mi sono dannatamente pisciata dal ridere con questo:
http://fantasy.gamberi.org/tag/dannati-elfi/

io non ho capito dove devo leggere.
il link porta semplicemente ad un annuncio di file trovato si emule, con breve accenno alla trama.
Devo cercare la recensione?

Esattamente.
Ragazzi, raramente attribuisco genialità ad un'altra donna che non sia io (ma nel suo caso è vera), questo è uno. Ho riso così tanto poche volte in vita mia, soprattutto per l'ironia cinica, che normalmente disturba in parte la mia sensibilità disneyana.
Ma se una ha un cervello COSI' ha un cervello COSI', pure quando non condividi completamente le sue idee. Su pochi punti, devo ammettere. E condivisibile o meno, la sua cultura libraria è una boccata d'ossigeno per il mio cuore e le mie orecchie bombardate dal silenzio di questi anni.
Mi piacerebbe discutere ore con lei.

Comunque gli gnokki penso che resteranno nei miei annali.

No, dài, Aloona, non fare così... Mi deludi: scoprire che ci sono scene spinte gratuite nel fantasy è un po' come scoprire che c'è la pornografia su internet 
...Ma anche lì c'è di peggio non mi ricordo più che autore era ma l'avevano tradotto, mi sembra, per l'editrice Nord ed era molto peggio da quel punto di vista.

...Poi su Marion Zimmer Bradley c'è da dire una cosa specialmente nel ciclo di Darkower gna' fa': è troppo inutilmente parolacciato, un mio amico disse che era una matriarca fallita e un macho riuscito e devo dire che condivido abbastanza.
Valerio Evangelisti ha delle cadute tal quali nei dialoghi: cioè nel corpo e il sangue di Eymerich c'è un inquisitore del XIV secolo che fa un discorso da assistente universitario del XX che ti manda a culo tutta l'atmosfera (tanto come il tarattàttà della Bradley sul vermone-debosciato-senza spina dorsale).
Nei romanzi storici mi ha dato l'idea di essere un po' una rosicona. 



Poi nel ciclo di Eymeric non la finiscono mai di rimproverare che ci sono estratti di altri libri (che comunque a me fanno sempre meno specie del pirippì pirippì sulle pietre matrici e la pece stregata aperte ad minchiam).
Solo che Evangelisti tra i miei amichetti prende un fraccico di bastonate perché, temo, ha il difetto di essere italiano...
Anche se sì, dài, la trama della Luce di Orione stava insieme con lo sputo.

Ora ti dirò la mia verità di donna inserita nella società moderna:
io sono strana, eclettica e dichiaratamente oggettiva. E anche dichiaratamente sognatrice, per questo ancora spero nell'editoria, ancora vado a quella famosa fiera dedicata e non mi scaglio mai troppo contro nessuno per carattere: ho una naturale tendenza a non ferire nessuno, ma ammetto che questa, come ogni cosa, all'eccesso può ridursi da diplomazia a dannosità. In parte deriva anche da un passato fin TROPPO polemico, qualcuno ricorda bene le mie focosissime "battaglie" dei 24/25 anni in materia e non solo in questa. Cosa che mi ha creato non poco stress, in ultimo. E anche stanchezza.

Non che non dica quel che pensi, l'ho sempre detto chiaro e anche a rischio e se c'è qualcuno che lo sa qui siete voi: sono quella che s'è beccata gli insulti dichiarando che per lei il LG è morto e sepolto e non esiste una sua vera "rinascita"... eppure sto qui. Magari...diciamo che preferisco dire cosa penso con più gentilezza ed incoraggiando a far meglio, piuttosto che smontando. Davvero, io cattiva non riesco a essere più di tanto, mi ci sono messa d'impegno e sono ridicola quando ci provo. Però sono sincera, quando posso.

