L'ho acquistato, adesso rimango in attesa del suo arrivo.

Segnalo quello che sicuramente si tratta di una lettura interattiva, per altro secondo me carinissima, anche se come librogame è piuttosto anomalo.
trattasi di:

10.000 ZOMBIE

di Alexander Cox (testi) e David Hartman (illustrazioni)
con prefazione di Rob Zombie (cantante dei white zombie, e regista della casa dei 1000 corpi e della casa del diavolo)

il libro è così strutturato: si tratta di pagine cartonate suddivise orizzontalmente in tre strisce che compongono il disegno di uno zombie e che possono essere girate indipendentemente l'una dall'altra, così che si possa assemblare a proprio gusto uno zombie scegliendone prima la testa, poi il corpo, infine le gambe. le combinazioni sono 10.000 e poiché sul retro di ciascuna striscia è tracciato un testo, ogni volta che assembleremo uno zombie dirimpetto vi troveremo narrata una storia differente. Le strisce delle pagine che portano illustrate le teste degli zombie, portano scritto un incipit che spiega per quale motivo si sia sviluppata l'epidemia di zombie o come il protagonista venga a conoscenza di questa epidemia; le strisce con i corpi sono relative alle azioni del protagonista, ovvero cosa il protagonista sta facendo per sopravvivere durante l'epidemia (ad esempio cercare cibo, oppure vagando con l'auto, cercare altre persone) e come si scontra con degli zombie: le strisce relative alle gambe portano sul retro l'epilogo ovvero come il protagonista esca (vivo, morto, o ritornante) dal suo scontro con gli zombie.

l'operazione frankenstain, ovvero cucire insieme le varie strisce per generare uno zombie a cui è abbinata una storia riesce il più delle volte molto bene, ovvero si genera un testo sensato e fluente, solo in alcuni casi quando una delle strisce è eccessivamente caratterizzata riguardo l'ambiente o le azioni del protagonista allora risulta una storia accozzata, ma sono eccezioni. Non troppo collegamento c'è invece tra lo zombie che generiamo e la storia associata.

Nel complesso opera piacevolissima con testi ironici anche se splatter, nel meglio della tradizione b-movie, ma comunque molto, molto, ben scritti. i disegni poi, manco a dirlo, sono DA URLO!!!!

l'ho trovato in una libreria mooolto alternativa di Orvieto (ragazzi, paese piccolino, ma una marea di librerie!) durante un week-end di vacanza il mese scorso.

vi allego immagine di copertina (prima e quarta) e un esempio di zombarello con la sua storia

kingfede ha scritto:

Eccoci, finalmente è uscito Herald of Oblivion, il nuovo librogame di Jon Green targato Black Library. Penso proprio che sarà uno dei miei prossimi acquisti.

Arrivato ora. Esteticamente è molto curato, nei prossimi giorni proverò a buttarci un occhio, poi vi faccio sapere.

Ho provato a leggere il regolamento e credo sia lo stesso degli altri volumi della stessa serie; non sono sicuro, però, che funzioni: Fede, tu che hai letto Hive of the dead, mi sapresti dire come si calcolano le ferite? Qui dice solo che le ferite inflitte si moltiplicano per un certo coefficiente, ma non spiega come si calcoli il numero base di ferite.
In questo volume sono introdotte anche armi da fuoco a distanza (non so se fossero presenti nei volumi precedenti), che sembrano fare un danno fisso.

Anche questo ha un regolamento standard ed uno avanzato, ma non ci sono differenze sostanziali.
Purtroppo da una prima sfogliata del libro mi pare che abbia gravi errori di giocabilità, tanto per fare alcuni esempi:
- nel regolamento avanzato c'è un meccanismo che consente di evitare i danni confrontanto Strength e Toughness: la relativa tabella prevede punteggi da 1 a 6 punti, ma nel testo ci sono avversari con 7 punti in entrambe le caratteristiche;
- ad un certo punto un paragrafo dice: "se termini il combattimento in meno di 6 round vai al par. X (dove ti dice che hai impiegato troppo tempo e quindi muori), se invece impieghi 6 o più round vai al par. Y (dove riesci a fuggire in tempo e vinci)";
In generale mi sembra che il libro sia stato completato in maniera affrettata e manchi completamente il betatesting.