Ahah Dragon's Lair! Avevo regalato il gioco in dvd ad un mio amico e lo finimmo pure! Che soddisfazione riuscire a finire i livelli... bisognava essere delle macchinette perchè se premevi i tasti troppo presto o troppo tardi eri morto

e qui cogliete un tema a me caro...

Capostipite del fenomeno dei laser-game e rimasto di gran lunga il piu' celebre.
Come primo esponente del filone, ne riassume emblematicamente tutto il meglio e il peggio. Sfondi e animazioni spettacolari, giocabilita' ai gradini piu' elementari del videogame.
In piu', nel caso di Dragon's Lair, il sistema di gioco e' particolarmente criptico: non solo devi premere all'esatto istante ma spesso devi indovinare COSA premere, visto che non e' affatto chiaro. A 2 gettoni a partita non era un problema da ridere...
Piu' umano il giapponese "super don Quixote" che almeno mostrava a schermo i simboli da dover premere:
SDQX
Non raggiunge i pregi artistici dell'opera di Don Bluth, ma comunque e' molto vario e divertente...
Ovviamente, mettendo i simboli, diventa particolarmente evidente che i laser-game siano praticamente dei semplici giochi di prova-riflessi, anche se "mandare avanti il filmato" e' una soddisfazione non da poco. Dettaglio piu' dettaglio meno, anche Dragon'sLair non e' un gioco a bivi, poiche' la (finta) alternativa e' sempre quella di vedere la sequenza dove muori e poi ricominci da capo il livello.

Non tutti sanno che:
-il cabinato originale di Dragons's Lair rendeva un bel po' di soldi ma altrettanti ne costava di manutenzione. Il lettore del LaserDisk era il punto debole del sistema e, a forza di saltare di traccia in traccia, si rompeva frequentemente.
-i giocatori "veri", ovviamente, agiscono di pura "memoria" non certo per azione-reazione. Piu' avanti infatti, la rapidita' richiesta supera le possibilita' di un normale riflesso. Quindi il giocatore deve essere "gia' imparato" su quando e cosa premere. Alcuni player addirittura, preferiscono chiudere gli occhi e basarsi, come riferimento, unicamente sui suoni emessi dal gioco.
-benche', come Skarn, a giocare mi scoraggiai subito, rimasi un avido sbirciatore ammiratore delle partite altrui. Quel gioco mi affascinava al punto che, al liceo, scrissi un gioco a scelte ispirato al personaggio di Dragons Lair. Per quanto ne so potrebbe essere stato il primo caso di libro gioco, non commerciale, scritto in italiano.
Per realizzarlo utilizzai un diario scolastico che mi avanzava e, dato che le pagine non erano numerate, il testo diceva proprio cose del tipo "se hai la spada vai al 7 novembre..."
-nell' '89 usci' Dragons Lair anche per Amiga su 6 floppy disk da 800k. Si grido' al miracolo perche' il gioco appariva davvero molto simile (a parte alcune scene interamente tagliate per ragioni di capienza). La cosa era stata ottenuta vettorializzando i fotogrammi del cartone animato uno per uno. L'Amiga li ridisegnava poi in tempo reale a botte di "draw line" e "paint area" grazie al suo blitter hardware.  Tanto per dire, si era ai tempi in cui il PC aveva l'EGA con 8 colori fissi ed andava in crisi persino nel gestire in modo fluido una partita a Tetris!... 

Jegriva ha scritto:

Per gli standard italiani, ti assicuro da lavoratore nel settore, sono un mucchio di soldi. Soprattutto se non hai da spendere in ingaggi di attori.

Si, di questo ne sono consapevole, però qui subentra un'altra caratteristica che i film "normali" non hanno, si tratta della necessità di ramificare e variare le possibili evoluzioni del film. E questo, se non vuoi fare una schifezza, comporta un film molto più lungo e articolato rispetto a uno classico, che aumenta di conseguenza sia i costi di ripresa sia i tempi necessari per realizzarlo (poi non è detto, ci sono casi storici nella storia del cinema di registi che passavano mesi a girare film anche brevi, ma il mio vuole essere un discorso più generale).
Ecco alla luce di queste considerazioni 900mila euro non mi sembra un gran budget: non lo ritengo scarso, ma nemmeno eccezionale.
Poi per carità, io, anche se molto appassionato fin da piccolo, sono solo un amatore, se tu che sei del ramo mi dici che è ottimo ci credo.

La "lunghezza" del girato non incide molto sui costi. Perlomeno se si gira in digitale (cosa che sto dando per scontato, ma che magari non è vera e girano su pellicola, buttando via un sacco di soldi).

Quello che incide nei costi di un film "non-colossale" sono i "prop", ovvero scenografie, costumi, attrezzi, etc... non ché tutta la logistica della produzione.

Perché girando in digitale, la differenza fra, per dire, 20h di girato totale (comprese tutte i ciak da scartare) e 60h di girato, a livello di stoccaggio, consiste solo in un disco rigido in più...

Seven_Legion ha scritto:

in compenso il secondo link di mornon, quello di Hell's Delivery, lo trovo decisamente piacevole.
A parte lo spunto iniziale che e' assurdo (ma teniamo conto che il filmato e' nato come pubblicita di una catena di pizze a domicilio) fa davvero impressione la professionalita' dell' intera produzione.
In particolare la coppia dei protagonisti, uno il classico ragazzone "terra terra" l'altro lo spilungone con una luce di pazzia negli occhi...
scommetto che il budget non era neanche cosi' elevato...

Sì, è davvero splendido, poi luci e trucco sono pazzeschi. Adoro in particolar modo la parlata del pizzaiolo e quel movimento di mano del barbuto. Bello!

Dragon's Lair invece è una di quelle cose che mi mettono angoscia solo a guardare. Come nei LG di Steve Jackson devi andare alla cieca e imparare per errori, solo che in un laser game c'è la componente audiovisiva e la repentinità dell'azione e della morte ad aggiungere al senso di impotenza. Non era un buon modo di fare videogiochi sebbene fosse ottimo per sbancare i ragazzini, e giustamente hanno vissuto una breve stagione, una volta esauritosi lo stupore per lo spettacolo visivo.