Anche in questa sonnacchiosa estate librogamistica, il grande Dave Morris ci regala qualcosa per dissetare le fauci. Ecco online la seconda parte della versione originale di "Castle of the lost souls", il nostro GD 6. Come sempre, il riferimento è al blog di Fabled Lands. Buona lettura!

dave morris su quel sito ha sempre una caterva infinita di novità o vecchio materiale da riproporre.
ma come fa?
quindi adesso, se ho capito bene, prendei i diritti di Keep (che una volta dichiarò essere una delle sue opere meno interessanti) e ripropone la storia per Fabled Lands? se cosi fosse, mi sembra proprio una cosa gustosa...

kingfede ha scritto:

vuol dire che non verranno mai ripubblicati i vecchi Puffin. Non che mi stupisca, ma è un segnale tremendamente negativo su come hanno gestito le cose alla Wizard.

Quando le cose vengono gestite come le ha gestite l'editore Wizard negli ultimi anni, per esempio con un sito ufficiale della collana gestito da un tizio in cronico ritardo con gli aggiornamenti, discreta ignoranza dell'argomento e un forum organizzato male e gestito peggio (censura, disinformazione, post cancellati e utenti che da un giorno all'altro si vedono rifiutare l'accesso nonostante l'username risulti già esistente), di futuro ce n'è poco. La riedizione Wizard iniziò in un momento favorevole (pochi anni dalla chiusura ufficiale della serie, con il vecchio pubblico ancora potenzialmente interessato e un mercato del libro stampato ancora ben attivo), ma si è presto rivelata un'operazione vintage volta ad un facile guadagno piuttosto che alla fidelizzazione di una nuova utenza. La chiusura della prima ristampa e il reboot, secondo me, sono state idee pessime, tranne che per il nuovo formato, meno fragile e più maneggevole; ultimo disperato tentativo di vendere ancora (ma dov'è finito Sortilegio?). Nessun nuovo autore reclutato o per lo meno cercato, versione iOS ferma da mesi senza che il feedback degli utenti sia stato minimamente ascoltato, versioni Kindle misteriosamente modificate per essere impossibili da finire (e anche queste, promesse "una al mese" in stile Mongoose, ma secondo me se superano le cinque uscite è tanto). E nella seconda ristampa manca qualsiasi autore al di fuori di Jackson, Livingstone e Green. Chissà, probabilmente la prima edizione Wizard è stata chiusa proprio per la scadenza dei diritti sulle opere degli altri autori.


Morris, invece, ben conscio del valore residuo delle sue idee passate, e ben conscio degli errori commessi e di come correggerli, si sta muovendo bene, adattandosi ai nuovi tempi e ai nuovi media, per proporre roba sia vecchia che nuova, migliorando il vecchio laddove possibile, cambiandogli anche forma. Tutto il contrario di Dever, che rimane legato a prodotti degli anni Ottanta e dimostra ad ogni annuncio - fatto e non fatto - di non avere né idea di come rinnovarli, né una vera intenzione di farlo. Probabilmente perché Morris ha ancora passione per ciò che ha fatto e vuole cercare di trasmetterla in modi nuovi e in forme nuove, mentre Dever vive di rendita, Jackson e Livingstone vivono di royalty su roba che hanno abbandonato da tempo per dedicarsi a progetti ben più interessanti e lucrosi (nonché al passo coi tempi). Morris ha capito che il formato gamebook è ormai molto limitato per le sue idee (sebbene l'edizione elettronica di Fabled Lands sia molto meno fruibile di quella cartacea, ma credo sia soprattutto colpa degli sviluppatori), e ha capito che i sistemi di gioco vanno svecchiati, eliminando tutti quegli elementi tecnici che facevano impazzire il pubblico di una volta (tabelle, griglie, dadi di ogni tipo). Joe ha perso la corsa, invece, faremmo meglio a rendercene conto tutti.

Con questo non voglio dire che il librogame non sia più un medium interessante, ma che va realizzato in modo diverso da un tempo. Ci vuole maggiore attenzione alla parte narrativa, alle atmosfere, all'evoluzione di storia e personaggi: non basta più il modello delle avventure testuali. Tra i LibriNostri ho visto splendidi esempi di ciò in Lite Coldlancer, o in alcuni Corti (mi perdoni kingfede se ancora non ho approcciato Soulkey, ma già solo il regolamento mi richiede parecchio tempo), mentre devo dire che l'impostazione alla Progetto Mortale non è (più) il mio ideale. Anche Squilibrio, soprattutto il primo, è un nuovo e interessante modo di intendere il LG.
D'altra parte, l'aspetto game deve essere snellito: tirare tanti dadi e aggiornare il registro era tanto bello una volta, ma adesso credo che abbiamo superato tutti la fase "minchia cheffigo lo Xargath ha Resistenza 100!!!111!!!11!" e "oddio oltre ad Abi e Res in questo libro ci sono pure Onore, Infamia, Tempo, Cibo, Magia, Allarme, Veleno, Temperatura Febbrile, Arrapamento, Fede, Speranza e Carità, solo il registro occupa 6 pagine!11!!!!11!1!11!!". Personalmente ho smesso di interessarmi ai GdR quando ho visto che andavano verso la complessità crescente, e oggi la quantità di manuali disponibili per prodotti come Vampiri mi pare che superi ampiamente le intenzioni originali per cui "è più un gioco di immedesimazione che un gioco di ruolo carta-e-penna". E per i LG è lo stesso: lo spadaccino mercenario non ha più senso come eroe standard, e i dadi e i punteggi non dovrebbero più essere il fulcro del gioco. Trovo interessante che quasi tutte le serie di LG francesi siano state interrotte prima della fine, visto che proponevano narrative ben superiori a molte serie inglesi, e regolamenti quasi sempre più semplici.

Come c'entra tutto questo col topic? Be', Morris scrive spesso nel suo blog che il suo ideale di GdR è quello in cui ci si lascia trasportare dalla storia e ci si immedesima, con poche semplici regole a dare un aspetto formale al tutto. E ha già ampiamente dimostrato che la cosa è possibile con i suoi libri di Realtà Virtuale. Fabled Lands è una bella idea ma, sarò sincero, mi affascina di più per la varietà di mondi e di situazioni che propone, piuttosto che per la complessità e maturità del regolamento. Mi sarebbe piaciuto vederlo finire in forma di LG, ma ho idea che invece gli autori si concentreranno sul GdR.

Che è un'attività molto difficile, ci vuole una signora struttura per evitare di scadere nell'eccessivo e tanta pianificazione.
Infatti i gioielli dal regolamento complesso e l'ottima giocabilità sono rari, mentre invece sono mediamente più frequenti le serie che fanno della semplicità uno dei loro punti di forza e rimangono nel cuore dei lettori. Probabilmente è vero che il futuro dei LG deve virare verso la semplicità.

Notizie succose in arrivo dal blog di Morris:

I have some other gamebook news that I'm dying to reveal but the deals aren't finalized yet. Suffice it to say at this stage that fans of Fabled Lands and Virtual Reality will have plenty to talk about. And as for talk of an all-new gamebook by me and Jamie - that's just a rumour. You didn't hear it from me.

Stiamo sintonizzati perché qui in pentola bolle roba buona!