscì dal giardino ed entrò sulla sua astronave: nuove avventure nello spazio lo attendevano!
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Ho paura che l'incipit per quanto evocativo possa essere diretto un po' dove si vuole... credo sia troppo facilmente malleabile in ogni direzione (venendo meno all'uniformità tematica).
gpet74 ha scritto:
1) la proposta relativa alla sinossi mi pare non risolutiva. I Giudici potranno certamente esserne agevolati per valutare l'aderenza al tema in sede di ammissione del corto al concorso... ma suvvia, quante volte un Corto è stato escluso perchè fuori tema? La risposta è: MAI! Perchè l'aderenza al tema è un elemento altamente soggettivo, non è quantificabile o misurabile in nessun modo. Sono i lettori-votanti a modificare il proprio giudizio in base al proprio e personalissimo metro di valutazione del tema.
Inserire una sinossi esplicativa non cambierebbe di una virgola la situazione: i Corti continuerebbero ad essere ammessi tutti (fatti salvo quelli che sforano parametri quantificabili, come il numero di caratteri, ad esempio) e i lettori continuerebbero a valutare secondo i propri criteri soggettivi valutando più o meno in Tema un racconto in base ad essi.
Non sono d'accordo. Qual è il problema a bocciare un'idea semplicemente sul nascere? E chi lo dice che il tema sia sempre e cmq soggettivo? Perdonami, ma la tua maestra non ha mai scritto sul tema di un amico o sul tuo le parole "fuori tema"? In quel caso era solo una stronza oppure c'è un certo grado di oggettività nel giudicarlo? Secondo te come fanno i concorsi a tema nel resto del mondo? I lavori che vengono presentati parlano sempre e cmq di quello che vogliono o certi vengono esclusi?
Ci sono modi per giudicare la centralità di un tema. Mietitore ha detto giustamente che a volte il giudice/votante potrebbero essere tratti in inganno non notando le motivazioni che rendono un corto in tema (e infatti a quello serve la sinossi/motivazione proposta da me e Mietitore), perchè non si può sapere tutto. Ma una volta che si dispongono di queste informazioni è molto più facile farlo.
Non dico che sia la cosa più facile del mondo, ma se bisogna giudicare un'idea appena creata, penso che giudice e autore possano mettersi in un certo senso d'accordo. Anche l'autore magari verrebbe dissuaso dal provare a fare il furbo, se l'idea che ha in mente è solo marginale al tema.
Finora i corti non sono stati esclusi perchè i giudici non se la sono sentita di buttare nel cesso 3 mesi di lavoro di un povero cristiano. E anche perchè il povero cristiano avrebbe dato fuoco alla loro macchina.
Cmq è solo un'idea, personalmente non ho voglia di fare il giudice e quindi il prox anno chi ci sarà deciderà. Credo siamo ben lungi da creare un regolamento finale del concorso che venga applicato a prescindere dalla giuria. (tipo le "tavole della legge di Prodo").
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Re: Considerazioni di fine concorso
Ciao!
A fine concorso contribuisco con le mie considerazioni.
Tema:
mi è difficile risultare autorevole nell'esprimere una obiezione convincente, essendo stato fra coloro i quali si sono visti il proprio lavoro penalizzato a causa della criticata poca aderenza al tema, tuttavia l'impressione, magari sbagliata essendo la prima volta che concorro, è che il pubblico non perdoni una interpretazione del tema che non sia più che letterale.
Mi spiego meglio: lo specchio può anche essere introdotto in maniera metaforica, senza per forza passare per specchi parlanti, o artefatti magici a forma di specchio a tutti i costi. Vi rimando al mio commento a fine concorso come autore per spiegare la mia interpretazione del tema dello specchio (evidentemente bacata ).
