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Re: Secondo voi Joe Dever è in buona fede?
Jegriva ha scritto:Solo continuo a ritenere un'immane stronzata questa storia de "i videogiochi sono rivali die librigame"?
è come dire che il cinema ha ucciso la fotografia...
Secondo me infatti la questione è diversa: i librogame sono arrivati in un momento storico in cui il videogioco era in piena crisi o stava appena cominciando a risorgere. Però hanno avuto così tanto successo che il mercato li ha spremuti come limoni, inflazionandoli e saturando il mercato, esattamente com'era successo per il crash dei videogiochi. In Italia non c'è stata la percezione di questo mercato enorme e superconcorrenziale perché la maggior parte delle serie era in mano a un singolo editore che poteva dosare le uscite e crearsi il suo quasi-monopolio. Tuttavia il pubblico s'è stufato, e nel frattempo erano arrivati nuovi videogiochi, tecnicamente molto migliori, che sono diventati il passatempo casalingo numero 1. A quel punto, per la generazione che li aveva vissuti, i librogame non potevano più tornare: erano roba passata, e a quell'età non torni indietro, vuoi scoprire cose nuove.
Oggi comunque siamo in un'era troppo visual perché dei libri possano tornare ad avere tutto quel successo. I librogame non sono morti: tuttavia sono soltanto una delle mille applicazioni con cui passare il tempo sull'iPhone, devono competere con infiniti altri svaghi e distrazioni. E sono giochi per un solo giocatore, in un'epoca in cui la connettività e la condivisione dei media sono tutto per quella fascia di età. Considerando l'abbandono totale in cui hanno versato per anni, è già da considerarsi un mezzo miracolo che si sia riusciti a farli tornare in una nicchia del mercato.
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Re: Secondo voi Joe Dever è in buona fede?
Jegriva ha scritto:Solo continuo a ritenere un'immane stronzata questa storia de "i videogiochi sono rivali dei librigame"?
è come dire che il cinema ha ucciso la fotografia...
Ma io non ho detto questo. A parte che ero scherzosa, altrimenti devi prendere alla lettera anche l'Apocalisse: però, me lo concederai, non è esattamente la stessa cosa. L'avere a disposizione videogiochi che sono praticamente dei film, delle storie in cui puoi interagire e compiere scelte, ma dotati di grafiche spettacolari e azione REALE qualcosina avrà cambiato rispetto a quando il massimo dell'interazione che avevamo era (che Dio lo benedica sempre) Monkey Island e Mario Bros. E comunque, volendo eliminare e/o separare il discorso videogiochi da librogames, perché comunque hai ragione che non sia del tutto corretto: diciamo che ad influire "negativamente" sul loro possibile interesse è più l'indigestione giocoruolistica degli ultimi 10 anni circa. Mentre i LG sparivano, i gdr, la manualistica e... insieme... anche i videogiochi hanno avuto tempo di evolversi e cambiare anche struttura col tempo.
In ogni caso, facciamo che voglia crederci, perché non sono mai troppo sicura delle mie certezze: se e dico SE c'è una speranza di evoluzione del genere, che possa diventare nell'ambito ludico quel che la fotografia è per il cinema (cioè un'arte separata ed anche un complemento, ma con dinamiche proprie), NON è certamente in LS.
Semmai è nella "nuova linfa", che potrebbe cominciare a sottoporre i propri lavori a editing serio e poi proporli alle case perché vengano distribuiti, studiando nuove strutture, nuove soluzioni. C'è dell'ottimo materiale anche qui, anche se molto da revisionare. SEMMAI la speranza è far evolvere un poco il genere e SEMMAI LS e gli altri potremmo salvarlo NOI (noi in senso lato di "fan") creando un po' di movimento.
E' vero, continuo a vedere gente che passa a farsi autografare le nuove ristampe di LS con aria di venerazione, ma ripeto: sono sempre o quasi sempre coetanei miei o giù di lì.
Perché non inserire anche QUESTO genere di domande nell'intervista? Cioè se e come hanno intenzione di considerare i nuovi autori del genere e di aiutarli con l'editing?
Aggiungo (tramite modifica, perché abbiamo postato in contemporanea, NDA) che sono comunque d'accordo con Ego sul discorso nicchia e competizione con altri mille passatempi. E soprattutto sul discorso "visual art": se oggi io, ragazzino appassionato di fantasy ecc ecc, devo pensare a "giocare" o vado in un'associazione... che quando ero piccola io non esistevano o poco ci manca... o mi iscrivo a un mud.
Poi posso anche preferire, in seguito a nausea, di leggere perché mi rilassa il cervello, ma il LG non è più e non sarà mai più l'unica cosa capace di darmi quel tipo di emozioni e possibilità di vivere un'avventura in prima persona a sfondo fantasy!
EGO ha scritto:
"Sììììììì, è vero, il titolo sulla costina è sbagliato, sul registro del personaggio c'è il nome di un altro personaggio, nel registro manca lo spazio per un'Arte Ramas, non è stato corretto un errore segnalato dal 1987 ma in compenso ce ne sono tre nuovi, però va tutto bene, continuate così!!!!!!!".
A proposito, Ego, ma lo sai che inizi a piacermi?
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Re: Secondo voi Joe Dever è in buona fede?
SkarnTasKai ha scritto:io, da vero hardcore fan (prendo in prestito il titolo! wink ) mi abbonai anche alle ristampe
Ah, ah... mi viene in mente una storia esilarante di RatMan dove prendono in giro questa faccenda delle ristampe/ricopertinature/special editions...e tutti ci cascano sempre!