Come ho considerato Marion Z.Bradley la mia scrittrice preferita, in virtù di alcuni suoi romanzi a cui sono legatissima, ma non ho mai tollerato quella boiata iperfemminista e pseudo-fantascientifica che è Darkover e per carità di Dio NON mettetela nella fantascienza, che la sola idea mi fa inalberare.
Stesso vale per Terry Brooks, lo detesto cordialmente per tutta la saga delle pietre/elfi/ecc. ecc. di Shannara e mi meraviglio di come faccia a colpire ancora qualcuno, trattandosi della brutta copia di LOTR ma coi combattimenti a turni e meno fantasia. Non parliamo della saga del Verbo, degna di venire mandata in onda a puntate insieme a Buffy e che ha il cattivo gusto di voler giustificare a forza la trita e ritrita razza degli elfi della mia minkia (sapete quanto non li tolleri più neanch'io dai tempi in cui dichiarai di averli sterminati perfino dalla mia campagna di FR) accampando una scusa pseudo-fantascientifica (un'altra volta) assurdamente implausibile.
Eppure gli ho voluto bene per la saga di Landover, niente più che una favoletta, ma molto apprezzata per gusti personali (per quanto, avevo 14 anni).
Parliamo di Dragonlance... mi correggo... della trilogia dei Draghi, perché se mi tirate fuori gli altri faccio la "negazionista" come con Star Wars: l'ho letteralmente venerata, la rileggo ora mi fa sorridere su molti punti, ma resta qualcosa che amo... però non mi sognerei mai di dire che è un "capolavoro". Giotto ha fatto capolavori... Leonardo ha fatto capolavori... OMERO ha fatto capolavori! Non Tracy Hickman, non Marion Zimmer Bradley, ecc.
Trovo che la parola "capolavoro", soprattutto quando leggendo Gamberetta la vedo usata per La Meyer, sia enormemente svalutata, quasi quanto la parola "genio" e geniale", ultimamente. Viziaccio che stava venendo anche a me e ho stroncato sul nascere nel possibile.
Sta diventando come il "meraviglioso" o lo "straordinario" che si sente ripetere di praticamente chiunque e qualsiasi cosa in tv.

Insomma, quel che voglio dire è che non è tanto cosa ti piace, può piacerti contemporaneamente una cosa meravigliosa o trash, per motivi assolutamente personali, l'importante è mantenere un'oggettività, uno spirito critico.
A me piaceva Tiziano Ferro, mi ci avete preso anche per il culo, fa ridere anche me, ma è colpa mia se è legato a una mia vecchia storia e quindi ci sono affezionata? E' tecnicamente bravo, molto bravo. Ma il giorno che andassi dicendo che è un "genio" o è il "miglior cantante del mondo", vi prego, uccidetemi voi.

Conigliomannaro ha scritto:

Gamberetta la trovi qui: http://fantasy.gamberi.org/
Io all'inizio l'ammiravo perché era un balsamo benefico contro quella marea di cazzaroni che discettano di tutto tranne che di letteratura e di stile e poi hanno la sciocca e irritante pretesa che tu attribuisca ai loro quattro stracci un valore critico letterario, ma poi ho visto che si divertiva a sparare sulla croce rossa per acquistare facile popolarità, che vabbé ci sta' anche si chiama marketing, ma quello che mi ha irritato è vedere che tra gli estimatori di Gamberetta c'erano cazzari che non sapevano scrivere (nemmeno un post sul forum, secondo me) che si divertivano a dare del sub normale a questo e a quello, al che ho pensato che senza nulla toglire a Gamberetta non mi va di essere del club.
Che poi a voler essere troppo perfettini ci si porta sfiga da soli.
...Difatti nemmeno Gamberetta è esente da qualche difetto (vedasi le papere sui congiuntivi  )
Trovate tutto qui http://salvalibri.splinder.com/tag/Laur … itolo+2%29

Detto tra noi, sta facendo lo stesso effetto anche a me. Il blog, l'ho trovato spettacolare appena visto, ma non ho mai amato l'atteggiamento "divino" con cui svariati blogger portano avanti il loro "personaggio" cinico. Nel suo caso ha ragione per il 90% delle cose che afferma, ma le gradirei ancora di più se non avessi la sensazione che a contrariare troppo la sua idea si rischiassero risposte cafone, piuttosto che un bel dibattito. E non sono affatto certa che pagare uno spazio, come si afferma, basti a dare diritto di trattare gli altri senza rispetto.

Però è anche da dire che è l'altra faccia della medaglia... o meglio, il prezzo da pagare per un'ironia simile. Io ad esempio non sono così ed infatti i miei tentativi molto passati di blog ironico sono stati, per citarla, EPIC FAIL. Ok forse non così, ma quantomeno fiacchi. Certamente non riderei dei miei post su un certo blog quanto ho riso di alcuni suoi.

Mettiamola così: ho conosciuto recensori comici che smontavano con ironica sagacia film e libri, assai brillanti, ma anche assai piacevoli come persone. Dovessi scegliere con chi discutere di letteratura...
E mi infastidisce non poco questo "mito" ormai perpetuato che se sei sensibile/moderato/cortese o sottile, ma ti piace la gente = sei uno stupido, un coglione, un vigliacco e non capisci una sega.

Sarò vittima dello humor inglese...feroce con garbo.