Su questo punto rispondo finalmente a Mizraim dicendo che non è stata mia intenzione fare una furbata o credere di appiccicare a una storia precotta due specchi in giro per rientrare nel tema Il mio corto nasce pensando a cosa potesse evocarmi uno specchio. Così prima è nata l'idea dello specchio infranto come giallo poliziesco, poi ho sviluppato il protagonista come trasformista del proprio aspetto esteriore, e quindi della propria immagine (cosa che aprirebbe anche a considerazioni più profonde, per esempio a come nella società il proprio riflesso cambi la percezione del mondo, ma questo chiaramente non era intenzione del mio corto ).
Smettendola di essere fastidiosamente autoreferenziale, anche nei concorsi degli anni scorsi ho notato utenti scannarsi sulla presunta o meno aderenza al tema, "Viaggio al centro della Città" ne è un esempio e fra l'altro non capisco come faccia un tale corto a essere considerato fuori tema: se non è un viaggio postmoderno quello, non so cosa possa esserlo.
Per me semplicemente quando un corto è ammesso al concorso dalla terna, va considerato aderente al tema. Per gli altri esiste il fuori concorso e sarà la terna a valutare caso per caso.
Se una scheda di presentazione da parte dell'autore possa aiutare, sono favorevolissimo all'idea. Poi gli utenti potranno comunque esprimere il proprio apprezzamento verso racconti in cui il tema sia stato sviluppato in modo notevole e premiarli per questo.
Fan Fiction:
Sono stato fra coloro che hanno sollevato il problema della fan-fiction e lo ribadisco, per me è qualcosa che andrebbe escluso esplicitamente a livello di bando. Faccio un esempio, mettiamo che il tema fosse "La Magia".
Autore 1 - scrive un corto sul Mago Stefano: un simpatico mago di buone speranze ma pasticcione, che deve riuscere a dimostrare di essere degno di laurearsi all'accademia di magia. Lo scrittore avrà un bel da fare a cercare di rendere questi tratti caratteristici ai lettori.
Autore 2 - scrive un corto sull'avventura mai raccontata di Harry Potter avvenuta durante il secondo anno di Howgards. In questo caso Autore 2 è molto avvantaggiato: gli basta scrivere le parole "Harry Potter" per evocare tutto un immaginario complesso e strutturato e gli sarà molto più facile empatizzare con il lettore.
Esistono chiaramente opere che rappresentano uno sfondo culturale dell'Occidente che non sono considerabili fan-fiction: un racconto a sfondo mitologico con una variazione di Edipo non è fan-fiction come non lo è la fiaba di Biancaneve.. dei fratelli Grimm. Se si prende quella della Disney le cose cambiano.
Lunghezza:
La lunghezza di caratteri di quest'anno è giusta e ha valorizzato gli aspetti narratologici portando i corti a vette di qualità che negli anni scorsi ho scarsamente riscontrato. Il ritorno alla vecchia formula porterebbe inevitabilmente a un calo di qualità.
Poi trovo che in una struttura a Racconto-Game sia più facile scrivere tanto che poco, e comunque chi vuole accorciare può farlo (lo so che verrebbe aspramente criticato dalla folla in sede di commenti per non aver sfruttato tutto lo spazio a disposizione ).
Al massimo si può pensare di aumentare i tempi a disposizione degli autori ma io lascerei tutto così com'è: se ci sono riuscito io, al mio primo concorso e con pochissimo tempo a disposizione a causa degli impegni vari di vita quotidiana, penso ci possano riuscire tutti.
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Re: Considerazioni di fine concorso
Finn ha scritto:Su questo punto rispondo finalmente a Mizraim dicendo che non è stata mia intenzione fare una furbata o credere di appiccicare a una storia precotta due specchi in giro per rientrare nel tema Il mio corto nasce pensando a cosa potesse evocarmi uno specchio. Così prima è nata l'idea dello specchio infranto come giallo poliziesco, poi ho sviluppato il protagonista come trasformista del proprio aspetto esteriore, e quindi della propria immagine (cosa che aprirebbe anche a considerazioni più profonde, per esempio a come nella società il proprio riflesso cambi la percezione del mondo, ma questo chiaramente non era intenzione del mio corto ).