...non ricordo il titolo ma e' quella col ragno che sbaglia i congiuntivi! Ah, ah!
cit. Wiki: Il Ragno diventa uno spietato e ricchissimo editore, capace di pubblicare la sua stessa storia a fumetti in 27 versioni diverse (di cui una con la copertina in teflon) per fare soldi alle spalle dei lettori più ingenui (tra di essi, Rat-Man, che compra tutte e «27 le versioni della stessa vaccata», la Ragno Story).
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Re: Secondo voi Joe Dever è in buona fede?
Jegriva ha scritto:Solo continuo a ritenere un'immane stronzata questa storia de "i videogiochi sono rivali die librigame"?
è come dire che il cinema ha ucciso la fotografia...
Non è un'immane stronzata, come molto indelicatamente mi fai notare, è la realtà dei fatti: prendere o lasciare.
Poi il cinema non ha ucciso la fotografia e se ci fai caso la fotografia sta benone, semmai è la pittura che non è più quella che era prima della scoperta della fotografia.
Cioè hai una vaga idea di quanti studi di pittori sono diventati studi fotografici o hanno chiuso?
Stesso per il librogame ormai è un media obsoleto. A meno che tu non sia uno sportivo in carriera oppure un pittore di grido l'equitazione e la pittura sono hobby di nicchia, come del resto la poesia, i librogame e i GdR ti piaccia o no, ma pare che l'aria che tiri sia questa, si stanno avviando a diventare hobby di nicchia.
Poi vedila un po' come vuoi (anche come una stronzata se ti pare ) per quel che mi riguarda lascerò che sia la realtà a fare il lavoro sporco.
Come genere narrativo i librogame mi sono sembrati una delle poche cose davvero d'avanguardia che funzionassero veramente.
ORCO NON LASCIARE CHE IL SOLE TRAMONTI SU DI TE DA QUESTE PARTI. -Scritta in elfico incisa su un tronco d'albero in una foresta incantata
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Re: Secondo voi Joe Dever è in buona fede?
Conigliomannaro ha scritto:Jegriva ha scritto:Solo continuo a ritenere un'immane stronzata questa storia de "i videogiochi sono rivali die librigame"?
è come dire che il cinema ha ucciso la fotografia...
Non è un'immane stronzata, come molto indelicatamente mi fai notare, è la realtà dei fatti: prendere o lasciare.
Poi il cinema non ha ucciso la fotografia e se ci fai caso la fotografia sta benone, semmai è la pittura che non è più quella che era prima della scoperta della fotografia.
Cioè hai una vaga idea di quanti studi di pittori sono diventati studi fotografici o hanno chiuso?
Stesso per il librogame ormai è un media obsoleto. A meno che tu non sia uno sportivo in carriera oppure un pittore di grido l'equitazione e la pittura sono hobby di nicchia, come del resto la poesia, i librogame e i GdR ti piaccia o no, ma pare che l'aria che tiri sia questa, si stanno avviando a diventare hobby di nicchia.
Poi vedila un po' come vuoi (anche come una stronzata se ti pare ) per quel che mi riguarda lascerò che sia la realtà a fare il lavoro sporco.
Come genere narrativo i librogame mi sono sembrati una delle poche cose davvero d'avanguardia che funzionassero veramente.
Vorresti dirmi che il pubblico a cui si rivolgevano Dever e Morris è lo stesso che oggi compra Wii Sport, Fifa e Gears of War?
Maddai...
Sono medium estremamente difformi come richieste, come fruizione e come intenzioni. Che poi il risorgimento del gioco su console sia coinciso con la crisi dei videogame, non è più correlato di quanto lo sia l'avvento della musica grunge e lo scudetto della Sampdoria.
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Jegriva
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Re: Secondo voi Joe Dever è in buona fede?
Non so chi abbia tirato in ballo il tuo lavoro, devo rivedere. Zot, qui non si sta facendo un "processo" a Joe Dever, io sarei l'ultima al mondo a farlo perché ripeto che come persona lo adoro, adoro pure sua moglie e sono convinta che ami i suoi fans, tra l'altro è alla mano come pochi.
Non penso proprio che raggiri nessuno.
Però è vero anche ed oggettivamente quel che i ragazzi stanno dicendo: sono anni che si parla di questo libro, ci sono persone che hanno già pagato per le serie complete, ci sono strani tergiversamenti ecc ecc... allora, PROPRIO perché finora i fans hanno mostrato piena fiducia cieca e amore per il loro beniamino, ce la vogliono dare una spiegazione vera o, magari, IL LIBRO?
Nessuno toglie a Joe i suoi meriti, quando gli ho accennato del mio librogame e che vorrei lavorarci con lui mi ha rifilato subito il biglietto da visita, anni fa. E l'ha ribadito quest'anno (perché in questo caso la colpa è mia se non si vede luce). Figuriamoci. Io però non mi fido più neanche di mio padre, quindi un margine per pensare che c'è qualcosa di strano e SECONDO ME danno per "pronto" del materiale che non esiste ancora c'è.
Senza contare che ho avuto a che fare, nel mio piccolo, con delle case editrici. Ho pubblicato una stronzata di libro e t'assicuro che se è la casa editrice a fare storie e tu smani per pubblicare fai fuoco e fiamme e ti incazzi di brutto anche se tarda di qualche mese. E lo fai anche quando NON PUOI PERMETTERTELO, figuriamoci se PUOI! Quindi, secondo me, ci sono delle stranezze da entrambe le parti.
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Aloona
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