Muzka si alza e, sollecitato da voi, apre la porta di legno dalla quale è apparso ed entra nel corridoio.
L'impressione è che ci sia qualcun'altro con voi nei sotterranei, probabilmente qualcuno che ha aperto qualche porta, o fatto qualcosa che ha generato questa folata d'aria improvvisa. E la cosa ti fa pensare (anche se non è detto che l'idea abbia un fondamento) che ci sia una seconda uscita.

Attraversate il corridoio, ed arrivate in una stanza quadrata: sembra molto più vissuta di quella in cui vi trovavate. Lasciando la stanza di prima, Muzka ha acostato la porta di legno, ma non l'ha chiusa, giustificandosi che per quella porta non esiste una vera e propria serratura.
La stanza in cui vi trovate ora ha 2 accessi:
- una porta alla vostra destra;
- una scala a chiocciola di ferro, che scende verso il basso.

Fidarsi è molto difficile, ti senti molto diffidente, e questo stesso ambiente ti mette ansia, sopratutto per l'idea di trovarti sottoterra, al di sotto del livello del mare, con una sola via d'uscita sicura e con nemici potenziali che possono piombare qui da unmomento all'altro.
Purtroppo, per il resto, fidarti delle parole di Muzka è diventato quasi un obbligo: anche lui è piuttosto spaesato, non si aspettava questa irruzione nel suo territorio.

"La porta conduce alla sala in cui lavoro tutti i giorni. La scala, conduce ad un livello inferiore che sto esplorando giorno dopo giorno...", risponde Muzka.

La stanza è molto cupa: è piena di candele.
C'è un tavolo, probabilmente la postazione di lavoro di Muzka, pieno di oggetti e fogli vari.
Sul tavolo c'è una sfera opaca, che poggia su un panno bianco molto pulito.
Accanto alla sfera c'è anche una pietra rossa molto porosa e ben levigata.
Sui fogli di lavoro di Muzka ci sono strani segni ed incomprensibili geroglifici.

Muzka si avvicina alla sfera e, dopo averla osservata, scrive qualcosa su una delle caselle poste sul suo foglio.
Vi lascia carta bianca nell'osservare la stanza, ma notate che cerca di stare attento che non tocchiate nulla.

"Si tratta di amuleti... Sono pietre in grado di risvegliare l'energia vitale di un uomo morente. Vengono da Wyrd. Vanno poste sul corpo di una persona in fin di vita, o morta, e con l'aiuto dello spirito dei Maghi possono aiutare a ritrovare la propria energia vitale".
Quindi prende una boccetta contenente un liquido nero, che si trova sul tavolo.
"Vedete questa? Contiene un liquido in grado di solidificare qualsiasi cosa entri in contatto con esso. Legno, metallo o carne non fa differenza. Ecco quello che vi dico: ora ve ne andrete da qui, altrimenti vi scaglierò addosso questo liquido, e poi vedremo come farete a fare i gradassi...".
Di colpo la sua aria è diventata minacciosa, nonostante il suo aspetto innocuo.
Evidentemente, inizia a non gradire più la vostra presenza qui in questi sotterranei.

"Forse non sarò capace di uccidervi, potresti avere ragione, ma qualche goccia di quest sulle vostre gambe e rimarrete zoppi a vita!!!", rincara la dose.

Vedendoti concentrare, Oruka prova a comunicarti qualcosa: "Ehi, non avrai mica intenzione di... Siamo in un posto chiuso, vuoi saltare in aria per qualche sogno di gloria?", cercando di farti calmare. Poi, rivolto a Muzka: "Senti, non abbiamo intenzione di radere al suolo questo posto, vogliamo solo sapere dove siamo, che senso hanno le tue parole e chi sta per arrivare. Se collabori con noi, nessuno si farà male...".

"Allora, mettiamola così: questo posto è stato costruito dai miei capi, e quello che avviene qui sotto è top secret, e rimarrà top secret... Volete farvi una passeggiata nei sotterranei? felicissimo di farvi da guida! Ma poi ve ne dovete andare!!!", replica Muzka con coraggio.