Ammetto di trovarlo molto affine al concetto di "immagine" ma praticamente non affine al concetto di specchio. Non mi sembra tra l'altro di aver trovato questa interpretazione in nessuno dei commenti, quindi suppongo di non essere il solo a non aver trovato il collegamento.
In ogni caso comunicandolo nell'interpretazione al tema come proposto da me e mietitore, magari sarebbe sembrato perfettamente sensato a qualcun altro.
Finn ha scritto:Per me semplicemente quando un corto è ammesso al concorso dalla terna, va considerato aderente al tema. Per gli altri esiste il fuori concorso e sarà la terna a valutare caso per caso.
Sarei d'accordo con te ma il punto è che la terna non vuole farlo. I giudici (come l'anno scorso), hanno chiesto ai votanti di tenere conto del tema, proprio perchè non volevano farlo loro. Gpet ha detto più volte di considerarlo soggettivo e quindi non argomentabile. Vedrai bene che se neanche i votanti hanno voce in capitolo allora un autore può presentare qualsiasi cosa. Se i giudici si prendono questa responsabilità a me va benissimo giudicare solo l'opera senza considerare il tema, ed è per questo che ho proposto una sinossi da presentar loro, proprio per facilitare una decisione che può essere molto dura.
Finn ha scritto:Fan Fiction:
Sono stato fra coloro che hanno sollevato il problema della fan-fiction e lo ribadisco, per me è qualcosa che andrebbe escluso esplicitamente a livello di bando. Faccio un esempio, mettiamo che il tema fosse "La Magia".
Autore 1 - scrive un corto sul Mago Stefano: un simpatico mago di buone speranze ma pasticcione, che deve riuscere a dimostrare di essere degno di laurearsi all'accademia di magia. Lo scrittore avrà un bel da fare a cercare di rendere questi tratti caratteristici ai lettori.
Autore 2 - scrive un corto sull'avventura mai raccontata di Harry Potter avvenuta durante il secondo anno di Howgards. In questo caso Autore 2 è molto avvantaggiato: gli basta scrivere le parole "Harry Potter" per evocare tutto un immaginario complesso e strutturato e gli sarà molto più facile empatizzare con il lettore.
Esistono chiaramente opere che rappresentano uno sfondo culturale dell'Occidente che non sono considerabili fan-fiction: un racconto a sfondo mitologico con una variazione di Edipo non è fan-fiction come non lo è la fiaba di Biancaneve.. dei fratelli Grimm. Se si prende quella della Disney le cose cambiano.
Completamente d'accordo con te, anzi direi che mi hai aperto gli occhi, visto che non avevo valutato fino a quel momento il vero problema della fan fiction.
Finn ha scritto:La lunghezza di caratteri di quest'anno è giusta e ha valorizzato gli aspetti narratologici portando i corti a vette di qualità che negli anni scorsi ho scarsamente riscontrato. Il ritorno alla vecchia formula porterebbe inevitabilmente a un calo di qualità.
Di nuovo estremamente d'accordo con te
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mizraim
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Re: Considerazioni di fine concorso
mizraim ha scritto:Esistono chiaramente opere che rappresentano uno sfondo culturale dell'Occidente che non sono considerabili fan-fiction: un racconto a sfondo mitologico con una variazione di Edipo non è fan-fiction come non lo è la fiaba di Biancaneve.. dei fratelli Grimm. Se si prende quella della Disney le cose cambiano.
Su Biancaneve sono meno d'accordo. Anche se per quella dei fratelli Grimm non ci sono problemi di IP e diritti d'autore, solo nominare la protagonista evoca nel lettore tutta la favola e non hai bisogno nè di descrivere lei, nè il background in cui si muove e che tutti conoscono. 2) anche se tecnicamente stai parlando della favola originale, nel lettore verranno evocate ad ogni modo le immagini del film disney o di altre rappresentazioni note.
Morale della favola? Hai sempre e cmq un vantaggio nei confronti del povero mago Stefano.
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